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Lot 155

Salvini Giovanni. Istruzione al suo fattore di campagna in cui si dà una piena notizia di tutto ciò ch'appartiene alla maggior promozione dell'Arte Agraria e suoi Metodi; e si prescrive la maniera di scegliere e governare il Bestiame, le Api, ed i Bachi da Seta. In Venezia: presso Giamamria Bassaglia ai Gesuiti, 1785. In-8° (mm 178x118). Pagine 159, [1],  Al verso della carta G1 silografia a piena pagina rappresentante falcetti per potatura. Brossura originale in carta decorata. Bell'esemplare in barbe, in genuino stato. Qualche fallo di carta, fioriture ai margin.i Al frontespizio nota di appartenenza, vergata in inchiostro scuro da mano del tempo. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Terza edizione - la seconda veneziana -  di questa fortunata e agile operetta, divisa in 38 capitoli e apparsa per la prima volta nel 1775 a Osimo. Nel preliminare indirizzo Salvini dichiara di aver voluto dare alle stampe un manuale di facile lettura, "mancante di filosofiche ragioni, di documenti, e di testi" (p. 3).

Lot 157

La Varenne Pierre (de). Il Cuoco Francese, Ove viene insegnata la maniera di condire ogni sorta di vivande, e di fare ogni sorta di Pasticcierie, e Confetti, conforme le quattro stagioni dell'anno. Bassano: a spese Remondini di Venezia, 1787. In-12° (mm 160x95). Pagine 330, [2]. Bianca l'ultima carta. Piccola vignetta silografica al frontespizio, testatine e finalini incisi su legno. Legatura coeva alla rustica, tracce del titolo originariamente vergato al dorso. Qualche fessura e mancanza al dorso. Bell'esemplare in barbe, genuino, con qualche brunitura, fioriture e leggeri aloni. Strappetto al margine superiore esterno della carta F3, senza alcuna perdita di testo. Al recto della carta di guardia anteriore ex libris cartaceo 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Al contropiatto anteriore nota di possesso datata 1802, 'Ad uso di me D. Tommaso Belletti da S. Lorenzo in Selva fatto venire da Bologna li 26 Giugno, e costò Baj: 30'. Qualche tratto marginale a lapis. Il successo della traduzione italiana del Nouveau Cuisinier François è testimoniato da questa tarda edizione proposta dai Remondini (vedi lotti 68 e 97). Anche al frontespizio dell'edizione bassanese il ricettario è attribuito a La Varenne, ma si tratta in realtà di una contraffazione proposta, fin dal 1668, da scaltri tipografi parigini e lionesi, e che comprende tre operette anonime -  Le Cuisinier méthodique, Le Patissier François e infine Le Confiturier François - la cui redazione non può essere riferita al grande cuoco francese. Westbury,131; Paleari Henssler, 814.  

Lot 158

Farley John. The London Art of Cookery and Housekeeper's Complete Assistant... To which is added, an Appendix Containing on Culinary Poisons. London: Scatcherd & Whitaker, 1787. In-8° (mm 209x199). Pagine [32], 448, 12 tavole fuori testo, che illustrano il Bill of Fare (primo e secondo servizio) per ogni mese dell'anno. Mancante l'antiporta con ritratto dell'autore. Legatura moderna in percallina blu; dorso liscio, diviso in scomparti da filetti in oro, con titolo in caratteri dorati. Buon esemplare, uniforme brunitura delle carte, tracce di polvere e alcune macchie alle prime due carte, risarcito il margine esterno inferiore bianco della seconda. Diffuse fioriture. Quarta, e aumentata edizione - la prima è del 1783 - di un'opera destinata a duratura popolarità in area britannica, redatta da John Farley, capo-cuoco della London Tavern di Bishopsgate, il celebre locale londinese ai cui tavoli era soliti riunirsi e cenare radicali inglese e rappresentanti della Compagnia delle Indie  Orientali. Della London Tavern Farley divenne proprietario intorno al 1800, e molte delle ricette presentate nel suo manuale furono effettivamente sperimentate e apprezzate nel grande locale, in grado di offrire oltre 2.000 coperti. Di grande interesse l'Appendix dedicata ai cibi velenosi, alle adulterazioni alimentari e ai danni provocati dall'uso di stoviglie e utensili in rame. Vicaire, 355-356.

Lot 160

Bussani Giuseppe Giacinto. Ragionamento primo sopra la conservazione del vino. In Roma: per Antonio Fulgoni, 1787. In-8° (mm 207x130). Pagine XVI, 110. Vignetta silografica al frontespizio. Testatina e iniziali ornate incise su legno. Legatura coeva in mezza pelle con angoli, piatti ricoperti con carta decorata a motivo floreale. Dorso liscio, diviso in scomparti da fregio in oro, al secondo titolo breve in caratteri dorati. Tagli screziati in rosso. Ottimo esemplare ad ampi margini, stampato su carta forte. Sporadiche, leggerissime fioriture ai margini bianchi. Al contropiatto anteriore ex libri 'Ex Bibliotheca Claudio Benporat'. Rarissima prima edizione. Bussani - il cui nome è presente solo alla dedica - presentò l'operetta in occasione del concorso bandito dal Congresso accademico di Roma per il miglioramento della produzione vinicola laziale. Westbury, 35.

Lot 162

Lecointe Jourdan. La cuisine de santé, ou Moyens faciles et économiques de préparer toutes nos productions alimentaires de la maniere la plus délicate et la plus salutaire, d'après les nouvelles découvertes de la cuisine françoise et italienne. A Paris: chez Briand, 1790. Tre volumi in-12° (mm 185x110). Pagine 465, [1]; 490, [2]; 576. Con una tavola ripiegata incisa in rame fuori testo al primo volume. Esemplare genuino, alcuni aloni d'umido. Legatura coeva in brossura muta. Alle carte di guardia ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Bemporat'. Prima edizione assolutamente non comune. Tutte le pietanze (da cui sono bandite salse e spezie) secondo il Lecointe devono essere cucinate a fuoco lento, coperte  in pentole e bollitori descritti nel dettaglio e illustrati nella bella tavola fuori testo. Vicaire 507; Livres en bouche 227.

Lot 164

Il Confetturiere piemontese che insegna la maniera di confettare frutti in diverse maniere. Far Biscottini, Marzapani, Canestrelli, Acquavita, Sorbetti, e molte altre cose appartenenti a tal Arte. In Torino: presso Beltramo Antonio Re, 1790. (in fine: nella Stamperia d'Ignazio Soffietti). In-12º (mm170x100). Pagine 471, [1]. Incise su legno la vignetta al frontespizio e la testatina in apertura del testo. Brossura editoriale originale, con doppia cornice e vignette di genere. Al dorso, oltre al titolo breve, la stessa vignetta che orna il frontespizio, in dimensioni ridotte. Alcune macchie, aloni e abrasioni, più evidenti alla copertina anteriore, con mancanza all'angolo inferiore esterno. Bell'esemplare, in barbe. Usuale brunitura ai margini, con qualche minima mancanza e strappetto. Qualche alone e tracce di polvere al frontespizio. Fioriture ai margini bianchi, sporadici segni d'uso. In scatola in mezza pelle e carta caillouté, titolo in oro su tassello in marocchino rosso, con lievissima abrasione.  Rara edizione originale di questo completo manuale di confetteria, con centinaia di ricette di confetture e conserve, caramelle e pastiglie, canditi e biscottini, sciroppi, acquaviti e sorbetti. Nell'Avviso impresso in fine si dichiara che "l'aver il pubblico aggradito il libro del Cuoco piemontese, che alcuni anni sono diedi alle Stampe, mi servì di stimolo a prepararne un altro per instruzione de' Confetturieri [...] e siccome in nostra lingua Italiana non si ritrova alcun libro, che tratti di Confettura, così oltre a quelle cose, che sono state da me praticate, ed altre, che mi sono state trasmesse da' miei amici, ne ho anche procurate alcune cavate dal Francese". Si tratta in realtà di una traduzione dell'opera di Menon La science du maitre confiseur, pubblicata a Parigi nel 1750. C. Benporat, Storia della gastronomia italiana, Milano 1990, p. 264; Id., Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), p. 47.

Lot 166

Cole Mary. The Lady's Complete Guide; or Cookery in all its branches... Also, The Complete Brewer... likewise The Family Physician. London: G. Kearsley, 1791. In-8° (mm 199x118). Pagine LII (di LVI, mancano le carte [D]2 e [D]3), 456 (di 460, mancano le carte Cc2, Ii2 e Ii3). Manca l'ultima carta, probabilmente bianca, Legatura moderna in mezza pelle, piatti in tela. Dorso liscio, con titolo in oro su tassello in marocchino granata, data di stampa al piede. Buon esemplare, purtroppo con le mancanze dichiarate, tracce di polvere. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Terza edizione, 'greatly improved', del noto ricettario redatto da Mary Cole, housekeeper dei Conti di Drogheda, raccolta che attinge ampiamente a manuali già dati alle stampe in Inghilterra, tanto che la stessa Cole dichiara di non essere altro che una compilatrice, estranea quindi alla "Vanity to pass for Authors " (p. VI). La prima edizione apparve nel 1788, e il successo commerciale fu immediato. Molte sono le ricette di tradizione francese, probabilmente riprese dai diffusi manuali di Menon; non mancano inoltre prescrizioni dietetiche e rimedi medici, la cui fonte è individuabile nella popolare Domestic Medicine pubblicata nel 1769 da William Buchan. Simon, 363 (1 ed.); Bitting, p. 94.

Lot 171

Parmentier Antoine Augustin. Dei pomi di terra ossia Patate. Articolo del Sig. Parmentier Traduzione dal francese. Belluno: Per Simon Tissi e figlio, 1802. In-8° (mm 195x120). Pagine XVI, 122. Testatine e iniziali ornate silografiche. Legatura coeva in cartonato, dorso ricoperto in carta, con il titolo vergato in inchiostro bruno, 'Patate'. Qualche abrasione. Buon esemplare, ad ampi margini. Gore ai margini, qualche alone, piccole macchie al frontespzio. Nota di possesso di mano coeva al frontespizio 'Di Ginnantonio Talamini Bolucci'. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat. Durante gli anni di guerra e poi prigionia trascorsi in Germania. Parmentier aveva sperimentato l'importanza dell'uso alimentare della patata, "il più utile regalo che il novo mondo abbia fatto all'antico" (p. V), e le sue opere furono fondamentali nella sua diffusione sulle mense europee. Il testo è introdotto da un breve indirizzo all'Illustrissimo Consiglio della Provincia di Cadore, a firma M.D.M., che nel nostro esemplare una nota di mano del tempo informa essere il "Sigr Marco de Marchi, Dottor in Medicina, nativo di Termine di Cadore". Paleari Henssler, p. 558; C. Benporat, La patata nella cultura alimentare italiana, "Appunti di Gastronomia", 20 (1996), p. 86. Non in B.IN.G.

Lot 173

Serres Olivier (de). Le théatre d'agriculture et mesnage des champs... dans lequel est représenté tout ce qui est requis et necessaire pour bien dresser, gouverner, enrichir et embellir la maison rustique. A Paris: de l'Imprimerie et dans la Librairie de Madame Huzard, 1804. Due volumi in-4° grande (mm 270x210). Pagine CXCII, 672; XLIV, 948. Con ritratto dell'Autore, antiporta e 16 tavole incise in rame. Ottimo esemplare ad ampi margini. Legatura moderna in pelle, titoli in oro al dorso. Ai contropiatti ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Bemporat'.  Scritta su richiesta di Enrico IV e pubblicata a Parigi nel 1600, l'opera è considerata il primo trattato scientifico di agricoltura ed economia rurale francese. Si deve a de Serres l'introduzione in Francia della coltura del gelso e di numerose altre piante quali la robbia, il luppolo ed il mais. L'opera fu grandemente influenzata da quella del bresciano Agostino Gallo (vedi lotti 17, 19 e 143). Questa riedizione a cura di Louis-Augustin Bosc d'Antic è fra le più complete e ricercate ed è l'unica a contenere L'Essai historique sur l'état de l'Agriculture en Europe au seizième siècle di Grégoire oltre a un Vocabulaire des mots anciens et inusités de la France Méridionale.

Lot 179

Reyniere Grimod Alexandre Balthazar Laurent (de la). Manuel des Amphitryons; contenant un traité de la Dissection des Viandes à Table, la Nomenclature des Menus le splus nouveaux pour chaque Saison, e des Elémens de Politesse Gourmande. Ouvrage indispensable. Paris: Capelle et Renard, 1808. In-8° (mm 203x122). Pagine 384 con antiporta incisa in rame e 16 carte di tavole incise in rame fuori testo raffiguranti carne, selvaggina, pesce e il corretto modo di tagliarli. Minimo strappo a pagina 203 e lievi bruniture ma bell'esemplare ad ampi margini, completo delle ultime carte di indice, spesso mancanti. Legatura coeva in mezza pelle, piatti ricoperti in carta decorata, dorso liscio, decorato con ferri e greca in oro, tassello in marocchino con titolo in caratteri dorati.  Contropiatti e sguardie in carta caillouté, tagli marmorizzati. Leggera usura alle cerniere e alle cuffie, piccola mancanza al labbro esterno del piatto posteriore. Opera dedicata alla nuova classe sociale, la borghesia, composta da "nuovi ricchi" o "nuovi anfitrioni" bisognosi di apprendere la grande arte del "savoir vivre". Il libro è infatti diviso in tre parti: la prima è un trattato di scalcheria, accompagnato dalle splendide tavole figurate su come tagliare e servire ogni tipo di carne, pesce, selvaggina; la seconda parte è incentrata sulla gastronomia, scritta in collaborazione con il grande chef Alexis Balaine, e fornisce vari menù stagionali da 15, 25 e 60 coperti. La terza parte contiene infine gli "Elémens de politesse gourmande", un codice di civiltà della tavola di grande interesse storico. Questa edizione ha due tirature, la prima, ovvero la presente, e la seconda, cui si sono aggiunte una ventina di pagine di indice. Vicaire, 427; Bitting, 203; Oberlé, Fastes, 135; Simon, 805.

Lot 18

Vilanova Arnaldo (de). De conservanda bona valetudine, opusculum scholae Salernitanae, ad regem Angliae, cum Arnoldi Novicomensis, medici & philosophi antiqui enarrationibus utilissimis, novissime recognitis & auctis per Ioannem Curionem. Venetiis: [Bartolomeo Rubini], 1567. In-12º (mm 123x70). Carte [12], 294, [6]. Marca tipografica sul frontespizio. Legatura secentesca in pergamena su piatti in cartoneri, tassello con titolo in oro al dorso, tagli rossi. Margine superiore corto con perdita di parte, in alcune carte, del titolo corrente.Firma cassata e restauro al margine inferiore del titolo. Rara edizione veneziana del celebre Regimen Sanitatis, nella versione curata e commentata da Johann Curio. Vedi lotto 11.

Lot 184

Dandolo Vincenzo. Istruzioni pratiche sul modo di ben fare e conservare il Vino, tratte dall'Enologia del Conte Senator Dandolo... Opera stampa e diffusa per ordine del Governo. Milano: dalla Stamperia Reale, 1812. In-8° grande (mm 220 x 126). Pagine [18; bianca la prima carta], 178, [2]. Cinque tavole fuori testo incise, piegate e legate in fine, illustranti utensili e macchinari (restauro a una piega della terza tavola, con piccola perdita della superficie grafica). Legatura coeva, piatti ricoperti in carta decorata, titolo in oro impresso longitudinalmente su tassello in marocchino rosso. Al piatto anteriore etichetta cartacea, con titolo manoscritto. Segnalibro in seta verde. Eccellente esemplare, freschissimo. Al verso della carta di guardia anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'.  Edizione originale di questo pratico ma rigoroso compendio, indirizzato - come si legge al frontespizio - "ai parochi e agli agricoltori del Regno", e tratto dalla sua opera maggiore, l'Enologia ovvero l'arte di fare, conservare e far viaggiare i vini, pubblicata sempre nel 1812. Se ne ebbe una seconda edizione nel 1819 (vedi lotto 199). Attento studioso della letteratura scientifica sull'argomento, e in primo luogo di Lavoisier, lo stesso Dandolo fu produttore di vini, e noti sono i suoi scritti dedicati all'allevamento dei bachi da seta (vedi lotto 485). B.IN.G, 650; Oberlé, 956; Simon, Vinaria, p. 45; Westbury, p. 75.

Lot 185

Chaptal Jean Antoine Claude. Trattato teorico pratico sulla cultura della vite con l'arte di fare il vino, l'acqua-vite, lo spirito di vino e gli aceti semplici e composti. Firenze: presso Guglielmo Piatti, 1812-1813. Tre volumi in 8° (mm 200x120). Pagine [2 di 4, manca la carta dell'occhietto], 254; [2 di 4, manca la carta dell'occhietto] 256; 198, manca l'ultima carta probabilmente bianca. Nel primo volume tabella a stampa ripiegata; sette tavole incise su rame, di cui tre nel secondo volume (erroneamente numerate I, II, e IV), e quattro nel terzo (numerate V-VIII). Legatura uniforme coeva in mezza pelle con angoli, piatti ricoperti con carta caillouté. Dorso liscio, diviso in scomparti da greca e decorato con ferri in oro; al secondo e al terzo scomparto titolo e numero del volume, in caratteri dorati su tassello. Segnalibri in seta gialla. Danneggiati i dorsi del secondo e terzo volume. Ottimo esemplare, usuale brunitura delle carte, aloni marginali, fioriture, e alcune macchie, più evidenti nel primo volume. Forellino al margine esterno bianco della tabella a stampa, nel primo volume.  Prima edizione in lingua italiana di questo vastissima opera dedicata al vino, e alle fasi della sua produzione, e che raccoglie scritti di rinomati esperti e chimici quali il chimico Jean Antoine Chaptal e il botanico Jean-Baptiste François Rozier. La traduzione si basa sulla seconda edizione francese dell'opera, pubblicata nel 1801. Il terzo volume comprende, quale appendice, il trattato di Antoine AugustinParmentier Dei vini cotti; e infine il Calcolo pratico sulla coltura delle Viti in Francia di Arthur Young. Westbury, 216-217; Oberlé, 120; Paleari Henssler, p. 732; B.IN.G, 1943-1945.

Lot 187

Bazzarini AntonioPiano teorico-pratico di sostituzione nazionale al cioccolato aggiuntovi un metodo economico-speculativo di sostituzione al caffè. Venezia: dalla stamperia di Domenico Fracasso, 1813. In 8° (mm 204x136). Pagine [2, bianche], 15, [3]. Brossura coeva in carta blu. Qualche macchia, usura del dorso, con lacerazioni e mancanze della carta. Bell'esemplare, in barbe. Qualche fioritura, al margine interno bianco pallida gora e qualche foro di tarlo. Alla copertina anteriore firma di appartenenza in inchiostro nero, e alcuni numeri annotati da mano più recente,in inchiostro blu.   Questo curioso opuscolo si apre con una ricetta per sostituire il cioccolato, una preparazione composta da mandorle, lupini, fior di granturco, cannella e zucchero. Quale sostituto del caffè l'autore propone, invece, una miscela di mandorle amare, ceci rossi, e la varietà di granturco detta frumentone. Grande divulgatore e collaboratore della Nuova enciclopedia popolare, l'istriano Bazzarini è noto per il Vocabolario usuale tascabile della lingua italiana (1839), prima opera del genere in Italia, e ancora oggi edito con il titolo di Nuovo Bazzarini.

Lot 192

La Cucina Casereccia. Con la Giunta de' quattro Trattati… Quinta Edizione accresciuta da un Trattato di Credenza per li golosi di zucchero. Napoli: Dai Torchi di Saverio Giordano, 1816. In-12° (mm 158x90). Pagine [2], 109, [1]. Legatura coeva in cartoncino, camicia in carta decorata. Buon esemplare, bruniture e fioriture diffuse, gora al margine esterno delle ultime carte. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'.  Quinta e aumentata edizione di questo diffuso manualetto, dato per la prima volta alle stampe a Napoli nel 1807. Ancora ignota è l'identità dell'autore che al frontespizio si cela sotto le iniziali M.F. Le ricette, di semplice preparazione, si susseguono in ordine alfabetico. Il ricettario sarà proposto dal tipografo napoletano Giordano fino al 1832, in edizioni via via accresciute (vedi lotto 202). Westbury p. 60 (1821 ed.); Paleari Henssler, p. 220; B.I.N.G. 602 (altre ediz.); C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), p. 48; F. Caradonna, La cucina casereccia, vicende di un ricettario napoletano, ivi, 37 (2002), pp. 104-112.

Lot 194

Re Filippo. Saggio sulla coltivazione e su gli usi del pomo di terra e specialmente come valga a migliorare i terreni, con una lettera sulle rape. Milano: per Giovanni Silvestri, 1817.  In 8° (mm 187x110). Pagine [4], 156. Brossura moderna in carta decorata. Buon esemplare. Bruniture, tracce di sporco e alone al frontespizio. Fioriture ai margini.  Al frontespizio la nota di possesso coeva 'G. Rosella P.ne', alla cui mano sono da attribuire le note marginali al testo. Al verso della carta di guardia anteriore 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Alcune note al frontespizio, di due diverse mani.  Prima edizione del saggio dedicato alla patata e alla sua coltivazione dal celebre agronomo, che già negli Elementi di Agricoltura (vedi lotto 243) aveva inserito alcune avvertenze "le più acconcie a procurare una buona quantità di queste radici" (p. 2). Re traccia anche una storia del 'pomo di terra', e delinea alle pp. 10-26, quella che può a ragione essere considerata la prima rassegna bibliografica dedicata all'argomento. Paleari Henssler, 409; Marciana, 1381; B.IN.G., 1621; C. Benporat, La patata nella cultura alimentare italiana, "Appunti di Gastronomia", 20 (1996), p. 88.

Lot 196

Benni Paolo. Osservazioni sopra la coltivazione delle patate o pomi di terra praticata nell'alta montagna... e riflessioni intorno ad esse in risposta di quesiti fattigli dall'egregio professore d'Agraria signor Giovanni Contri. Bologna: tipografia Ramponi, 1817. In-8° (mm 157x102). Pagine [8], 39, [1]. Brossura. Ottimo esemplare, in barbe. Tracce di polvere e leggeri aloni al frontespizio. All'interno della copertina anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Raro opuscoletto pubblicato in risposta ai quesiti formulati da Giovanni Contri, docente di agraria presso la Pontificia Università di Bologna, a proposito del metodo di coltivazione introdotto da Benni nella Valle del Sambro "fino dell'Anno 1800, fatale per la carestia", superando "l'avversione dei Contadini alla coltivazione di questa pianta" (p. 1). C. Benporat, La patata nella cultura alimentare italiana, "Appunti di Gastronomia", 20 (1996), pp. 74-75.

Lot 197

Genlis du Crest de Saint-Aubin Stéphanie Félicité (comtesse de). Dictionnaire critique et raisonné des étiquettes de la cour, des usages du monde, des amusemens, des modes, des moeurs, etc. des Francois, depuis la mort de Louis XIII jusqu'a nos jours. Paris: P. Mongie aîné, 1818. Due volumi in-8°grande (mm 215x130), pagine XII, 409, [1]; [2], 402.  Brossura editoriale in carta decorata, titoli su tassello al dorso. In entrambi i volumi usurati gli angoli, dorsi in precarie condizioni; parziale distacco della copertina anteriore del primo volume. Buon esemplare, in barbe. Numerose carte uniformemente brunite, fioriture e tracce di sporco. Strappetti e piccoli falli di carta, ininfluente il foro alla carta 2/4 del secondo volume. Piccola etichetta cartacea, con il numero '1819', applicata alla copertina interna anteriore del primo volume. Abraso un timbro al primo frontespizio. Edizione originale del dizionario compilato da Félicité de Genlis, vissuta tra la Rivoluzione Francese e la Restaurazione, singolare e prolifica scrittrice di novelle, pièces teatrali, trattatelli morali e pedagocici. Fuggita durante il Direttorio in Inghilterra, rientrò in Francia all'avvento di Napoleone. Tra le numerose voci che compongono il Dictionnaire - una sorta di galateo moraleggiante - non mancano quelle di interesse per la storia dei costumi alimentari, ad esempio Banquet royal, Ménagères (Bonnes), Soupers.  

Lot 2

Sacchi Bartolomeo [detto il Platina]. De Honesta Voluptate et Valetudine [italiano]. Venezia: [Bernardino Benali], 25 agosto 1494. In-4° (mm 207x152). Carte [114]. Segnatura: [*]6, a-n8, o4.  Testo su una colonna di 29 linee. Carattere romano (110R). Spazi bianchi per iniziali con letterine guida. La prima carta di testo è ornata da un'iniziale miniata in oro e decorata a bianchi girari con inserti in oro su fondo blu e verde. Al margine inferiore della stessa carta stemma miniato della famiglia veneziana dei Manolesso. Legatura in cartonato del XVIII secolo con titolo manoscritto al dorso. Esemplare ad ampi margini, in ottimo stato di conservazione. Provenienza: collezione Pinelli, copia Martini. Seconda rarissima edizione in volgare di questa opera fondamentale per la ricostruzione degli usi gastronomici del Quattrocento italiano, divisa in dieci capitoli e redatta dall'umanista Bartolomeo Sacchi  detto il Platina, dalla sua città natale Piadena, nei pressi di Cremona, nel 1475 nominato da Sisto IV responsabile della neofondata Biblioteca Vaticana, e autore di una importante opera storica, la Historia de vitis Pontificum Romanorum (vedi lotto 651). Dell'opera, redatta probabilmente tra il 1467 e il 1470 nella villa di Tuscolo del cardinale Gonzaga, è attestata una circolazione manoscritta, nella cerchia dell'Accademia Pomponiana. La prima edizione a stampa apparve, in latino, intorno al 1475 presso l'officina romana di Ulrich Han, e notevole fu il successo: nel solo XV secolo se ne ebbero otto edizioni, di cui la prima in italiano fu stampata a Venezia nel 1487. Al De honesta voluptate et valetudine spetta inoltre il grande merito di avere tramandato, adattandolo al gusto umanistico, il Libro de arte coquinaria composto in volgare dal più celebre cuoco del Quattrocento italiano, il Maestro Martino da Como, cuoco personale del patriarca di Aquileia Lodovico Trevisan, e di cui  Platina loda l'inventiva, il talento, la cultura. "Lo stimolo alla stesura di questo trattato, in assoluto il primo libro di soggetto culinario [...] gli viene dalla convinzione che i moderni possono misurarsi e competere senza tema con gli antichi anche nell'arte della cucina. Platina vuole quindi 'mostrare ai posteri che la [sua] età ha avuto ingegni i quali hanno osato, se non uguagliare ali antichi, almeno imitarli in ogni loro discorso', e cita a tale proposito Maestro Mrtino, perché 'non vi è nessuna ragione per preferire i gusti dei nostri antenati a quelli di oggi dato che, se essi ci hanno superato in quasi tutte le discipline, in fatto di gusto noi siamo oggi insuperabili'" (C. Benporat, Cucina italiana del Quattrocento, pp. 45-46). Illustre, infine, la provenienza del nostro esemplare, in antico possesso - come attesta lo stemma miniato alla prima carta - della famiglia veneziana dei Manolesso, e in seguito conservato nella ricchissima biblioteca del conte Pinelli. HCR 13058; GW M33905; BMC V 375; IGI 7856; Goff P-767; Simon, Westbury, Paleari Hennsler, B.IN.G (altre ediz.); C. Benporat, Cucina italiana del Quattrocento, Firenze 1996, pp. 45-55.  

Lot 20

Scappi Bartolomeo. Opera... divisa in sei libri. Nel primo si contiene ragionamento che fa l'autor con Gio. suo discepolo. Nel secondo si tratta di diverse vivande di carne, si di quadrupedi, come di volatili. Nel terzo si parla della statura e stagione de pesci. [Venezia: Michele Tramezzino, 1570 ?]. In-4° (mm 201x143). Carte [6, compreso ritratto inciso dell'autore], 369 (con numerosi errori di numerazione, corretti nel nostro esemplare da antica mano), [7]. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Iniziali ornate silografiche. Ritratto inciso dell'autore, a precedere il testo. In fine 28 tavole fuori testo, di cui quella solitamente ripiegata e raffigurante l'ordine "che si tiene in Sedia Vacante à servire gli Ill.mi et Rmi Cardinali al Conclave" è nel nostro esemplare separata in due tavole (bruniture diffuse, strappi e mancanze al margine di alcune tavole). Cartonato coevo, dorso successivamente ricoperto in pergamena, con titolo in oro su tassello. Tagli screziati in rosso. Macchie e abrasioni ai piatti, al posteriore lacuna alla pergamena. Buon esemplare, completo di tutte le tavole. Brunito e rimarginato il frontespizio. Antichi restauri, prevalentemente al margine inferiore di alcuni fascicoli, a risarcire lavori di tarlo; fori di tarlo ancora visibili al margine bianco di numerose carte. Bruniture diffuse, aloni e gore, più evidenti al primo fascicolo. Un'antica mano ha numerato a margine i 286 capitoli dei primi tre libri del trattato. Rara prima edizione non datata - si contende con quella corredata di colophon datato al 1570 l'essere la prima edizione assoluta - di uno dei più celebri, completi e ricercati trattati gastronomici del Rinascimento, che costituirà il modello di tutti i cuochi della prima metà del secolo successivo. Attivo dal 1564 presso le cucine pontificie, Scappi fu insignito nel 1571 da Pio V - di cui fu scalco e cameriere segreto - del titolo di conte palatino. "Bartolomeo Scappi ci ha lasciato un ricettario che si configura quale massima espressione della cucina italiana del Cinquecento sia per contenuto sia per una veste editoriale particolarmente lussuosa, arricchita di 27 tavole. Monumentale opera composita di cucina ma anche di scalcheria in quanto tutto il quarto libro è dedicato alle liste di pranzi, ceni e banchetti, materia solitamente riservata, in una società dalle gerarchie sociali fortemente caratterizzate, allo scalco piuttosto che al cuoco. Il suo magistero diviene, in breve tempo, modello di scienza e conoscenza" (C. Benporat, Cucina e convivialità italiana del Cinquecento, Firenze 2007, p. 27). Al trattato dello Scappi si richiameranno Rossetti, Evitascandalo, Cervio, Frugoli, Tanara e Lancellotti. Per la stampa di quel che è detto "il libro intitolato Epulario, overo de re coquinaria" (c. a3r) il pontefice concesse il 30 marzo 1570  a Michele Tramezzino un privilegio ventennale. Su tale base Benporat ha ipotizzato che l'edizione priva di data possa essere stata, in realtà, stampata da Tramezzino dopo il 1570, quindi durante il periodo in cui il privilegio di concessione pontificia garantiva al tipografo veneziano una esclusiva editoriale, un argomento che altri repertori - e in primo luogo il B.IN.G - non ritengono del tutto convincente. "Per l'opera dello Scappi [...] le Bibliografie specializzate indicano come la 1a ediz., ora l'esemplare con le note tip. poste in fine al libro, ora quello datato sulla sola base dei privilegi di stampa" (B.IN.G. II, p. 1535). Drexel 233; Vicaire 773 nota; Simon 1356; Bitting 419; Westbury 202 nota; Marciana 1496; B.IN.G. 1780.

Lot 201

Corrado Vincenzo. Il Credenziere di buon gusto... Sesta edizione... accresciuta anche nel Trattato istorico della Cioccolata, e del Caffè. Napoli: dai torchi di Saverio Giordano. A spese di Giuseppe Russo, 1820. In-4° (mm 235x178). Pagine 127, [1]. Ritratto inciso dell'autore; legata in fine una tavola piegata, incisa da Giuseppe Aloja su disegno di Gennaro Giannini raffigurante il 'Disegno del Desert per il Mese di Maggio ideato dall'Autore' (restaurata, con piccola perdita della superficie grafica; qualche macchia e traccia di sporco). Legatira coeva in mezza pelle con angoli; piatti ricoperti in carta caillouté. Dorso liscio, decorato con piccoli ferri e ghirlande in oro. Buon esemplare, ad ampi margini. Diffuse fioriture, ampia gora al margine interno, piccolo restauro all'angolo interno inferiore del ritratto dell'autore, e all'angolo superiore bianco dell'ultima carta.   Sesta e rara edizione del noto manuale, apparso per la prima volta a Napoli nel 1778 e composto originariamente di otto trattati (vedi lotti 147 e 154). Notevolmente accresciuta questa nuova edizione napoletana, divisa in quattordici trattati preceduti da un bel ritratto di Vincenzo Corrado, inciso da Benedetto Cimarelli su disegno di Ferdinand Castiglia. Comprende, inoltre, interessanti notizie storiche sulla cioccolata, la cui preparazione è ormai ritenuta "la più necessaria manovra del Credenziere" (p. 10). Westbury, 14; Paleari Henssler, 89; B.IN.G., 547.

Lot 203

Cousin Avallon Charles Yves (d'). Le Parfait Cuisinier ou le Brèviaire des gourmands, contenant les recettes les plus nouvelles dans l'art de la cuisine et de nouveaux procédés propres à porter cette art à la dernière perfection. A Paris: chez Haut Coeur et Gayet J.ne Libraires, 1822. Tre parti in un volume in-8° (mm 184x113). Ogni parte ha frontespizio proprio; la seconda e terza parte con paginazione continua. Pagine [2], 252; VI, 132. Antiporta incisa in rame raffigurante l'interno di una cucina e una tavola imbandita (Le Roti sans pareil ou le délice des Gastronomes). 1 tavola incisa su rame fuori testo, più volte ripiegata con il 'couvert pour 12 Personnes'. Esemplare in barbe, in discreto stato: carte uniformemente brunite. ampia gora alle prime carte. Alcuni falli di carta, e piccole mancanze ai margini. Legatura coeva in cartonato ricoperto in carta decorata blu, al dorso titolo vergato su tassello cartaceo. Abrasioni agli angoli e alla cuffia di piede. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Quarta edizione del ricettario -  per la prima volta dato alle stampe nel 1810 - compilato, sotto lo pseudonimo dell'homme de bouche Raimbault, da Charles-Yves Cousin d'Avallon, prolifico scrittore che per ironia del destino nel 1840 morì di fame. L'opera è divisa in tre parti - dedicate rispettivamente alla tradizione francese, alla cucina straniera e, infine, alla pasticceria. Oberlé, 195; Vicaire, 728; Bitting, 387 (tutti altre ediz.).

Lot 204

Careme Marie-Antonin. Le Patissier Pittoresque, composé et dessiné par M. A. Careme, Contenant cent vingt-cinq planches gravées au trait, dont cent-dix représenten une variété de modéles de Pavillons,de Rotondes, de Temples, de Ruines, de Tours, de Belvédères, de Forts, de Cas. Paris: de l’Imprimerie de Firmin Didot,1822. In 8° (mm 234x147). Pagine [2], 30 (di 32, mancano le ultime due pagine del testo). Frontespizio inciso, su disegno dello stesso Carême, in cornice di vignette in medaglioni e motivi antiquari, in alto il Dieu di Goût. 125 tavole realizzate da diversi incisori, sempre su disegno dell'Autore. Legatura moderna in mezza pelle con angoli, piatti ricoperti in carta decorata, al dorso titolo e data di stampa in oro. Esemplare discreto, con le mancanze dichiarate. Diffuse bruniture e fioriture; evidenti tracce d'uso. Ampia gora al margine interno; restaurati gli angoli esterni bianchi del frontepizio inciso. All'occhietto firma autografa di Carême, a garantire da possibili contraffazioni del volume. Seconda e rara edizione di questo magnifica opera del grande inventore della cucina francese, il capolavoro della cucina aristocratica dell'Ancien Régime. La prima edizione, apparsa nel 1815, è pressochè introvabile. Il principio che guidò Marie-Antonin Carême nella compilazione del Patissier pittoresque è espresso in questa sua affermazione: "les beaux arts sont au nombre de cinq, à savoir: la peinture, la sculpture, la poésie, la musique et l'architecture, laquelle a pour branche principale la pâtisserie". Affermazione che si traduce visivamente nelle 125 illustrazioni che corredano il volume, prevalentemente dedicate alle sue leggendarie pièces montées, complesse preparazioni di pasticceria di grandi dimensioni utilizzate come centrotavola, per le quali Carême traeva ispirazione da antichi libri di architettura conservati nelle biblioteche parigine. Già al servizio di Charles Maurice de Talleyrand-Périgord e Napoleone, Carême fu in seguito chef de cuisine del principe reggente inglese, il futuro Giorgio IV, e in seguito dello zar Alessandro I. Prestigiosi anche gli ultimi anni della sua carriera, trascorsi nuovamente a Parigi al servizio del  banchiere James Mayer Rothschild (vedi anche lotto 244).

Lot 206

La cuciniera moderna. Almanacco per l'anno 1823. Ancona: presso Arcangelo e figlio Sartorj, [1823]. In-16° (mm 152x103).  pagine XXIV, 48, [2]. Antiporta incisa in rame da Giuseppe Fagazza, raffigurante 'La Cuciniera'. Legatura coeva in percallina nera con ramages a secco. Esemplare discreto, ampie gore e aloni. Raro ricettario a destinazione popolare, rivolto alle 'Signore Donne' e preceduto dal calendario dell'anno, la serie delle 'Case Principesche d'Europa', e un elenco delle fiere marchigiane e umbre. In fine un sonetto in lode di Pio VII, a firma di F.M.M.

Lot 207

La credenziera ad uso moderno. Lunario per l'anno 1823. Ancona: Dalla Stamperia Sartorj, [1823]. In-12° (mm 155x110). Pagine [8] (contenenti il Lunario), 32, [2]. Bella brossura editoriale stampata con il catalogo di Alcuni Libri che si trovano vendibili da Sartorj in Ancona. Gora al margine superiore delle ultime carte.

Lot 210

Il Cuoco Piemontese ridotto all'ultimo gusto con nuove aggiunte ad uso anche della nostra Lombardia che insegna facilmente a cucinare qualunque sorta di vivande si in grasso che in magro. Milano: Per Giovanni Silvestri, 1825. In-8° (mm 190x118). Pagine [4], 402, [2]. Antiporta calcografica, raffigurante l'interno di una cucina. Tre tavole incise in rame, di cui due ripiegate, raffiguranti servizi e corredate di spiegazione al verso. Bella brossura editoriale illustrata e stampata, alla copertina anteriore titolo in cornice formata da vignette rappresentanti specialità alimentari italiane. Leggera usura alla cerniera posteriore. Ottimo esemplare, ad ampi margini. Qualche carta allentata, alcuni falli di carta. A partire dal 1794 il Cuoco Piemontese uscì, nelle edizioni milanesi con questo mutato titolo, a indicare - per mere esigenze commerciali - un presunto adattamento al gusto della città lombarda (vedi anche lotto 226). L'iniziativa fu dell'editore Sirtori, poi riproposta dal 1825 dal libraio Giovanni Silvestri. Alla copertina posteriore del nostro esemplare è stampato l'elenco dei 'libri diversi vendibili in questo negotio', con una scelta interamente dedicata alla gastronomia che documenta quali fossero i manuali al tempo più diffusi, molti dei quali - ad esempio Il Cuoco Galante di Corrado o la Cuisinière Bourgeoise di Menon - presentati anche nel nostro catalogo (vedi lotti 147; 113, 124, 134, 139, 161). C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), pp. 61-62.

Lot 211

Lomeni Ignazio. Considerazioni analitiche sulle cause dello scoloramento de' vini fabbricati in vasi chiusi. Milano: Per Giovanni Silvestri, 1826. In-8° (mm 210x130). Pagine 114, [2] (contenenti catalogo editoriale) con una tavola incisa in rame ripiegata fuori testo. Brossura editoriale stampata con lista dei Volumi della Biblioteca Scelta pubblicati da Silvestri. Lieve gora alle carte. Edizione originale molto rara.

Lot 22

Monardes Nicolas. Trattato della neve e del bere fresco, raccolto per M. Giovan Batista Scarampo, dal trattato del Monardo medico di Siviglia, & ridotto in lingua toscana. In Fiorenza: nella stamperia di Bartolomeo Sermatelli, 1574. In-4° (mm 206x150). Pagine [4], 27, [1]. Marca tipografica al frontespizio, iniziali e fregi silografici nel testo. LEGATO CON: Cosimo Salini. Trattato del ber fresco. In Roma: appresso Guglielmo Facciotti, 1609. In-4°. Pagine 63, [1]. Marca tipografica al frontespizio ripetuta in fine, testatine e iniziali silografiche nel testo. Legatura coeva in pergamena floscia, titolo manoscritto al dorso, danni al dorso. Ottimo esemplare. lievi bruniture e minimo alone al frontespizio della prima opera. Al secondo frontespizio nota di possesso 'Filippo Ceris'; al contropiatto ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Bemporat'. Prima edizione della versione in 'lingua toscana'  del Tratado de la nieve y del bever frio del medico spagnolo Nicolas Monardes, apparso a Siviglia nel 1574, quale seconda parte della sua Historia medicinal de las cosa qui se traen de nuestra Indias Occidentales. Innovativa la posizione espressa dall'autore sul 'bere fresco' e di cui legittima la pratica, in un'epoca in cui, invece, le facoltà mediche europee erano concordi nel condannare, come dannoso alla salute, l'uso di raffreddare con la neve il vino, l'acqua e altre bevande. La traduzione fu curata da Giovan Battista Escardo. "Duo modi principali si usano oggi da rinfrescare con neve, l'uno è sotterrare i fiaschi o altri vasi pieni di neve, o in ghiaccio: il che si fa ne i luoghi dove nè quantità: l'altro è più facile et si fa con pochissima neve rempiendosi il bicchiere [...]  in modo che il vasetto entri nella bocca del bicchiere e che con il suo fondo tocchi il vino o l'acqua da rinfrescare" (pp. 25-26). I opera: Palau, 175494; B.I.N.G., 1327 (ed. del 1575); II opera: B.I.N.G., 1742.

Lot 225

Ghiotti Nicola. Breve trattato pratico sui vivai degli ulivi. Sul modo come si formano novelle piantate a dimora, sulla loro coltura nello stato fruttifero, e sul tempo e modo di cogliere le olive, di estrarne l'olio, e di saperlo conservare. Teramo: Tipografia di Quintino Scalpelli, 1838. In-8° (mm 201x125). Pagine 141, [1]. Tre tavole incise fuori testo (piccole macchie). Brossura coeva violetta. Bell'esemplare, parzialmente in barbe. Frontespizio leggermente brunito, qualche alone. Alcune tracce d'uso ai margini, sporadiche bruniture Al frontespizio piccolo timbro a secco; al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. L'operetta compilata da Ghiotti - socio corrispondente della Società Economica dell'Abruzzo Citeriore - non vuole rivolgersi alla comunità scientifica, ma piuttosto - come si legge nella Prefazione - "prendere, come suol dirsi, per mano il solo agricoltore, condurlo in campagna e fargli osservare praticamente gli abusi le omissioni ed i danni, che si cagionano nella coltura degli ulivi; pianta preziosa! che ha formato e formerà sempre le dovizie de' popoli, che hanno la sorte di possederla".

Lot 23

Monardes Nicolas. Delle cose che vengono portate dall'Indie occidentali pertinenti all'vso della medicina. Raccolte, & trattate dal dottor Nicolò Monardes, medico in Siuiglia, parte prima [-seconda]. Nouamente recata dalla spagnola nella nostra lingua italiana. Doue anchoIn Venetia: presso di Giordano Ziletti, 1575. Due parti in un volume in-8° (mm 160x98). Ogni parte è introdotta da frontespizio proprio. Pagine [16],159, [17]; [4], 140. Mancano le ultime due carte bianche. Nel nostro esemplare al frontespizio generale e ai due indirizzi del tipografo seguono erroneamente i fascicoli relativi alla seconda parte dell'opera e all'indice; segue poi il frontespizio della seconda parte, seguito dai fascicoli della prima. A entrambi i frontespizi marca tipografica incisa su legno. Testatine, iniziali ornate e finalini silografici. Numerose illustrazioni silografiche nel testo, raffiguranti animali e piante. Legatura in pergamena floscia, probabilmente rimontata. Ottomo esemplare, qualche brunitura e alone al primo frontespzio, leggera gora al margine interno bianco delle prime carte. Una annotazione marginale, di antica mano; alcune annotazioni a lapis di mano recente, a segnalare la particolare composizione interna dell'esemplare. Prima edizione in lingua italiana dell'importante opera dedicata dal medico e botanico spagnolo alle proprietà medicinali delle piante e dei prodotti alimentari del Nuovo Mondo, apparsa per la prima volta in lingua originale a Siviglia nel 1575 (Historia medicinal de las casas que se traer de nuestras Indias Occidentales), e destinata, fino a tutto il Seicento, a notevole fortuna editoriale. La seconda parte comprende, con frontespizio proprio, il Libro che tratta della neve, & del bever fresco, di cui è nota anche una circolazione autonoma (vedi lotto 22). Durling, 3218; Wellcome, 4396; Paleari Henssler, 3218; B.IN.G., 1326.

Lot 24

Savonarola Giovanni Michele, Boldo Bartolomeo. Libro della natura et virtù delle cose, che nutriscono, & delle cose non naturali, con alcune osservationi per conservar la sanità. Venezia: appresso Domenico, & Gio. Battista Guerra, 1576. In-4°(mm 195x141). Pagine [16], 299, [1]. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Testatina e iniziali ornate silografiche. Legatura coeva in pergamena, titolo vergato al dorso. Tagli screziati in rosso.Al piatto anteriore piccola mancanza al labbro inferiore. Buon esemplare, gora al margine del primo fascicolo; qualche alone e bruniture, più evidenti al margine superiore dei fascicoli R-Y.  Al verso dell'ultima carta nota di possesso vergata in inchiostro bruno da antica mano, 'Gio. Battista [?]'; al contropiatto anteriore è annotato il riferimento a un catalogo di vendita del 1899.  Il celebre trattato di dietetica del padovano Michele Savonarola, già medico personale di Niccolo III, e dal 1441 attivo presso la corte Estense. Stampato per la prima volta a Venezia nel 1508, l'opera ebbe ampia e duratura fortuna, come dimostra questa più tarda edizione veneziana, curata e ampliata dal medico bresciano Bartolomeo Boldo. Il Libreto illustra, in ventisei capitoli, la natura e proprietà degli alimenti, con numerosi e puntuali riferimenti a Galeno e Avicenna e vivaci osservazioni sugli usi alimentari diffusi a Padova e a Ferrara. Sul modello del regimen sanitatis della Schola Salernitana i capitoli finali comprendono le Regule per preservare la sanità de li corpi humani. Durling, 4078; Vedova II, 223; Wellcome, 5794; Vicaire, 771.

Lot 244

Careme Marie-Antonin. Le Maitre-d'Hotel Français, traité des Menus a servir a Paris, a St. Pétersburg, A Londres et a Vienne... Nouvelle édition, revue, corrigèe et augmentée. Tome Premier [-Second]. Paris: Au Dépot de Librairie, 1854. Due volumi in-8° (mm 212x130). Pagine XI, [1], 352; 282 con frontespizio, 2 antiporte incisi in rame e 25 tavole ripiegate di menù e 6 tavole ripiegate di tavole imbandite. Lievi fioriture e bruniture. Legatura coeva in mezza pelle, rotture e restauri ai dorsi. Terza rara edizione di quest'importante opera che descrive centinaia di menù ideati dal Maestro Carême per accontentare i gusti e i palati delle varie corti europee. L'Autore è considerato il fondatore dell'alta cucina, l'inventore del classico cappello da chef francese ed è ricordato come colui che introdusse il sevizio alla russa (portate servite in tavola secondo l'ordine del menù) che soppiantò il servizio alla francese (tutte le portate contemporaneamente). La sua consacrazione fu la vittoria nella sfida propostagli dal diplomatico gourmand Talleyrand di creare un menù annuale senza mai ripetere un piatto usando solo prodotti stagionali. Vedi anche lotto 204.Manca alle principali bibliografie.

Lot 245

Audot Louis Eustache. La Cusinière de la Campagne et de la Ville ou Nouvelle cuisine économique... Trente-quatrième édition. 300 figures. Paris: Audot Libraire-Editeur, 1854. mm 175x103. Pagine 654, 11, [1],  4. Nel testo 300 piccole litografie, a piena pagina e colorata l'illustrazione al verso della prima carta. Legatura coeva in pelle, dorso liscio scandito da filetti in oro, con titolo breve in caratteri dorati. Labbri dei piatti parzialmente decorati in oro. Restauri alle cerniere. Esemplare discreto, usuale brunitura delle carte, diffuse fioriture e aloni, più evidenti ai primi due fascicoli. Mancanza al margine esterno bianco della carta 19/5, qualche piccolo strappetto. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Trentaquattresima edizione di uno dei più fortunati ricettari gastronomici dell'Ottocento, destinato a sostituire la Cuisine bourgeoise di Menon. La prima edizione apparve nel 1818, priva dell'indicazione del nome dell'autore. Ne sono note, fino ai primi decenni del Novecento, almeno cento ediizioni (vedi lotti 261 e 282). Il manuale raccoglie circa 1500 ricette appartenenti a diverse tradizioni culinarie europee. Tradotto precocemente in spagnolo, italiano e inglese, ebbe vastissima distribuzione commerciale, e fu tra i primi ricettari francesi a essere pubblicato negli Stati Uniti. Ne sono note contraffazioni, tanto che all'occhietto è stampato l'articolo 425 del codice penale, "toute contrefaçon est un délit". Le ultime pagine comprendono un estratto dal catalogo di Audot, e un interessante avviso editoriale. Vicaire, 54: "véritable best-seller pendant tout le XIXe siècle" Oberlé, 179.

Lot 247

Lecointe Jourdan. Le Cuisinier des Cuisiniers. 1000 recettes de Cordon Bleu, faciles et économiques d'après les découvertes récentes de la cuisine française, provençale, anglaise, italienne, suisse et allemande... A l'usage de toutes les fortunes. Paris: L. Maison Editeur, 1856. mm 179x107. Pagine [2], 645, (3), Al verso dell'occhietto illustrazione a piena pagina raffigurante un cuoco in una cornice di vignette con vivande della tradizione francese. Numerose illustrazioni nel testo incise su legno. Legatura coeva in mezza pelle, piatti ricoperti in carta decorata, con qualche abrasione e strappo. Danneggiate le cerniere, in corripondenza della cuffia di testa. Buon esemplare, alcune fioriture. Allentata la cucitura al piatto anteriore. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat', e piccola etichetta della libreria torinese Il Cartiglio.   Quattordicesima e aumentata edizione di uno dei più fortunati ricettari dell'Ottocento francese, pubblicato per la prima volta nel 1825, e riproposto fino alla fine del secolo. Curioso il conclusivo Musée des Ménages, che descrive con cura, grazie anche al corredo illustrativo, un'ampia scelta di utensili da cucina - tra cui forni economici, caffettiere, sifoni e gelatiere - tutti in vendita a Parigi presso il Bazar Montmartre.  

Lot 248

Gazzera-Houlmer Joseph Ferdinand Charles. Nuovo e perfetto liquorista che insegna 125 ricette per i liquori in generale...seconda edizione. Milano: tipografia Manini, 1856. mm 140x90. Pagine 70, [2]. Brossura moderna in carta decorata. Seconda edizione della traduzione italiana della curiosa opera del chimico francese Gazzera-Houlmer Le Liquoriste parfait, apparsa originariamente a Metz nel 1844. Il manualetto spiega come realizzare "50 sorta di rosolj che si fanno a freddo, senza alcun utensile: l'Autore di quest'opera garantisce che chiunque la possederà, potrà da sé stesso fabbricare in due ore di tempo 54 bottiglie di Rosolj sopraffini [...] Nella medesima opera si trovano le ricette per fare in due ore di tempo con del Vino nostrale li seguenti vini di Malaga, Cipro, Madera, Champagne, Bordò ed altre sorta". C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), pp. 71-72

Lot 25

Plinius Secundus Gaius. Historia Naturale di G. Plinio Secondo tradotta per M. Lodovico Domenichi, con le postille in margine, nelle quali vengono segnate le cose notabili, e citati altri Autori, che della stesa materia abbiano scritto, o dichiarati i luoghi difficili. In Venetia: Alessandro Griffio, 1580. (Al colophon:) In Venetia: appresso Fabio, & Augustin Zoppino, 1580. In-4°piccolo (mm 198x138). Pagine 55, [1], 1188. Frontespizio inquadrato da bordura silografica; alla medesima carta marca tipografica, incisa su legno. Testatine e finalini silografici; iniziali ornate e animate, alcune su otto-dieci linee. Legatura tardo secentesca in vitello marmorizzato. Dorso a quattro piccoli nervi sottolineati da cordoncino dorato. Scomparti riccamente decorati in oro, al secondo nome dell'autore e titolo breve in caratteri dorati, su tassello in marocchino. Contropiatti e sguardie in carta caillouté, labbri dei piatti decorati con fregio dorato, in più punti ossidato, segnalibro in fettuccia blu. Tagli rossi. Esemplare in ottimo stato di conservazione, sobrio il margine esterno di alcune carte. Alcune piccole macchie al frontespizio e alle successive carte del fascicolo iniziale. Sporadiche e leggere brunitura, fori di tarlo al margine interno bianco dei fascicoli A-N, a non ledere il testo. Al verso della carta di guardia anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'.   Importante traduzione italiana, curata dal piacentino Lodovico Domenichi, della monumentale Historia naturalis di Plinio il Vecchio (23 d.C. - 79 d.C.), opera che vide per la prima volta la luce in lingua originale nel 1469 a Venezia, e destinata a immediata, e notevolissima fortuna editoriale. La prima edizione in volgare - curata dall'umanista Cristoforo Landino - apparve nel 1476, ma destinata a maggior diffusione fu la traduzione del Domenichi, proposta nel 1561 da Gabriele Giolito De Ferrari, della cui tipografia il piacentino fu assiduo collaboratore. Innumerevoli sono, nella vastissima enciclopedia pliniana i riferimenti agli usi alimentari della Roma augustea. B.IN.G.1537 (altra ed.).

Lot 250

Ravel Martin. Culture de la Truffe. Paris: 18, Rue de L'Ancienne-Comédie. Imprimé pour l'auteur, 1857. mm 230x137. Pagine 32. Brossura editoriale, leggermente brunito il margine inferiore. Ottimo esemplare, qualche marginale fioritura, alcuni aloni. Alla copertina anteriore piccolo timbro rettangolare di appartenenza, 'Dr. Louis Planchon Montpellier'. Rarissimo opuscolo dedicato al tartufo da Martin Ravel, che al frontespizio si designa quale 'Négociant en Truffes noires à Montagnac (près Riez), Basse Alpe', in Provenza. Ravel fu tra i primi a applicare al prezioso tubero un efficace metodo di conservazione, il che gli permise di estendere il suo commercio oltre i confini francesi, e ottenere una mention honorable in occasione della Esposizione universale del 1855. Studio ricco di rigorose osservazioni scientifiche, e di pratiche e sperimentate istruzioni per la coltivazione.  

Lot 254

Dubini Angelo. La cucina degli stomachi deboli. Pochi piatti non comuni, semplici, economici e di facile digestione. Con alcune norme relative al buon governo delle vie digerenti. Milano: presso Giuseppe Bernardoni di Gio., 1859. mm 222x140. Pagine XL, 160. Legatura coeva in mezza pelle, piatti ricoperti in carta decorata, dorso liscio con titolo in oro. Discreto esemplare, con diffuse bruniture, macchie e evidenti tracce d'uso. Al recto della carta di guardia ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Tratti in inchiostro a margine di alcune ricette. Il fortunato trattato dedicato agli 'stomachi deboli', pubblicato per la prima volta nel 1842 in forma anonima, perché Dubini  - primario dell'Ospedale Maggiore  di Milano - temeva che fosse giudicata poco consona alla sua statura professionale la scelta di dare alle stampe un libro gastronomico, sia pure di dichiarato intento scientifico. L'identità dell'autore fu però svelata da Paolo Mantegazza, nella lusinghiera recensione che dedicò all'opera di Dubini sull'Almanacco igienico del 1866. L'iniziativa ebbe, quindi, grandissimo successo, e il manuale - la cui consultazione era facilitata dalla disposizione in forma di rubrica delle diverse categorie di piatti - fu ristampato ancora nel 1930 (vedi lotto 324). B.IN.G., 603 (ediz. successive); C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), pp. 48-49.  

Lot 256

Vialardi Giovanni. Cucina borghese semplice ed economica... Servizio alla borghese, francese e russa. 800 ricette di cucina, 350 di dolci... Scelta di piatti adatti pella cura omeopatica e pei giorni di digiuno. Torino: G. Favale e C. Editori, 1863. mm 180x114. Pagine 470. Frontespizio in bella cornice incisa su legno formata da vignette raffiguranti due cornucopie, vivande e utensili da cucina. Numerose illustrazioni silografiche nel testo. Legatura coeva in mezza percallina, piatti ricoperti in carta decorata, in più punti abrasa. Dorso liscio, con titolo vergato su tassello, leggera. Leggera usura delle cerniere, carte di guardia rinnovate. Buon esemplare, frontespizio leggermente brunito e con tracce di polvere. Qualche piccola macchia e traccia d'uso. Prima edizione del classico manuale di Vialardi, cuoco e pasticciere alla Corte Sabauda di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, che propone non ricette complesse e costose, adatte alle sfarzose tavole aristocratiche che pur aveva a lungo servito, ma "una cucina semplice, sana, economica e borghese, cioè adatta ad ogni ceto" (p. 4). Le ricette sono introdotte da una breve illustrazione dei "doveri del maestro di case o della donna casalinga"; interessante e innovativo è l'ultimo capitolo dell'opera, dedicato alla cucina omeopatica (pp. 422-427), le cui virtù erano state diffuse da Samuel Hahnemann nel 1810. B.IN.G., 2035.

Lot 258

Rossi Emanuele. Il Cuciniere italiano moderno. La vera cucina genovese facile ed economica. Ossia maniera di preparare e cuocere ogni sorta di vivande all'usanza di Genova. Genova: presso tutti i libraj, 1865. mm 145x87. Pagine 303, [1]. Legatura moderna in cartonato ricoperto in carta caillouté, titolo breve in oro al dorso, su tassello in marocchino rosso. Buon esemplare, leggera brunitura uniforme delle carte, qualche alone, fioriture e alcune macchie. Piccolo restauro al margine esterno bianco delle ultime due carte.  Prima edizione - non facile a reperirsi - di questo manuale interamente dedicato alle 'vivande alla vera usanza di Genova', e comprendente ben 656 ricette. Nell'avviso ai lettori l'autore critica il simile ricettario dato in quegli stessi anni alle stampe, con il titolo di La Cucineria genovese da Giovanni Battista Ratto (vedi lotto 295). Un'opera che secondo Rossi non ha soddisfatto il pubblico perché "troppo succinto per potersi adattare alla intelligenza dei più ignari nei segreti della cucina" (p. 3). Il ricettario è preceduto da un rapido vocabolario italiano-genovese dei termini culinari, da ancioàda a sûppa. B.IN.G., 1716; C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), pp. 76-77. Non in Vicaire.

Lot 26

Cervio Vincenzo. Il Trinciante... ampliato, et ridotto a perfettione dal cavalier Reale Fusoritto da Narni. In Venetia: appresso gli Heredi di Francesco Tramezini, 1581. In-4° (mm 209x145). Carte [4], 44. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Due iniziali animate silografiche alle carte *2r e *2v. Una tavola fuori testo legata tra le carte*4 e A1 (), due silografie a piena pagina alle carte B2r e B2v. Legatura moderna in cartonato. Esemplare in ottimo stato di conservazione, qualche alone e fioritura; macchie alle carte B3-C1; mancanza all'angolo esterno inferiore della carta B2, con minima lacuna alla cornice della silografia alla carta B2r. Alcuni falli di carta e strappetti. Al frontespizio un'antica mano ha vergato, in inchiostro bruno, alcuni ornamenti calligrafici (una lettera S?). Prima edizione di uno dei più importanti testi di gastronomia del Cinquecento, il primo libro interamente dedicato all'arte del trinciare, redatta da Cervio, già al servizio di Guidobaldo II d'Urbino e poi trinciante del cardinale Alessandro Farnese. L'opera fu pubblicata postuma per le cure di Reale Fusoritto. "Con Il trinciante di Vincenzo Cervio, edito a Venezia [...] l'arte del trinciare raggiunge, alla seconda metà del Cinquecento, piena maturità e completezza. Come leggiamo nella dedica al cardinale Alessandro Farnese, è stato il Reale Fusoritto, subentrato più tardi nello stesso ufficio, a portare alla luce il manoscritto del Cervio [...] Trovandolo 'imperfetto', si è preoccupato di migliorarlo, completarlo e darlo alle stampe" (C. Benporat, Cucina e convivialità italiana nel Cinquecento, Firenze 2007, pp. 45-46). Di grande interesse la descrizione delle forcine e dei coltelli da utilizzare per trinciare un numero sempre maggiore di vivande - carni, pesci, verdure e frutta - indipensabili strumenti di un'arte che con Cervio raggiunge forme di elegante gestualità. Drexel, 234; Vicaire,159; Bitting, 81 nota; Westbury, 45-46; Paleari Henssler, 178; B.IN.G, 454; C. Benporat, Cucina e convivialità italiana del Cinquecento, Firenze 2007, pp. 45-48.

Lot 263

Gouffé Jules. Le Livre des Conserves, Viandes, Poissons, Terrines, Galantines, Légumes, Fruits, Confitures… Ouvrage illustrée de 34 vignettes sur bois. Paris: Hachette, 1869. mm 277x176. Pagine VI, 450, [2], in antiporta ritratto dell'Autore protetto da velina. Buon esemplare con usuali arrossature della carta. Legatura editoriale in mezza tela verde, titolo in oro al dorso e al piatto anteriore. Prima edizione di questo importante trattato ricettario, compilato da Gouffé, considerato "l'apôtre de la cuisine décorative". Figlio di un pasticcere e allievo del grande Marie-Antonin Carême, fu uno dei più celebri cuochi francesi della seconda metà dell'Ottocento. Autore di numerose opere gastronomiche - tra cui il fortunatisimo Livre de Cuisine (vedi 297) - aprì il suo primo ristorante nel 1840 nel Faubourg Saint-Honoré. Convinto dall'amico Alexandre Dumas, nel 1867 assunse la direzione della cucina del Jockey Club di Parigi. Vicaire, p. 418; Bitting, p. 196.

Lot 265

Il Gran pasticciere: ossia l'arte di far da se stessi ogni qualita di paste, biscotti, torte, conserve, composte, ecc. Venezia etc.: Stab. tip. lit. di C. Coen, 1870. mm 160x107. Pagine 207, [1]. Brossura editoriale. Usurata la cerniera alla copertina posteriore, qualche brunitura. Bell'esemplare, carte brunite, qualche alone e piccole mancanza ai margini di alcune carte, lieve gora al margine esterno. Terza edizione, la prima fu proposta dall'editore Coen nel 1864 a Trieste. Il manuale, interamente dedicato alla pasticceria, si rivolge a un pubblico professionale, sia a "pasticcieri cuochi, che tengolo tavola aperta e posseggono anche vasti e doppi stabilimenti", sia a più "modeste botteghe" (pp. 5-6). Paleari Henssler (altre ediz.); C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), p. 64.

Lot 270

Dubini Angelo. La cucina degli stomachi deboli ossia pochi piatti non comuni, semplici, economici e di facile digestione. Con alcune norme relative al buon governo delle vie digerenti. Milano, Bernardoni di Gio, 1877. mm 222x128. Pagine XLII, 160. Brossura editoriale, con alcune macchie, abrasioni, e gore; dorso di recente fattura. Buon esemplare, usuale brunitura delle carte. Frequenti tracce d'uso, aloni a molte carte, compreso il frontespizio. Nota di possesso del tempo, 'Matilde Ferrari', vergata in inchiostro scuro al frontespizio, al cui verso è applicato ritaglio da catalogo di vendita, con rapida descrizione di questo esemplare, allora ancora mancante del dorso. Conservato in camicia in cartoncino. Nona ristampa del trattato di cucina sana e dietetica compilato dal noto medico milanese, apparso per la prima volta nel 1842 e destinato a grandissima diffusione (vedi lotti 254 e 324). In apertura è proposta la recensione che Paolo Mantegazza  aveva dedicato all'opera nell'Almanacco igienico del 1866, e in cui si conclude che "il nostro bravo medico milanese è stato più utile all'umanità col suo libro per gli stomachi deboli che con tutte le sue scoperte scientifiche". B.IN.G., 603 (ediz. successive); C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), pp. 71-72.

Lot 273

Barbier Victor. La Savoie thermale et minerale. Monographie des eaux minérales de deux départements de la Savoie et de la Haute-Savoie. Chambéry: 1878. mm 230x145. Pagine 148, [4] con 1 grande tavola litografica ripiegata fuori testo, e 9 fotografie incollate su carta cartonata. Brossura editoriale stampata. All'occhietto invio autografo dell'Autore. Rara pubblicazione edita in occasione della Esposition Universelle, arricchita da una carta idrologica delle acque minerali litografata da Dijoud ed impressa da Perrin, e 9 fotografie dell'epoca incollate su carta cartonata: Vue generale d'Aix les bains - Place et Thermes à Aix les bains - Villa des Fleurs - Vue de La Bauche - Challes les eaux - Evian vue du lac - une autre vue d'Evian - Marlioz - Vue de Chamonix. Con invio autografo dell'autore in antiporta datato Chambery 2 Settembre 1878.

Lot 274

Vialardi Giovanni. Cucina borghese semplice ed economica... Servizio alla borghese, francese e russa. 800 ricette di cucina, 350 di dolci... Scelta di piatti adatti pella cura omeopatica e pei giorni di digiuno. Torino: Roux e Favale, 1880. mm 190x120. Pagine 470. Frontespizio in bella cornice incisa su legno formata da vignette raffiguranti due cornucopie, vivande e utensili da cucina. Numerose illustrazioni silografiche nel testo. Legatura moderna in cartonato ricoperto in carta decorata. Dorso liscio, su tassello cartaceo titolo dattiloscritto. Esemplare discreto, uniformemente brunito, distacco del frontespizio. Rinforzato il margine esterno delle pagine 48 e 144, senza perdita di testo. Gora al margine superiore dei primi fascioli, qualche alone e fioritura. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Rapida nota di mano coeva al margine della ricetta, a p. 46, degli Agnelotti alla Borghese. Terza edizione - la prima fu pubblicata nel 1863 (vedi lotto 256) - del ricettario compilato dal cuoco e pasticciere alla Corte Sabauda di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, e destinato alle mense borghesi. Come indicato dagli editori Favale al frontespizio, il volume "si spedisce contro Vaglia Postale o Francobolli". B.IN.G., 2036.

Lot 28

Orta Garcia (da). Due libri dell'historia de i semplici, aromati, et altre cose che vengono portate dall'Indie Orientali pertinenti all'uso della medicina…Con alcune brevi Annotationi di Carlo Clusio. Venezia: Appresso Francesco Ziletti, 1582. In-8° (mm 169x110). Pagine [24], 347, [5]. Bianche le ultime due carte. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Iniziali silografiche. Numerose silografie nel testo, alcune a piena pagina. Legatura settecentesca in cartone color senape, dorso liscio, con titolo breve impresso. Alcune leggere macchie al piatto anteriore. Esemplare in ottimo stato di conservazione, leggermente brunite alcune carte. Qualche alone alle ultime carte. Al contropiatto anteriore ex libris 'Timina Caproni di Taliedo'.     Seconda edizione in lingua italiana del trattato dato originariamente alle stampe, in portoghese, a Goa nel 1563, e in latino nel 1567. Il volgarizzamento, curato da Annibale Briganti, aveva visto per la prima volta la luce nel 1576, e ebbe un importante ruolo nella diffusione delle notizie sulle qualità e virtù terapeutiche di alimenti e spezie - tra cui la cannella, la noce moscata, il tabacco, il cocco e il pepe - provenienti dalle Indie. L'edizione, che comprende anche due trattatelli del medico spagnolo Nicolas Monardes (vedi lotto 23), manca a Wellcome ed alle bibliografie gastronomiche, compreso B.IN.G; Adams, O-319 (altra ediz.); Krivatsy 8446. 

Lot 287

Seleskowitz Louise. Wiener Kochbuch... Sechste Auflage. Wien: Verlag von Ig. Leinhart, 1888. mm 226x150. Pagine 524. XVIII tavole litografiche numerate fuori testo e 5 tavole con raffigurazioni di utensili da cucina in fine. Legatura editoriale in tela, impressioni a secco e titoli in oro ai piatti e al dorso. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Sesta edizione, in lingua originale, di questa raccolta di 2058 ricette pubblicata per la prima volta nel 1879 e che ebbe oltre 20 ristampe. L'Autrice, rinomata cuoca e donna d'affari viennese, gestì a partire dai primi anni '90 dell'Ottocento una gastronomia ed enoteca nel centro della città austriaca, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti di qualità. Ricco apparato iconografico, interessante non solo per la riproduzione scenografica dei vari piatti su vassoi da portata, ma anche per le illustrazioni di utensili in uso al tempo.

Lot 288

Ottavi Ottavio. Enologia teorico-pratica. Monografia sui vini da pasto e da commercio rossi e bianchi - comuni, da taglio e scelti e sui vini di lusso, asciutti, liquorosi e spumanti. Seconda edizione con importanti aggiunte. Casale: Cassone, 1888. mm 246x170. Pagine [8], 583, [1] con 210 incisioni, anche a piena pagina. Buon esemplare, parzialmente intonso, uniforme brunitura dei fogli dovuti al tipo di carta. Legatura moderna in cartone, piatti della brossura editoriale stampata conservati. Seconda edizione ampliata (la prima del 1882) ricchissima di illustrazioni di apparecchi, macchinari, torchi, cisterne, botti, sistemi di imbottigliamento...

Lot 297

Gouffé Jules. Le livre de cuisine comprenant la cuisine de menage et la grande cuisine Paris: Librairie Hachette, 1893. mm 260x170. Pagine XVII, 864 con 15 tavole fuori testo (di cui 4 in cromolitografia) e numerosissime illustrazioni nel testo. Legatura coeva in pelle con titoli in oro al piatto anteriore e al dorso, lievi difetti alle cerniere. Bella edizione di questo grande classico della arte culinaria francese redatto da Gouffé, ancien offcicier de bouche deklo Jockey Club di Parigi, e la cui prima edizione apparve nel 1867. Il ricettario ebbe notevolissima fortuna. Più volte ristampato, fu tradotto in lingua inglese, con il titolo di Royal Cookery Book, dal fratello Alphonse, cuoco personale della regina Vittoria. Il  volume è particolarmente ricercato per il magnifico corredo illustrativo. Spetta infatti a Gouffé il merito di avere introdotto per primo il procedimento della cromolitografia all'illustrazione dei libri di gastronomia. Vicaire, 417: "Cet ouvrage culinaire est, avec ceux d'Urbain Dubois, un des plus complets et des plus serieusement traites qui existent; les recettes que l'on y trouvent sont fort recherchées, mais il faut avoir un budget assez important, affecte aux depenses de table, pour pouvoir suivre les savants conseils de ce maitre de l'art culinaire"; Bitting, 195: "This work is considered one of the most important and most sought, though due to the caried materials required in the recipes, more suited to large establishment than to the ordinary household"; Oberlé, 226.

Lot 300

La vera cucina napoletana. Opera contenente una grande quantità di ricette per pietanze, pasticcerie, confetture, liquori, sorbetti, ecc. ecc. Nuovissima edizione. Napoli: Alfredo Meglio, 1895. mm 172x115. Pagine 311, [1] , [5] di pubblicità editoriali. Legatura coeva in mezza pergamena, titolo in oro su tassello al dorso. Piatto anteriore figurato della brossura originale conservato. Buon esemplare, uniformemente brunito. Ricettario napoletano sconosciuto alle bibliografie consultate e assai raro "Indispensabile ai capi di famiglia che desiderano fare una cucina economica familiare e sana per chi vuol dare ottimi pranzi e cene, per chi è in istato di malattia o di convalescenza, per chi vuole imparare il modo di trinciare le carni". Come osserva Benporat, "le ricette [...] sono copiate da Il cuciniere italiano moderno edito da Vignozzi a Livorno nel 1832" (C. Benporat, Ricettari italiani dell'800, "Appunti di Gastronomia", 17 (1995), p. 78).

Lot 301

Gaslini Angelo. Prodotti agricoli del Tropico con riguardo speciale alla Colonia Eritrea. Manuale Pratico del Piantatore. Milano: Ulrico Hoepli, 1896. mm 148x100. Pagine XV, 270, [2], 32. Titolo in rosso e nero. Legatura editoriale, qualche macchia al piatto posteriore, tagli rossi. Buon esemplare. Al frontespizio timbro della Biblioteca del Consorzio Agrario di Acireale. Prima edizione di questo manualetto - pubblicato nella collana "Manuali Hoepli", e dedicato dall'Autore all'allora Ministro per gli Affari Esteri - sulla coltivazione di prodotti coloniali, tra i quali il  caffè, la canna da zucchero, il pepe, il tabacco, cacao, il banano e l'ananas. Le ultime pagine comprendono il catalogo dei Manuali pubblicati dall'editore milanese, fino al 1895.

Lot 304

Salles Prosper. La Grande Cuisine illustrée. Sélection raisonnée de 1221 recettes de cuisine transcendante. Monaco: A. Chène, 1900. mm 270x185. Pagine XII, 533 con numerose illustrazioni nel testo. Ottimo esemplare. Legatura coeva in mezza marocchino con punte, titolo e fregi in oro su dorso a nervi, piatti in carta decorata. Edizione originale di questa enciclopedica opera gastronomica comprensiva di circa 1.500 ricette, dagli antipasti e le zuppe alla pasticceria. Il Montagné (Carcassonne, 1865-Sèvres, 1948) fu chef a Cauteret, San Remo, Monte Carlo, Parigi, dove ebbe un apprezzatissimo ristorante in rue de l Échelle; con Gottschalk fu editore del "Larousse Gastronomique", stampato nel 1938 e introdotto da Auguste Escoffier e Philéas Gilbert e fu autore di una ventina di altre pregiate opere gastronomiche. Oberlé, 270: "Un des grands traités de la cuisine moderne par les deux Prosper. Schraemli voyait dans ce livre un précurseur d Escoffier"; Bitting, p. 415; Schraemli, 114; Walterspiel, 454; Lambert, 280.

Lot 306

Prato Katharina. Manuale di cucina per principianti e per cuoche già pratiche… Quarta edizione italiana. Riveduta ed accresciuta da Ottilia Visconti-Aparnik. Con tre tavole colorate e 51 figure nel testo. Graz: Libreria Styria editrice, 1902. mm 215x140. Pagine VIII, 651, con 3 tavole fuori testo a colori di cui 2 a doppia pagina (funghi e pesci) e 1 singola (carni), grazioso frontespizio figurato. Legatura editoriale in tela azzurra, titolo al dorso e al piatto anteriore con figura di cameriera che serve una pietanza, tagli rossi. Evidenti segni d'uso. Quarta edizione italiana di questo ricettario di oltre 500 ricette, riviste e corrette per meglio adattarsi ai costumi italiani, ma che comprendono molte preparazioni tipiche della cucina bavarese e tirolese. L'Autrice di questo fortunato trattato di tradizione ottocentesca era infatti di origine austriaca e la prima edizione italiana, del 1893, fu tradotta dalla 22esima edizione tedesca.

Lot 31

Pisanelli Baldassarre. Trattato de' cibi, et del bere... Ridotto in un assai bell'ordine, et aggiontovi di molte dotte, et belle Annotationi sopr'ogni capo dal Sig. Franc. Gallina. In Carmagnola: appresso Marc'Antonio Bellone, 1589. In-4° (mm 220x157). Pagine [8], 238, manca l'ultima carta bianca. Frontespizio e testo inquadrati in cornice di filetti silografici. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio e in fine. Testatine iniziali animate e finalini silografici.  Legatura moderna in pelle, dorso a quattro nervi, nome dell'autore in oro al secondo scomparto. Discreto esemplare, in barbe. Uniformemente brunito il frontespizio, con strappetto restaurato, senza perdita di testo. Ai margini bianchi delle prime carte evidenti bruniture e aloni, due fori di tarlo restaurati alla carta croce4, a ledere leggermente due singole lettere. Qualche fallo di carta, lievi gore, fioriture diffuse, tracce d'uso. La vastissima fortuna cinquecentesca del trattato del medico bolognese Pisanelli - pubblicato per la prima volta a Roma nel 1583 - è testimoniata da questa rara edizione apparsa a Carmagnola, presso Marcantonio Bellone, già attivo a Genova e che nel 1584 aveva aperto una tipografia anche nella città piemontese. Il testo è arricchito dalle annotazioni di Francesco Gallina, medico e filosofo originario di Carmagnola.

Lot 311

Prato Katharina. Manuale di cucina per principianti e per cuoche già pratiche… Sesta edizione italiana. Riveduta ed accresciuta da Ottilia Visconti-Aparnik. Con tre tavole colorate e 51 figure nel testo. Graz: Libreria Styria editrice, 1910. mm 218x142. Pagine VII, 617 con 3 tavole a colori di cui 2 a doppia pagina (funghi e pesci) e 1 singola (carni). Legatura editoriale in tela rossa con decorazioni in nero e titolo in oro al piatto anteriore, abrasioni, cerniera anteriore debole. Alla carta di guardia nota manoscritta a firma di 'Mamma Bettina', datata 19 aprile 1955: "Alla cara Clizia perché diventi una brava massaia". Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Sesta edizione, riveduta e accresciuta di questo fortunatissimo trattato di cucina contenente numerose ricette tipiche della cucina tedesca e tirolese (vedi lotto 296).

Lot 314

Baltzer Eduard. Cucina vegetariana... Libro dedicato agli amici di un regime di vita conforme a natura. Rifatto da Carlo Lentze... Tradotto sulla 16ma edizione tedesca. Lugano: Alfredo Arnold, 1910. mm 190x120. Pagine  XVI, 181 con ritratto dell'Autore in antiporta. Bruniture. Legatura editoriale in tela illustrata, cerniera anteriore debole. Titoli in oro al piatto e in nero al dorso. Prima traduzione italiana del Vegetarisches Kochbuch, pubblicato per la prima volta nel 1875 dal teologo protestante e politico Baltzer, fondatore della prima associazione vegetariana in Germania - la Verein für natürliche Lebensweise - e studioso dei precetti di Pitagora.

Lot 318

Acquarello politico-satirico contro il Decreto Legge sull'aumento di pane e pasta. 1920. Acquarello su carta (mm 453x635). Titolato in basso "Tragico-Comico epilogo di un atto insano", firmato "Adivanet(?)" e datato 1920 in basso a destra. In buono stato di conservazione, un piccolo antico rinforzo al verso in un angolo. Bellissimo e interessante acquarello satirico relativo al Decreto Legge sull'aumento di pane e pasta che rappresenta Giovanni Giolitti, allora Presidente del Consiglio dei Ministri, effigiato come una rana schiacciata da un'enorme pagnotta, vicino tre oche starnazzanti che rappresentano i principali partiti politici. Sulla pagnotta è piantato un cartello con l'analisi chimica del pane che recita: "Comune di Roma-Ufficio d'Igiene- Analisi- Fave 30%; Ceci 15%; Crusca 20%;Veccie 10%,Segatura 20%; Frumento (avariato) qualche traccia. Firmato L'Assessore Marchiafava". Intorno alla scena, tracciate in vari colori, diverse altre scritte polemiche.

Lot 321

Dubois Urbain. La cuisine de tous les pays. Etudes cosmopolites. Avec prés 400 gravures composées pour la démonstration des recettes. Douzième édition. Paris: Flammarion, 1926. mm 236x174. Pagine I-XXV, 27-732. Antiporta figurata in rosso con elaborata composizione di gamberi e coquillage, centinaia di illustrazioni in nero nel testo. Ottimo esemplare. Legatura editoriale in tela rossa, titoli in oro al dorso e al piatto anteriore. Importante raccolta di oltre 2000 ricette di tutto il mondo, un classico della letteratura gastronomica francese sulla cucina straniera, arricchito da centinaia di illustrazioni. In principio sono raccolti un centinaio di menù tipici di varie città europee, ma anche russe, statunitensi e turche.

Lot 325

Dellepiane Gaspare. La cucina di strettissimo magro senza carne, uova e latticini... composta a comodo del pubblico per S. D. dei Minimi di S. Francesco di Paola. Genova Certosa : Marchese & Campora, 1931. mm 196x135. Pagine VI, 283. Brossura editoriale stampata, strappi alle cerniere e ai margini dei piatti. Note e segni a lapis a molte carte. La Cucina di Strettissimo Magro di frate Gaspare delle Piane include 476 preparazioni che vanno dall'antipasto al dolce, proponendosi come un vero e proprio ricettario quaresimale ben consapevole che: "La carne dei molluschi, dei crostacei e di tutti quanti i pesci è diversa da quella dei quadrupedi e dei volatili e perciò il pesce rappresenta una buona varietà nell'uniforme dieta consuetudinaria".

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