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Lot 124

Bembo Pietro. Della historia vinitiana... volgarmente scritta. Libri XII. In Vinegia: [Gualtiero Scoto], 1552. In-4° (mm 222x169). Carte [13], 179, [1]. Marca tipografica xilografica al frontespizio ripetuta in fine. Minime fioriture sparse ma ottimo e genuino esemplare. Legatura coeva in pergamena floscia, titoli manoscritti al dorso. Note di mano coeva a poche carte. Edizione originale di quest`opera composta da Bembo su incarico ufficiale, e pubblicata postuma. L`esecutore testamentario residente a Roma, Carlo Gualteruzzi, avrebbe voluto procedere alla pubblicazione nella città papale anche di quest`opera, come accaduto nel 1548 per il primo libro libro delle Lettere volgari. A tale disegno si oppose, però, la Signoria di Venezia e i dodici libri della Historia vinitiana uscirono pertanto nella città lagunare. La narrazione di Bembo prosegue i Rerum venetarum di Sabellico (1487) e si conclude con l`elezione di Leone X nel 1513. La traduzione in volgare fu curata dallo stesso umanista, tra il 1544 e il 1547. Adams B, 599; STC Italian, 80.

Lot 125

Benci Spinello. Storia della città di Montepulciano. In Fiorenza: nella Stamperia del Massi, e Landi, 1641. In-8° (mm 251x185). Pagine [8], 143, [11] (di 13, manca l`ultima carta bianca). Grande stemma mediceo inciso in rame al frontespizio, ritratto di Porsenna inciso in rame da Andrea Sansovino a piena pagina a carta +3r. Fascicolo H brunito, altrimenti buon esemplare. Legatura ottocentesca in mezza pergamena con punte, piatti marmorizzati, titoli in oro su tassello al dorso. Nota di possesso cassata al frontespizio, note di lettura di antica mano ad alcune carte. Rara edizione originale. Lozzi, 2932; Piantanida, 877.

Lot 126

Berni Francesco. Orlando innamorato composto gia dal s. Matteo Maria Boiardo conte di Scandiano, et hora rifatto tutto di nuovo. (Al colophon): Stampati nuouamente in Venetia: per li heredi di Lucantonio Giunta, 1545. In-4° (mm 216x152). Carte 238. Marca tipografica in cornice figurata incisa in legno al frontespizio. Esemplare in ottimo stato di conservazione, qualche lieve fioritura. Legatura settecentesca in pergamena; dorso riccamente decorato da ferri dorati con titolo in oro e data di stampa su tassello dipinto di nero; tagli azzurri. Timbro ottocentesco al frontespizio. Seconda rara edizione del rifacimento di Francesco Berni dell`Orlando Innamorato che, come dichiara il frontespizio, è la vera seconda edizione ""poiché le edizioni apparentemente diverse di Venezia 1541 e Milano 1542 si rivelano in verità una unica edizione in 2 emissioni. Il testo è in ogni rispetto identico, salvo le inevitabili varianti di stampa, alla edizione precedente, con eccezione di L.I. l-82, che sostituiscono le prime 80 ottave dell`edizione del 1541-2. A tale sostituzione segue la famosa denuncia (A6r) di un raffazzonamento alle spese del Berni; manca invece alla fine qualunque avvertimento a proposito dell`identico lavoro condotto sugli ultimi due canti. I Giunta erano però al corrente, poiché lo studio bibliografico dimostra che non solo il primo, ma anche gli ultimi due quaderni, vennero stampati in un momento diverso, certamente posteriore, alla realizzazione dei quaderni B-2E"" (N. Harris, Bibliografia dell`""Orlando Innamorato"", 1988, I, 149). Camerini, 501; Melzi, 173; Gamba, 162; Adams B, 2316.

Lot 128

Béthune Maximilien. Memoires des sages et royalles oeconomies d`estat, domestiques, politiques et militaires. A Amsterdam: Chez Aletinosgraphe De Cleartimelee & Graphexechon De Pistrarte [i.e. Hotel de Sully: Jacques Bouquet], 1638.. In folio (mm 350x230). Pagine [8], 459 pagine. Marca tipografica incisa al frontespizio colorata al tempo, fregi e testatine incise nel testo. Lievi fioriture. Legatura in pelle marrone con piatti riquadrati da doppio filetto in oro, dorso a sei nervi con fregi e titoli in oro, tagli marmorizzati. Abrasioni alle cerniere. Al recto della sguardia anteriore ex libris di Giulio Costantini.  Celebre contraffazione della prima rarissima edizione di questa apologia di Enrico IV. 

Lot 13

Petrarca Francesco. De remediis utriusque fortunae (ed. Nicolaus Lucarus). Cremona: Bernardinus de Misintis e Caesar Parmensis, 17 novembre 1492. In-folio (mm 320x 250). Carte [166]. Segnatura: [*]4 (-*1), a-b8, c-z6, A-B6, C6. Testo in carattere romano su 43-44 linee. Marca tipografica in fine. Bella iniziale miniata alla carta a2r. Spazi bianchi per capitali. Bell`esemplare, ad ampi margini. Alcuni piccoli fori di tarlo ai primi fascicoli, a ledere occasionalmente alcune lettere del testo. Legatura in marocchino a grana lunga blu notte, dorso liscio, diviso in scomparti e con titolo breve in oro. Tagli dorati. Nota di possesso manoscritta, data 1630, alla carta a2r, che ne attesta la provenienza dalla abbazia di santa Giustina a Padova, `ad usum Anselmi Angli`. Al verso della carta di guardia anteriore, note bibliografica di mano ottocentesca, e un ex libris cartaceo. Prima edizione apparsa in Italia di questa celebre opera petrarchesca, che aveva visto per la prima volta la luce nel 1470 a Colonia. Il volume fu impresso a Cremona, e proprio ai tipografi del Petrarca ? Bernardinus Misinta e Cesare di Parma, già attivi in precedenza a Brescia ? spetta il merito di avere fondato la prima stabile tipografia nella città lombarda. L`attività si inaugurò nel giugno del 1492 con il Dialogus de contemptu mundi, opera spesso attribuita a Petrarca. Il De remediis utriusque fortunae seguì dopo pochi mesi, il 17 novembre, e il testo fu curato dall`umanista cremonese Niccolò Lugari. La produzione si limitò a sole sette edizioni, e la società si sciolse già nell`estate del 1493, dopo la stampa di un`opera agiografica di Agostino da Crema. Mentre Bernardinò preferì far ritorno a Brescia, Cesare restò a Cremona, associandosi a Rafainus Ungaronus. Proctor fa notare che gran parte della carta utilizzata per la stampa di Petrarca presenta come filigrana le iniziali RV sormontate da una croce. ""It seems worth noting that these are the initials of Rafainus Ungaronus, with whom Caesar Parmensis worked in partnership in 1494 and 1495"". HC 6711*; GW 9437; BMC VII 933; IGI 3762; Goff E-127.

Lot 131

Bloch Marcus Elieser. Ichtyologie, ou histoire naturelle, generale et particulière des poissons. Berlin: l?Auteur et François de la Garde, 1785-1788.. Sei parti in tre volumi in-folio (mm 490x390). Pagine [16], 206, [2]; [4], 170, [2]; [4], 160, [2]; [4], 134, [2]; [4], 130, [2]; [4], VIII, 150, 2. Illustrato da 216 splendide tavole fuori testo raffiguranti le varie specie di pesci, finemente incise in rame da vari artisti e abilmente dipinte in origine con rialzi in argento. Legatura coeva in marocchino rosso, uniforme per i tre volumi. Esemplare in ottimo stato di conservazione, impresso su carta forte. (3) Prima edizione francese delle prime sei parti (le ultime sei verranno pubblicate solo molti anni dopo) dell`opera più nota del medico e naturalista Marcus Elieser Bloch, uno dei principali ittiologi del XVIII secolo. Quest`opera enciclopedica, considerata una delle più belle fra quelle dedicate all`illustrazione dei pesci, venne pubblicata originariamente in dodici volumi tra il 1782 e il 1795 con il titolo di Allgemeine Naturgeschichte der Fische. ""In the tradition of the great cabinet naturalists, Bloch developed his collection of specimens from local excursions, contacts in the marketplace and harbor, and correspondence. As his interest ranged beyond central Europe, he joined an existing network of scientific-scholarly contacts to inspire him to describe and figure the fishes of the then known world. In some cases, he accepted sources in lieu of actual specimens, particularly from father Plumier and Prince Maurits"" (E.B. Wells, Bloch`s Allgemeine Naturgeschichte der Fische. A study, 56). Nissen, 416; Nissen, Schöne Fischbücher, 23; Wood, 244.

Lot 132

Boccaccio Giovanni. Genealogie...cum micantissimis arborum effigiationibus cuiusque gentilis dei progeniem . Parrhisiis excusum est: opera et expensis Dionisii roce Lodouici hornken & sociorum, 1511. In-folio (mm 309x205). Carte [1], VI-CLXII. Belle xilografie a piena pagina all`inizio dei primi tredici libri dell`opera. Eleganti iniziali ornate xilografiche, a fondo criblé; alcune su 12 linee. Bell`esemplare, alcune carte uniformemente brunite. Fioriture ai margini. Lieve gora e alcuni aloni al margine esterno bianco delle ultime carte. Piccolo strappo al margine inferiore bianco della carta n3. Legatura moderna in mezzo marocchino ad angoli, piatti ricoperti con carta stampata da antifonario. Numerose annotazioni marginali di antica mano, di cui una coeva. Al frontespizio ampia nota bibliografica, vergata da mano settecentesca. Rarissima edizione parigina della Genealogia deorum di Giovanni Boccaccio. Data per la prima volta alle stampe da Vendelino da Spira nel 1472 e dal 1481 proposta unitamente? come nel volume che presentiamo ? al testo del De montibus, silvis, fontibus liber, la diffusione in area francese di questa opera di Boccaccio è testimoniata non solo dall`ampia circolazione manoscritta del testo, ma anche dalla precoce versione ? dovuta con ogni probabilità a Laurent de Premierfait ? che ne apparve a Parigi tra il 1498 e il 1499, al fine di rendere maggiormente accessibile questo ricco repertorio di miti e favole dell`antichità pagana. La Genealogia deorum fu ampiamente usata da Geoffroy Tory nel celebre Champfleury, e attentamente studiata da Pierre de Ronsard, Jean du Bellay e altri esponenti della Pléiade, quale inesauribile fonte di immagini classiche. Il volume impresso nel 1511 dal tipografo e libraio Denis Roce ? qui associato all`olandese Ludwig Hornken, già attivo a Venezia presso Gregorio de Gregori - si distingue per l`eleganza dei caratteri, e dell`apparato illustrativo e decorativo. STC French, 71; Renouard, Inventaire chronologique II, 63, 24.

Lot 133

Boccaccio Giovanni. Inamoramento di Florio et di Bianzafiore chiamato Philocolo che tanto e a dire quanto amorosa faticha composto . (Al colophon): In Venetia: per Bernardino de Lesona vercellese, 1520. In-4° (mm 210x150). Carte [208]. Il titolo è racchiuso entro una cornice architettonica xilografica a piena pagina ornata dai ritratti dei due amanti e da figure antropomorfe. Piccole iniziali xilografiche ornate nel testo. Legatura settecentesca in vitello marrone rimontata, dorso decorato da ferri dorati, tagli azzurri. Esemplare in buono stato di conservazione, restauri ai margini di alcune carte. Al verso del piatto anteriore nota di possesso manoscritta settecentesca. Rara edizione di quest`opera giovanile del Boccaccio, uscita dai torchi di Bernardino Viani da Lissona, nei pressi di Vercelli, che esercitò la propria attività a Venezia tra il 1501 ed il 1543. Il Filocolo si ispira al poemetto Floire et Blanchefleur di cui la prima versione conosciuta risale al 1160 ca., in cui viene narrata la ""storia di un ragazzo pagano e di una ragazza cristiana allevati insieme alla corte del padre di lui, Felice re di Spagna, e della loro passione, ostacolata dai genitori di Florio, ma dopo complesse traversie trionfante. Fino a epoca recente si riteneva che il Filocolo derivasse dal cantare italiano di Fiorio e Biancifiore (la cui redazione più antica fu trascritta circa nel 1345), mentre ora è stato dimostrato dal Monteverdi che è il cantare a presupporre la conoscenza del Filocolo; ed essendo il Fiorio il primo o fra i primi cantari di cui si abbia notizia, si rafforza l`ipotesi che inventore del cantare in ottave sia proprio, per il Filostrato, il Boccaccio"" (G. Contini, Letteratura italiana delle origini, Firenze 2003, 710); Zambrini, 105; STC Italian, 111; Essling, 2074; Sander, 1094.

Lot 137

Boccone Paolo. Icones & descriptiones rariorum plantarum Siciliae, Melitae, Galliae, & Italiae . [Oxford]: e theatro Sheldoniano, 1674. In-4° (mm 232x170). Pagine [8], 96, [8]. Numerose illustrazioni incise in rame nel testo, testatina xilografica. Tracce di sporco al frontespizio e alle prime 3 carte con minime lacune al margine superiore anticamente restaurate. Legatura coeva rimontata, dorso restituito in pelle moderna, titoli in oro su tassello originale riapplicato al dorso, dentelles, abrasioni e minime lacune agli angoli. Nota di possesso manoscritta al frontespizio `Ex lib. Ro: Gray Colleg. med. Lond. 1690`, altra nota di appartenenza vergata alla guardia anteriore `e libris Gul. Ann`.  Prima edizione. In quest`opera sono descritte piante rare catalogate e raccolte dall`Autore in Sicilia e in altri luoghi durante alcuni viaggi di studio. Di particolare interesse la descrizione dei diversi tipi di tartufi e funghi siciliani e maltesi. Di particolare fascino sono le 52 incisioni in rame che illustrano l`opera. Paolo Boccone, palermitano, dedicò tutta la sua vita agli studi botanici e formò una importante collezione contenente le piante più rare che riuscì a reperire. Fu convinto da William Sherard e da Robert Morison a pubblicare questa sua opera a Oxford. Hunt, 329; Nissen, 179; Wing, 3385; Pritzel, 859.

Lot 138

Boccone Paolo. Recherches et observations naturelles de monsieur Boccone gentilhomme sicilien; touchant le corail, la pierre etoilée, les pierres de figure de coquilles . A Amsterdam: chez Jean Jansson à Waesberge, 1674. In-8° (mm 141x90). Pagine [8], 328, con 16 tavole calcografiche fuori testo di cui 2 ripiegate. Antiporta allegorica incisa in rame, testatine e iniziali xilografiche. Lievi bruniture, qualche arrossatura, piccolo strappo marginale restaurabile a c. A4. Legatura coeva in pergamena, titoli manoscritti e in oro su tassello al dorso, tagli spruzzati, leggere abrasioni. Ex libris al verso di carta *2 `Comes Donatus Silva`, con stemma araldico. Edizione collettiva, in parte originale e arricchita di tavole calcografiche, degli scritti del botanico palermitano Paolo Boccone, alcuni già apparsi a stampa a Parigi nel 1671. Docente nell`ateneo padovano, Boccone svolse un`intensa attività di ricerca e catalogazione, arrivando a identificare e censire oltre 120 specie vegetali sconosciute, mantenendo sempre proficui rapporti di scambio con i maggiori scienziati suoi contemporanei, sia italiani che stranieri. Le epistole che formano questa raccolta trattano di vari argomenti (l`eruzione dell`Etna, questioni mediche, formazione, origine e anatomia del corallo e delle madrepore, etc.). La bella antiporta è incisa in rame da Coenraad Decker. Sinkankas, 735; Wellcome II, 185; Mira I, 112; Agassiz I, 332; Caprotti, 30.

Lot 139

Bochart Samuel. Opera omnia, hoc est Phaleg, Canaan, et Hierozoicon. Lugduni Batavorum: apud Cornelium Boutesteyn, & Jordanum Luchtmans; Trajecti ad Rhenum: apud Guiliemum vande Water, 1692. In-folio (mm 381x235). Pagine [34] contenenti due frontespizi, antiporta allegorica e ritratto dell`Autore inciso in rame, 36, [24]. Colonne 1-318, pagine [3], 323-332, colonne 345-790, pagine [2], colonne 793-1312, pagine [60]. Con 14 mappe geografiche incise in rame di cui 4 a doppia pagina. Lievi e usuali bruniture più evidenti ad alcuni fascicoli, restauro marginale all`occhietto. Legatura olandese coeva in pergamena su cartone, fregi a secco ai piatti, difetti alla cerniera anteriore. Ex libris `Philip Van Swinden` inciso in rame al contropiatto anteriore, timbri di antica appartenenza all`occhietto. Edizione completa, curata da Johannes Leusden e Pierre de Villemandy, delle opere dell`orientalista protestante Samuel Bochart. L`opera contiene i fondamentali Geographia Sacra seu Phaleg et Canaan e Hierozoicum sive de animalibus Sanctae scripturae. Dedicati l`uno all`analisi dei luoghi e l`altro degli animali come descritti nelle Sacre Scritture.

Lot 14

Plinius Caecilius Secundus Gaius. Epistolae; Panegyricus Traiani; De viris illustribus. Venezia: Johannes Rubeus Vercellensis, 1492. In-4° (mm 200x140). Carte [107] (di 108, manca la prima carta bianca). Segnatura: a-k8 (-a1), l-m4, n6, A-B4, C6. Testo in carattere romano (83R) su 38 linee. Iniziali lombarde in rosso. Lieve gora all`angolo superiore esterno, altrimenti ottimo esemplare. Legatura tardo settecentesca in vitello moucheté, decorata con ferri dorati di gusto antiquario. Titolo breve in oro, su tassello in pelle. Tagli gialli. Angoli lievemente usurati. Sporadiche note di lettura a margine del testo, di mano antica e leggermente rifilate. Rara edizione veneziana delle Epistolae pliniane, la cui princeps era apparsa nel 1471 a Venezia, e a cui si uniscono, in prima edizione il Panegyricus Traiani e il De viris illustribus, opera al tempo attribuita a Plinio. Del tipografo Johannes Roscius - al quale la presente edizione è stata riferita in base all`esame del carattere romano (R83) usato per la stampa - è nota un`altra sola edizione impressa nel corso del XV secolo, l`Epitoma seu Regulae constructionis di Antonio Mancinelli, apparsa anch`essa nel 1492. In alcune bibliografie si ipotizza, quale data di stampa del volume pliniano, il 1500. Da notare che il testo dei De viris illustribus, compreso negli ultimi due fascicoli, è stato con ogni probabilità inserito mentre era già in corso la stampa del volume. HCR 13116; GW M34358; BMC V 536; IGI 7904; Goff P-811.

Lot 141

Bonciari Marco Antonio. Oedipus, Sive de Bello Litteratorum lusus. Perusiae: Typis Petri Iacobi Petrutij, 1603. Due parti in un volume in-8° (mm 160x110). Pagine 143, [1]; 23. Stemma calcografico del dedicatario al frontespizio della prima parte; marca editoriale incisa su legno al frontespizio della seconda. Capilettera xilografici ornati e animati. Testine e finalini incisi su legno. Fori di tarlo al margine interno del primo frontespizio e fallo di carta all`angolo inferiore esterno, carte uniformemente brunite, alone all`angolo inferiore esterno del volume. Legatura ottocentesca in pergamena su piatti in cartone, dorso con titolo impresso in oro su tassello in marocchino nocciola. Note di possesso manoscritte cassate al frontespizio. Rarissima prima edizione di questo poema redatto dal poeta perugino Bonciari, definito dal filologo Giusto Lipsio `Italus Homerus`. L`opera è arricchita da epigrammi e dal carme Hieropylus, sempre in prima edizione. Vermiglioli I, 221-239.

Lot 148

Borghi Camillo Ranieri. L`Oplomachia Pisana, ovvero la battaglia del Ponte di Pisa. In Lucca: per Pellegrino Frediani, 1713. In-4° (mm 200x141). Pagine [20], 184. Antiporta figurata, incisa su legno, con veduta di Pisa sullo sfondo. Vignetta xilografica al frontespizio. Quattro tavole xilografiche fuori testo. Fioriture e alone all`angolo inferiore esterno degli ultimi fascicoli, alcune carte brunite. Legatura coeva in vitello granité, dorso a quattro nervi, comparti decorati da ferri floreli impressi in oro; tagli spruzzati di rosso. Alcune note a pie` di pagina ritagliate da un`altra edizione e apposte in corrispondenza del testo a cui fanno riferimento. Prima edizione di opera curiosa e molto rara che oltre ad indagare, sotto forma di 35 quesiti, le origini di questa ""finta battaglia"", descrive due celebri giochi del ponte (quello del 26 aprile 1589 per la venuta in Pisa di Cristina di Lorena, sposa di Ferdinando de` Medici, e l`altro organizzato dai Pisani in Firenze il 28 ottobre 1608 per le nozze di Cosimo II con Maria Maddalena d`Austria). ""Fra le memorie [...] avvi il Borghi inserito alcune esatte notizie, che riguardano la moderna storia della Patria, e della Toscana"" (Moreni I, 148-149). Lozzi, 3637; Platner, 268: ""Raro"".

Lot 15

Claudianus Claudius. Opera (ed. Thaddaeus Ugoletus). Parma: Angelus Ugoletus, 23 aprile 1493. In-4° (mm 194x141). Carte [142]. Segnatura: a-o8, p-t6. Testo in carattere romano (81R) su una colonna di 36 linee. Spazi bianchi per capitali. Esemplare in ottimo stato di conservazione, qualche foro di tarlo alle prime due carte e ai piatti della legatura, lievi aloni marginali. Legatura in pergamena coeva, i piatti sono ricavati dal riutilizzo di un bifolio di manoscritto membranaceo del XIV secolo, dorso a tre nervi. Tracce di bindelle lungo il margine esterno dei piatti. Titolo manoscritto al taglio inferiore. Nota di possesso manoscritta al recto della sguardia anteriore, `Questo libro è di Giacomo Morandi da Mon[?]one. Al recto della carta a1 nota di possesso manoscritta, `Ad usum Nicolaj Frassoni et amicorum`. Nota manoscritta a correzione del testo al recto della carta t6. Prima edizione della fondamentale sistemazione dell`intero corpus delle opere di Claudiano, dopo l`edizione vicentina pubblicata a cura di Barnaba Celsano nel 1482, non comprensiva dei Carmina minora, la silloge di 53 componimenti probabilmente raccolta in ambiente stiliconiano, dopo la morte dell`autore. Tale organizzazione delle opere si deve a Taddeo Ugoleto (1448-1514 ca.), allievo di Giorgio Merula e bibliotecario di Mattia Corvino re d`Ungheria. Claudiano, uno dei più grandi poeti latini del IV secolo, dopo essersi conquistato il favore dell`illustre famiglia cristiana degli Anicii componendo nel 395 un panegirico per i due rampolli Probino e Olibrio, si trasferì alla corte di Onorio e del suo ministro Stilicone, delle cui virtù fu il massimo cantore. HCR 5371; GW 7060; BMC VII 945; IGI 3004; Goff C-702.

Lot 150

Botero Giovanni. Della ragione di Stato, libri dieci. Con tre libri delle Cause della grandezza delle Città. Venetia: appresso i Gioliti, 1601. In-8° (mm 145x90). Pagine [48], 432. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Testatine, iniziali ornate e finalini incisi. Lieve lacerazione al margine esterno della carta c8. LEGATO CON: Id., I Prencipi [...] con le aggionte alla Ragion di stato. Nuovamente poste in luce. In Venetia: Appresso Gio. Battista Ciotti, 1600-1601. In-8°. Pagine 127 (mal numerate 227); carte [16], 96 (con alcuni errori nella numerazione). Le carte L3-M8 comprendono il testo della Relatione del Mare di Giovanni Botero, anch`essa introdotta da frontespizio proprio, ma con segnatura e cartulazione continue. Nella nostra copia le carte L3 e L4 sono erroneamente legate tra le carte K8 e L1. Marche tipografiche, incise in legno, ai frontespizi. Iniziali ornate e finalini xilografici. Mancanza all`angolo inferiore esterno della carta H7, senza alcuna perdita di testo. Bruniture diffuse. Legatura in pergamena antica rimontata, titolo breve vergato al dorso. Abrasione della pergamena in corrispondenza della cuffia di piede. I opera: Ristampa del celebre trattato di Botero, la cui prima edizione aveva visto originariamente la luce nel 1589 sempre presso Giolito. Immediato fu il successo dell`opera, vasta e sistematica esposizione in dieci libri dei molteplici temi e problematiche legati al sorgere dello Stato moderno. II opera: Edizione dei Prencipi a cui si uniscono le Aggiunte alla Ragion di Stato e, in calce, la breve Relazione del Mare.

Lot 157

Bracciolini Giovanni Francesco. De officio Principis. liber. (Al colophon) Impressum Romae: per Iohannem de Besicken, 1504. In-4° (mm 199x137). Carte [40]. Capilettera xilografici ornati su fondo nero nel testo. Legatura settecentesca in pergamena, titolo in oro su falso tassello al dorso, tagli marmorizzati. Esemplare in discreto stato di conservazione, piccoli fori di tarlo ai margini bianchi delle prime tre carte, qualche gora alla prima carta e lungo il margine esterno delle ultime. Rarissima prima e unica edizione in prima tiratura di questo opuscolo di Giovanni Francesco Bracciolini, giureconsulto, canonico e figlio di Poggio. L`opera si inserisce nell`ampia trattatistica sul principe che godette di vasta fortuna fra Quattrocento e Cinquecento. Il testo venne stampato da Johann Besicken, attivo a Roma già dal 1489. Dal 1509 i suoi caratteri tipografici vennero usati da un altro celebre e prolifico stampatore d`Oltralpe attivo a Roma: Stefano Guillery. Della presente edizione sono noti alcuni esemplari che, a differenza di quello qui descritto, hanno due carte finali non segnate contenenti l`errata, impresse e aggiunte ad alcune copie in un secondo momento. STC Italian, 123; Fumagalli, 339; Ascarelli-Menato, 95.

Lot 16

Martialis Marcus Valerius. Epigrammata (comm. Domitius Calderinus e Georgius Merula). Venezia: [Cristoforo Pensi], 1 agosto 1495. In-folio (mm 305x210). Carte 160. Segnatura: a6, b-d8, e-z6, &6, cum6, rum6. Numerose iniziali xilografiche, su fondo nero. Su nove linee quella in apertura del Liber primus. Al contropiatto anteriore ex libris della famiglia Morosini del Pestrino. Al recto della prima carta stemma araldico di Petrus de Monico disegnato in inchiostro bruno, con data 1495. In calce al colophon, altra nota di possesso, datata `1571 ii augusti`. Ampia gora al margine superiore, macchie di inchiostro su alcune carte. Lieve danno al margine inferiore bianco dei primi fascicoli. Legatura settecentesca in cartonato, dorso rivestito di carta marmorizzata, titoli su tassello cartaceo. Una mano coeva ha vergato al recto della carta di guardia posteriore un indice parziale. Alcune annotazioni marginali. Marziale fece la prima apparizione tipografica intorno al 1470, a Roma. Numerose furono le edizioni successive, e a partire dagli Epigrammata stampati a Venezia da Vindelino da Spira nel 1472, il testo della sua opera poetica fu impresso nella più accurata lezione curata dall`umanista Giorgio Merula. Nel 1480 apparve per la prima volta, a corredo degli epigrammi, il commento di Domizio Calderini, riproposto anche in questa più tarda edizione che vide la luce a Venezia presso Cristoforo Pensi, tipografo originario di Mandello (Como). HC 10824*; GW M21276; HC 10824*; IGI 6231; Goff M-312.

Lot 160

Breyn Johann Philipp. Dissertatio physica de polythalamis, nova testaceorum classe . Gedani: apud Cornelium a Beughem, 1732. In-4° (mm 275x215). Pagine [8], 64 con 12 carte di tavole incise in rame a piena pagina fuori testo. Minime bruniture più visibili alle carte di tavola ma buon esemplare in barbe. Legatura moderna che conserva la brossura d`attesa, note alla brossura. Edizione originale di questo scritto di paleontologia del naturalista di Danzica. Tavole incise da Johann August Corvinus. Nissen, 578; Poggendorff I, 297.

Lot 161

Brocchi Giovanni Battista. Conchiologia fossile subapennina con osservazioni geologiche sugli Apennini e sul suolo adiacente. Milano: Stamperia Reale, 1814. Due volumi in-4° (mm 303x235). Pagine 56, LXXX, 240; [4], 241-712, con 16 tavole numerate I-XVI incise in rame in fine. Lievi arrossature, braghetta alla tavola IX. Legatura moderna, piatti marmorizzati, titoli in oro al dorso a quattro nervi. Sporadiche postille marginali nel secondo tomo, note manoscritte a matita ad alcune tavole. (2) Edizione originale di questo studio di malacologia di Giovanni Battista Brocchi, senza dubbio la sua opera più famosa. Risultato delle ricerche e delle osservazioni effettuate durante diversi viaggi nella penisola tra 1811 e 1813, in particolare quello in Piemonte e Liguria in compagnia dell`allievo e amico Alberto Parolini. In una lettera del 1817 Parolini gli scriveva: ""forse la critica inglese non ha mai parlato con tanto favore di un`opera non inglese [...] Ovunque ho sentito parlare di voi, in Germania in Inghilterra, in Francia"" (DBI, s.v.). Le tavole vennero preparate da Locatelli e Giuseppe Dall`Acqua e incise da Dall`Acqua.

Lot 162

Brocchi Giuseppe Maria. Descrizione della provincia del Mugello con la carta geografica del medesimo aggiuntavi un`antica cronica della nobil famiglia Da Lutiano. In Firenze: Nella Stamperia d`Anton Maria Albizzini, 1748. Due parti in un volume in-4° (mm 220x160). Pagine XX, 324; 99, [1] con una grande mappa incisa in rame più volte ripiegata fuori testo. Minime arrossature marginali ma buon esemplare. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso, tagli spruzzati. Al contropiatto anteriore ex libris `Giannalisa Feltrinelli`. Prima importante edizione, corredata dalla grande mappa raffigurante il Mugello. Moreni I, 171. Per la mappa del Mugello si vedano: Il fondo cartografico dell`Osservatorio Simeniano di Firenze, Firenze 1992, p. 60; La Toscana nella geocartografia dal XV al XIX secolo, Venezia 1993, pp. 368 e 371.

Lot 169

Bruni Leonardo. Libro della Guerra de Ghotti... fatto vulgare da Lodovico Petroni. (Al colophon): Impresso in Firenze per li heredi di Philippo di Giunta, 1526. In-8° (mm 155x98). Carte 87. Marca tipografica xilografica al frontespizio. Macchie a carta a2, minime tracce di sporco ma buon esemplare. Legatura secentesca in pergamena su cartone, titoli in oro su falso tassello al dorso, tagli azzurri. Al frontespizio nota di possesso `Henrici Tourner`, al contropiatto anteriore antica nota manoscritta `Libro raro che si paga fino a due scudi`. Rarissima edizione originale del volgarizzamento di Ludovico Petroni della Guerra dei Goti. Haym, 20.1.

Lot 17

. Scriptores Rei Rusticae. Reggio Emilia: Dionigi Bertocchi, 18 settembre 1496. In-folio (mm 304x203). Carte [271] (di 272, manca la prima carta con intitolazione e epistole dedicatorie). Segnatura: aa6 (-aa1), a6, b?i8, k4, l?y8, z4, &6, cum8, rum8, A?K6, L4, M6. Testo in carattere romano (13:110R; 19:109R; 14:87R) su 41 linee. Al recto dell`ultima carta marca tipografica incisa su legno. Numerose iniziali ornate silografiche, per lo più su fondo nero; alcune iniziali su 8-9 linee; spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Esemplare in discreto stato, allentati i primi due fascicoli e l`ultimo, con distacco delle carte aa6 e M6; parzialmente rimarginate le prime undici carte, al margine esterno bianco. Tracce di sporco e alcuni fori di tarlo alla prima e all`ultima carta. Numerose bruniture, macchie e aloni; al fascicolo & macchia al margine interno, un foro alla carta &3, con perdita di alcune lettere del testo. Piccoli fori di tarlo agli ultimi fascicoli, a ledere occasionalmente qualche lettera. Legatura in pergamena su piatti in cartone, titolo vergato al dorso in inchiostro bruno. Tagli azzurri. Ampie annotazioni marginali alla carta p8, di mano antica. Quarta edizione della celebre silloge dedicata alla res rustica, fonte indispensabile per la conoscenza dell`agricoltura dell`età romana. Apparsa per la prima volta nel 1472 a Venezia presso Nicolaus Jenson, il volume proposto da Dionigi Bertocchi segue ? nella scelta dei testi e dei commentari, dovuti a importanti umanisti quali Pomponio Leto, Filippo Beroaldo, Giorgio Merula e Antonio Urceo Codro ? l`edizione bolognese data alle stampe nel 1494 da Benedetto Faelli. Il volume comprende quindi il De agricoltura di Marco Porzio Catone, le Res rusticae di Marco Terenzio Varrone, i dieci libri del De re rustica di Columella, e infine l`Opus agriculturae di Rutilius Taurus Palladius, il cui testo fu curato dal meno noto Franciscus Colucia, correttore presso l`officina di Jenson. Si tratta del primo libro impresso a Reggio Emilia dal Bertocchi, che tra il 1481 e il 1500 divise la sua attività tra Vicenza, Treviso, Venezia, Bologna, Reggio Emilia e infine Modena. HC 14569*; GW M41055; BMC VII 1090; IGI 8856; Goff S-349.

Lot 171

Buffon Georges Louis. Oeuvres complètes... avec des extraits de Daubenton et la classification de Cuvier. Paris: chez Furne et C.ie, 1853. Sei volumi in-8° grande (mm 267x166). Pagine [4], 782; [4], 775, [1]; [4], 726; [2], 784; [4], 653, [1]; [4], 732 con ritratto dell`Autore inciso in rame nel primo volume e 128 tavole complessive incise in rame e finemente colorate da mano coeva. Qualche arrossatura. Legatura coeva in mezza pelle, piatti marmorizzati, fregi e titoli in oro al dorso a cinque nervi, lievi abrasioni. (6) Edizione in sei volumi delle opere complete del naturalista francese Georges-Louis Leclerc de Buffon, pubblicate nel XIX secolo in diverse versioni. Nella presente gli argomenti sono così organizzati: Matières Générales, Théorie de la Terre, Minéraux (Volumi I e II), Mammifères (volumi III-IV), Oiseaux (volumi V-VI). L`impressione, come si legge nel titolo, include contributi dello scienziato Louis-Jean-Marie Daubenton, amico e collaboratore dell`autore soprattutto per le descrizioni anatomiche dei quadrupedi nella sua monumentale Histoire naturelle.

Lot 172

Buonanni Filippo. Ricreatione dell`occhio e della mente nell`osservation` delle chiocciole, proposta a` curiosi delle opere della natura. In Roma: per il Varese, a spese di Felice Cesaretti, all`insegna della Regina, 1681. In-4° (mm 243x172). Pagine [8], 384, [16] con oltre 100 tavole incise in rame. Esemplare mediocre, da studio con numerosi difetti: lacune al frontespizio, strappi e gore alle carte, i fascicoli QQ-DDD di circa un centimetro più corti di margini. Legatura ottocentesca in pergamena su cartone, titoli in oro su doppi tasselli al dorso. Prima edizione della prima opera dedicata interamente alla concologia, pregevole anche per l`elevata qualità delle incisioni che illustrano il testo e riproducono con dovizia di dettagli più di 400 diversi tipi di conchiglie. Magnifici i tre frontespizi di mano dell`artista Giovanni Francesco Venturini. L`Autore, allievo di Francesco Eschinardi, fu curatore del Museo di Athanasius Kircher (vd. lotti 174 e 175). Dance, 43; Nissen, 753; Hofer, Baroque Book Illustration, 34. Lotto non passibile di restituzione.

Lot 173

Buonanni Filippo. Observationes circa viventia, quae in rebus non viventibus reperiuntur [Primo tomo]. Romae: Typis Dominici Antonij Herculis, 1691. In-4° (mm 220x168). Pagine xx, 342, [4] con 30 carte di tavole incise in rame di cui una ripiegata. Antiporta allegorica incisa in rame e frontespizio calcografico della seconda parte a carta QQ2v. Timbro abraso al frontespizio. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso. Edizione originale delle Observationes del gesuita Filippo Buonanni. L`autore raccoglie i risultati di diverse osservazioni condotte con il microscopio, di cui si costruì personalmente un esemplare a tre lenti (DSB II, 591-592: ""Buonanni made extensive studies in the natural sciences; he constructed his own microscope with three lenses, which proved to be an ingenious mechanism for continual observation""). Una parte dell`opera consta di una risposta a quanto Francesco Redi pubblicò nel 1684 nelle sue Osservazioni (vd. lotto 475), in netta contrapposizione con la teoria della generazione spontanea sostenuta da Buonanni.

Lot 174

Buonanni Filippo. Musaeum Kircherianum sive Musaeum a p. Athanasio Kirchero in Collegio Romano Societatis Jesu jam pridem incoeptum, nuper restitutum, auctum, descriptum, & iconibus illustratum. Romae: typis Georgii Plachi caelaturam profitentis, & characterum fusoriam prope S. Marcum, 1709. In-folio (mm 355x235). Pagine [12], ritratto del dedicatario, 39, [1], cc. 40-60 di tav., 61-79 pp., 80-83 cc. di tav., 84-115 pp., 116-127 cc. di tav., 128-146, [1] pp., 147-160 cc. di tav., 161- 183, [1] pp., 184-197 cc. di tav., 198-224, [1] pp., 225-226 cc. di tav., 225-247, [1] pp., 248-252 cc. di tav., 264-283 pp., 284- 300 cc. di tav., 302-312, [1] pp., 313-316 cc. di tav., 316-319 pp., 320-321 cc. di tav., 322-361 pp., 362-391 cc. di tav., 392-411 pp., 412 cc. di tav., 412-522, [1] pp., [48] cc. di tav., [8] pagine di Indice. Bellissimo esemplare. Legatura coeva in pelle su cartone, titoli in oro su tassello al dorso, ricchi fregi in oro ai comparti del dorso a sei nervi, abrasioni e graffi ai piatti. Al frontespizio nota di possesso di Filippo Domenico Beraudo, conte di Pralormo. Prima edizione, rara e molto ricercata, di questo catalogo in cui il gesuita romano Filippo Buonanni inventaria la collezione di antichità e curiosità del Collegio Romano, allestita da Athanasius Kircher a partire dal 1651. Dal 1698 Buonanni ne era divenuto curatore e questo inventario costituisce una delle sue opere più importanti e fortunate. Accanto a osservazioni intorno ai materiali archeologici, etnologici e naturalistici del Museo, l`Autore ripropose parte delle sue Observationes circa viventia quae in rebus non viventibus reperiuntur (1691) e una traduzione latina della Ricreatione dell`occhio e della mente nell`osservation delle chiocciole (1681) (vd. lotti 172-173), scritti che si inseriscono in una polemica di natura scientifica che vide opporsi alle tesi di Buonanni scienziati quali Martin Lister (vd. lotti 370-372), Luigi Ferdinando Marsigli (vd. lotto 392), Marcello Malpighi (vd. lotto 382) e Francesco Redi (vd. lotti 473-475). Nissen, 2198; Cicognara , 3372; Caillet, 5784; Rossetti, 1377.

Lot 175

Buonanni Filippo, Battarra Giovanni Antonio. Rerum naturalium historia nempe quadrupedum insectorum piscium variorumque marinorum corporum fossilium plantarum exoticarum ac praesertim testaceorum existentium in Museo Kircheriano... Pars Prima.. Romae: in typographio Zempelliano, aere Venantii Monaldini bibliopolae, 1773-1782. In-folio (mm 384x255). Pagine XL, 1-228, [4], 231-259, [1] e 51 tavole incise in rame a piena pagina e numerate I-XLVII e I App.-IV App. Alcune carte del fascicolo d posposte. Antiporta allegorica, frontespizio in rosso e nero con vignetta calcografica, numerose testatine e finalini incisi in rame. Lievi macchie a pochissime carte, bellissimo esemplare ad ampi margini. Legatura del periodo in mezza pelle, piatti marmorizzati, titoli in oro e fregi in oro e a secco al dorso a quattro nervi, tagli spruzzati in azzurro, minime abrasioni. Prima parte di questa rarissima riedizione, curata dal naturalista e micologo Giovanni Antonio Battarra, del Musaeum Kircherianum dato alle stampe da Filippo Buonanni nel 1709 (vd. lotto precedente) Battarra riordinò il materiale e arricchì il Musaeum di lunghe note e nuove illustrazioni, con l`obiettivo di farne un testo didattico di storia naturale. Le splendide tavole si devono all`incisore Francesco Nesi. Nissen, 2199.

Lot 177

Buratti Pietro. Poesie e satire... corredate di note preliminari ed annotazioni scritte dallo stesso autore . Amsterdam [i.e. Firenze]: presso J. Loocke, e figlio, 1823. In-4° (mm 201x133). Pagine [2], 278, [4]. Lievi fioriture diffuse ma buon esemplare in barbe. Legatura d`attesa in carta azzurra. Rarissima edizione clandestina che raccoglie le poesie oscene in dialetto veneziano di Pietro Buratti. Stampata con falsi dati editoriali, l`opera venne dichiarata ufficialmente apocrifa con una Protesta datata 15 febbraio 1824 dall`Autore, da sempre restio alla pubblicazione dei propri versi che, sapeva, avrebbero incontrato ""la forfe [forbici] del Censor"" (Epistola dalla campagna al N. U. Giov. Maria Contarini).  

Lot 178

Caesar Gaius Iulius. I Commentari di C. Giulio Cesare, con le figure in rame...Fatte da Andrea Palladio . In Venetia: appresso Pietro de Franceschi, 1575. In-4° (mm 201x151). Pagine [48], 407, [1]. 42 tavole incise in rame fuori testo. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Testatine xilografiche, iniziali ornate e animate. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Alcuni aloni marginali; qualche brunitura, più evidenti alle carte del primo fascicolo. Tracce di sporco al frontespizio, sobrio il margine superiore di alcune carte. Legatura tardo ottocentesca, piatti ricoperti con carta decorata. Al dorso, titolo breve in caratteri dorati. Tagli spruzzati in azzurro. Al frontespizio nota di possesso in inchiostro bruno, oggi solo in parte leggibile. Ricercata edizione dei Commentari di C. Giulio Cesare, nella traduzione di Francesco Baldelli e arricchita dalle incisioni in rame del grande architetto Andrea Palladio - di cui è noto l`approfondito studio di Polibio, e l`interesse per la militia degli antichi - realizzate nel 1574 per il tipografo veneziano Pietro De Franceschi, a illustrazione dei luoghi e dei fatti d`arme. Si deve allo stesso Palladio il Proemio che introduce al testo, indirizzato a Giacomo Boncompagni, figlio naturale di Gregorio XIII e Generale di Santa Romana Chiesa, nel quale sottolinea l`importanza di avere cognizione - attraverso le illustrazioni - della scienza tattica dell`esercito romano, che potrebbe essere utilmente applicata nella guerra contro i Turchi. ""So once again the text and illustrations served a practical purpose, and the political-military context played a major role in Caesar`s popularity in sixteenth-century Italy"" (M. McLaughlin, Empire, Eloquence and Military Genius: Renaissance Italy, in A Companion to Julius Caesar, ed. by M. Griffin, Malden-Oxford 2009, p. 354).

Lot 179

Cagliostro Alessandro (Conte di). Il Corriere di Gabinetto. Gazzetta di Milano, num. 27 Lunedì 3 Aprile 1786. Milano: 1786.. In-8° (mm 198x102). Estratto di 4 carte (pagine 235-242). Piega orizzontale al centro delle carte, strappetti ai margini. Fogli sciolti in barbe. Eccezionale documento storico: la prima testimonianza a stampa sulla conclusione del processo a Cagliostro. Nella prima parte, infatti, riporta la difesa finale fatta da Cagliostro nel suo Memoriale al Tribunale di Parigi riguardo al famoso scandalo, poi romanzato da Dumas, della Collana di Maria Antonietta. Il famoso mago, alchimista e fondatore della fra massoneria di Rito Egizio, fu coinvolto dalle accuse a lui rivolte dalla Contessa Jeanne de La Motte; in sua difesa si pronunciò il Cardinale di Rohan. Cagliostro fu rinchiuso alla Bastiglia nel giugno del 1785, e ne uscì esattamente un anno dopo. Il processo suscitò scalpore, poiché era implicata la Regina di Francia; dopo diverse udienze si concluse alla fine del marzo 1786. A quest`epoca l`edizione del memoriale a sua difesa non era stata ancora stampata ma, probabilmente, un fra massone italiano presente al discorso conclusivo letto da Cagliostro in propria difesa, ne riportò integralmente la parte suddetta e la fece pubblicare sulla Gazzetta di Milano del 3 Aprile 1786. Documento sconosciuto agli storici che, nel corso del tempo, hanno pubblicato una notevole quantità di testi, soprattutto in Francia, sul famoso e discusso personaggio. Questa è con ogni probabilità la prima testimonianza sulla conclusione del famoso processo escludendo un equivalente francese, sia perché inutile (vista l`uscita integrale della difesa) sia perché non riportato né dalle bibliografie né dalle biografie.

Lot 18

Bonaventura da Bagnorea. Opuscula (segue:) Octavianus de Martinis: Oratio in vitam et merita S. Bonaventurae.. Brescia: Bernardinus de Misintis, per Angelus Britannicus, 31 dicembre 1497. In-4° piccolo (mm 185x132). Carte [302]. Segnatura: a-z8, rum8, cum8, A-M8, N6. Testo in carattere gotico (5: 96G; 6: 63G) su due colonne di 44 linee. Spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Esemplare in buono stato di conservazione, accuratamente lavato e pressato. Abilmente restaurati alcuni piccoli strappi al margine bianco di alcune carte, più consistenti i restauri alle carte F3 e G4, anche in questo caso senza perdita di testo. Legatura moderna in cartonato. Annotazioni marginali e maniculae, di mano del tempo. Gli Opuscula del celebre teologo e generale dell`ordine francescano Bonaventura da Bagnoregio, nell`edizione impressa a Brescia da Bernardino de Misinta per Angelo Britannico. La prima edizione della silloge era apparsa a Colonia tra il 1484 e il 1485, poi Oratio in vitam et merita S. Bonaventuraearricchita - a partire dal volume stampato nel 1486 dallo strasburghese Martin Flach - della  redatta da Ottaviano De Martinis, e proposta anche in questa più tarda impressione bresciana. Tale orazione era stata pronunciata il 10 aprile 1482 dallo stesso De Martinis, protetto del cardinale Giuliano della Rovere, il futuro Giulio II, durante il concistoro che chiuse il processo di canonizzazione, voluto dal papa francescano Sisto IV. Il 12 aprile l`orazione che celebra le virtù e i miracoli di Bonaventura fu pronunciata, invece, di fronte a un più ampio pubblico, di religiosi e laici, in piazza San Pietro, ultimo atto prima della canonizzazione solenne con la bolla Superna coelestis. HC (+Add) 3466; GW 4650; BMC VII 992; IGI 1935; Goff B-930; Veneziani (Brescia) 255.

Lot 180

Cagliostro Alessandro (Conte di). Raccolta di 24 Pamphlet sull`affaire della Collana. . In-4° (mm 258x195). Miscellanea di 24 memorie arrichite da 9 ritratti incisi su rame all`acquatinta. Il volume contiene: 1. Mémoire pour Louis?René?Éduard De Rohan, Cardinal de la Sainte Église romaine...contre M. Le Procurer ? Général...Paris: De l`Imprimerie de Lottin, 1786. 146 pp. tavola incisa con il ritratto del Cardinal De Rohan. 2. Pieces Justificatives pour M. le Cardinal De Rohan. Déclaration du sieur Abbé Marc-Dermott, & Lettres du sieur de la Motte. De l`Imprimerie de Lottin, 1786. 32 pp. 3. Réflexions Rapides pour M. le Cardinal de Rohan, Sur le Sommaire de la Dame De La Motte. De l`Imprimerie de Cl. Simon, imprimeur de S.A.E. Monseigneur le Cardinal de Rohan. 24 pp. 4. Requête au Parlement, Les Chambres Assemblées, par le Cardinal De Rohan, Signifiée à Mr. le Procureur ? Général. Paris: Chez Emmanuel Flon, Imprimeur ? Libraire, 1736. 8 pp. 5. Requête Introductive au Parlement, Les Chambres Assemblées, par le Cardinal De Rohan, Signifiée à Mr. le Procureur ? Général. Paris: Chez Emmanuel Flon, 1736. 40 pp. 6. Mémoire pour Dame Jeanne De Saint?Remy de Valois, Epouse du Comte De La Motte. 2 tavv. fuori testo; 46 pp.; 2 pp.bb. Le tavole rappresentano a mezzo busto il conte De La Motte e sua moglie Jeanne De Saint ? Remy de Valois. 7. Sommaire pour La Comtesse De Valois ? La Motte, accusée; contre M. Le Procurer ? Général... Paris: De l`Imprimerie de L. Cellot, 1786. 62 pp.; 2 pp.bb. 8. Réponse pour La Comtesse De Valois ? La Motte au Mémoire du Comte De Cagliostro. Paris: De l`Imprimerie de L. Cellot, 1786. 48 pp. 9. Mémoire pour Le Comte De Cagliostro, accusé contre M. Le Procurer ? Général... Paris: De l`Imprimerie de Lottin; l`aînè, 1786. 2 pp. nn.; 2 tavole incise; 2 pp.nn.; 51 pp. 10. Requête à joindre au Mémoire du Comte De Cagliostro... Paris: De l`Imprimerie de Lottin; l`aînè, & de Lottin de S.-Germain, 1786. 11 pp. 11. Requête au parlement, les Chambres assemblées, par le Comte De Cagliostro... Paris: De l`Imprimerie de Lottin; l`aînè,1786. 4 pp. 12. Mémoire pour Le Comte De Cagliostro, demandeur: contre M. Chesnon, et le Sieur De Launay. Paris: De l`Imprimerie de Lottin, 1786. 37 pp, 3 pp.bb. 13. Mémoire pour la Mademoiselle Le Guay D`Oliva, fille mineure, émancipée d`âge, accusée; contre M. Le Procurer?Général...Paris: Chez P.G.Simon & N H. Nyon, 1786. 1 p.b.; 1 tav. incisa; 3 pp.nn.; 1 p.b.; pp. 46; 2 pp.bb. Tavola incisa con il ritratto a mezzo busto di Le Guay D`Oliva. 14. Second Mémoire pour la Mademoiselle Le Guay D`Oliva. Analyde et Résultat des récolemens & confrontations. Paris: Chez P. G. Simon & N. H. Nyon, Imprimeurs du Parlement, 1786. 56 pp. 15. Arrêt du Parlement, la Grand`Chambre Assemblée. Du 31 Mai 1786. De l`Imprimerie de Cl. Simon, imprimeur de S.A.E. Monseigneur le Cardinal de Rohan, 1786. 20 pp. 1 tav. fuori testo. L`incisione rappresenta Mademoiselle de la Tour entro un ovale. 16. Défense a une Accusation d`Escroquerie. Mémoire a consulter et consultation. Parigi: De l`Impr. De Cellot, 1786. 1 p.nn.; 1 p.b.; 30 pp.; 1 tav. fuori testo che è il ritratto di J.C.V. de Bette d`Etienville. 17. Second Mémoire a consulter et consultation, sur la Défense a une Accusation d`Escroquerie... Paris: De l`Imprimierie de Cailleau, 1786. 1 p. nn.; 1 p.b.; 29 pp.; 1 p.b. 18. Supplément et suite aux Mémoires du sieur De Bette D`Etienville... Paris: De l`Imprimierie de Cailleau, 1786. 2 pp.nn.; 69 pp.; 1 p.b.  stampato su carta azzurra. 19. Mémoires pour M. Le B. De Fages ? Chaulnes...contre Les Sieurs Vaucher et Loque... Paris: Chez Prault, Imprimeur du Roi, 1786. 1 p. nn.; 1 p.b.; 30 pp. 20. Mémoires pour Le S. De Bette D`Etienville, servant de réponse a celui de M. De Fages. Paris: De l`Imprimierie de Cailleau, 1786. 1 p.nn.; 1 p.b.; 30 pp. 21. Mémoires pour Les Sieurs Vaucher, Horologer, & Loque, Bijoutier, Accuateurs; contre Le Sieur Bette D`Etienville, le Baron de Fages ? Chaulnes...

Lot 181

Camillo Giulio. Tutte l`opere... nuovamente ristampate con la tavola delle cose notabili, & con le postille in margine. In Vinegia: appresso Giovanni, & Gio. Paolo Gioliti de` Ferrari, 1581. Due tomi in un volume in-12° (mm 128x70). Pagine [36], 346, [2]; 154, [2]. Marca tipografica incisa su legno ai frontespizi e all`ultima carta di ogni tomo, capilettera, testatine e finalini xilografici. Lavoro di tarlo con minima perdita di testo al frontespizio e alle prime 3 carte, lievi arrossature. Legatura settecentesca in pelle, cornici in oro ai piatti, titoli in oro su tassello e fregi al dorso, abrasioni alle cerniere e piccole mende al dorso. Nota manoscritta al primo frontespizio. SI AGGIUNGE: Onosander. Onosandro platonico dell`ottimo capitano generale, et del suo ufficio, tradotto di greco in lingua volgare italiana per Messer Fabio Cotta. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1546. In-4° (mm 221x154). Carte 48. Al frontespizio marca tipografica incisa su legno, capilettera e finalini xilografici. Lievissime bruniture. Legatura coeva in pergamena, titolo manoscritto al dorso. SI AGGIUNGE: Tazio Giovanni. La imagine del rettore della bene ordinata città... Alla quale segue l`Institutione del cancelliero, che deve seruire al detto rettore del medesimo auttore. In Vinetia: appresso Gabriel Giolito di Ferrarii, 1573. Due parti in un volume in-8° (mm 203x144). Pagine [16], 132; [16], 67, [1]. Marca tipografica incisa in legno ai frontespizi e al verso dell`ultima carta della seconda parte, capilettera, testatine e finalini xilografici. Tracce di sporco al primo frontespizio. Legatura coeva in pergamena floscia, titolo manoscritto al dorso, lavori di tarlo restaurati ai piatti. Nota di possesso manoscritta al primo frontespizio: `De i libri del Dottor Franco Gastaldo 1644 adì 12 di Marzo in Genova`, alcune glosse manoscritte antiche e qualche sottolineatura. SI AGGIUNGE: Franco Niccolò. Il Petrarchista, dialogo... nel quale si scuoprono nuovi secreti sopra il Petrarca. Venetiis: apud Ioannem Giolitum de Ferrariis, 1539. In-8° (mm 155x102). Carte 55 carte (manca l`ultima carta non numerata con la marca tipografica). Al frontespizio ritratto del Petrarca inciso in legno, due capilettera xilografici. Antico restauro all`angolo superiore esterno dell`ultima carta. Brossura ottocentesca in carta azzurra, piatto posteriore staccato. Nota manoscritta al frontespizio e al verso dell`ultima carta: `Di ta perte labeur`. SI AGGIUNGE: Dolce Lodovico. I quattro libri delle osservazioni... Di novo da lui medesimo ricorrette, et ampliate, con le apostille. Quinta editione. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1558. In-8° (mm 152x100). Pagine 240. Marca tipografica incisa su legno al frontespizio, capilettera, testatine e finalini xilografici. Piccole macchie e due piccoli fori al frontespizio, lavori di tarlo ai margini delle pp. 87-146 e 191-240 con minime perdite di testo. Legatura coeva in pergamena floscia, titolo manoscritto al dorso, tracce di bindelle. Note manoscritte al contropiatto anteriore e al verso della carta di guardia posteriore, di cui una cassata. SI AGGIUNGE: Scandianese Tito Giovanni. La dialettica... divisa in tre libri con due tavole, la prima de` trattati, et la seconda delle cose notabili. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1563. In-8° (mm 196x145). Pagine [16], 131, [1]. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio e al verso dell`ultima carta, capilettera, testatine e finalini xilografici. Tracce di sporco e gora al frontespizio, la gora interessa anche le prime 12 carte. Legatura in pergamena rigida, titoli manoscritti al dorso a tre nervi, tagli rossi, piatti imbarcati, rottura lungo la cerniera anteriore. Alla carta di guardia anteriore nota di possesso manoscritta `Mei Julii Decalchi 1749`. SI AGGIUNGE: Guevara Antonio (de). La institutione del prencipe christiano. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1560. Due parti in un volume in-8° (mm 150x102

Lot 182

Campo Antonio. Cremona fedelissima...rappresentata in disegno col suo contato, et illustrata d`una breve historia delle cose piu notabili appartenenti ad essa, et dei ritratti naturali de duchi et duchesse di Milano. In Milano: in casa di Gio. Battista Bidelli, 1642-45. Due parti in un volume in 4° (mm 256x195). Pagine [8], 228; [24], 32. Frontespizio inciso con figure allegoriche, 10 ritratti in medaglione (compreso quello dell`Autore), 4 (di 7) tavole incise in rame fuori testo da Agostino Carracci di cui 1 ripiegata (Pianta di Cremona), nella seconda parte 24 ritratti di duchi e duchesse di Milano incisi in rame nel testo. Bellissimo esemplare a larghi margini. Legatura settecentesca in pergamena su cartone. Seconda edizione, ricercata quanto la prima del 1585 di cui riprende gli stessi rami ma con diversa impaginazione, di questa magnifica opera tra le più rare e significative per la storia di Cremona. Fossati Bellani, 2128; Mortiner I, 100; Lozzi, 1378.

Lot 183

Campo Antonio. Historia delle vite de` duchi et duchesse di Milano con i loro veri ritratti cavati al naturale. In Milano: per Filippo Ghisolfi, 1642. In-4° (mm 264x200). Pagine 32. Frontespizio inquadrato da una cornice xilografica e ornato da un piccolo fregio inciso in legno. Illustrato da 24 grandi ritratti entro medaglione ovale incisi su rame raffiguranti i duchi e le duchesse di Milano. Esemplare in buono stato di conservazione, alcune lievi fioriture. Legatura novecentesca in mezza pelle bruna con angoli; carta a pettine ai piatti, titolo in oro al dorso, sguardie in carta a pettine. Ex libris inciso di Felice Calvi al contropiatto anteriore. Rarissima prima edizione separata di quello che era il quarto libro della Storia di Cremona di Antonio Campo, impressa per la prima volta nel 1585 e della quale la Historia delle vite de` duchi et duchesse di Milano costituiva la seconda parte tipograficamente autonoma. Il presente volume, in cui vengono ristampati sia i rami con i ritratti sia le notizie riguardanti le vite dei personaggi effigiati, costituisce una preziosa testimonianza del successo ottenuto nel corso del XVI e XVII secolo dall`opera. Graesse II, 30; Lozzi, 2614.

Lot 186

Carnot Lazare. De la corrélation des figures de géométrie. A Paris: de l`imprimerie de Crapelet: chez Duprat, libraire pour les mathematiques, quai des Augustins, 1801. In-8° (mm 218x136). Pagine viii, 188 con 4 tavole ripiegate fuori testo contenenti diagrammi geometrici incise da Duruisseau. Ottimo esemplare. Legatura ottocentesca in mezzo marocchino rosso, piatti rivestiti in percallina dello stesso colore con le armi dorate di Napoleon III. Titolo e decorazioni in oro al dorso. Prima rara edizione della prima opera scientifica pubblicata dal generale, matematico e fisico francese Lazare Nicolas Carnot, fondamentale per il significato del concetto di quantità in matematica, utile per la comprensione del calcolo infinitesimale. In questo trattato l`autore cerca di spiegare che molti dei teoremi di Euclide possono essere ricondotti ad un unico solo teorema. DSB III, 76-78.

Lot 19

Livius Titus. Historiae Romanae decades. Venezia: Bartolomeo Zani, 20 giugno 1498.. In-folio (mm 285x198). Carte [19] (di 20 manca la prima carta, con intitolazione al recto, e al verso l`epistola dedicatoria di Giovanni Andrea Bussi a Paolo III), 229 (con alcuni errori nella numerazione), [1]. Segnatura: a8 (-a1), b8, c4, d-m8, n-o6, A-I8, K10, aa-hh8 (-hh8). Nel nostro esemplare le carte hh1 e hh8 bianca sono erroneamente legate tra le carte i4 e i5. Testo in carattere romano su 62 linee. Belle iniziali silografiche ornate su fondo nero, alcune su 13 linee; spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Discreto esemplare, distacco del bifolio segnato K5 e K6. Diffuse gore e bruniture. Alcuni piccoli fori di tarlo al margine interno bianco. Ampie lacune nella parte superiore delle ultime due carte, con perdita di alcune righe di testo. Rimarginate le ultime tre carte. Legatura tardo ottocentesca in mezza pergamena ad angoli, piatti ricoperti con carta caillouté. Dorso liscio, decorato con fregi in oro, titolo in caratteri dorati su tassello in pelle. Alcune abrasioni ai piatti e ai labbri. Annotazioni e maniculae di due diverse mani, di cui una cinquecentesca. Al margine inferiore della prima carta, l`antica nota di possesso `Domenicus Barberinus`. Terza edizione curata dall`umanista Marco Antonio Sabellico, e data in precedenza alle stampe nel 1491. Allievo a Roma di Domizio Calderini e Pomponio Leto e dal 1484 residente a Venezia, Sabellico fu autore delle celebri Historiae rerum Venetiarum (1487) nella cui redazione adotta lo schema compositivo liviano, dividendo l`opera in decadi e avviando la narrazione ab Urbe condita. Non stupisce, quindi, che Sabellico abbia scelto di procedere a una nuova edizione delle Historiae Romanae ? opera per la prima volta impressa a Roma nel 1469, per i tipi di Sweynheym e Pannartz, e più volte riproposta da altri tipografi -, e che ritiene essere un insuperato modello storiografico. L`edizione curata da Sabellico ""marks a fresh period of Livian studies"" e ""reflects the wide interest which scholars were now showing in Roman history as well as the dissatisfaction they felt about the state of the printed text"" (Catalogus translationum et commentariorum, II, Washington 1971, p. 336). HC (Add) 10142; GW M 18498; IGI 5781; Goff L-248. Manca alla British Library.

Lot 193

Caterina da Siena (santa). Epistole et orationi... Vi è aggionta la vita, & canonizatione della detta santa: con alcuni capitoli in sua laude, novamente reuiste, & con somma diligentia ristampate . In Vinetia: appresso Federico Toresano, 1548. In-4° (mm 204x145). Carte [8], 305, [1]. Frontespizio entro bordura xilografica ornata a motivi fitomorfi con marca tipografica, illustrazione xilografica di santa Caterina a c. †8 verso, capilettera xilografici. Gora alle cc. 4 e 5 del primo fascicolo, qualche arrossatura, restauro al margine superiore dell`ultima carta. Legatura moderna in pergamena, titoli manoscritti al dorso. Edizione delle Epistole e delle Orazioni di Santa Carterina da Siena impressa nel 1548 dal tipografo Pietro Nicolini da Sabio su istanza di Federico Torresano, cognato di Aldo Manuzio. L`edizione riprende sia la xilografia con la figura di Caterina (in copia ridotta), sia la dedicatoria a Francesco Piccolomini dall`aldina del 1500. Di nuova introduzione sono invece la prefazione indirizzata alla suora Paola Sinistra del convento domenicano della Giudecca, alcuni componimenti poetici, un`epistola in volgare con la vita della santa e la bolla di canonizzazione promulgata da papa Piccolomini nel 1461. Renouard, 144.9: ""assez rare""; Ahmanson-Murphy, 341; Cataldi Palau, 172; Sander I, 1822; Essling, 1231; Bernoni, Torresani, 369; STC Italian, 159; Choix, 4292; Zambrini, 233

Lot 199

Cavalieri di Santo Stefano. Statuti dell`Ordine de` Cavalieri di S.to Stefano ristampati con aggiunte in tempo del Ser.mo Cosimo II Gran Duca di Tos.a e Gran Maestro. (Al colophon): In Firenze: nella stamperia di Pietro Cecconcelli, 1620. In-4° (mm 220x156). Pagine 282, [10]. Frontespizio inciso in rame da Jacques Callot, marca tipografica xilografica in fine. Fioriture e bruniture sparse. Bella legatura ottocentesca in marocchino verde a grana media, duplice cornice in oro ai piatti, titoli in oro su tassello e fregi neoclassici in oro al dorso, tagli gialli spruzzati in verde, abrasioni. Al frontespizio nota di possesso del periodo `Lorenzo Agostini Pisano` (?). Bella edizione fiorentina, impreziosita dal frontespizio inciso da Jacques Callot in ottima e inusuale inchiostratura. Così lo descrive Vitzthum (tav. XXXIV): ""Il frontespizio rappresenta, alta su un piedestallo, una figura che tiene in mano lo stendardo e lo scudo dell`Ordine, accompagnata dalle figure assise della Giustizia e della Fortezza e in basso con i piedi incatenati al piedestallo, i prigionieri turchi, dei quali i due seduti nel centro sono evidentemente ispirati dai `Mori` del Tacca ai piedi del monumento a Ferdinando I, a Livorno, monumento che rappresenta il padre di Cosimo II nella sua veste di Gran Maestro dell`Ordine di Santo Stefano con gli infedeli sottomessi ai suoi piedi. Nello sfondo dell`acquaforte a destra, si intravede una pallida veduta del porto di Livorno, con galere dell`Ordine a sinistra"". Sull`opera vedasi Graesse VI, 487; Moreni II, 402; Gamba, 1660.

Lot 20

Sibylla Bartholomaeus. Speculum peregrinarum quaestionum. Strassburg: Johann Grüninger, 19 agosto 1499. In-4° (mm 195x132). Carte [10], 254. Segnatura: A6, B4, C-Z8, AA-GG8, HH6, KK-LL8. Testo in carattere romano e gotico su 32 linee. Bella xilografia di carattere allegorico al recto della prima carta. Iniziale decorata alla carta A2r; spazi bianchi per capitali con letterine guida. Fioriture diffuse, alcune carte uniformemente brunite ma esemplare in buono stato di conservazione. Piccolo falli di carta al margine bianco inferiore bianco delle cc. FF2 e FF5. Legatura moderna in mezza pelle su piatti in legno. Al contropiatto anteriore ex libris di Fernand Haitz, e successiva nota di appartenza di Alfred Betz, a cui il volume fu donato da Haitz nel 1956. All`interno del volume sono conservate note bibliografiche sull`edizione e ritagli da cataloghi di vendita. Seconda edizione ? rara nelle biblioteche italiane - dello Speculum, opera redatta dal domenicano Bartolomeo Sybilla, priore del convento di Monopoli in Puglia. Lo Speculum tratta ? in tre parti o decades, ognuna delle quali divisa in dieci capitoli ? di vari argomenti di interessse teologico e mistico, come l`origine e l`immortalità dell`anima, i regni celesti, la natura e qualità degli angeli, i poteri dei demoni, una trattazione in cui questioni teologiche si intrecciano a temi della devozione popolare. La prima edizione apparve a Roma, per i tipi di Eucharius Silber, nel 1493, indirizzata dall`autore al duca di Calabria Alfonso di Aragona. Tale lettera dedicatoria o Praelocutio, riproposta anche nel volume strasburghese del 1499, contiene un interessante riferimento alla ricca e preziosa biblioteca allestita dagli Aragona, che ha meritato di essere inserito da Tammaro de Marinis ne La biblioteca napoletana dei re d`Aragona (Milano 1952, I, p. 103). L`opera ebbe una notevole fortuna nel corso del Cinquecento. HC 14720*; GW 3460; BMC I 113; IGI V, 8962; Goff S-492.

Lot 202

Chahine Edgar. Impressions d`Italie. 50 Gravures. Paris: Sagot, 1906. In-folio (mm 390x285). Pagine [8] seguite da un frontespizio e 49 tavole incise in rame applicate, tutte numerate e firmate dall`Artista. Firma dell`Artista in calce alla giustificazione della tiratura. Legatura editoriale in cartone rivestito in carta decorata xilografica con applicato frontespizio inciso. Uno dei 50 esemplari su carta `Hollande` di una tiratura complessiva di 75 copie di questo libro d`Artista considerato il capolavoro incisorio di Edgar Chahine. Tabanelli, 180-229; Blaizot-Gautrot, 41-54.

Lot 206

Cieza De Leon Pedro (de). Cronica del gran regno del Perù, con la descrittione di tutte le provincie, e costumi, e riti, con le nuove citta edificate, & altre strane & maravigliose notitie. Parte prima. . n Venetia: per Francesco Lorenzini da Turino, 1560. In-8° (mm 151x100). Carte [12], 219, [1]. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio, testatina e iniziali xilografiche. Interventi di restauro marginali al frontespizio, alle prime 5 e alle ultime 15 carte, ma buon esemplare. Legatura coeva in pergamena rimontata, titoli manoscritti al dorso, fogli di guardia sostituiti. Terza edizione in lingua italiana di quest`opera di Pedro Cieza de León, stampata per la prima volta in castigliano nel 1553. L`opera doveva consistere in quattro parti, ma Cieza de Leon scrisse solo la prima. L`autore, partito a 13 anni per le Indie, abbracciò la carriera militare con Pizarro e rimase in Perù per 17 anni. Il suo scritto è quindi basato o su esperienze dirette o su testimonianze di prima mano e include non solo il racconto di eventi storici come la scoperta delle ""Indie"", la fondazione di Panama, la conquista e la colonizzazione dei territori sudamericani, ma anche le usanze e i costumi dei popoli autoctoni. ""One of the more important sources for the early history of Peru. The author describes Peru`s resources, vegetation and Indian tribes from personal experience, and also comments on Spanish administration of the region"" (JFB, C256). ""The only book which exhibits the physical aspect of the country as it existed under the elaborate culture of the Incas"" (Sabin, 72).

Lot 209

Coleridge Samuel Taylor. La Chanson du Vieux Marin. Traduction et Notice de Valery Larbaud. Illustrations originales de J.-G. Daragnés. Paris: Société des Francs-Bibliophiles, 1951. In-4° (mm 280x225). Pagine 122 con 16 incisioni in rame di cui 8 a piena pagina. Perfetto esemplare in chemise e scatola editoriale. Uno dei 160 esemplari su ""Fil de Vidalon"", illustrato da 16 incisioni alla maniera nera.

Lot 21

Salis Baptista (de). Summa casuum conscientiae. Venezia: Paganinus de Paganinis, 21 dicembre 1499. In-8° (mm 160x108). Carte [14], 479. Segnatura: [*]4, a10, aa-zz16, **16, cum16, rum16, AA-CC16, DD12. Testo in carattere gotico (10:92G;19:52G) su colonne di 49 linee. Restauro a porzione del margine inferiore della prima carta. Mancanza all`angolo inferiore bianco del primo fascicolo. Foro di tarlo al margine bianco delle carte degli ultimi fascicoli; risarcito il foro all`ultimo fascicolo, con perdita di alcune parole del testo. Legatura coeva in vitello su assicelle di legno, decorata a secco e rinforzata con fogli provenienti da manoscritto membranaceo. Tracce di fermagli. Usura della pelle al dorso e agli angoli, in particolare all`angolo inferiore del piatto anteriore. Annotazione di mano coeva al recto della carta di guardia anteriore e al verso dell`ultima carta. Più ampie quelle vergate alle carte posteriori. Al recto della carta di guardia anteriore applicato ex libris di Hubert Sangnier. Ultima edizione apparsa nel XV secolo della Summa casuum conscientiae del francescano piemontese Battista Trovamala de Salis, uno dei più celebri e diffusi manuali ad uso dei confessori, un genere diffusosi dopo il Concilio Lateranense del 1215, che aveva sottolineato la necessità di formare i sacerdoti alla pratica della confessione. La prima redazione dell`opera, di minore estensione e redatta da Trovamala nel convento di Levanto nel 1483, era apparsa a Novi nel 1484. Il teologo aveva in seguito largamente rimaneggiato e accresciuto il testo, e la nuova stesura - nota anche come Rosella Casuum o Summa Rosella - fu data per la prima volta alle stampe a Pavia nel 1489. Novità della Summa Rosella è la disposizione alfabetica degli innumerevoli casi che vi sono esposti e analizzati, accorgimento che fece di questo manuale uno strumento di più agevole consultazione, assicurandone la diffusione nel corso del Cinquecento. HC 14186*; GW 3326 (+ Accurti (1936), p. 70); BMC V 460; IGI 1207; Goff S-50.

Lot 210

Colocci Angelo. Poesie italiane, e latine... raccolte dall`abate Gianfrancesco Lancellotti e dal medesimo dedicate all`eminentissimo e reverendissimo Principe il signor Cardinale Mario Compagnoni Marefoschi. Jesi: presso Pietropaolo Bonelli stampatore pubblico vescovile, e del Sant`Uffizio, 1772. In-4° (mm 280x215). Pagine X, [2], 228 [i.e. 208], 143, [1]. Capilettera e testatine xilografici. Stemma della famiglia Colocci inciso alla c. c1r. Leggere fioriture, gore. Legatura coeva in vitello granité, dorso a cinque nervi, titolo impresso in oro su tassello in marocchino rosso, tagli rossi, segnalibro in seta rosa, abrasioni e alcuni fori di tarlo ai piatti e al dorso. Al recto della carta di guardia anteriore iscrizione manoscritta in inchiostro bruno, della stessa mano coeva che ha vergato le parole mancanti alla carta G4v. Interessante prima edizione di quest`opera impressa a Jesi e di particolare importanza per la storia letteraria marchigiana. Il filosofo Lancellotti,ebbe il merito di pubblicare opere poetiche di autori marchigiani scarsamente noti: prima un poema in latino sul baco da seta del Lazzarelli da San Severino Marche, successivamente i presenti carmi, tratti per la maggior parte dalla Biblioteca Vaticana. Ai versi il curatore premise una biografia dell`autore, un elenco delle opere e testimonianze di scrittori su di lui e aggiunse poi un`appendice di documenti e tavole genealogiche. Questa pubblicazione, che ricevette il plauso dei dotti, era dedicata al suo mentore Mario Compagnoni, in rapporti di parentela con i Colocci. Angelo Colocci fu l`anima dell`umanesimo romano: è da annoverare, in ordine di tempo e di eccellenza, tra i primi nostri che rivolsero la loro attenzione alla poesia italiana delle origini e a quella di Provenza; senza dubbio è il primo che si occupò d`antico portoghese. Possedeva una magnifica raccolta di manoscritti, fortemente danneggiata durante il sacco di Roma: dopo la sua morte, ne venne in possesso la Biblioteca Vaticana.

Lot 215

Commelin Kaspar. Praeludia botanica ad publicas plantarum exoticarum demonstrationes dicta in Horto Medico, cum demonstrationes exoticarum... His accudent plantarum exoticarum, in praeludiis botanicis recensitarum, icones & descriptiones. . Lugduni Batavorum: Apud Joh. Du Vivie, 1715. In-4° (mm 260x203). Pagine [8], Pagine 85, [1] e 33 carte di tavole numerate. Abrasioni al frontespizio e all`ultima tavola, bruniture. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli in oro su falso tassello al dorso. Seconda edizione dei Praeludia botanica di Caspar Commelin, opera apparsa per la prima volta a Leida nel 1703 e dedicata alle piante esotiche del giardino botanico di Amsterdam dove l`autore studiò e lavorò, succedendo allo zio Jan. Il naturalista olandese offre in diversi casi la prima descrizione in assoluto di alcune tipologie vegetali africane (come il Geranium Africanum) che proprio all`inizio del XVIII secolo, attraverso la Compagnia delle Indie Orientali, giungevano in Europa. Tavole incise da Pieter Sluyter.

Lot 218

Conti Angelo. Il Monte Mario ed i suoi fossili subapennini. Roma: Tipografia di Giovanni Cesaretti, 1864. In-8° (mm 205x143). Pagine 57, [3] con una tavola litografica più volte ripiegata fuori testo. Buon esemplare. Brossura moderna. Al verso della tavola e al frontespizio timbri di possesso `Romuli Meli`. Rara pubblicazione sui fossili ritrovabili sul Monte Mario, a Roma. La tavola ripiegata raffigura la sezione geologica di Monte Mario visto da Ponte Milvio.

Lot 219

Corboli Antonio. Tractatus de causis ex quibus emphyteuta iure suo privatur... In quo sic eleganter, ornate, ac loculenter materiam enucleavit, ut nihil amplius desiderari possi. In hac tertia editione multis mendis quibus scatebat erroribus recognitum & expurgatum. Venetiis: apud Io. Dominicum de Imbertis, 1588. In-4° (mm 214x156). Pagine [48], 302. Manca l`ultima carta bianca. Marca tipografica incisa su legno al frontespizio, capilettera e finalini xilografici. Lievi fioriture, alcune carte uniformemente brunite. Legatura settecentesca, piatti in cartone coperti da carta marmorizzata, titolo in oro su tassello al dorso, rotture alle cerniere. Celebre opera sull`enfiteusi del giurista urbinate Aurelio Corboli, abate di S. Gaudenzio a Rimini, dedicato a Francesco Maria della Rovere duca di Urbino, opera in cui schematicamente sono indicate le cause della decadenza del diritto.

Lot 22

Villanova Arnau (da). Regimen sanitatis cum expositione magistri Arnaldi de Villa nova Cathellano. [Venezia: Bernardino Vitali, 1500 ca.]. In-4° (mm 198x150). Carte [82]. Segnatura: a-t4, u6. Testo in carattere gotico e romano, su una colonna di 40 linee. Alla prima carta xilografia in cornice rettangolare, illustrante un maestro in cattedra. Esemplare in ottimo stato di conservazione, qualche brunitura, lievi fioriture. Legatura cinquecentesca in pergamena su piatti in cartone, con unghiature. Al dorso liscio, `Regimen`, vergato da antica mano. Alcune macchie al piatto posteriore. Alla prima carta una nota di provenienza, di mano probabilmente tardocinquecentesca, `questo libro si a de fra.co bianchi`. Rarissima edizione ? secondo ISTC conservata in Italia in sole tre biblioteche, tra cui la Biblioteca Vaticana - del più celebre manuale di medicina pervenutoci dal Medioevo, il Regimen sanitatis Salernitanum, nella revisione del testo attribuita al collegio medico di Montpellier. La redazione dell`operetta, che compendia i precetti della scuola medica salernitana, in una affascinante unione di insegnamenti tratti da Galeno e rimedi della tradizione popolare, era al tempo attribuita al medico catalano Arnau de Vilanova, vissuto nel XIII secolo. La prima edizione apparve a Strasburgo nel 1480, e numerose furono quelle che seguirono, spesso prive di sottoscrizione tipografica e quindi di incerta attribuzione. La stampa del volume qui presentato fu probabilmente condotta dal tipografo veneziano Bernardino Vitali, e alla sua officina sono riferite altre sei edizioni del Regimen sanitatis, tutte prive di sottoscrizione e datate tra il 1500 e il 1505, a conferma della grande popolarità dell`operetta. Tra queste, l`edizione corrispondente al nostro esemplare si contraddistingue per la presenza alla prima carta della xilografia rappresentante il magister in cattedra (cfr. ISTC ir00081000). In alcuni repertori l`edizione è attribuita a Giovanni Battista Sessa, e datata intorno al 1504. HC (+Add) 13750; GW M37395; Goff R-81; Sander 6390.

Lot 220

Cortese Giulio Cesare. La rosa favola. (Al colophon): In Napoli: per Domenico de Ferrante Maccarano, 1621. Et di nuovo, per Ottavio Beltrano, 1629. In-12° (mm 134x68). Pagine 128, [2]. Bel frontespizio inciso su legno. Legate in fondo al volume 10 carte bianche, oltre alla sguardia. Lievi arrossature, minimo fallo di carta al margine interno del frontespizio risarcito, piccola macchia di inchiostro al margine esterno di alcune carte. Legatura ottocentesca in mezzo marocchino nocciola, piatti coperti da carta pettine, titoli in oro al dorso, tagli rossi, piccole abrsioni ai piatti. Al contropiatto anteriore ex libris `Jacobi Manzoni` e `Ioos Cavalieri` Rarissima seconda edizione, non censita da alcuna biblioteca pubblica italiana, di questa favola pastorale in cinque atti originariamente impressa da Ferrante Maccarano nel 1621.

Lot 221

Costa Oronzo Gabriele . Fauna di Napoli. Napoli: Dai Torchi del Tramater, 1832. Opera pubblicata a fascicoli, legata in 11 volumi. I-II: Fauna del Regno di Napoli [...] Lepidotteri. Napoli: dai Torchi del Tramater, 1832-36. Con 37 tavole colorate d`epoca. III: Fauna del Regno di Napoli [...] Pesci. Parte prima. Napoli: dallo stabilimento tipografico di Fr. Azzolino, 1850. IV: Fauna del Regno di Napoli [...] Pesci. Parte prima. Atlante. [1853] Con 68 tavole colorate d`epoca V: Fauna del Regno di Napoli [...] Pesci. [1836] (volume privo del frontespizio, ma la data di inizio pubblicazione si ricava dalla Prefazione). Con 44 tavole colorate d`epoca di cui la prima a doppia pagina. Al volume sono allegati fascicoli in fotocopia con la classificazione dei crostacei. VI: Fauna del Regno di Napoli [...]. Napoli: dai torchi di Azzolino e compagno, 1839. Con 5 tavole. La dicitura non compare nel frontespizio, ma questa in questa sezione si trova la classe dei Mammiferi. LEGATO CON: Fauna del Regno di Napoli [...] Uccelli. Napoli: Tipografia di Gaetano Sautto, 1857. Con 14 tavole (di 15 indicate dell`Indice). Al recto di una carta bianca che separa i Mammiferi dagli Uccelli invio autografo dell`autore All`egregio Dr. Beck. VII: Fauna del Regno di Napoli [...] Coleotteri. Napoli: Tipografia di Gaetano Sautto, 1849-54. Con 37 tavole. VIII: Fauna del Regno di Napoli [...] Crostacei ed Aracneidi. Napoli: dai torchi di Azzolino e compagno, 1836. Con 30 tavole. IX: [Molluschi]. Con 37 tavole; una ulteriore tavola - slegata - è conservata unita ad un foglio manoscritto. X: Fauna del Regno di Napoli [...] Medusari. Napoli: dalla tipografia della Minerva, 1836. LEGATO CON: Fauna del Regno di Napoli [...] Infusori. Napoli: dalla stamperia di Azzolino e compagno, 1838. Con 17 tavole. LEGATO CON: Fauna del Regno di Napoli [...] Zoofiti. Napoli: dalla stamperia di Azzolino e compagno, 1838. Con 19 tavole. XI: [Insetti diversi]. Contiene nell`ordine Nevrotteri (con 6 tavole), Ortotteri (con 10 tavole), Atteri e Omotteri (con 11 tavole), Imenotteri (con 24 tavole). Legatura omogenea moderna in mezza pergamena con angoli, carta ai piatti, titoli su doppio tassello rosso e fregi in oro al dorso a cinque nervi; 2 dei volumi sono legati in mezzo marocchino con punte, piatti marmorizzati, titoli e filetti in oro al dorso, tagli marmorizzati, conservati entro custodia cartonata le cui finiture esterne riprendono nell`aspetto la legatura degli altri 9 volumi. Rarissima edizione originale di quella che è l`opera più famosa e importante del naturalista di origini pugliesi Oronzo Gabriele Costa. Autore di numerose pubblicazioni in vari settori delle scienze naturali, dall`anatomia comparata alla botanica, i suoi contributi sono rilevanti soprattutto nel ramo della zoologia, l`ambito materialmente meglio rappresentato anche nel suo museo privato: attorno alla sua personale collezione Costa raccolse ? insieme ai figli Giuseppe e Achille - un nucleo di giovani allievi diventato poi l`Accademia degli aspiranti naturalisti. La Fauna del Regno di Napoli fu pubblicata a Napoli fra il 1829 e il 1850 in monografie periodiche poi riunite in volume (G. D`Erasmo, Le date di pubblicazione della ""Fauna del regno di Napoli"" di Oronzio Gabriele Costa e di Achille Costa, in Rendiconto dell`Accademia delle Scienze Fisiche e Matematiche della Società Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti, s. 4, XVI, 1949, pp. 14-36; L. Ruggiero, Some notes about the publishing history of Oronzo Gabriele Costa`s Fauna del Regno di Napoli, in Archives of natural history 29, 2002, pp. 67-71) e consta di oltre 100 fascicoli corredati da circa 400 tavole a colori. Non tutte le classi sono trattate in maniera esaustiva come quella ? esemplare nel suo genere - dei Mammiferi, perché l`autore stesso lasciò incomplete alcune sezioni (Ortotteri, Medusari, Crostacei, Zoofiti), mentre altre vennero curate e integrate dal figlio Achille (Uccelli, Pesci). Basate per la maggior parte s

Lot 223

Crescimbeni Giovan Mario. Vita di monsignor Gabbriello Filippucci Maceratese.. In Roma: nella stamperia di Antonio de` Rossi, 1724. In-4° (mm 229x166). Pagine [16], 136, [4]. Due tavole incise in rame fuori testo, la prima con ritratto inciso del Filippucci, la seconda - ripiegata - con la raffigurazione del monumento sepolcrale nella basilica romana di san Giovanni. Al frontespizio le armi incise di Filippucci, belle iniziali ornate, xilografiche e calcografiche, cul-de-lampe incisi. Ottimo esemplare, leggere fioriture ai margini bianchi, traccia di umidità alla carta di guardia anteriore. Legatura coeva in pergamena su piatti in cartone, titolo breve vergato al dorso, tagli spruzzati in rosso. La vita del giurista maceratese Gabriele Filippucci, a lungo attivo nei tribunali della Curia romana e stimato per la sua prudenza e perizia legale da Innocenzo XII e Clemente XI, e redatta da un suo illustre concittadino, il fondatore dell`Arcadia Gian Mario Crescimbeni.

Lot 224

Crispolti Tullio. In Acta Apostolorum pii admodum, ac eruditi commentarii Tullio Crispoldo Reatino viro opt. atque doctissimo auctore. Adiectus est index locupletissimus. Firmi: apud Sertorium de Montibus, 1590. In-4° (mm 210x154).Pagine 98, [6]. Al frontespizio vignetta xilografica raffigurante Maria e gli apostoli, numerose iniziali ornate e animate incise in legno, epistola dedicatoria all`arcivescovo di Fermo e i successivi estratti dalla Bibliotheca di Sixtus Senensis inquadrata in elegante cornice xilografica. Esemplare in eccellente stato di conservazione, qualche lieve fioritura, un unico piccolo foro di tarlo a ledere parzialmente, al verso dell`ultima carta, una sola lettera. Legatura coeva in pergamena su cartone, titolo manoscritto al dorso, tagli policromi. Commento agli Acta Apostolorum redatto dal reatino Tullio Crispolti, prolifico autore di orazioni sacre, istruzioni per il giubileo e manuali catechetici. I Commentarii, composti originariamente in italiano, furono pubblicati postumi da Giovanni duca d`Alveira, che ne curò la traduzione in latino.

Lot 225

Cubières Simon Louis Pierre (de). Histoire abrégée des coquillages de mer, de leurs moeurs, et de leurs amours . A Versailles: de l`imprimerie de Ph.-D. Pierres, rue de la Paix, 1800. In-4° (mm 239x162). Pagine [4], viij, 202, con 21 tavole numerate incise in rame in sanguigna fuori testo. Testatina calcografica. Qualche arrossatura. Legatura coeva in mezza pelle con punte, piatti marmorizzati, fregi e titoli in oro al dorso. Note manoscritte alle tavole. Interessante volume di malacologia, espressamente indirizzato dall`autore - il naturalista Simon Louis Pierre de Cubières - ad un pubblico femminile. Tavole disegnate e incise da R. Gallien. Agassiz, II, 138; Brunet,VI, tab. 6122; Caprotti, I, 58; Nissen, 995.

Lot 227

Curtius Rufus Quintus. De` fatti d`Alessandro Magno, re de` Macedoni, tradotto per M. Tomaso Porcacchi, con alcune Annotationi, dichiarationi, & avvertimenti, & con una lettera d`Alessandro ad Aristotele, del sito dell`India, & con la Tavola copiosissima delle cose notabili. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1559. In-4° (mm 211x145). Pagine [72], 249, [3]. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio e al verso di c. Q5, capilettera, testatine e finalini xilografici. Lievi arrossature, lavori di tarlo al margine interno di poche carte. Legatura settecentesca in mezza pelle con punte, carta decorata ai piatti, fregi in oro al dorso e titoli manoscritti su due tasselli cartacei, tagli spruzzati in giallo, qualche macchia ai piatti, mende al dorso. SI AGGIUNGE: Appianus. Historie delle guerre esterne de Romani... Prima parte. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1554. SI AGGIUNGE: Id. Historia delle guerre civili de` romani... Seconda parte. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1559. SI AGGIUNGE: Id. Tre libri...cioè della guerra illirica, della spagnuola: e della guerra che fece Annibale in Italia. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito De` Ferrari, 1559. SI AGGIUNGE: Xenophon. Della vita di Ciro re de Persi, tradotto per messer Lodovico Dominichi. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1548. SI AGGIUNGE: Polybius. Polibio historico greco tradotto per M. Lodovico Domenichi et nuovamente da lui riveduto & corretto, con due fragmenti, ne i quali si ragiona delle republiche & della grandezza di romani. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1546. SI AGGIUNGE: Id. Undici libri... nuovamente trovati, et tradotti per m. Lodovico Domenichi. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1553. SI AGGIUNGE: Toscanella Orazio. Gioie historiche, aggiunte alla prima [-seconda] parte delle Vite di Plutarco. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1567. SI AGGIUNGE: Iustinus Marcus Iunianus. Giustino historico nelle historie di Trogo Pompeo, tradotto per Thomaso Porcacchi. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de` Ferrari, 1561. SI AGGIUNGE: Cornelius Nepos. Emillio Probo De gli huomini illustri di Grecia. Tradotto per Remigio Fiorentino. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1550 (LEGATO CON:) Diodorus Siculus. Delle antiche historie favolose. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari, 1547 (LEGATO CON :) Guilleo Guglielmo. Discorso... sopra i fatti di Annibale. In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de Ferrari e fratelli, 1551.

Lot 228

D`Adda Gioachimo. La Metropolitana di Milano e dettagli rimarcabili di questo edificio. Milano: Coi tipi di Felice Rusconi, 1824. In-folio (mm 566x397). Pagine [18]. Con 37 tavole a piena pagina. Minime fioriture ma buon esemplare in barbe. Cartonato editoriale originale stampato, lacune al dorso, strappi. Macchia in inchiostro al piatto anteriore. Unica edizione, non comune, di questo volume dedicato al Duomo di Milano del marchese Gioachimo d`Adda, appassionato collezionista di stampe oltre che pittore di un certo talento e studioso di storia dell`arte. Pregevole l`apparato iconografico di tavole incise in rame - siglate dall`austriaco Ladislaus Rupp e da C. Ekerlin - con visioni ora complessive (prospetto, facciata, pianta) ora particolareggiate (sculture, altari, fonte battesimale, capitelli, basi scolpite dei pilastri, etc) dell`edificio che senza dubbio si può definire il capolavoro architettonico e l`immediato elemento identificativo della città. F. Salveraglio, Il Duomo di Milano. Saggio Bibliografico, 1886, 34; Milano nei suoi libri e nelle sue stampe. Catalogo, 1949, 1027; P. Arrigoni (a cura di), Milano nelle vecchie stampe, 1969, I, 50.

Lot 229

Da Costa Emanuel Mendes. Elemets of conchology: or, An introduction to the knowledge of Shells... With seven plates, containing figures of every genus of shells.... London: printed for Benjamin White, at Horace`s head, in Fleet-Street, 1776. In-8° (mm 223x140). Pagine viii, iii-vi, 318, [2] con VII carte di tavole ripiegate incise in rame e 2 tabelle ripiegate fuori testo, pagine dell`Index interfoliate. Minime bruniture ma buon esemplare parzialmente in barbe. Legatura moderna in mezza pelle rossa, piatti marmorizzati. Edizione originale di questo studio di concologia del botanico inglese Emanuel Mendes da Costa, autore anche della Historia naturalis testaceorum Britanniae, The British conchology (1778), dedicata - come esplica il titolo - alle conchiglie e ai molluschi presenti nelle isole britanniche, Irlanda inclusa.

Lot 23

Persius Flaccus Aulus. Satyrae (comm. Scipio Ferraris). [Venezia: Giacomo Penzio, dopo il 30 gennaio 1501]. In-4° (mm 197x141). Carte 102. Segnatura: [a-z4, A4, B6]. Iniziali xilografiche ornate. Un buon esemplare, restauro a porzione al margine bianco esterno della prima e dell`ultima carta; alcune fioriture, macchie marginali e lievi gore. Legatura ottocentesca in pergamena su piatti in cartone. Dorso liscio decorato con ferri dorati neoclassici, nome dell`autore in oro su tassello in pelle. Al contropiatto anteriore ex libris dell`erudito calabrese del XIX secolo Nicola Aloi; più recente l`ex libris di Thomas Ashby jr. (1874-1931). Note marginali in latino e alcune correzioni al testo, di mano antica. Prima, e non comune edizione curata da Scipione Ferrari delle Satyrae di Persio, poeta vissuto nel I secolo d.C., impressa dal tipografo originario di Lecco Giacomo Penzio, attivo a Venezia tra il 1501 e il 1527. Registrata in molte bibliografie tra gli incunaboli e attribuita anche all`officina di Giovan Battista Sessa, solo studi più recenti hanno individuato la reale identità del responsabile dell`edizione in Penzio, e datato quindi più correttamente il volume al 1501 (cfr. ISTC ip00352000). È infatti datato 30 gennaio 1501 il privilegio rilasciato per la stampa dell`opera. La prima e rarissima edizione delle Satyrae corredate del commento di Ferrari ? originario di Casale Monferrato, e di cui non sono attestate altre opere ? apparve a Milano intorno al 1492. Verso il 1505 Penzio poi propose una seconda edizione dell`opera, in formato minore. GW M31357; IGI IV, 236; Goff P-352; STC Italian Suppl. 63; R. Fulin, Documenti per servire alla storia della tipografia veneziana, Venezia 1882, n. 109.

Lot 230

Da Costa Emanuel Mendes. Historia naturalis testaceorum Britanniae, The British conchology; containing the descriptions and other particulars of natural history of the shells of Great Britain and Ireland: illustrated with figures. London: printed for the author; and sold by Messrs. Millan, B. White, Elmsley, & Robson, booksellers., 1778. In-4° grande (mm 297x233). Pagine iv, [2] (contenenti The Names of the Subscribers), v-xii, 254, vii, [1] con XVII carte di tavole fuori testo incise in rame e finemente colorate a mano. Testo bilingue inglese e francese. Minime bruniture alle prime carte e lievissima gora al margine superiore ma buon esemplare, con ampi margini. Legatura coeva inglese in pelle rimontata, dorso moderno, titoli in oro su tassello al dorso. Edizione originale di questo studio di concologia di Emanuel Mendes Da Costa, botanico britannico membro di diverse società scientifiche tra cui la Società Botanica Fiorentina. Tra i suoi contributi alle scienze naturali vanno menzionati A Natural History of Fossils (1757) e Elements of Conchology o, An Introduction to the Knowledge of Shells (1776). Nissen, 2785; Brunet, II, 321.

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