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A set of three WWI medals awarded to 91500 GNR.J R Howard, two marked RA, one marked RFA, together with a 1914-16 Republicque Francaise medal (Croix de Guerre). Also an interesting war diary giving a daily record of fighting in the Salonica region and the journey back to Cherburg and disembarkment in the UK
A Military Cross OBE nine medal group awarded to Capt R O C Thomson OBE. The medals comprising of the Military Cross with inscription to verso '1918 Capt R O C Thomson,RE Salonika'; Order of the British Empire Medal (Civil) 2nd type; 1914-15 star awarded inscribed to verso DEAL 234-S-Sgt R O C Thomson RM; 1914-18 War Medal and Victory medal with oak leaf both inscribed to rim Lieut R O C Thomson; 1939-45 War Medal, The Defence Medal; George V Territorial Decoration with India bar awarded to LT R O C Thomson NWRY BN AFI, a bronze Italian medallion and a cased Italian enamel medal together with a set of eight dress medals, a further part set of four medals, and sets of dress ribbons.
Three diecast aircraft, comprising a Hobbymaster SNJ5 US Navy NES Guantanamo, Cuba 1956, a Hobbymaster N4C 479th TFW US Airforce George AFB California 1963 and a Corgi Showcase Collection 100 years of flying box set containing a Wright Flyer, Spitfire, Concorde, Space Shuttle, The Wright to fly book compiled by Peter R March and bookmark limited edition certificate.
Thoma Aquinas . Quaestiones disputatae de veritate (ed. Ioannes Franciscus Venetus). Roma: Arnoldus Pannartz, 20 gennaio 1476. In-folio (mm 334x230). Carte [344]. Segnatura: [a4, b10, c8, d10, e8, f10, g-h8, i-k10, l8, m10, n8, o10, r-t8, v-x10, y8, z10, A8, B10, C8, D10, E8, F10, G8, H10, I8, K10, L8, M10, N8, O10, P-Q8]. Testo in carattere romano (108R) su due colonne di 42 linee. Legatura ottocentesca in marocchino biondo con ricca decorazione dorata ai piatti e al dorso, tagli originali con titolo manoscritto. Esemplare ad ampi margini in ottimo stato di conservazione. Numerose postille di mano coeva nel testo. Esemplare appartenuto ai Principi Massimo, con le armi (leone coronato) impresse in oro sui piatti e sul dorso della legatura. Prezioso incunabolo, il penultimo impresso dal primo tipografo attivo in Italia `in domo Petri de Maximo`, officina situata tra Piazza Navona e Campo de` Fiori, là dove più tardi fu costruito Palazzo Massimo alle Colonne. Il sodalizio tra i due celebri prototipografi tedeschi Konrad Sweynheym e Arnold Pannartz cessò nel 1473 per la morte del primo, mentre il secondo proseguì la sua attività (`impressit Rome ingeniosus vir Arnoldus Pannartz natione germanus in domo clari civis Petri de Max[imo]`) fino al 1476, realizzando ? secondo le linee editoriali della precedente collaborazione - edizioni di notevole impegno culturale e di pregevole qualità tipografica. Nelle Quaestiones de veritate, qui in seconda edizione che segue la princeps di Colonia dell`anno precedente, Tommaso affronta i problemi ontologici connaturati all`idea di verità e verosimiglianza. H 1420*; GW M46347; BMC IV 62; IGI 9561; Goff T-180.
Bruni Leonardo. Historiae Florentini populi (trad. Donato Acciaiuoli). Venezia: Jacobus Rubeus, 12 febbraio 1476. In-folio (mm 312x218). Carte [217] (di 218, manca la prima carta bianca). Segnatura: a-k10 (-a1), kk6, l-p10, q12, r-x10. Testo in carattere romano (110R) su 41 linee. Spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Fioriture e alcune macchie, uniformente brunita la carta a2; rifilato il margine esterno bianco della carta p7. Legatura in pergamena antica, titolo calligrafico al dorso liscio. Tagli azzurri. Annotazioni marginali di due diverse antiche mani. Edizione originale della versione italiana di Donato Acciaiuoli del celebre trattato dell`umanista Leonardo Bruni, cancelliere alla corte papale e a Firenze, noto anche come traduttore dal greco di Platone e di Aristotele. La sua opera piu importante è proprio la Historia florentina, la prima storia di Firenze a basarsi su un accurato esame critico delle fonti. Divisa in dodici libri, la redazione fu avviata nel 1414, per concludersi nel 1440, con il Commentario degli avvenimenti del suo tempo (Rerum suo tempore gestarum commentarius). Fine dell`autore è esaltare la libertà di Firenze e affermare il suo ruolo egemonico in Italia, rivolgendo l`attenzione più alla costituzione interna e alle vicende civili, che non alle imprese militari, con una profondità e un senso critico insoliti nelle cronache del tempo. HC 1562*; GW 5612; IGI 2202; BMC V 215; Goff B, 1247; Moreni, II, 162-163.
Cicero Marcus Tullius. De gli uffici Della amicitia Della Vecchiezza Le paradosse. Tradotte per un nobile vinitiano. (Al colophon): Impresse in Vinegia: per Bernardino di Vitale Vinitiano, 1528. In-4° (mm 210x138). Carte [151] (di 152, manca O4 bianca). Lievi arrossature, maldestri interventi in inchiostro alle carte E4v, F1r, F4v e alle ultime due carte, lavori di tarlo al margine interno dei fascicoli r-t, gora all`angolo superiore delle ultime tre carte. Legatura settecentesca in pergamena su cartone. Nota di possesso `Orphanor. Semin.` al frontespizio. Esemplare nella rarissima prima tiratura, con la carta ç4 bianca
Villanova Arnau (da). Regimen sanitatis cum expositione magistri Arnaldi de Villa nova Cathellano. [Venezia: Bernardino Vitali, 1500 ca.]. In-4° (mm 198x150). Carte [82]. Segnatura: a-t4, u6. Testo in carattere gotico e romano, su una colonna di 40 linee. Alla prima carta xilografia in cornice rettangolare, illustrante un maestro in cattedra. Esemplare in ottimo stato di conservazione, qualche brunitura, lievi fioriture. Legatura cinquecentesca in pergamena su piatti in cartone, con unghiature. Al dorso liscio, `Regimen`, vergato da antica mano. Alcune macchie al piatto posteriore. Alla prima carta una nota di provenienza, di mano probabilmente tardocinquecentesca, `questo libro si a de fra.co bianchi`. Rarissima edizione ? secondo ISTC conservata in Italia in sole tre biblioteche, tra cui la Biblioteca Vaticana - del più celebre manuale di medicina pervenutoci dal Medioevo, il Regimen sanitatis Salernitanum, nella revisione del testo attribuita al collegio medico di Montpellier. La redazione dell`operetta, che compendia i precetti della scuola medica salernitana, in una affascinante unione di insegnamenti tratti da Galeno e rimedi della tradizione popolare, era al tempo attribuita al medico catalano Arnau de Vilanova, vissuto nel XIII secolo. La prima edizione apparve a Strasburgo nel 1480, e numerose furono quelle che seguirono, spesso prive di sottoscrizione tipografica e quindi di incerta attribuzione. La stampa del volume qui presentato fu probabilmente condotta dal tipografo veneziano Bernardino Vitali, e alla sua officina sono riferite altre sei edizioni del Regimen sanitatis, tutte prive di sottoscrizione e datate tra il 1500 e il 1505, a conferma della grande popolarità dell`operetta. Tra queste, l`edizione corrispondente al nostro esemplare si contraddistingue per la presenza alla prima carta della xilografia rappresentante il magister in cattedra (cfr. ISTC ir00081000). In alcuni repertori l`edizione è attribuita a Giovanni Battista Sessa, e datata intorno al 1504. HC (+Add) 13750; GW M37395; Goff R-81; Sander 6390.
Cubières Simon Louis Pierre (de). Histoire abrégée des coquillages de mer, de leurs moeurs, et de leurs amours . A Versailles: de l`imprimerie de Ph.-D. Pierres, rue de la Paix, 1800. In-4° (mm 239x162). Pagine [4], viij, 202, con 21 tavole numerate incise in rame in sanguigna fuori testo. Testatina calcografica. Qualche arrossatura. Legatura coeva in mezza pelle con punte, piatti marmorizzati, fregi e titoli in oro al dorso. Note manoscritte alle tavole. Interessante volume di malacologia, espressamente indirizzato dall`autore - il naturalista Simon Louis Pierre de Cubières - ad un pubblico femminile. Tavole disegnate e incise da R. Gallien. Agassiz, II, 138; Brunet,VI, tab. 6122; Caprotti, I, 58; Nissen, 995.
Persius Flaccus Aulus. Satyrae (comm. Scipio Ferraris). [Venezia: Giacomo Penzio, dopo il 30 gennaio 1501]. In-4° (mm 197x141). Carte 102. Segnatura: [a-z4, A4, B6]. Iniziali xilografiche ornate. Un buon esemplare, restauro a porzione al margine bianco esterno della prima e dell`ultima carta; alcune fioriture, macchie marginali e lievi gore. Legatura ottocentesca in pergamena su piatti in cartone. Dorso liscio decorato con ferri dorati neoclassici, nome dell`autore in oro su tassello in pelle. Al contropiatto anteriore ex libris dell`erudito calabrese del XIX secolo Nicola Aloi; più recente l`ex libris di Thomas Ashby jr. (1874-1931). Note marginali in latino e alcune correzioni al testo, di mano antica. Prima, e non comune edizione curata da Scipione Ferrari delle Satyrae di Persio, poeta vissuto nel I secolo d.C., impressa dal tipografo originario di Lecco Giacomo Penzio, attivo a Venezia tra il 1501 e il 1527. Registrata in molte bibliografie tra gli incunaboli e attribuita anche all`officina di Giovan Battista Sessa, solo studi più recenti hanno individuato la reale identità del responsabile dell`edizione in Penzio, e datato quindi più correttamente il volume al 1501 (cfr. ISTC ip00352000). È infatti datato 30 gennaio 1501 il privilegio rilasciato per la stampa dell`opera. La prima e rarissima edizione delle Satyrae corredate del commento di Ferrari ? originario di Casale Monferrato, e di cui non sono attestate altre opere ? apparve a Milano intorno al 1492. Verso il 1505 Penzio poi propose una seconda edizione dell`opera, in formato minore. GW M31357; IGI IV, 236; Goff P-352; STC Italian Suppl. 63; R. Fulin, Documenti per servire alla storia della tipografia veneziana, Venezia 1882, n. 109.
Parrasio Aulo Giano. In Rolandinum Pistrini vernam illaudatum. [Milano: Johannes Angelus Scinzenzeler, 1500-1505]. In-folio (mm 305x216). Carte [22]. Segnatura: A-B6, C4, D6. Spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Fioriture e aloni marginali. Legatura ottocentesca in mezza pergamena con angoli. Rarissima edizione di questa invettiva redatta da Aulo Giano Parrasio sotto lo pseudonimo di Furius Vallus. L`Autore volle infatti difendersi dalle accuse che gli vennero rivolte da Rolandino Panato da Lodi e da Damiano Nauta in un opuscolo privo di note tipografiche, ma generalmente attribuito all`officina di Alessandro Minuziano (R. Panatus, Invectiva in Janum Parrhasium, Milano, s.n.t., ma dopo 1 luglio 1501), e il cui unico esemplare conosciuto è conservato dalla Biblioteca Colombina di Siviglia. La replica del Parrasio è concepita come un dialogo tra Furius (alterego del Parrasio) e Panatus (alterego del Minuziano). L`editore e il Parrasio, dopo un periodo di felice collaborazione, entrarono in un`aspra contesa che culminò in questi due libretti polemici. Il pamphlet, conosciuto in soli sei esemplari al mondo (1 a Londra, 1 a Padova, 1 in Vaticano, 1 a Copenhagen, 2 in America), generalmente è legato col commento del Parrasio sul Ratto di Proserpina di Claudiano, stampato sempre dallo Scinzenzeler nel 1505, motivo per cui si presume sia questa anche la datazione della presente edizione. GW M49408; IGI II, 184; Goff V-87; STC Italian, 186.
. Pel Battesimo di S.A.R. Ludovico principe primogenito di Parma Tenuto al Sacro Fonte da S. M. cristianissima e Dalla Real Principessa delle Asturie Iscrizioni Esotiche Date In Luce Da Giambattista Bodoni Stampatore R. D. In Parma. Copia fatta in Guastalla. (Al frontespizio): Guastalla 1781. Manoscritto cartaceo in-folio (mm 362x237). Carte [25]. Scrittura calligrafica maiuscola e minuscola corsiva che riproduce vari alfabeti: greco, ebraico, copto, siriaco, armeno. Al recto della prima carta grande disegno a penna a piena pagina raffigurante lo stemma del dedicatario entro cornice e, in basso, un paesaggio e la scritta entro cartiglio: `F. Innocenzo Maria Laurenti scrisse e Dedico? L`anno 1781`. Al recto della seconda carta frontespizio a penna ornato da un piccolo disegno floreale. Alla c. 4r vedutina con elementi architettonici disegnata a penna con in basso la sottoscrizione `F. I. Laur. Delin. & sculp.`. Alla c. 25r disegno raffigurante un cippo su cui e? segnata la data `MDCCLXXXI`. Il testo con iscrizioni in vari alfabeti orientali e traduzione latina a fronte e? inquadrato in cornici tracciate a penna. Legatura coeva in carta marmorizzata. Etichetta con segnatura manoscritta della `Collezione Marchese Solari` al contropiatto anteriore. Curioso manoscritto di dedica che riproduce la prima e unica rara edizione dell`omonimo opuscolo impresso a Parma da Giambattista Bodoni nel 1774, in cui vennero pubblicate iscrizioni in vari alfabeti orientali incise da Gian Bernardo de Rossi, il primo esempio europeo di stampa di caratteri esotici fusi a pezzi mobili. Alla prefazione del Bodoni il copista, il frate Innocenzo Maria Laurenti, sostituisce la propria dedica ad una non identificata `Nobilissima Dama` nella quale si trovano alcune interessanti informazioni. L`autore dichiara infatti quanto segue: ""Ecco, che per fuggir l`ozio, al quale inimicizia giurar dovrebbe ogni piu? colta persona... mi venne pensiere, Nobil: Dama di fare per la terza volta copia delle Iscrizioni Esotiche, colle Versioni Latine, gia? dalle reali stampe sortite per il Bodoni fino all`anno 1773 all`occasione del solenne Battesimo del reale nostro Principe ereditario Lodovico... La prima di tali mie copie ebbi l`onore, non mai meritato, di consacrarla a S.A.S., l`Augusta Principessa Teodora Vedova Gonzaga nata Langravia d`Hassia- Darmstadt splendore, e gloria di questa nostra citta?. La seconda mi feci coraggio di farne un benche? tenue, dono all`Eruditissimo Cavagliere Conte Ferdinando Caracci mio Padrone, e di qualche amicizia per la mia persona portato"" (c. [3]r). G. Giani, Catalogo delle autentiche edizioni bodoniane, Milano 1948, p. 16; Brooks 50 (per l`edizione a stampa).
Griselini Francesco . Giornale d`Italia spettante alla scienza naturale, e principalmente all`agricoltura, alle arti, ed al commercio. In Venezia: appresso Benedetto Milocco in Merceria, 1764-65. In-4° (mm 251x180). Pagine 248, 5 tavole incise in rame ripiegate fuori testo. Illustrazioni calcografiche nel testo, capolettera inciso in legno. Buon esemplare in barbe. Legatura moderna in mezza pergamena con punte, piatti marmorizzati, titoli in oro su tassello ai dorsi. Primo tomo di questo settimanale, di cui vennero pubblicati complessivamente 622 numeri in 12 volumi, contenente i numeri I-XXXI (7 luglio 1764 - 2 febbraio 1765). Il periodico fu uno ""dei più importanti del secolo, che servì validamente alla rinascita della scienza agraria italiana. Conteneva articoli sull`economia, sul commercio e sull`agricoltura, secondo le nuove idee dei fisiocratici. Fra i collaboratori figurano i principali economisti italiani del tempo, come il Genovesi, Antonio Zanon, Francesco Mengotti, e altri, che si servono di questo foglio per diffondere le loro idee"" (R. Saccardo, La stampa periodica veneziana fino alla caduta della Repubblica, Padova 1942, pp. 68-70).
Locati Umberto. Italia travagliata novamente posta in luce, nella qual si contengono tutte le guerre, seditioni, pestilentie, e altri travagli. In Venetia: apresso Daniel Zanetti, & Compagni, 1576. In-4° (mm 202x146). Carte [12], 218 di 219, manca l`ultima carta bianca. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio e in fine. Testatine, iniziali ornate e finalini xilografici. Un discreto esemplare, alcune carte uniformemente brunite, tracce di polvere e alcuni aloni al frontespizio. Leggera gora al margine superiore dei primi fascicoli, più evidente quella al margine esterno bianco dei fascicoli R e Cc. Fori di tarlo a ledere lettere del testo, alcuni risarciti. Diffuse macchie e bruniture. Legatura del tempo, rimontata e con titolo vergato al dorso; alcune macchie ai piatti. Prima edizione di questa opera storica del domenicano piacentino Umberto Locati, che all`attività inquisitoriale - fu autore del noto manuale Opus quod iudiciale inquisitorum dicitur (1568) - unì un vivo interesse per la storiografia, testimoniato dall`Italia travagliata, la cui redazione, in forma annalistica, fu ultimata nel 1566.
Marciano Marcello. Pompe funebri dell`uniuerso nella morte di Filippo quarto il grande re delle Spagne, monarca cattolico, celebrate in Napoli alli 18. di febraro 1666. dall`eminentissimo signore don Pascale Aragona. In Napoli: per Egidio Longo stampatore della Regia Corte, 1666. In-folio (mm 316x214). Pagine [8], 160. Bella antiporta incisa da F. Pesche. Capilettera, testatine e finalini incisi su rame. Una tavola ripiegata con l`apparato del prospetto della Chiesa di Santa Chiara, una tavola raffigurante il Mausoleo con la statua equestre del Sovrano e 60 tavole fuori testo incise su rame raffiguranti gli emblemi con i ritratti dei principi della casa d`Austria in medaglioni e le costellazioni. Legatura coeva in pergamena su piatti in cartone. Restauri alla legatura. Nota di possesso manoscritta al frontespizio cassata. R ara edizione di questa commemorazione delle esequie del re di Spagna Filippo IV (1605-1665), celebrate a Napoli il 18 febbraio 1666. L`opera costituisce inoltre uno splendido e insolito libro di emblemi, con i ritratti degli Asburgo e le costellazioni. La grande tavola ripiegata illustra l`apparato realizzato dall`artista barocco Francesco Antonio Picchiatti - uno dei più grandi fra quelli montati a Napoli nel Seicento - mentre il testo descrive le decorazioni allestite da Luca Giordano per l`interno della chiesa di Santa Chiara. Mancini, Feste ed apparati, n. 253; Choix, 10500.
Renier Stefano Andrea. Osservazioni postume di zoologia adriatica... pubblicate per cura dell`I. R. Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti a studio del membro effettivo prof. G. Meneghini. Venezia: co` tipi di Giovanni Cecchini, 1847. In-folio (mm 487x335). Pagine IX, [1], 120, [4] con XVI tavole numerate incise in rame e stampate a colori e altre 16 tavole stampate in nero. Lievi fioriture e gora al margine inferiore delle carte. Bella legatura coeva in mezzo marocchino rosso, cornici in oro ai piatti, titoli e ricchi fregi floreali in oro al dorso, tagli dorati. Edizione originale stampata in soli 50 esemplari. L`opera è considerata uno dei più bei libri di storia naturale stampati in Italia. Nissen, 3364.
Riccio Michele. De regibus Francorum lib. III De regibus Hispaniae lib. III De regibus Hierosolymorum lib. I De regibus Neapolis & Siciliae lib. IV De regibus Ungariae lib. II. (Al colophon): Basileae: apud Ioannem Frobenium, 1517. In-4° (mm 204x147). Carte 85, [5]. Frontespizio inquadrato in cornice silografica, da riferire a Hans Holbein il giovane. Grande marca tipografica, incisa su legno, al recto dell`ultima carta. Iniziali ornate e animate xilografiche, alcune su nove linee e a fondo nero, anch`esse su disegno di Holbein. Esemplare in buono stato di conservazione, alcune piccole macchie e bruniture al frontespizio. Sobrio il margine superiore. Legatura tardo cinquecentesca in pergamena su piatti in cartone, al dorso il titolo vergato in inchiostro. Difetti e restauri. Al frontespizio, un`antica nota di possesso, rifilata. Al contropiatto anteriore la nota di possesso del teologo olandese del XVII secolo Engelbert Sloot, alla cui mano si devono alcuni dei marginalia. Più tarda la mano che ha apposto copiose note alle carte di guardia, nonché al margine del testo. Prima edizione ? di indubbia rarità nelle biblioteche italiane ? delle opere storiche redatte dal napoletano Michele Riccio, già edite singolarmente e per la prima volta riunite in un unico volume. Avvocato del Real patrimonio sotto Ferdinando I, alla conquista francese nel 1495 del regno di Napoli Riccio entrò al servizio di Carlo VIII, per poi diventare consigliere di Luigi XII. Tra le opere incluse nella raccolta frobeniana, il De regibus Neapolis era già apparso a Milano nel 1506, in un`edizione oggi di grandissima rarità. Il testo è introdotto da una breve epistola di Aulo Giano Parrasio allo stesso Riccio, datata Milano 1505. Adams R, 587; VD16 R-2173.
Rinaldi Giovanni (de). Il mostruosissimo mostro... diuiso in due trattati. Nel primo de` quali si ragiona del significato de` colori. Nel secondo si tratta dell`herbe, & fiori. In Venetia: per Francesco de` Zuliani, & Giouanni Cerutto, 1592. In-8° (mm 144x97). Carte 78, [1] (di 2, manca l`ultima bianca). Marca tipografica incisa in legno al frontespizio, iniziali, testatine e finalini xilografici. Lieve brunitura e gora al margine superiore dei primi tre fascicoli, leggere arrossature, strappo marginale resturabile a c K1. Legatura moderna in cartone, cornice a filetto ai piatti, fregi e titoli in oro su tassello al dorso, timbro al frontespizio `Bibl. Gust. C. Galletti Flor`, al contropiatto ex libris. Singolare trattato, più volte stampato tra il 1584 e i primi decenni del Seicento, che tratta in maniera non sempre strettamente scientifica, ma piuttosto curiosa, del significato dei colori, delle piante e dei fiori. Adams R, 556; C.B.I., 556; Piantanida, 2249 (edizione 1602: ""Il libro è scritto soltanto per gli innamorati ai quali l`A. insegna il significato amoroso dei colori, delle erbe e dei fiori"").
. Atti della distribuzione de` premj d`industria nella solennità del giorno onomastico di sua maestà I. R. A. Francesco Primo IV. ottobre MDCCCXIX. in Venezia. Venezia: dalla Tipografia di Alvisopoli, 1819. (Al colophon): Stampato per cura di Bartolomeo Gamba. In-folio (mm 296x210). Pagine 59. Legatura coeva in marocchino rosso, piatti decorati da una cornice a motivi vegetali impressa in oro; decorazioni in oro al dorso, dentelles interne, sguardie in carta caillouté, tagli dorati. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Sotto al colophon nota manoscritta a lapis `in copie cinquanta`. Non comune edizione di particolare interesse per la storia dell`industria e dell`artigianato italiano della prima metà dell`Ottocento. Curiose le categorie dei premi: per invenzione del modo di lavare i feltri delle cartiere ed altri panni-lani, e panni-lini ad acqua fredda e corrente; per invenzione del pianoforte da trasporti, detto Metagofono; per fabbricazione di lime fine da Orologiajo; per Fabbrica di Cappelli di paglia. Manca al Catalogo Einaudi.
Agassiz Louis. Iconographie des coquilles tertiaires: reputees identiques avec les especes vivantes ou dans differens terrains de l`epoque tertiaire, accompagnee de la description des especes nouvelles. Neuchatel: H. Wolfrath, 1845. In-folio (mm 317x235). Pagine 64 con 15 tavole litografiche fuori testo. Arrossature sparse. Legatura dell`epoca in mezza tela, piatti marmorizzati. Conservate le brossure editoriali con la dedica dell`Autore a `R. Taylor`. Edizione originale, non comune con la brussura editoriale.
Aldrovandi Ulisse. De animalibus insectis libri septem cum singulorum iconibus ad vivum expressis. Denuò impress. Bonon.: apud Clementem Ferronium, 1638. In-folio (mm 353x232). Pagine [10] (di 12, manca +6 bianca), 767, [45]. Con numerosissime illustrazioni xilografiche anche a piena pagina, frontespizio inciso in rame. Piccolo lavoro di tarlo a pochi fascicoli che solo occasionalmente tocca i marginalia a stampa. Legatura coeva in pelle spruzzata, macchie e difetti alle cerniere. Nota di possesso `Caroli Rutgesii`. Terza edizione bolognese, dopo la prima del 1602 e quella del 1623, di questo scritto di Aldrovandi sugli insetti, uno dei pochi della sua sua grande enciclopedia naturalistica che lo studioso bolognese potè personalmente preparare per la pubblicazione. Corredato da un importante sistema di illustrazioni incise in legno, come tutte le opere adrovandiane date alle stampe, è considerato il primo trattato specifico sugli insetti, fondamento dell`entomologia come disciplina scientifica (R. F. Smith, History of Entomology, 85). Nissen, 67.
A pair of 18th century black and white maps showing the Cripplegate District of London, both dated 1755 and produced for Stow`s Survey, 30 x 38 cm together with an early 19th century coloured engraving showing the interior of the Freemasons Hall, published 1808 by R Ackermann, a further early 19th century coloured engraving showing Pye Powder Court, Cloth Fair, West Smithfield, etc, various sizes (all framed)
A watercolour of a coastal landscape with moored fishing boats, signed bottom left R F Hopes, 29 x 39 cm in gilt frame together with a further watercolour of river scene with stone bridge, signed bottom right K S Tadd, with label verso Kenneth Stanley Tadd, biographical details and Mall Galleries label from the National Trust Heritage Exhibition 1984, 32 x 50 cm in gilt frame
Two black and white etchings showing Cambridge Colleges - A View of the Back of Corpus and St Benedict`s College, signed bottom left M Oliver Rae (Mable Oliver Rae), 27 x 16 cm the other showing The Old Court, Corpus Christi College, Cambridge, signed bottom right R Warwick, 17 x 26 cm both in gilt frames, and a set of 4 black and white engravings of equestrian riders
An attractive pair of miniature Dishes, AFC Southern Song dynasty (1127-1279), each with rounded sides incised with petalling, both under a clear, blue-green glaze, 6cm (2) These dishes appear not to have been moulded, but to have been individually formed. Paper labels of R & G McPherson Antiques and the collection label of J Drew. ?? ?????????, No obvious faults.
A Longquan celadon Vase, AFC Yuan dynasty (1279-1368), of elongated pear form, the neck with loop and fixed ring handles, under a soft grey-green glaze, R&G McPherson paper label, 15.5cm, and another Longquan celadon Vase, Yuan dynasty (1279-1368), the ovoid body diced and incised with commas, the neck encircled by lines and with false gadroon foot, all under a clear, slightly crazed, grey-green glaze, 19.5cm (2) Literature: See `Catalogue of Late Yuan and Ming Ceramics in the British Museum`, Jessica Harrison-Hall, 2001, ref. OA 1936.12-19.11. ? ????????? ? ?????????????, The second vase broken off where the neck joins the shoulder and re-glued.
A rare set of four iron Seasonal Panels, late 19th/early 20th century, each with a different bird on the stems of an appropriate flower and all worked in forged and hammered metal, against a cream silk ground, minor damage, 116.8 x 24.8cm overall, black wood frames (4) See `Chinese Art, The Minor Arts`, R Soame Jenyns and William Watson, 1963, no. 72. In the 17th century, an iron worker, Tang Tien-chih vied with Hsiao Yun-tsung, a painter, to see who could best represent a landscape. ??????/????? ??????? ????, Backing mnaterial on all is discoloured. All panels with some metal work loose and small parts missing.
A Zhangzhou Dish, AFC c.1640, painted in underglaze blue with men in a boat approaching a temple, the rim with egrets, 19cm, and a shallow Bowl, painted in a rich underglaze blue with peony and chrysanthemums flanking a rock, six character Xuande mark, rim frits, 16.4cm, both with R&G McPherson labels (2) ??1640? ????????? ????? ????????? ??®??????¯????? , Zhangzhou dish - Some light surface scratches. Kiln grit covering part of the mark and also around the foot rim. Shallow Bowl - Fritting to rim.
Food for the Afterlife, AFC Ming dynasty (1368-1644), a group of eleven glazed earthenware simulated sustenance in tones of green, yellow and brown, including a carp and a hog`s head, R&G McPherson labels, 3.5 to 11cm (11) ? ???? ????? , Fish with small chip to tail. Three other pieces with small losses.

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