[Leopardiana]. Due belle e lunghe lettere autografe firmate rispettivamente dal padre e dalla sorella del poeta di Recanati, ambedue indirizzate a Pietro Pellegrini, legale di casa Leopardi e, successivamente, curatore insieme a Pietro Giordani degli studi filologici leopardiani. La prima, 1 pagina in 4°, datata ‘Recanati li 19.Agosto 1845’ è firmata da Monaldo Leopardi e tratta di alcunestampe del conte, la seconda, 2 pagine in 8°, è minutamente vergatae firmata da Paolina che in due punti riferisce anche del fratelloGiacomo. Bell’insieme. 400
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Gabuzio, Giovanni Antonio. De vita et rebus gestis Pii V. Pont. Max. libri sex. Roma, Luigi Zannetti, 1605. In 2° (322 x 217 mm); [12], 323 [i.e. 243], [33] pagine. Stemma papale incisa in rame al frontespizio, ritratto inciso a piena pagina (qualche fioriture.) Legatura coeva in pergamena floscia con titolo manoscritto al dorso e tracce di 2 bindelle. Nota di possesso al frontespizio. Esemplare nella variante B segnalata da SBN. Nel lotto altri 5 volumi di biografie. (6 volumi) 150
[Religione]. Lotto composto da una miscellanea che comprende il Caeremoniale clericorum regularium S. Pauli del 1713, le Constitutiones clericorum regularium S. Pauli decollati del 1617, e 4 altri volumi, con tra l’altro la Dichiaratione de i Salmi di David di Francesco Panigarola del 1586 in legatura coeva in pergamena con unghiatura. (5 volumi) 250
Sanzio, Raffaello. Imagines veteris ac novi Testamenti a Raphaël sanctio Urbinate in Vaticani Palatii Scystis mira picturae elegantia expressae. Roma, Gian Giacomo de’ Rossi, 1674-75. In 2° oblungo (335 x 460 mm). Frontespizio ornato con il ritratto di Cristina di Svezia dedicataria dell’opera entro elaborata cornice, tavola con il ritratto di Raffaello, 52 tavole numerate, 1 tavola non numerata raffigurante Isaia in fine volume (tracce d’umidità al mergine inferiore di alcune carte.) Legatura coeva in bazzana marrone, dorso a 6 nervi con ricca decorazione dorata e tassello rosso per il titolo, tagli rossi. Rara prima edizione, completa dell’ultima tavola spesso mancante. Magnifica opera splendidamente illustrata dalla tavola allegorica dedicata a Raffaello disegnata da Carlo Maratta e dalle tavole incise da Pietro Aquila e Cesare Fantetti tratte dalla celeberrima serie di affreschi raffaelleschi in Vaticano con le scene della Bibbia e del Nuovo Testamento. 2.500
Ficino, Marsilio. Contro alla peste […] Insieme con Tommaso del Garbo, Mengo da Faenza, & altri autori, e ricette sopra la medesima materia. Firenze, Giunta, 1576. In 8° (153 x 105 mm); [8], 120, [16] pagine. Marca tipografica al frontespizio (aloni.) Legatura del secolo XX in cartonato decorato. Famosa pubblicazione di Ficino nella quale si indagano le cause e i rimedi contro la peste, un “vapore velenoso concreato nell’aria, inimico dello spirito vitale” (p. 1). Nel lotto altri volumi usciti dalla tipografia dei Giunta: Segnaliamo De le lettere familiari di Annibale Caro del 1581, Rime del commendatore Annibal Caro del 1584, Rime di M. Vincentio Martelli del 1563 ed Annotationi et discorsi sopra alcuni luoghi del Decameron del 1574. (5 volumi) 300
[Dalì]. Bella e fresca copia dei 5 volumi della Biblia Sacra stampati a Milano da Rizzoli nel 1967-69 con le meravigliose 105 tavole incise a colori da originali di Savador Dalì. Esemplare 590 dell’edizione di lusso con legatura in pelle nocciola e astucci ricoperti in moirée di seta beige. (5 volumi) 2.000
Simplicio. Commentaria in tres libros Aristotelis de anima. Alexandri Aphrodisiei comentaria in librum de sensu, & sensibili. Michaelis Ephesii annotationes in librum de memoria, & reminiscentia. De somno, & vigilia. Venezia, eredi di Aldo Manuzio e Andrea Torresano, 1527. In 2° (315 x 215 mm); [2 su 4], 187, [1] carte. Marca tipografica al frontespizio ed in fine, testo solo in greco (mancano la carta del privilegio e la carta bianca nel primo fascicolo.) Legatura coeva rinascimentale in marocchino bordeaux su cartone, decorazioni geometriche a secco ai piatti, titolo manoscritto (macchie e mancanze). Esemplare fresco e marginoso postillato da mano coeva di questa editio princeps che contiene numerose opere greche. Renouard 104:5. 700
[Firenze]. Segni, Bernardo. Storie fiorentine. Augusta, David Raimond Mertz, e Johann Jakob Meyer, 1723. In 2° (362 x 220 mm); 2 parti in 1 volume; [12], 384, [46]; [2], 42, [4] pagine. Frontespizio stampato in rosso e nero, ritratti di Segni e Capponi a piena pagina (poche fioriture marginali.) Legatura coeva in pergamena con titolo in oro su tassello al dorso, tagli a spruzzo (piccoli strappi alle cerniere). Prima edizione di questa storia di Firenze dal 1527 al 1555, privo del paragrafo che narra “il turpe eccesso di Pier Luigi Farnese contra il Vescovo di Fano” a pagine 340, sostituito da una serie di puntini (cfr. Gamba 912). Nel lotto anche un esemplare dell’ Istoria delle guerre della republica fiorentina di Benedetto Varchi nell’edizione di Pieter van der Aa del 1723. (2 volumi) 250
Plinio. Quae in isto continentur opusculo. C. Plinii iunioris epistolae per Philippum beroaldum emendatae. [Venezia, Albertino da Lessona, 1501]. In 4° (212 x 157 mm); [90 su 102] carte. (Mancano gli ultimi due fascicoli di 12 carte.) Legatura moderna in tela. Nota di possesso di Ludovico Antonio Muratori sul recto della seconda carta. Esemplare di splendida provenienza appartenuto al celebre storico, bibliotecario e numismatico modenese Muratori (1672-1750). 300
Valerio Massimo. Valerius Maximus noviter recognitus cum commentario historico videlicet ac litterato Oliverii Arzignanensis. Milano, Niccolò da Gorgonzola e Agostino da Vimercate, 1522. In 2° (297 x 207 mm); [10], CCLXXI, [1] carte. Frontespizio entro cornice decorata, stampato in rosso e nero con marca tipografica, vignette figurate nel testo (piccoli fori al frontespizio, mancanze al margine inferiore delle prime carte, piccoli difetti ed aloni.) Legatura moderna in vitellino color testa di moro, in imitazione di una legatura rinascimentale, motivi geometrici ai piatti e al dorso, unghiatura à dentelles. Raro postincunabolo curato da Oliviero d’Arzignano e Josse Bade. 400
[Belgio]. Lotto composto da De bello belgico di Famiano Strada nell’edizione romana di Corbelletti del 1653-58 in 2 volumi e nell’edizione di Amsterdam di Jan Jansson del 1653, con legatura coeva in pergamena e numerosi tavole e ritratti. Nel lotto anche il Compendium geographicum nell’edizione elzeviriana del 1643 e Della guerra di Fiandra descritta dal cardinal Bentivoglio del 1632. (5 volumi) 200
Piccolomini, Enea Silvio. Epistole de dui amanti composte dal fausto et eccellente papa Pio. Venezia, Matteo Pagano, 1554. In 8° (148 x 98 mm); 48 carte. Frontespizio con grande marca tipografica incisa in legno, un capolettera figurato colorato da mano posteriore (restauro alla metà inferiore dell’ultima carta.) Legatura del secolo XVII in piena pergamena, titolo impresso in oro su tassello scuro al dorso, tagli a spruzzo. Ex libris Crespan. Bell’esemplare di una delle più conosciute ed amate storie scritte dal futuro papa Pio II, composta sotto forma di lettera indirizzata a Mariano Sozzini. L’opera ebbe larghissimo successo dalla sua prima comparsa a stampa nel 1468 tanto da vedere più di 70 edizioni pubblicate tra il XV e il XVI secolo. 200
[Musica]. Pontificale secundum ritum sacrosancte Romane ecclesie. Lione, Hector Penet, 1542. In 2° (345 x 245 mm); 3 parti in 1 volume; [4], ccliiii, [2] carte. Tre frontespizi entro cornice figurata stampati in rosso e nero, testo anche musicale in rosso e nero su due colonne, vignette xilografiche nel testo (qualche alone nell’ultima parte.) Legatura del secolo XX in mezza pergamena con angoli, titolo in nero al dorso. Rara edizione curata da Alberto da Castello, domenicano nel convento dei SS. Giovanni e Paolo, nato a Venezia nel sestiere di Castello, da cui prese il nome. Adams L-1239. 250
[Veneto]. Portenari, Angelo. Della felicità di Padova […] libri nove. Padova, Pietro Paolo Tozzi e Pasquati, 1623. In 2o (305 x 220 mm); 7, [13], 521, [39] pagine. Antiporta figurata incisa su rame, 3 tavole incise e più volte ripiegate, figure xilografiche nel testo che tra l’altro raffigurano macchine da guerra e una veduta della basilica di S. Antonio (strappi alle tavole delicatamente restaurati, macchia brunita alle prime tre carte.) Legatura coeva in pergamena rigida con titolo manoscritto al dorso liscio. Ex libris di Pietro Toesca. Prima ed unica edizione proveniente dalla biblioteca di uno dei più grandi storici dell’arte del Novecento italiano. Vinciana 913. 800
Manzoni, Alessandro. I Promessi sposi Storia milanese del secolo XVII scoperta e rifatta. Milano, Vincenzo Ferrario, 1825-26. In 8° (202 x 132 mm); [2], 352; [2], 368; [2], 416, [2] pagine. (Manca l’occhietto nei tre volumi, mancanza al margine inferiore dell’ultima carta con perdita di testo nei primi due volumi, poche sporadiche fioriture.) Legatura coeva in mezzo vitellino color testa di moro, fregi e titolo in oro al dorso liscio, tagli a spruzzo. Prima edizione in prima tiratura che si distingue dai successivi per la presenza dell’errore “questa storia” da correggere in “di questa storia” alla p. 378 del terzo volume, elencato nell’errata corrige ma non presente in tutti gli esemplari (cfr. WUZ 8/2002). (3 volumi) 1.500
Guerrino, Tommaso. Tavole gnomoniche per disegnare in diversi modi gli orologi solari sopra piani orizontali, e verticali. Milano, Pietro Agnelli, 1762. In 2° (368 x 247 mm); 229, [3], 229-257 [i.e. 258], [1] pagine. Ritratto inciso dell’autore in antiporta, 1 tavola ripiegata fuori testo, tabelle e diagrammi xilografici nel testo, 1 illustrazione a volvella (qualche piccola sporadica macchia.) Legatura coeva in marocchino rosso con ricca decorazione geometrica e fitomorfa ai piatti e al dorso, labbri dorati, tagli dorati e marmorizzati (abili restauri alle cuffie, tassello rinnovato, sguardie e carte bianche rinnovate). Prima ed unica edizione stampata su carta forte in bellissima legatura. Esemplare arricchito da qualche errata slip editoriale nelle tabelle. 500
Vergerio, Pietro Paolo. De ingenuorum educatione liberorum et liberalibus artibus. Brescia, Lodovico Britannico, 1528. In 4° (210 x 150 mm); [48] carte. Frontespizio con il titolo entro elaborata cornice di festoni florale e allegorici incisa in legno, capilettera ornati (foro di tarlo al margine interno e alone di umidità con piccola perdita all’angolo e al margine superiore.) Legatura moderna in piena pergamena con rotella fitomorfa sui piatti e titolo in oro al dorso. Rarissima edizione di questo trattato di Pietro Paolo Vergerio il Vecchio. Oltre che grande umanista, egli fu storico, grecista e giureconsulto. Composta a Padova intorno al 1402, l’opera discetta dell’educazione liberale, da attuarsi attraverso gli studi di lettere, filosofia e scienze oltre che attraverso gli esercizi fisici e militari, per formare una personalità armoniosamente sviluppata in senso fisico e spirituale. 400
[Veneto]. Frizzi, Antonio. Memorie storiche della nobile Famiglia Bevilacqua. Parma, Reale Stamperia e Giambattista Bodoni, 1779. In 4° (288 x 2oo mm); [8], XXIV, 266, [2] pagine. Antiporta con le armi della famiglia, albero genealogico ripiegato, 3 vignette incise da Patrini raffiguranti Bevilacqua, Macastorna e Brentino. Legatura coeva in pergamena con titolo in oro su tassello arancione, tagli rossi. Esemplare fresco e marginoso di questa edizione sulla famiglia nobile di origini veronese, stampata su carta forte. Brooks 144. 100
Catone. De re rustica. M. Catonis lib. I. M. Terentij Varronis lib. III. Palladij lib. XIII. Lione, Sébastien Gryphius, 1537. Legato con: Columella, Lucio Giunio Moderato. De re rustica. Lione, Sébastien Gryphius, 1537. Legato con: Merula, Giorgio. Priscarum vocum, in libris de re rustica. Lione, Sébastien Gryphius, 1537. In 8° (160 x 110 mm). Prima opera: 417, [27] pagine. Marca tipografica al frontespizio; seconda opera: 530, [18] pagine. Marca tipografica al frontespizio; terza opera: [89 su 92] carte. Marca tipografica al frontespizio (qualche alone, piccoli difetti, mancano le ultime 3 carte nella terza opera.) Legatura del secolo XVIII in mezzo vitellino con angoli, fregi e titolo in oro su tassello al dorso. Nota di possesso “Joviae Bibliothecae”. Bella miscellanea di tre opere uscite nello stesso anno da Gryphius a Lione. 300
Bonarelli, Prospero. Il Solimano tragedia del co. Prospero Bonarelli al ser.mo Granduca di Toscana. Firenze, Pietro Cecconcelli, 1620. In 4° (213 x 156 mm); [12], 162, [2] pagine. Frontespizio inciso che raffigura l’autore in costume di scena, che regge uno scudo con il titolo dell’opera, sormontato dallo stemma dei Medici. Cinque tavole a doppia pagina raffiguranti scenografie, il tutto inciso da Jacques Callot (frontespizio anticamente foderato, rinforzo marginale alle prime 4 carte e alla prima tavola, qualche leggero alone.) Legatura coeva in pergamena con titolo in oro su tassello al dorso, tagli gialli. Prima edizione. Il Solimano fu la prima rappresentazione teatrale che si servì di scene mobili. Cicognara 1086; Berlin Kat. 4112; Gamba 1810: “Tra le molte edizioni di questa tragedia è la presente molto ricercata per la vaghezza delle figure”; Libreria Vinciana 3870: “Tragedia in cinque atti, una delle più importanti ed interessanti del secolo XVII, assai ricercata per la bella veste tipografica”. 600
Hugo Ripelinus di Strasburgo. Compendium Theologice Veritatis. Venezia, Pietro Quarengi, 1510. In 4° (195 x 137); [95 su 96] carte. (Manca l’ultima carta bianca, qualche sporadica macchia, esemplare composto?) Legatura posteriore in mezza pergamena con angoli. Opera erroneamente attribuita ad Alberto Magno, stampata da Quarengi, tipografo bergamasco attiva a Venezia dal 1501 al 1517 circa. 150
[Illustrati]. Biblia, ad vetustissima exemplaria nunc recens castigata. Venezia da Altobello Salicato e dagli eredi di Niccolò Bevilacqua, 1574. In 4° (200 x 150 mm); [24], 1126 pagine. Frontespizio entro elaborata cornice figurata, più di 600 vignette figurate che si basano sulle xilografie di Hans Holbein, Bernard Salomon and Pierre Eskrich, testo entro cornice (manca l’ultima carta bianca, piccole mancanze a qualche angolo, aloni alle prime carte.) Legatura di poco posteriore in pergamena. Edizione veneziana rivista e corretta della Vulgata, celebre per le illustrazioni. Tenschert, Biblia Sacra, n. 44. 300
Quinto Orazio Flacco. Opera. Venezia, Donnino Pinzi, 1405 [i.e. 1505]. In 2° (295 x 207 mm); 266, [4] carte con l’ultima carta bianca presente. Illustrazione xilografica a piena pagina al recto delle prima carta, figure xilografiche nel testo (macchia al margine superiore delle ultime carte.) Legatura del secolo XX in pergamena, tagli cesellati sei-settecenteschi. Bel postincunabolo curato tra l’altro da Cristoforo Landino e Antonio Mancinelli. Edizione rara con nessun passaggio in asta. Prima edizione di Pinzi stampata nel Cinquecento che segue l’incunabolo del 1495. Sander 3457; De Marinis, Il castello di Monselice, p. 60. 600
[Costumi]. Vecellio, Cesare. De gli habiti antichi, et moderni di diverse parti del mondo libri due. Venezia, Damiano Zenaro, 1590. In 8° (180 x 123 mm); 2 parti in 1 volume; [24], 499, [1] carte. Il primo frontespizio entro cornice xilografica figurata architettonica, 413 figure xilografiche di Christoph Krieger su disegno di Vecellio ad illustrare gli abiti e i costumi delle diverse parti del mondo, antichi e moderni, incluse 5 vedute di Venezia a piena pagina (abili antichi restauri al margine di due carte che toccano qualche lettera e la cornice di una figura, poche piccoli aloni.) Legatura del secolo XIX in cartonato verde alle armi di Sir William Stirling-Maxwell, titolo in oro al dorso liscio, tagli verdi (tagli sbiaditi, piccoli difetti). Nota di possesso di Sir Erasmus Philipps, 5th baronet, of Pembroke College, timbro di Lord Milford ed doppio ex libris di Sir William Stirling-Maxwell (1818-1878). Esemplare con magnifiche provenienze di questa prima edizione. Si tratta del primo trattato sistematico sull’estetica del vestire con lo scopo di presentare e illustrare i costumi del mondo, in un secolo in cui si diffuse lo spirito di conoscenza e curiosità avviato grazie alle nuove scoperte geografiche, e che trovò riscontro proprio con la pubblicazione di questi testi. Adams V 314; Cicognara 1819; Colas II 1060-61; Vinet 2093. Esemplare arricchito da una nota manoscritta di William Stirling-Maxwell nella quale dichiara: “First edition of a very interesting book with the woodcuts […] have been depicted by Titian”. 3.000
Lucrezio Caro. Lucretius. Venezia, Aldo Manuzio e Andrea Torresano, 1515. In 8° (158 x 92 mm); [8], 125, [3] carte. Marca tipografica al frontespizio e in fine (abili restauri al frontespizio.) Legature del secolo XVIII in pergamena con fregi dorati e titolo in oro su tassello al dorso liscio. Seconda edizione aldina curata da Andrea Navagero, e ultimo volume ad essere stampato da Aldo prima della sua morte il 6 febbraio del 1515. Renourd 74:11. 450
Spadino da funzionario, dating: early 20th Century, provenance: Kingdom of Italy, dating: early 20th Century, provenance: Kingdom of Italy, Straight, double-edged blade with remains of engravings depicting trophies, floral motifs and Savoy edges. Brass hilt with remains of gilding. Shell-guard with crowned Savoy eagle in.relief. Guard with lion head and floral decorations. Cap with relieved head. Lateral bands of the grip featuring a relieved, Savoy shield. Mother-of-pearl grip scales. Missing scabbard. , length 88 cm.
Terenzi, Marcello, dating: third quarter of the 20th Century, provenance: Rome, dating: third quarter of the 20th Century, provenance: Rome, 'Stiletto da Bombardiere'; National Museum of Castel Sant'Angelo, Unione Tipografia Spoleto, Roma, 1962; 12 pages (text) and 15 pages with b/w pictures. Paperback., height 24.5 cm.
1971 FAIRS CUP FINAL Leeds United v Juventus (2nd Leg) played 3 June 1971 at Elland Road, Leeds. Scarce ''Stadio'' newspaper style issue dated 3 June 1971. Front cover is titled ''ORE 20,30 DA LEEDS Secondi Finali di Coppa Delle Fiere JUVE!'' Includes full team line-ups and match previews. Also previews the Anglo-Italian Cup games played that day in Italy including Bologna v Huddersfield, Sampdoria v Swindon Town, Inter v West Brom, Roma v Blackpool & Verona v Stoke City. Generally good
796-798 AD. Kings of Kent. Obv: with EAD / BEARHT / REX in three lines with HT in monogram divided by pellet-ended bars with trefoil before first and third lines and pellet after first. Rev: with DV / DA in two lines with many pellets around, within a shield-like device with cross and pellets at sides. S. 875 variant; N. 202/1; Naismith C5.1. See Early Medieval Corpus, Fitzwilliam Museum, Cambridge, reference EMC 2016.0254 (this coin"). 1.39 grams. . Found near Maidstone, Kent, UK, 2016. This is the second known specimen of Naismith type C5.1, from different dies to C5.1a.. . Extremely fine; about as struck. Excessively rare; the second recorded specimen.
1422-1430 DA. Annulet issue. Obv: facing bust with annulet each side of neck within tressure with +HENRIC DI GRA REX ANGL Z FRANC legend. Rev: long cross and pellets with annulet to first and third quadrants with +POSVI DEVM ADIVTORE MEVM and VILLA CALISIE legends for Calais mint. S. 1836; N. 1424. 3.35 grams. . [No Reserve]. Very fine.
16th century AD. A Paduan cast bronze mount in the form of a naked satyr standing on a bar terminating in a recurved hoof; the left hand gripping the hair and right hand bearing an amphora of wine raised to the shoulder; to the rear, a bracket for attachment; supplied with custom-made display stand. Cf. Kaufmann, L. The Noble Savage: Satyrs and Satyr Families in Renaissance Art, Michigan, 1981, for discussion. 1.2 kg, 20.5cm including stand (8"). Ex Levett Collection, Musée d’Art Classique de Mougins, France; formerly with Peter Sternberg, early 1980s, and an XRF ancient metal test certificate from Oxford X-ray Fluorescence Ltd accompanies the piece. During the Renaissance the Satyr personified evil, or rather lust, one of the Seven Deadly Sins of the Bible. The well known antics of the satyrs from Greek and Roman art and literature, which included drunkenness and fornication, would have led to them being seen in a negative light in Christian Europe. However, around 1500 Satyrs started to be seen for a short while in a new light, reflecting interest in primitivism, at the start of the age of exploration. Thus satyrs began to be depicted together with their families, and it is possible that this piece formed part of a larger group, possibly an inkstand. Such inkstands were the characteristic product of the workshop of Severo Calzetta, known as Severo da Ravenna, who trained in Padua but spent most of his career working in the city of Ravenna, where he developed a successful business producing bronzes in large numbers. Utensils such as his inkstands were produced as separately cast components which were screwed together to create the finished product. Many examples of the satyr inkstand survive but very few which are absolutely intact. . Very fine condition.
20th-19th century BC. A cuneiform clay tablet with text to both broad faces and one edge; accompanied by an old scholarly note, typed and signed by W.G. Lambert, late Professor of Assyriology, University of Birmingham, 1970-1993, which states: ’Clay Tablet, 96 x 54 mm. with Cuneiform Inscription. This is an oblong tablet, written on both sides. The surface is abraded in parts so that no co[m]plete decipherment is possible, but its character can be ascertained and some of it can be translated. The text is of ten sections of three lines each, 6 on the obverse, four on the reverse, with four extra lines of different character as a kind of colophon. The ten sections are set out like a lexical text: a Sumerian sign is written as the first sign of the line, then after a gap the line is completed with a group of signs: in some sense rendering the initial sign. The first line of each section has such Sumerian signs, the second and third only one. They are: ŠITA, DIŠ, and Ù. The Babylonian complement is always an Old Babylonian personal name, and never the same name twice. Two sections will illustrate this: SITA-a-ap-xx a-li-ilu-ki-in/ DIŠ e-pe-es-ilu/ Ù a-pil-ili-su / ŠITA.nam èr-ra-da-pi-in/ DIŠ a-……-i-mi-id/Ù i-li-ip-pa-al-sa-am. This is so far unique in Old Babylonian lexical texts, and it is not clear how the names came to be mated to the signs in the first column, nor what was being achieved thereby. This is thus a rare document so far without parallel.' 158 grams, 96mm (3 3/4"). From a North London collection; acquired in the 1970s. . Fine condition, some abrasion. Very rare.
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