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Lot 62

Malfilatre Jacques Charles Louis. Narcisse dans l'Isle de Vénus... Paris: Chez Lejau Libraire, Rue Saint Jacques, 1769. In-8° (mm 202x136). Pagine x, 112 con frontespizio calcografico e 4 tavole fuori testo incise in rame. Minime bruniture ma buon esemplare. Legatura coeva in mezza pelle con punte, piatti rivestiti in carta marmorizzata, titolo su tassello al dorso a 5 nervi, contropiatti e sguardie in carta decorata, tagli rossi. Abrasioni ai piatti. Etichetta cartacea con numerazione '1774' applicata al piatto anteriore ed etichetta con antica segnatura al contropiatto anteriore. Edizione originale, postuma, di questo poema erotico a sfondo mitologico - in cui si riconosce il modello di Ovidio - del poeta francese Jacques Charles Louis Clinchamp de Malfilatre. Il frontespizio è inciso su rame da De Ghendt su invenzione di Eisen, mentre le 4 tavole sono eseguite da Massard su disegno di Gabriel Jacques de Saint-Aubin. Barbier, III, 396; Gay-Lemonnyer, V, 179; Cohen-Ricci, 672.

Lot 64

Manoscritti, Compagnia di San Rocco di Cento. Antifonario. Incipit officium primum beatae Mariae Virginis.... Codice membranaceo (mm 356x257). Carte [72] (di ?). Testo in latino su 18 linee, vergato in inchiostro bruno e rosso da una mano gotica. Grandi iniziali dipinte in rosso e blu, alcune decorate da fregi filigranati. Iniziali più piccole dipinte, alternativamente, in rosso e in blu. Notazioni musicali quadrate su tetragramma in inchiostro rosso. Sottoscrizione al verso della penultima carta ' Questo libro lafato fare la compagnia de s. rocho da cento. Anno MDLXIV. fr. Hippolytus ferrariensis scripsit'. Il codice presenta evidente tracce d'uso, alcune carte slegate, ossidazione della pegamena, inchiostro sbiadito in diversi passaggi, macchie di inchiostro. Legatura coeva in pegamena su piatti in cartone, piatti inquadrati da duplice filetto impresso a secco, preservate 7 delle 10 originarie borchie a forma di fiore; conservata la bindella superiore con graffa metallica. Legatura danneggiata, mancanze, estesa macchia di inchiostro al piatto posteriore. Un interessante - sebben scompleto - testimone dell'attività della Compagnia di san Rocco di Cento, per la quale lo scriba, che si firma Hippolytus ferrariense, realizzò il presente antifonario nel 1564.

Lot 67

Mariani Francesco. De Etruria metropoli, quæ Turrhenia, Tursenia, Tuscania, atque etiam Beterbon dicta est, in varios auctores castigationes. Additur de Episcopis Viterbiensibus Parergon. Romae: ex typographia Hieronymi Mainardi, 1728. In-4° (mm 215x158). Pagine XXI, [1], 290, [2], con due carte di tavole incise in rame fuori testo e più volte ripiegate. Frontespizio in rosso e nero. Ottimo esemplare. Legatura coeva in pergamena su cartone, titolo manoscritto al dorso, tagli rossi. Note bibliografiche manoscritte da mano coeva al verso della carta di guardia. Edizione originale, impreziosita dalle due grandi tavole più volte ripiegate. Lozzi, 6471, nota.

Lot 73

Mynsicht Adrian von. Thesaurus et armamentarium medico-chymicum. In quo selectissimorum contra quosuis morbos pharmacorum conficiendorum secretissima ratio aperitur, vna cum eorundem virtute, vsu, & dosi. Cui in fine adiunctum est Testamentum Hadriane. Lugduni: sumptib. Ioannis Antonii Huguetan & Guillelmi Barbier, 1670. In-8° (mm 171x98). Pagine [40], 490, [70]. Frontespizio impresso in rosso e in nero con vignetta calcografica. Capilettera, testatine e finalini xilografici. Diffuse fioriture, arrossature, qualche carta uniformemente brunita. Legatura coeva in vitello agi acidi, dorso a quattro nervi, titolo in oro al secondo scomparto, i rimanenti scomparti decorati da ferri dorati. Tagli spruzzati in rosso. Abrasioni ai piatti, cerniere e angoli esterni dei piatti sbucciati. Non comune edizione lionese dell'opera medica redatta dall'alchimista tedesco Adrian von Mynsicht.

Lot 74

Nicolay Nicolas. Le navigationi et viaggi nella Turchia... con diverse singolarità in quelle parti dall'autore viste & osservate. Novamente tradotto di francese in volgare, da Francesco Flori da Lilla, arithmetico. Con sessanta figure al naturale... In Anversa: Appresso Guiglielmo Silvio stampatore Regio, 1577. In-4° (mm 193x140). Pagine [16], 328 [i.e. 408], [32] con 60 tavole a piena pagina raffiguranti costumi incise in legno, tutte in elegante bordura anch'essa incisa in legno. Lieve brunitura uniforme, piccolo lavoro di tarlo anticamente restaurato alle prime cinquanta carte che talora tocca il testo o l'inciso. Legatura secentesca in pergamena su cartone, titolo in oro su tassello dipinto al dorso, piccola rottura alla cuffia inferiore, tagli spruzzati in rosso. Nota di possesso "de Franco Granoll.." parzialmente abrasa al frontespizio. Prima edizione italiana. Choix I, 1306: "Première édition italienne, publiée la meme année et par le meme éditeur qua la seconde française. Elle est fort estimée et recherchée pour les excellentes figures". Atabey 871; Colas 2203 (seconda edizione); Göllner 1663; manca a Blackmer.

Lot 75

Orsini Latino. Trattato del radio latino istrumento giustissimo & facile più d'ogni altro per prendere qual si voglia misura, & positione di luogo, tanto in cielo come in terra... In Roma: appresso Marc'Antonio Moretti, et Iacomo Brianzi, 1586. In-8° (mm 176x117). Pagine [16], 112. Con numerose illustrazioni xilografiche nel testo, marca xilografica al frontespizio, capilettera incisi su legno. Alle pagine 55 e 59 nuove figure sono state incollate dal tipografo su quelle stampate per errore. Fioriture marginali e aloni diffusi, più forti all'inizio e alla fine del volume. Pagina 59 danneggiata, ma integra. Legatura in cartonato moderno. Seconda edizione assai rara di questo trattato, dopo la prima uscita nel 1583, nella quale il celebre matematico e astronomo perugino Egnazio Danti presenta lo strumento ideato da Latino Orsini. Il trattato si apre con la descrizione dello strumento, "composto di un'asta centrale sulla quale si muovono quattro aste snodate a forma di parallelogramma e munite di visori. Sulle aste sono tracciate varie scale di misura, come quella dei gradi, il quadrato delle ombre, la divisione in braccia, la rosa dei venti, gli angoli di poligoni regolari inscritti nel cerchio, e i diametri delle palle d'artiglieria. Nel manico è inserita una bussola. Una volta chiuso, lo strumento veniva riposto in un fodero, assumendo le sembianze di un pugnale." (c.f.r. Museo Galileo, Firenze). A seguire, il Danti ne svela l'utilizzo che spazia da quello più propriamente astronomico, come il calcolo dell'altezza del sole dei pianeti e delle stelle fisse, all'impiego dell'attrezzo nella navigazione o in artiglieria, col calcolo della gittata dei proiettili. "Edizione rarissima... al pregio letterario scientifico che esse (le opere, n.d.r.) presentano, come appartenenti ad uno dei più distinti matematici del XVI secolo, s'aggiunga l'importanza bibliografica di opere in massima parte stampate con molta accuratezza da benemeriti tipografi" (Riccardi I, 393).

Lot 76

Ovidius Naso Publius. Le Metamorfosi... ridotte da Gio. Andrea dell'Anguillara in ottaua rima: con le annotationi di m. Gioseppe Horologgi, & gli argomenti, & postille di m. Francesco Turchi. In questa nuoua impressione di vaghe figure adornate.. In Vin.: presso Bern. Giunti, 1584.. In-4° (mm 240x171). Pagine [16], 539 [i.e. 547], [1]. Frontespizio racchiuso in elaborata cornice architettonica incisa da Giacomo Franco, che incorpora il ritratto e lo stemma nobiliare del traduttore, Giovanni Andrea dell'Anguillara. 15 tavole calcografiche a piena pagina incise da Giacomo Franco incluse nella paginazione, e ritraenti l'argomento del libro che precedono. All'incipit di ogni libro l'Argomento è inquadrato da cornice architettonica calcografica. Capilettera, testatine e finalini xilografici. Frontespizio rifilato al margine inferiore e controfondato, macchie di inchiostro alle pp. 272-273, fioriture, qualche lieve gora. Legatura ottocentesca in pergamena su piatti in cartone, titolo impresso in oro su tassello in marocchino rosso al dorso. Tagli azzurri. Al verso del frontespizio, celati dal rinforzo, timbro 'Caetanus Veronae' e nota manoscritta 'Regalato dal medesimo alla Signora Dorotea Maffei Pindemonte'. Al contropiatto anteriore ex-libris 'E.F'. Pregevole edizione delle Metamorfosi di Ovidio, e prima giuntina illustrata dalle splendide tavole di Giacomo Franco. Esemplare di illustre provenienza, posseduto da Lodovica Maria Maffei (morta nel 1800), figlia del celebre storico e drammaturgo Scipione Maffei e madre del letterato Ippolito Pindemonte, come attestato dalla nota di possesso al verso del frontespizio, parzialmente oscurata dal rinforzo ma ancora leggibile. Nello stesso anno Bernardo Giunta stampò due edizioni dell'opera, con il medesimo frontespizio, la presente tiratura è caratterizzata dall'incipit della dedica a Camillo Baglioni: "Si come le metamorfosi ..." (cfr. P. Camerini, Annali dei Giunti, II, p. 471).

Lot 77

Ovidius Naso Publius. Epistole eroiche... Tradotte da Remigio Fiorentino. In Parigi: Appresso Durand, 1762. In-8° (mm 212x138). Pagine [4] (contenenti ritratto del traduttore e frontespizio calcografico), xii, 323, [1]. Testatine e finalini incisi in rame. Lievi bruniture. Legatura coeva in pelle bazzana, cornice di triplici filetti in oro ai piatti con cantonali floreali, titolo e fregi in oro al dorso. Tagli dorati. Piccola lacuna alla cuffia superiore. Al contropiatto anteriore etichetta cartacea con antica segnatura. Bella edizione con la traduzione di Remigio Nannini e le testatine e i finalini incisi da Ferdinando Gregori su disegni originali di Giuseppe Zocchi.

Lot 78

Pallavicini Nicolo Maria. Le moderne prosperità della Chiesa Cattolica Contro il Maccomettismo... In cui si dimostra la cura usata da Dio col Cristianesimo contro i Turchi... In Roma: Per Gio. Giacomo Komarek, 1688. In-4° (mm 219x160). Pagine [22], 292. Buon esemplare. Legatura coeva in pergamena su cartone, abrasioni ai piatti, tagli spruzzati in rosso. Edizione originale di questo trattato del gesuita Pallavicini. Sommervogel IV, col. 118.

Lot 81

Papini Giovanni. La Vraie Italie [tutto il pubblicato]. La vraie Italie : organe de liaison intellectuelle entre l'Italie et les autres pays / dirigé par Giovanni Papini Numerazione A. 1, n. 1 (feb. 1919)-a. 1, n. 10-11-12 (mag 1920) Pubblicazione Florence : A. Vallecchi, 1919-1920 (10) Tutto il pubblicato in affascinante esemplare di questa celebre rivista voluta e diretta da Giovanni Papini.

Lot 84

Piccolomini Alessandro. La sfera del mondo... Di nuovo da lui ripolita, accresciuta, & fino a sei Libri, di Quattro che erano, ampliata, & quasi per ogni parte rinnouata & riformata.. In Venezia: per Giovanni Varisco e compagni, 1566. In-4° (mm 200x145). Pagine [12], 252. Con capilettera e numerose illustrazioni nel testo. Lievi aloni e bruniture nel testo. Titolo rinforzato, con mancanze al margine inferiore e a quello superiore. Sono presenti firme di appartenenza, in parte cancellate o illeggibili. LEGATO CON: Id. De le stelle fisse libro uno, doue di tutte le XLVIII immagin celesti minutissimamente si tratta; & non solo le fauole loro ordinatamente si narra, ma ancora le figure di ciascheduna n'apparon cosi manifeste, & distintamente disposte & formate... [Venezia: per Giovanni Varisco, et compagni, 1570]. In-4°. Carte 20 [i.e. 30], pagine 48, carte 25-93. Con numerose tavole nel testo raffiguranti le diverse costellazioni. Legatura moderna in mezza pergamena, con tassello, fregi e titolo in oro al dorso. Buona edizione de La sfera del mondo del 1566, nella quale l'Autore, accanto all'intento divulgativo, introduce innovativi aspetti anche sul piano scientifico. Il libro rappresenta infatti il primo atlante celeste mai pubblicato (le mappe in esso contenute, che raffigurano tutte le costellazioni tolemaiche ad eccezione di quella del Cavallino, sono le prime riproduzioni stellari prive delle consuete figure mitologiche) e introduce per la prima volta il sistema, poi adottato da Johann Bayer e attraverso di lui da tutti i moderni astronomi, di utilizzare le lettere per contrassegnare le stelle. Queste sono poi rappresentate in quattro grandezze differenti a seconda della loro luminosità. Per orientarsi nell'osservazione della volta celeste, le tavole presentano anche una scala graduata e indicano sempre la posizione del Polo Nord.

Lot 85

Pietro Antonio (di Venezia). Historia serafica, overo Cronica della Provincia di S. Antonio, detta anco di Venetia, de min. oss. riformati... Divisa in cinque libri. In Venetia: presso Gio. Francesco Valvasense, 1688. In-4° (mm 220x160). Pagine [16] (di 32, manca l'antiporta incisa da Isabella Piccini oltre a 7 carte del primo fascicolo e a c. b1), 674 (di 676, manca c. S4,) mancanti le cc. Qqqq3-Ssss4. Vignetta xilografica al frontespizio, iniziali e fregi incisi su legno, illustrazione calcografica a c. L4r. Frontespizio parzialmente staccato, con gora e arrossature diffuse anche su altre carte, c. Q4 con ampie lacune e nastro adesivo applicato al margine interno, mancanti della metà inferiore le cc. Gg 2 e Gg3, mende alle cc. H1, strappo restaurabile a c. b2, minimi lavori di tarlo su poche carte non lesivi del testo. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso, tagli spruzzati in rosso. Piatto anteriore rinforzato, macchiato il piatto posteriore. Al frontespizio nota di possesso parzialmente abrasa 'Pertinet ad conventum ?'. Edizione originale di questa narrazione che, ripercorrendo le vicende dell'Ordine dei Frati Minori riformati, risulta fonte storica di un certo interesse per tutta l'area veneta, in particolare Venezia e la zona del vicentino. Nel volume 26 del noto Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da San Pietro sino ai nostri giorni (1840-1861) del Cavalier Gaetano Moroni, l'Autore viene descritto come "cronologo, autore del Leggendario francescano, del Giardino serafico, e di altre cose storiche". C. Griffante - A. Giachery - S. Minuzzi. Le edizioni veneziane del Seicento: M-Z e indici, 2006, p. 883.

Lot 86

Porta Malatesta. Il Rossi o vero Del parere sopra alcune obiettioni, fatte dall'Infarinato academico della Crusca. Intorno alla Gierusalemme liberata del sig. Torquato Tasso. Dialogo di Malatesta Porta, lo spento Academico Ardente. In Rimino: appresso Giovanni Simbeni, 1589. In-8° (mm 152x97). Pagine [18] (di 20, mancano cc. [croce]5 e [croce]6), 258, [2]. Marca xilografica al frontespizio e altra in fine, al verso del frontespizio stemma del dedicatario inciso su legno, capilettera e fregi xilografici. Gore e arrossature, qualche brunitura. Legatura coeva in pelle, filetti a secco ai piatti, titoli in oro su tassello al dorso, contropiatti e sguardie in carta decorata, tagli rossi, segnalibro in seta azzurra. Abrasioni ai piatti e al dorso. Al contropiatto anteriore ex libris 'Jacobi Manzoni' e etichetta con segnatura manoscritta, nota di prezzo manoscritta alla carta di guardia posteriore. Edizione originale di quest'opera, 'Una delle Apologie (del Tasso) più giudiziose si e certamente quella scritta di Malatesta Porta, giovine riminese di 25 anni, che ben rileva le bellezze della Gerusalemme' (Gamba). L'Infarinato autore delle Obiettioni alla Gerusalemme Liberata è l'accademico Leonardo Salviati. L'esemplare, come molti tra quelli censiti in ICCU, manca di due carte del fascicolo iniziale, contenenti probabilmente l'avvertimento al lettore eliminato da Porta. Gamba, 583.

Lot 88

Sannazzaro Iacopo. Arcadia... . In Venetia: Appresso Gabriel Gioli di Ferrarii, 1543. In-8° (mm 143x94). Carte [80] (di 84, mancano cc. H2, H7, K1 e K8). Marca xilografica al frontespizio e in fine, capilettera incisi su legno. Gora e arrossature al frontespizio e sulle carte, alcune carte parzialmente staccate, lievi bruniture. Legatura successiva in mezza pergamena, carta marmorizzata ai piatti, titoli in oro su tassello al dorso, tagli azzurri, segnalibro in tessuto. Abrasioni agli angoli. Al contropiatto anteriore segni di ex libris abraso, etichetta con segnatura manoscritta e numero '17' ad inchiostro nell'angolo superiore sinistro, al verso del frontespizio timbro di appartenenza 'Di Costanzo Pellegrini'. Impressione giolitina dell'Arcadia di Jacopo Sannazaro, famoso prosimetro formato da dodici prose e altrettante egloghe composto tra 1480 e 1485. Nel XVI secolo, dopo la nota stampa di Manuzio datata 1514, l'opera ebbe altre impressioni nel 1525, nel 1534 (seconda edizione aldina) e nello stesso anno della presente - il 1543 - presso Bernardino Bindoni.

Lot 89

Sannazzaro Iacopo. Arcadia... ornata di alcune Annotationi da Tomaso Porcacchi con la vita dell'Autore descritta dal medesimo. In Venetia: appresso Giovanni Alberti, 1608. Due parti in un volume in-18° (mm 99x50). Carte [8], 157 (di 158, manca B1), [23]; pagine 99, [1] (di 3, manca ultima carta bianca). Marca xilografica ai frontespizi, iniziali e fregi incisi su legno. Qualche lieve gora e arrossatura, c. A8 con strappo restaurabile al margine inferiore, cc. K1 e K12 staccate. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso a 4 nervi, qualche foro di tarlo e alone ai piatti, cerniere interna anteriore allentata. Al recto della carta di guardia anteriore timbro di possesso in inchiostro rosso, antica segnatura manoscritta al dorso. Graziosa edizione di piccolo formato della nota opera di Sannazzaro, che contiene - con proprio frontespizio a c. Q10r e paginazione autonoma - le Rime... Novamente ristampate. Et ripurgate da infiniti errori, che si trouvavano nell'altre edizioni.... L'impressione non è censita in ICCU, dove invece è registrata la stampa datata 1614 sempre presso Giovanni Alberti.

Lot 9

Andrea da Barberino. Guerino detto il Meschino... Et diverse Vittorie havute contra Turchi. In Trevigi: Appresso Francesco Righettini, 1663. In-8° (mm 137x97). Pagine 379, [19]. Lievi bruniture diffuse, frontespizio quasi interamente staccato. Legatura coeva in pergamena floscia, titolo manoscritto al dorso, cerniera debole. Al contropiatto anteriore ex libris 'Bibliothecae Petri Buoninsegni Senis 1802'. Rarissima edizione del Meschino.

Lot 92

Simeoni Gabriele. Comentarii... sopra alla tetrarchia di Vinegia, di Milano, di Mantoua, et di Ferrara. (Al colophon): In Vinegia: per Comino da Trino di Monferrato, 1546. In-8° (mm 154x98). Carte [4], 110, [18]. Ritratto xilografico al frontespizio, numerosi schemi genealogici nel testo. Antico restauro all'angolo superiore esterno del frontespizio, arrossature sparse e qualche fallo di carta.Legatura moderna in cartone. Al frontespizio nota di possesso evanescente"... Medici ..."; e timbro parzialmente rifilato "S. Pauli Flor."; al verso del frontespizio timbro "Pandulphi de Ricasolis Baronibus Cano Flor.". Edizione originale.

Lot 94

Tasso Torquato. Delle rime... Parte terza [-quarta]. All'illustriss. signore il sig. Gio. Battista Manso dedicate. In Venetia: appresso Evangelista Deuchino, & Gio. Battista Pulciani, 1608. Due volumi (di 7) in-12°(mm 126x66) legati insieme. Pagine [48], 259, [1]; [24], 225, [3]. Ritratto xilografico dell'Autore ai frontespizi e in fine della Parte quarta, capilettera e fregi incisi su legno. Lavori di tarlo poco lesivi del testo al frontespizio e alle prime carte, qualche arrossatura, poche lievi bruniture. Legatura coeva in pergamena floscia, titoli manoscritti al piatto anteriore e al dorso, resti di bindelle. Aloni e macchie ai piatti, mende al dorso. Note di possesso al contropiatto anteriore e al primo frontespizio, dove compare anche una segnatura manoscritta, al dorso etichetta con numero manoscritto, timbro con monogramma 'DSA' al verso del primo frontespizio, al piatto anteriore 'Duplicato' vergato a mano in inchiostro. SI AGGIUNGE: Id. Rime et prose... Parte terza. In Ferrara: ad instantia di Giulio Vasalini, 1589 (Al colophon:) In Ferrara: per Vittorio Baldini stampator ducale, 1589. Due parti in un volume (di 4) in-12° (mm 126x66). Carte [12], 71; [1], 200 [i.e. 204]. Marca xilografica al primo frontespizio, capilettera e fregi xilografici. Ampia gora al primo frontespizio e alle carte iniziali, altra gora marginale alle carte finali, arrossature, lievemente brunito. Legatura in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso a 5 nervi. Abrasioni agli angoli. Nota di appartenenza al verso della carta di guardia anteriore, segnatura manoscritta su etichetta cartacea al dorso. SI AGGIUNGE: Due opere in un volume. Id. Delle rime et prose... Parte quarta. Di nuovo posta in luce, con gli argomenti dell'istesso autore. In Venetia: appresso Giulio Vasalini, 1586. In-12° (mm 124x66). Pagine [48], 192, [12], 181 (di 201, mancante delle cc. D2-D11), [3]. Marca xilografica al frontespizio, fregi e capilettera incisi su legno. Macchie e mende marginali al frontespizio, arrossature e gore. Data al frontespzio corretta a penna. LEGATO CON: Id. La cavalletta... dialogo...Quarta parte. In Venetia: presso Evangelista Deuchino, 1612. In-12°. Pagine 154, manca l'ultima carta bianca. Marca xilografica al frontespizio, iniziali e fregi incisi su legno. Arrossature e lievi bruniture. Firma di appartenenza al frontespizio. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso, tagli spruzzati in rosso. Piccole macchie ai piatti. Al dorso segnatura manoscritta su etichetta cartacea. SI AGGIUNGE: Due opere in un volume. Id. Delle rime et prose... Parte terza. Di nuovo ristampate, con diligenza rivedute, e corrette. In Ferrara: appresso Giulio Cesare Cagnacini et fratelli, 1585 (Al colophon:) In Ferrara: appresso Giulio Cesare Cagnacini, e fratelli, 1584. In-12° (mm 134x73). Carte [12], 227, [1].Marca xilografica al frontespizio, capilettera e fregi incisi su legno. Qualche gora e arrossatura, frontespizio e alcune carte con coloriture seppia. Firma di possesso cassata al frontespizio. LEGATO CON: Id. Aggiunta alle rime... In Ferrara: appresso Simon Vasalini, 1585. In-12°. Pagine [24], 90, [4] (di 6, manca l'ultima carta bianca). Marca xilografica al frontespizio, inziali e fregi incisi su legno. Coloriture de'epoca color seppia al titolo e su alcune carte, lievi gore. Legatura coeva in pergamena floscia con unghie, titoli manoscritti al dorso. Qualche alone e macchia ai piatti. Al dorso segnatura manoscritta su etichetta cartacea. SI AGGIUNGE: Id. Delle opere non più stampate... raccolte, e publicate da Marc'Antonio Foppa con gli argomenti del medesimo. Volume terzo. (Al colophon:) In Roma: per Giacomo Dragondelli, 1666. In-4° (mm 213x145). Pagine [14] (di 20, mancante dell'occhietto, del frontespizio e dell'ultima carta della Tavola), 199, [1], 200-242, [1], 243-292, [2]. Segn.: *-2*⁴ †² A-2O⁴. Marca incisa su legno al colophon, iniziali e fregi xilografici. Lievi bruniture e qualche arrossatura. Legatura coeva in pelle, titoli in oro su tassello al dorso a 5 nervi, contropiatti in carta decorata a pettine, tagli spruzzati in rosso e marrone. Abrasioni ai piatti, mende al dorso, cerniere usurate. Al contropiatto anteriore segnatura manoscritta su etichetta cartacea. (5) I opera: Due volumi dei 7 complessivi che compongono questa edizione delle Rime di Torquato Tasso: solo la Parte prima aveva frontespizio entro ricca cornice architettonica incisa su legno. Questa impressione è tra le prime uscita da torchi della società temporanea formata dallo stampatore Evangelista Deuchino e dal libraio Giovanni Battista Pulciani, attiva dal 1608 al 1629. II opera: Solo Parte Terza dell'edizione ferrarese 1589-1590 di Vassalini e Baldini, con lo stemma xilografico di Alfonso II d'Este ai frontespizi. Edit16 41042. III opera: Solo Parte quarta dell'edizione veneziana di Vassalini e Baldini conforme al censimento ICCU SBN 001345. Segue, legata nello stesso volume, la sola Quarta parte de Le prose del signor Torquato Tasso divise in cinque parti... Nuovamente poste in luce separate dalle rime... In Venetia: appresso Evangelista Deuchino, 1612. IV opera: Solo Parte Terza di questa impressione in tre volumi, in esemplare conforme al censimento ICCU SBN 000275. V opera: Esemplare mutilo del solo volume terzo dell'edizione Delle opere non piu' stampate del signor Torquato Tasso raccolte, e publicate da Marc'Antonio Foppa con gli argomenti del medesimo. In Roma: per Giacomo Dragondelli, 1666.

Lot 95

Trissino Gian Giorgio. La Grammatichetta. (Al colophon:) Stampata in Venezia: per Tolomeo Ianiculo, 1529. In-8° (mm 197x132). Carte [28]. Lievi fioriture e tracce di sporco al margine interno. LEGATO CON: Id. Rime. (Al colophon:) Stampata in Vicenza: per Tolomeo Ianiculo, 1529. Carte [52]. Fioriture, gora e tracce di sporco al margine interno, strappo con lacuna al margine bianco dell'ultima carte. LEGATO CON: Id. La Sophonisba. Stampata in Veicenza: per Tolomeo Ianiculo, 1529. Carte [52]. Ampie gore alle carte, tracce di muffe. Legatura medina secentesca in marocchino rosso alle armi di Felipe Ramirez Nuñez de Guzmán entro cornice a rotella con motivi floreali e cantonali. Minime abrasioni e piccole rotture alle cuffie. I opera: Edizione originale di estrema rarità della Grammatichetta del Trissino, opera non casualmente pubblicata nello stesso anno dei fondamentali Dubbi grammaticali e della seconda impressione dell'Epistola de le lettere nuωvamente aggiunte a la lingua italiana: al 1529 risalgono infatti anche altri scritti importanti del letterato vicentino - in specifico il dialogo Il Castellano e la traduzione del dantesco De vulgari eloquentia - a conferma della centralità ormai assunta sia dalla questione della lingua che dal tentativo di radicale riforma ortografica proposto dall'Autore. All'interno della vivace diatriba linquistica d'inizio XVI secolo, la concezione trissiniana affidata alla Grammatichetta è peculiare in particolare per l'eclettismo nelle scelte, in netta e intenzionale contrapposizione alla rigidità normativa - basata sul ricorso ad exempla di autori classici - su cui erano costruiti altri modelli grammaticali come quello di Fortunio o di Bembo: per quella che è stata vista come una debolezza normativa, in un momento in cui la definizione di regole grammaticali risultava al contrario tra le priorità del dibattito, l'opera non ebbe una facile e ampia accoglienza, mentre più recentemente la sua importanza è stata radicalmente rivalutata sotto vari aspetti. La Grammatichetta di Trissino fu infatti tra i più validi punti di riferimento della teoria cortigiana, oltre ad avere il merito di una corretta individuazione delle varie classi nominali e della registrazione - un vero unicum nel' 500 - dei pronomi personali in funzione di soggetto (cfr. D'Achille, 2011). II opera: Prima edizione, impressa con i caratteri fatti appositamente realizzare da Trissino a Ludovico Arrighi Vicentino: vi figurano le vocali 'e' e 'o' sostituite da fonemi greci e altre peculiarità grafiche che secondo l'Autore sarebbero servite per una nuova e più corretta scrittura ortofonetica. Come è noto, le Rime scatenarono la polemica tra Trissino e l'Accademia senese: il primo sostenitore di una lingua formata dagli elementi comuni a tutte le parlate dei letterati della penisola, la seconda favorevole al riconoscimento del primato degli autori toscani. Gamba, 1712. III opera: Celebre scritto di Trissino, apparso per la prima volta nel 1524, considerato la prima tragedia davvero 'classica', ispirata ai principi aristotelici esposti dallo stesso Autore nella Pωetica (si veda Giulio Ferroni, La «Sofonisba»: un classicismo senza conflitto, in Convegno di studi su Giangiorgio Trissino (Vicenza, 31 marzo - 1° aprile 1979), Vicenza, Accademia Olimpica, 1980, pp. 113-138).

Lot 97

Vicenza. Ius municipale Vicentinum. Cum additione partium illustrissimi dominij . Venetiis: ad instantiam Bartholomaei Contrini, 1567. In-folio (mm 290x200). Carte [4], 233 [i.e. 229], manca ultima carta bianca. Stemma xilografico al frontespizio, stampato in rosso e nero, capilettera xilografici. Gore e tracce di polvere al frontespizio e sulle carte, primo fascicolo allentato e con una carta strappata lungo il margine interno, parzialmente o totalmente staccati i fascicoli E, Cc, Dd e Ee, carte inziali con piccoli strapi lungo i bordi. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso a 3 nervi. Piatto anteriore imbarcato, lacune al dorso, rotture lungo la cerniera anteriore, macchie e aloni ai piatti. Qualche sottolineatura e pochi marginalia, scheda moderna da catalogo antiquario incollata al contropiatto anteriore. Volume contenente, per la prima volta, la redazione definitiva degli Statuti cittadini risalenti al 1425 con l'aggiunta del Liber novus partium che raccoglie provvedimenti datati tra 1406 e 1565: nelle successive impressioni della raccolta normativa, questa sezione sarà progressivamente accresciuta e aggiornata (vedi lotti successivi). Bonaini, 190; Manzoni I, 555; Fontana III, 342; Besta II, 585; BEGA I.1, 92; Osler I, 2289; Bambi-Conigliello, Gli statuti in edizione antica (1475-1799) della Biblioteca di giurisprudenza dell'Università di Firenze: catalogo per uno studio dei testi di "ius proprium" pubblicati a stampa, Firenze 2003, 437.

Lot 267

Eight 'Individual Coutry' albums, five cased - Ascension, British Antartic Territories, Kiribati, Pitcairn, St. Vincent, Grenadines of St. Vincent, Tristan da Cuhna and Tuvala Condition Report Click here for further images, condition, auction times & delivery costs

Lot 834

Moschetto Vetterli da cavalleria Mod. 1870, dating: 1875-1890, provenance: Kingdom of Italy, dating: 1875-1890, provenance: Kingdom of Italy, Round, rifled, 10.3 mm cal. barrel, provided with a front sight and adjustable rear sight, dated '1882', with 'TORRE ANNUNZIATA' mark and serial number 'U 3xxx', stamps at the base. Bolt action block without lid, lever with stamps. Wooden, half stock with the remains of numbering. Iron mounts. Complete with a socket bayonet., length 93 cm.

Lot 459

A Venetian scepter, dating: mid-19th Century, provenance: Venice, dating: mid-19th Century, provenance: Venice, Wooden stock, first part of a square section, then octagonal, brass cusp in a shape of a 'fero da prova' or 'dolfin', base with a brass, in-the-round figure. All the surface is decorated with numerous mounts, such as 49 copper coins mainly of 12 'bagattini', also of 6 'bagattini', two silver coins Franciscus I. D. G. Austriae Imperator, two medals with female busts, San Marco's lion and high-relieved doge's face, Venetian mask, fishes, filigree elements, bands and rosette, two white stones of a diamond shape at the top (probably glass). The last part with the remains of red cloth and tassels. It is probably a marine command stick. Scarce and interesting., length 100.5 cm.

Lot 552

Portauovo in sheffield con quattro coppette corredato da quattro cucchiaini, bordo mosso intervallato da fiocchetti, periodo vittoriano

Lot 396

Anello a forma di margherita con diamanti ct. 0,60 ca. e petali circondati da zaffiri

Lot 333

Lanterna da sospensione con schermo in vetro opalino bianco semisferico e struttura in ottone brunito (1960 /1970) cm 50 diam x 100 h (visibile in loco)

Lot 522

Lotto di piatti in porcellana tenere composto da: 5 piatti piani grandi, sei medi, 7 piccoli, due piatti da portata grandi, 2 piattini ovali piccoli, una legumiera con coperchio e una senza. Decorato a motivi floreali blu J.H.W & Sons periodo Vittoriano

Lot 559

Samovar in sheffield h.cm.43 da restaurare. Periodo Vittoriano.

Lot 331

Specchiera a mecca, fine '700 primi '800 (da restaurare) cm. 63x79

Lot 380

Orologio cronografo con cassa e bracciale in acciaio, da uomo marca Breil mod. Manta funzionante al quarzo

Lot 480

Set da toelette in argento composto da specchio, spazzola e pettine per capelli e spazzola per abiti. Decorato a motivi di putti sbalzati. Bolli Birmingham 1946

Lot 18

Scorcio di palazzo con scala, olio su cartoncino firmato Mattiello da Ischia? 1935, cm. 13x21

Lot 387

Orologio da donna in oro bianco 18kt con quadrante rettangolare e diamanti anni 30/40

Lot 345

Tavolo in stile classico con piano tondo e supporto centrale a colonna sorretto da tre piedi a mensola Ø cm. 90 x 76 h

Lot 390

Orologio da donna in oro bianco 18kt con quadrante rotondo e diamanti anni 50/60

Lot 113

"Virgin Annunciated". A carved coral figure - Trapani (Itay), late 17th Century; ; on a ivory base. 10 cm, 3 15/16 in high overall, base diameter 3 cm, 1 13/16 in, weight 65 gr. The Trapani's coral worker from fifteenth to seventeenth century became famous throughout the Mediterranean for their splendid masterpieces as sacred and profane objects or nativity. Item condition grading: **** good. (minor defects at the nose)."Vergine Annunciata". Scultura in corallo - Trapani, late XVII secolo; ; su base in avorio. Altezza totale 10 cm, diametro base 3 cm, peso 65 gr. I corallari trapanesi dal XV al XVII secolo diventarono famosi per la loro bravura in tutto il bacino del Mediterraneo realizzando gioielli, oggetti sacri, cornici e i celebri presepi dove il corallo è ulteriormente impreziosito da oro, argento, smalti e pietre preziose. Stato di conservazione: **** buono (minori difetti al naso).

Lot 114

A coral and copper Ciborium - Trapani (Italy), 17th-18th Century; ; resting on a round foot; the body and the cover are decorated with "Retroincasto" Mediterranean coral dots, pods and commas, a fundamental component of Sicilian Baroque. The Trapani's coral worker from fifteenth to seventeenth century became famous throughout the Mediterranean for their splendid masterpieces as sacred and profane objects or nativity. 8.4 cm, 3 5?16 in high overall, base diameter 5 cm, 1 31?32 in, weight 110 gr. Item condition grading: **** good.Pisside in rame e corallo - Trapani, XVII - XVIII secolo; ; poggiante su piede circolare; il corpo ed il coperchio sono decorati a retroincasto con puntini, bacelli e virgole in corallo mediterraneo, componente fondamentale dell'arte Barocca siciliana. I corallari trapanesi dal XV al XVII sec. diventarono famosi per la loro bravura in tutto il bacino del Mediterraneo realizzando gioielli, oggetti sacri, cornici e i celebri presepi dove il corallo è ulteriormente impreziosito da oro, argento, smalti e pietre preziose. Altezza totale 8,4 cm, diametro base 5 cm, peso 110 gr. Stato di conservazione: **** buono.

Lot 116

"Saint Rosalie". A carved coral figure - Trapani (Italy), late 17th Century; ; represented on a carriage with a lilly in the left hand, resting on a round foot decorated with "Retroincasto" Mediterranean coral dots, pods and commas, a fundamental component of Sicilian Baroque. The Trapani's coral worker from fifteenth to seventeenth century became famous throughout the Mediterranean for their splendid masterpieces as sacred and profane objects or nativity. 12 cm, 4 23?32 in high overall, base diameter 7.5 cm, 2 61?64 in, weight 198 gr. Item condition grading: **** good (minor defects)."Santa Rosalia". Scultura in corallo - Trapani, fine XVII secolo; ; rappresentata su un carro con un giglio nella mano sinistra, poggia su un basamento circolare decorato a retroincasto con puntini, bacelli e virgole in corallo mediterraneo, componente fondamentale dell'arte Barocca siciliana. I corallari trapanesi dal XV al XVII sec. diventarono famosi per la loro bravura in tutto il bacino del Mediterraneo realizzando gioielli, oggetti sacri, cornici e i celebri presepi dove il corallo è ulteriormente impreziosito da oro, argento, smalti e pietre preziose. Altezza totale 12 cm, diametro base 7,5 cm, peso 198 gr. Stato di conservazione: **** buono (minori difetti).

Lot 118

A gilt copper,coral and enamels Capezzale, Trapani (Italy), 17th Century; ; octagonal frame with coral and enamels scrolling and mascheroni; the middle is decorated with "Retroincasto" coral dots, pods and commas and is centered by a coral sculptur of the Virgin surrounded with cupids. The Trapani's coral worker from fifteenth to seventeenth century became famous throughout the Mediterranean for their splendid masterpieces as sacred and profane objects or nativity. 52 x 37 x 5 cm, 20 15?32 x 14 9?16 x 1 31?32 in. Item condition grading: **** good (minor defects, missing part and repairs).Capezzale in rame, corallo e smalti - Trapani, XVII secolo; ; cornice di forma ottagonale con puntali a volute contrapposte in smalti bianchi e corallo, fiori e mascheroni applicati sulla lastra di rame; la parte centrale, decorata a retroincasto con puntini, bacelli e virgole in corallo, è centrata da una scultura in corallo raffigurante l'immacolata contornata da cherubini. I corallari trapanesi dal XV al XVII sec. diventarono famosi per la loro bravura in tutto il bacino del Mediterraneo realizzando gioielli, oggetti sacri, cornici e i celebri presepi dove il corallo è ulteriormente impreziosito da oro, argento, smalti e pietre preziose. 52 x 37 x 5 cm. Stato di conservazione: **** buono (minori difetti, mancanze e restauri).

Lot 119

A carved coral Crucifix  - Trapani (Italy), late 17th Century; ; on a later wooden cross. 41 cm, 16 9?64 in high overall - 26.2 cm, 10 5?16 in wide, Christ 17 x 14.5 cm, 6 11?16 x 5 45?64 in. The Trapani's coral worker from fifteenth to seventeenth century became famous throughout the Mediterranean for their splendid masterpieces as sacred and profane objects or nativity. Item condition grading: **** good (defects on the body).Crocifisso in corallo scolpito - Trapani, fine XVII secolo; ; con croce lignea di epoca successiva. Altezza totale 41 cm, larghezza 26,2 cm, Cristo 17 x 14,5 cm. I corallari trapanesi dal XV al XVII sec. diventarono famosi per la loro bravura in tutto il bacino del Mediterraneo realizzando gioielli, oggetti sacri, cornici e i celebri presepi dove il corallo è ulteriormente impreziosito da oro, argento, smalti e pietre preziose. Stato di conservazione: **** buono (difetti al corpo).

Lot 122

A red coral bangle bracelet with 18 faceted boulles, two dolphin heads and gold elements - Trapani (Italy), 18th Century; ; boulle diameter 9 mm, 0 23/64 in, weight 26 gr. Item condition grading: **** good.Bracciale costituito da 18 boulles di corallo rosso sfaccettate ed elementi in metallo dorato. I due estremi sono costituiti da due teste di delfino - Italia, XVIII secolo; ; diametro boulles 9 mm, peso 26 gr. Stato di conservazione **** buono.

Lot 19

"Saint Therese of Avila". A carved ivory figure - Flemish sculptor follower of Claude Beissonat, late 17th Century; ; on a gilded wood base. Santa Teresa is depicted here in a moment of contained ecstasy, unusual iconography, different than the canonical version interpreted by Bernini and prevailing throughout the seventeenth century.Active in Naples, the sculptor knew the version sculpted by Claude Beissonat in 1680 (Florence, Palazzo Pitti, Museo degli Argenti) and this statue represents a variant. 25.5 cm, 10 3/64 in high overall, weight 491 gr. Item condition grading: **** good (aureole missing, defects on the wooden base). Ce.S.Ar. Certificate of Antiquity"Santa Teresa d'Avila". Figura in avorio scolpito - Scultore fiammingo, seguace di Claude Beissonat, ultimo quarto XVII secolo.; ; su basamento in legno dorato. Santa Teresa è qui rappresentata in un momento di estasi contenuta, inconsueta iconografia diversa rispetto alla canonica versione semisvenuta datane dal Bernini ed imperante per tutto il XVII secolo. Lo scultore, attivo a Napoli, ebbe modo di conoscere la versione scolpita da Claude Beissonat nel 1680 e conservata presso il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze, di cui questa statua ne rappresenta una variante. Altezza totale 25,5 cm, peso 491 gr. Stato di conservazione: **** buono (aureola mancante, difetti alla base lignea). Certificato Ce.S.Ar.

Lot 22

"Venus". A carved ivory figural group depicting Venus surrounded by three cupids - France, 18th Century; ; on a ivory base. 20.5 cm, 8 5/64 in high overall, base 15.5 x 12 cm, 6 7/64 x 4 23/32 in, weight 1392 gr. Item condition grading: ***** excellent. Ce.S.Ar. Certificate of Antiquity"Venere". Gruppo scultoreo in avorio raffigurante Venere contornata da tre putti - Francia, XVIII secolo; ; su basamento in avorio. Altezza totale 20,5 cm, base 15,5 x 12 cm, peso 1392 gr. Stato di conservazione: ***** eccellente. Certificato Ce.S.Ar.

Lot 47

"The Consignment of the Regency". A carved ivory triptych depicting King Henry IV of France and his wife Marie de' Medici - France, 19th Century ; ; taken from "The Marie de' Medici Cycle", a series of twenty-four paintings by Peter Paul Rubens commissioned by Marie de' Medici, widow of Henry IV of France, for the Luxembourg Palace in Paris. Rubens completed the project in 1622; Twenty-one of the paintings depict Marie's own struggles and triumphs in life. The remaining three are portraits of herself and her parents.The paintings now hang in the Louvre in Paris. 16.6 x 26.1 x 1.5 cm, 6 17/32 x 10 9/32 x 0 19/32 in, weight 340 gr. Item condition grading: **** good. Ce.S.Ar. Certificate of Antiquity"La consegna della Reggenza". Trittico in avorio scolpito raffigurante Enrico IV di Francia e la moglie Maria de' Medici - Francia, XIX secolo; ; tratto da "Il ciclo di Maria de' Medici" di Peter Paul Rubens. Alla fine del 1621, Rubens riceve da Maria de' Medici, vedova di Enrico IVI, l'incarico di dipingere una serie di 24 dipinti per il Palazzo del Luxembourg con un ciclo allegorico-encomiastico che illustrava la vita e la concezione politica della committente. I dipinti, ultimati da Rubens nel 1622, si trovano attualmente presso il Louvre di Parigi. 16,6 x 26,1 x 1,5 cm, peso 340 gr. Stato di conservazione: **** buono. Certificato Ce.S.Ar.

Lot 61

"The Consignment of the Regency". A carved ivory triptych depicting King Henry IV of France and his wife Marie de' Medici - Ozias Humphry, England, 18th Century ; ; taken from "The Marie de' Medici Cycle", a series of twenty-four paintings by Peter Paul Rubens commissioned by Marie de' Medici, widow of Henry IV of France, for the Luxembourg Palace in Paris. Rubens completed the project in 1622; Twenty-one of the paintings depict Marie's own struggles and triumphs in life. The remaining three are portraits of herself and her parents.The paintings now hang in the Louvre in Paris. Signed by Ozias Humphry. 41 x 63 x 1.5 cm, 16 9/64 x 24 51/64 x 0 19/32 in, weight 2478 gr. Item condition grading: **** good (minor defects). Ce.S.Ar. Certificate of Antiquity. BiographyOzias Humphry (or Humphrey) (Honizon 8 September 1742 – Hampstead 9 March 1810) was a leading English painter of portrait miniatures, later oils and pastels, of the 18th century. He was elected to the Royal Academy in 1791, and in 1792 he was appointed Portrait Painter in Crayons to the King (i.e. pastels)"La consegna della Reggenza". Trittico in avorio scolpito raffigurante Enrico IV di Francia e la moglie Maria de' Medici - Ozias Humphry, Inghilterra, XVIII secolo; ; tratto da "Il ciclo di Maria de' Medici" di Peter Paul Rubens. Alla fine del 1621, Rubens riceve da Maria de' Medici, vedova di Enrico IVI, l'incarico di dipingere una serie di 24 dipinti per il Palazzo del Luxembourg con un ciclo allegorico-encomiastico che illustrava la vita e la concezione politica della committente. I dipinti, ultimati da Rubens nel 1622, si trovano attualmente presso il Louvre di Parigi. Firmato Ozias Humphry (Honizon 1742 - Hampstead 1810). 41 x 63 x 1.5 cm, peso 2478 gr. Stato di conservazione: **** buono (minori difetti). Certificato Ce.S.Ar.

Lot 67

A carved ivory figure of Christ as the good shepherd - Indo-Portuguese, Goa, 18th Century; ; Goa was the capital of the Portuguese State of India (Estado Português da Índia, EPI), the Portuguese Overseas Empire. This popular compositional type of carved ivory statuette depicting the Good Shepherd was apparently invented in Goa (west coast of India), a Jesuit training center for missionaries. At the bottom, Christ's follower Mary Magdalene reads scriptures in a mountain cave, where, according to legend, she retired in later life. Above is a fountain of life (suggestive of baptism) with doves and lambs, and at the top is the meditative figure of the Christ Child sitting with a lamb. 19 cm, 7 31/64 in high overall, weight 280 gr. Item condition grading: **** good. Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityScultura in avorio raffigurante Cristo Buon Pastore - Indo-Portoghese, Goa, XVIII secolo; ; Goa fu la capitale della colonia dell'India Portoghese (in portoghese: INDIA Portuguesa), noto anche come lo Stato portoghese dell'India. Questa popolare tipologia di composizione in avorio scolpito, raffigurante il Buon Pastore, fu concepita a Goa (costa occidentale dell'India) in un centro di formazione per missionari gesuiti. Nella parte inferiore viene rappresentata la Maria Maddalena, colta nell'atto di leggere alcune scritture, posta nella grotta di montagna dove secondo la leggenda si ritirò in età avanzata. Sopra è collocata la fonte della vita (fonte battesimale) con colombe e agnelli, mentre nella parte superiore vi è la figura meditativa del Cristo Bambino seduto con un agnello. Altezza totale 19 cm, peso 280 gr. Stato di conservazione: **** buono. Certificato Ce.S.Ar.

Lot 73

A pair of carved ivory figures of street musicians - Germany, late 19th Century; ; on a wooden turned barrel bases. 22.5 cm, 8 55/64 in high overall, weight 272 gr each. Item condition grading: **** good. Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityCoppia di sculture in avorio raffigurante musicisti da strada - Germania, fine XIX secolo; ; poste su basamenti lignei a forma di botte. Altezza totale 22,5 cm, peso 272 cad. Stato di conservazione: **** buono. Certificato Ce.S.Ar.

Lot 74

A pair of carved ivory figures of street musicians - Germany, 19th Century; ; on ivory and wooden base. 22.1 cm, 8 45/64 in high overall, base diameter 8.3 cm, 3 17/64 in, weight 474 gr each. Item condition grading: **** good. Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityCoppia di sculture in avorio raffiguranti musicisti da strada - Germania, XIX secolo; ; su basamento in avorio e legno. Altezza totale 22,1 cm, diametro base 8,3 cm, peso 474 gr. Stato di conservazione: **** buono. Certificato Ce.S.Ar.

Lot 83

A carved ivory triptych figure - Flemish, last quarter 19th Century; ; with ‘swinging doors’ which enable two different functions. When closed, the sculpture represents the image of a praying Saint; when open, it shows the Virgin with the Child and the committents. 18 cm, 7 3/32 in high overall, weight 370 gr. Item condition grading: **** good. Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityTrittico in avorio scolpito - area fiamminga, ultimo quarto XIX secolo; ; quando chiuso raffigura una Santa orante, da aperto rivela la raffigurazione della Vergine con il Bambino nel pannello centrale ed i committenti con i santi protettori nei pannelli laterali. Altezza totale 18 cm, peso 370 gr. Stato di conservazione: **** buono. Certificato Ce.S.Ar.

Lot 87

A Fine and Large Baroque Carved Ivory of Christ Crucified - Flemish sculptor follower of Claude Beissonat, last quarter 17th Century; ; on a not pertinent wooden cross. This large crucifix conforms to the anatomy, to the face and to the folds of Claude Beissonat’s other pieces, including the ones kept at the Real Academia de San Fernando in Madrid and in the Encarnación convent. All the mentioned cases share the detail of the presence of the four nails that was recovered from early medieval and Byzantine models post-Tridentine Council. The perizome stopped by a rope refers to other works of Beissonat, a Flemish sculptor, which converts Neapolitan exuberance in a rough manner.97 cm, 38 3?16 in high overall, 51 cm, 20 5/64 in wide. Christ 55 cm, 21 21/32 in high - 39.5 cm, 15 35?64 in wide. Item condition grading: ***** excellent (old original creamy patina with aged ivory surface). Certificate of AntiquityEccezionale e raro Crocifisso Barocco in avorio scolpito - Scultore fiammingo, seguace di Claude Beissonat, ultimo quarto XVII secolo; ; su croce lignea non coeva. Questo grande Crocifisso è conforme per anatomia, per il volto e le pieghe del perizoma ad altre opere firmate di Claude Beissonat, tra cui quello conservato presso la Real Academia de San Fernando a Madrid e quello nel convento della Encarnaciòn. Tutti i casi menzionati condividono il particolare della presenza dei quattro chiodi che nell’Europa post-tridentina venne recuperata da modelli altomedievali e bizantini. Il perizoma fermato da una corda trova confronti precisi in altre opere di soggetto diverso di Beissonat, napoletano d’adozione, che si converte all’esuberanza partenopea anche nella maniera ruvida di scolpire le ciocche dei capelli.Altezza totale 97 cm, larghezza 51 cm, Cristo 55 x 39,5 cm. Stato di conservazione: ***** eccellente (in patina originale con evidenze di invecchaimento compatibili con l'epoca). Certificato Ce.S.Ar

Lot 88

A Fine and Exceptionally Large Baroque Carved Ivory of Christ Crucified - Pierre Simon Jaillot (Avignon, 1631 – Paris, 1681); ; signed and dated on the back of perizonium "PS Jaillot faciebat 1664".This ivory Crucifixion was sculpted by Pierre Simon Jaillot in 1664. The sculptor, much appreciated for his artistic talent, was admitted in 1661 at the Académie royale de peinture et de sculpture after presenting a beautiful crucifix. The director, the painter Charles Le Brun (1619-1690), asked him a copy for his collection. At first, the request was accepted by the artist but then it was refused cause to an offer less than the beauty of the piece. According to some documents, as a result of this episode, Jaillot was expelled from the academy and jailed for several months in the Bastille. The artist made different versions of this theme and a rare group of sculptures, always in ivory, kept at the Victoria & Albert Museum in London.62cm, 24 13?32 in high overall - 42.5 cm, 16 47?64 in wide, weight 2400 gr. Item condition grading: ***** excellent (old original creamy patina with aged ivory surface). Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityEccezionale e raro Crocifisso barocco in avorio scolpito - Pierre Simon Jaillot (Avignone, 1631 – Parigi, 1681); ; firmato e datato al verso del perizoma "PS Jaillot faciebat 1664".Questa Crocifissione in avorio fu scolpita da Pierre Simone Jaillot nel 1664. Lo scultore, molto apprezzato per il suo talento artistico, fu ammesso nel 1661 all’Académie royale de peinture et de sculpture dopo aver presentato un bellissimo Crocifisso. Il direttore, il pittore Charles Le Brun (1619-1690), ne chiese una copia per la sua collezione, richiesta accolta dall’artista che in fine si rifiutò di consegnare l’opera perché gli fu offerta una somma – a suo dire – inferiore alla bellezza del pezzo. Secondo alcuni documenti, in seguito a questo episodio, fu espulso dall’accademia ed imprigionato per diversi mesi alla Bastiglia. Dell’artista si possono ammirare diverse versioni di questo tema e un raro gruppo scultoreo, sempre in avorio, conservato presso il Victoria & Albert Museum di Londra.?Altezza totale 62 cm, larghezza 42,5 cm, peso 2400 gr. Stato di conservazione: ***** eccellente (in patina originale con evidenze di invecchiamento compatibili con l'epoca). Certificato Ce.S.Ar.

Lot 89

A pair of small ivory plaques depicting a Departure for the hunting and a Concert in a landscape - France, XVII Century; ; 10 x 9 cm, 3 15/16 x 3 35/64 in. Both scenes are set in a pleasant landscape framed by a tree with a rich foliage. In one of the decoration there is the Vesuvius, a subject loved by artists active in Italy during the Grand Tour period.The works are accompanied by a not contemporary wooden frame.Item condition grading **** good (minor defects and missing part).Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityCoppia di placchette in avorio raffiguranti una Partenza per la caccia e un Concerto campestre - Francia, XVII secolo; ; cm 10 x 9. Entrambe le scene sono ambientate in un paesaggio ameno incorniciate da un albero dal ricco fogliame. In una delle due decorazione si riconosce il Vesuvio, soggetto amato dagli artisti attivi in Italia nel periodo del Grand Tour.Stato di conservazione: **** buono (minori difetti e mancanze). Certificato Ce.S.Ar.

Lot 90

A gilt bronze and ivory Mantel Clock - Emile Andrè Boisseau and Thiebaut Freres, Paris, last quarter 19th Century; ; bronze mounted base signed by Emile Andrè Boisseau (Sculptor, 1842 - 1923) and Thiebaut Freres (Clockmaker), with four bronze cherubs holding the round ivory timepiece with cast bronze Roman numerals. Height 19 cm, 7 31/64 in, width 10.5 cm, 4 9/64 in, depth 7 cm, 2 3/4 in. Item condition grading: **** good (the clock is mechanically in good condition but need a cleaning). Ce.S.Ar. Certificate of AntiquityOrologio da appoggio in bronzo dorato e avorio - Emile Andrè Boisseau e Thiebaut Freres, Paris, ultimo quarto XIX secolo; ; bronzo firmato da Emile Andrè Boisseau (Scultore, 1842 - 1923) e Thiebaut Freres (Orologiaio), con quattro cherubini in bronzo a sostenere la cassa sferica in avorio dell'orologio, indici romani in bronzo. Altezza 19 cm, larghezza 10.5, profondità 7 cm. Stato di conservazione: **** buono (l'orologio è in buone condizioni meccaniche ma necessita di pulizia e revisione). Certificato Ce.S.Ar.

Lot 221

Commonwealth Stamps. Two high quality Stanley Gibbons pre-printed New Age albums with interleaves, Q.E.II 1953 - 1970, countries A-V, not all countries are represented and a little sparse in places, nonetheless some good material including:- mint Australia, Bahamas, Barbados, Canada, Cook Islands, Fiji, very good Jamaica 1956 to £1 set, 1962 ovpt set to £1, Malaya, Sabah, Montserrat, Pitcairn Islands, St Christopher, Nevis, Anguilla, St. Helena, South Georgia, Tristan da Cunha and the Virgin Isles. Good basis for completion.

Lot 1319

Russian - Mosin Nagant Military B/A Rifle, Complete with Folding Bayonet and Original Strap. Serial Number KT17133. Barrel Length 20 Inches. Calibre / Chamber Length 7.62 mm. Superb Condition, 40 Inches In length. Comes with Deactivation Certificate - Dated 7.11.1989. No DA 5974.

Lot 91

2009 Tristan Da Cuhna 22ct gold crown coin

Lot 48

A suite of miniature silver furniture, Da-mar Silverware, Birmingham 1975/76, comprising; a sofa, table and chair, each with embossed cherub and scroll decoration, total weight 39g (3)

Lot 528

A WILLIAM & MARY SILVER SALVER with gadrooned rim and foot, 21.5cm diam, engraved underneath with the early initials V/M*M, marked on top and under the foot, maker's mark rubbed, London 1694, 10ozs 15dwts ++Of fine colour with light wear and scratches consistent with the age, the marks under the foot consisting of lion passant struck twice, the full set of marks to the top well spaced and all easily read except for the maker's mark which could be ?DA

Lot 876

1914 STAR with clasp and rosette 9053 PTE J DUNN YORKS LI and Group of Three 1914-15 Star, British War Medal and Victory Medal DA 3256 C R GOOCH DH RNR (4)

Lot 785

[PIAGGIO (GIOVANNI)] COSTUMI E DESCRIZIONE DELLE PROCESSIONI CONOSCIUTE IN GENOVA SOTTO IL NOME DI CASACCE RICAVATI DA QUELLA DI SAN GIACOMO IL MAGGIORE DELLE FOCINE, 1828 oblong folio, title and 12 plates, hand coloured, loose as issued, in blue wrappers as title

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