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Lot 100

Aretino Pietro. Le lettre... Di nuovo impresse e corrette. 1538. In-8° (mm 146x93). Carte 218, [5] (di 6, manca l`ultima carta bianca). Ritratto dell`Autore inciso in legno al frontespizio. Spazi bianchi con letterine guida. Frontespizio quasi completamente staccato con fori e strappi, sobrio il margine superiore di alcune carte. Diffuse bruniture. Legatura novecentesca in mezza pelle bianca, piatti ricoperti da carta avana, dorso liscio con titolo in oro. Ex libris `LA` al contropiatto anteriore. Rara edizione - solo quattro esemplari censiti nelle biblioteche italiane e straniere - del Primo libro delle lettere dell`Aretino, stampate per la prima volta a Venezia da Francesco Marcolini nel 1538 in formato in folio. La raccolta, dedicata dall`Autore al duca di Urbino, ottenne subito un successo straordinario tanto che tutti i principali editori veneziani si affrettarono nello stesso anno a fornirne edizioni tascabili - Curzio Navò, lo Zoppino, il Torresano e Venturino Ruffinello - tutte basate sull`originale marcoliniana. Casali, 30; P. O. Casi, Bibliografia di e su Pietro Aretino dal 1512 ai nostri giorni, 1998, 44.

Lot 101

Argelati Filippo. Bibliotheca scriptorum Mediolanensium, seu Acta, et elogia virorum omnigena eruditione illustrium... Additis literariis monumentis post eorumdem obitum relictis, aut ab aliis memoriae traditis. Mediolani: In aedibus Palatinis, 1745. Tre parti in due volumi in-folio (mm 406x252). Pagine [6], XV, [1], 12, colonne DCXVI, pagine [28]; pagine [84], colonne 754, [1]; [4], colonne 755-1706, pagina [1]; pagine [4], colonne 1711- 2468, pagine [2], colonne 3-64, pagine [5]. Frontespizi impressi in rosso e nero con vignetta incisa su rame. Ritratto inciso su rame di Maria Teresa al primo volume. Grandi capilettera, testatine e finalini incisi con vedute di Milano. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Legatura coeva in pergamena su piatti in cartone, titolo impresso in oro su tassello in pelle; tagli spruzzati in rosso. Fori di tarlo, macchie e mancanze al dorso delle legature, in particolare del primo volume. Nota manoscritta al frontespizio del primo volume `opus emptum`, datata 1757. (2) Rara prima edizione della ""migliore bibliografia che si abbia degli scrittori milanesi, come dei non milanesi ma che scrissero su Milano, anteriori alla prima metà del secolo XVIII"" (Hoepli). Questa importantissima bibliografia venne redatta da Filippo Argelati, antiquario e prefetto dell`Ambrosiana, fondatore della Società Palatina. Breslauer-Folter, 103; Parenti, Bibliothecari, 33; Petzholdt, 361; Peignot, 333; Ottino-Fumagalli, 68. 

Lot 109

Baldassini Tommaso. Notizie historiche della reggia citta di Iesi. Nelle quali si dà notizia della dilei origine, suo Fondatore, suoi Eroi, Vescovi, Governatori, e politico Governo... Dedicate all?eminentissimo, e reverendissimo sig. cardinale Francesco Barberino protettore. In Iesi: nella stamperia di Alessandro Serafini, 1703. In-folio (mm 296x209). Pagine 4, [4], 211, [9]. Manca come di consueto l`antiporta. Stemma cardinalizio dei Barberini inciso su legno e impresso in rosso e in nero al frontespizio. Capilettera, testatine e finalini xilografici. Arrossature e carte uniformemente brunite. Legatura coeva su piatti in cartone, dorso liscio con titolo impresso in oro su falso tassello. Macchie e abrasioni ai piatti. Rara prima edizione di questa importante opera per la storia marchigiana. L`autore Tommaso Baldassini (1635-1703), morì mentre il libro stava per essere dato alle stampe. Lozzi, 2228 (in nota): ""Raro"".

Lot 116

Barozzi da Vignola Jacopo. Regola delli cinque ordini d`architettura... Libro primo, et originale. [Roma: 1617?]. In-folio (mm 393x244). 48 tavole incise in rame di cui alcune ripiegate. LEGATO CON: 46 tavole miscellanee, alcune tratte da Alcune Opere d`Architettura. In Roma: 1617. Lievi bruniture e macchie d`inchiostro, ampia gora all`angolo inferiore di alcune carte, alcuni restauri alle prime due carte. Note di differenti mani e periodi, di cui alcune coeve alle tavole e al verso delle stesse. Legatura tardo ottocentesca in mezza pelle. Raccolta di tavole del celebre trattato dedicato ai vari ordini architettonici. Apparso originariamente a Roma nel 1562, la chiarezza e l`efficacia didattica dell`esposizione ne determinarono l`immediato successo, e numerose furono le edizioni e traduzioni in altre lingue che ne seguirono tra il Cinquecento e il Seicento. L`edizione romana del 1617 fu curata da Francesco Villamena. All`opera del Barozzi sono legate tavole tratte da altre serie edite a Roma illustranti facciate, piante e prospetti della città fra cui alcune tirature tarde della bottega lafreriana.

Lot 12

Silius Italicus Gaius. Punica (comm. Petrus Marsius). Venezia: Boneti Locatelli, 18 maggio 1492. In-folio (mm 310x205). Carte [156]. Segnatura: a-s8, t-u6. Testo in carattere romano su 62 linee. Marca tipografica xilografica al recto dell`ultima carta. Belle iniziali ornate su fondo nero, alcune su dieci linee. Discreta copia, fori di tarlo ai primi due fascicoli e ai fascicoli q-u, con perdita di alcune lettere del testo; strappo restaurato a carta a4. Fioriture e bruniture diffuse. Piccolo foro da punteruolo ai fascicoli b-p, senza alcuna perdita di testo. Legatura moderna in mezza pergamena, piatti ricoperti con carta decorata. Al verso della carta di guardia anteriore la nota di possesso di mano ottocentesca `Nicolas Lacus maioris`. Edizione dei Punica, opera che aveva visto per la prima volta la luce a Roma, intorno al 1471, per i tipi di Sweynheym e Pannartz e le cure di Pomponio Leto. L`edizione data alle stampe dal tipografo di origine bergamasca Boneto (Benedetto) Locatelli - a spese di Ottaviano Scoto - comprende il commentario dell`abruzzese Pietro Marso, per la prima volta apparso a corredo del testo nel 1483. Marso, di solida formazione umanistica, era stato allievo a Roma di Pomponio Leto e Domizio Calderini. La redazione del commentario ai Punica, corredato di un ampio repertorio di fonti latine e greche e basato sul testo dell`edizione romana del 1471, si data al 1476. HC 14740*; GW M4213; BMC V 439; IGI 8977; Goff S-508.

Lot 127

Besler Michael Rupert. Rariora Musei Besleriani quae olim Basilius et Michael Rupertus Besleri collegerunt... nunc commentariolo illustrata a Johanne Henrico Lochnero. [Nurnberg]: 1716. In-folio (mm 303x195). Pagine [24], 112 con 1 ritratto ripiegato e XL carte di tavole più volte ripiegate finemente incise in rame. Frontespizio in rosso e nero. Ottimo esemplare. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso. Rara edizione originale, con le aggiunte e i commenti di Johann Heinrich Lochner e 16 tavole non presenti nell`edizione del 1616, di questo catalogo descrittivo del famoso gabinetto di curiosità di Basilius Besler. La sua Wunderkammer, dedicata ai tre regni della natura e alla cui formazione contribuì anche il nipote Michael Rupert, è considerata uno dei primi musei privati tedeschi. ""This beautifully illustrated work, describes various objects of natural history contained in the collection started by Basilius Besler and continued by his nephew, Michael Rupert Besler. A beautiful portrait of Johann Henrich Lochner (1695-1715) is used as a frontispiece. The text then presents descriptions of the objects pictured on the accompaning plates. These illustrate fruits, roots & berries, birds, lizards, salemanders, aligators, snakes, sharks, fishes, turtles, octopus, crabs, shells, starfish, sponges, corals, fossil shells, stones, fossil plants and fossil shark teeth. The 24 plates originally published in Michael Rupert Besler`s Gazophylacium Rerum Naturalium (Nuremberg, 1642) are republished in this work, together with 16 additional"" (Wilson, The Mineralogical Record, 205). Murray, Museums, I, 98-99 e II, 117; Cobres, 102; Wood, 439; Pritzel, 747; Dance, 13; Freilich Collection, 362.

Lot 128

Béthune Maximilien. Memoires des sages et royalles oeconomies d`estat, domestiques, politiques et militaires. A Amsterdam: Chez Aletinosgraphe De Cleartimelee & Graphexechon De Pistrarte [i.e. Hotel de Sully: Jacques Bouquet], 1638.. In folio (mm 350x230). Pagine [8], 459 pagine. Marca tipografica incisa al frontespizio colorata al tempo, fregi e testatine incise nel testo. Lievi fioriture. Legatura in pelle marrone con piatti riquadrati da doppio filetto in oro, dorso a sei nervi con fregi e titoli in oro, tagli marmorizzati. Abrasioni alle cerniere. Al recto della sguardia anteriore ex libris di Giulio Costantini.  Celebre contraffazione della prima rarissima edizione di questa apologia di Enrico IV. 

Lot 13

Petrarca Francesco. De remediis utriusque fortunae (ed. Nicolaus Lucarus). Cremona: Bernardinus de Misintis e Caesar Parmensis, 17 novembre 1492. In-folio (mm 320x 250). Carte [166]. Segnatura: [*]4 (-*1), a-b8, c-z6, A-B6, C6. Testo in carattere romano su 43-44 linee. Marca tipografica in fine. Bella iniziale miniata alla carta a2r. Spazi bianchi per capitali. Bell`esemplare, ad ampi margini. Alcuni piccoli fori di tarlo ai primi fascicoli, a ledere occasionalmente alcune lettere del testo. Legatura in marocchino a grana lunga blu notte, dorso liscio, diviso in scomparti e con titolo breve in oro. Tagli dorati. Nota di possesso manoscritta, data 1630, alla carta a2r, che ne attesta la provenienza dalla abbazia di santa Giustina a Padova, `ad usum Anselmi Angli`. Al verso della carta di guardia anteriore, note bibliografica di mano ottocentesca, e un ex libris cartaceo. Prima edizione apparsa in Italia di questa celebre opera petrarchesca, che aveva visto per la prima volta la luce nel 1470 a Colonia. Il volume fu impresso a Cremona, e proprio ai tipografi del Petrarca ? Bernardinus Misinta e Cesare di Parma, già attivi in precedenza a Brescia ? spetta il merito di avere fondato la prima stabile tipografia nella città lombarda. L`attività si inaugurò nel giugno del 1492 con il Dialogus de contemptu mundi, opera spesso attribuita a Petrarca. Il De remediis utriusque fortunae seguì dopo pochi mesi, il 17 novembre, e il testo fu curato dall`umanista cremonese Niccolò Lugari. La produzione si limitò a sole sette edizioni, e la società si sciolse già nell`estate del 1493, dopo la stampa di un`opera agiografica di Agostino da Crema. Mentre Bernardinò preferì far ritorno a Brescia, Cesare restò a Cremona, associandosi a Rafainus Ungaronus. Proctor fa notare che gran parte della carta utilizzata per la stampa di Petrarca presenta come filigrana le iniziali RV sormontate da una croce. ""It seems worth noting that these are the initials of Rafainus Ungaronus, with whom Caesar Parmensis worked in partnership in 1494 and 1495"". HC 6711*; GW 9437; BMC VII 933; IGI 3762; Goff E-127.

Lot 131

Bloch Marcus Elieser. Ichtyologie, ou histoire naturelle, generale et particulière des poissons. Berlin: l?Auteur et François de la Garde, 1785-1788.. Sei parti in tre volumi in-folio (mm 490x390). Pagine [16], 206, [2]; [4], 170, [2]; [4], 160, [2]; [4], 134, [2]; [4], 130, [2]; [4], VIII, 150, 2. Illustrato da 216 splendide tavole fuori testo raffiguranti le varie specie di pesci, finemente incise in rame da vari artisti e abilmente dipinte in origine con rialzi in argento. Legatura coeva in marocchino rosso, uniforme per i tre volumi. Esemplare in ottimo stato di conservazione, impresso su carta forte. (3) Prima edizione francese delle prime sei parti (le ultime sei verranno pubblicate solo molti anni dopo) dell`opera più nota del medico e naturalista Marcus Elieser Bloch, uno dei principali ittiologi del XVIII secolo. Quest`opera enciclopedica, considerata una delle più belle fra quelle dedicate all`illustrazione dei pesci, venne pubblicata originariamente in dodici volumi tra il 1782 e il 1795 con il titolo di Allgemeine Naturgeschichte der Fische. ""In the tradition of the great cabinet naturalists, Bloch developed his collection of specimens from local excursions, contacts in the marketplace and harbor, and correspondence. As his interest ranged beyond central Europe, he joined an existing network of scientific-scholarly contacts to inspire him to describe and figure the fishes of the then known world. In some cases, he accepted sources in lieu of actual specimens, particularly from father Plumier and Prince Maurits"" (E.B. Wells, Bloch`s Allgemeine Naturgeschichte der Fische. A study, 56). Nissen, 416; Nissen, Schöne Fischbücher, 23; Wood, 244.

Lot 132

Boccaccio Giovanni. Genealogie...cum micantissimis arborum effigiationibus cuiusque gentilis dei progeniem . Parrhisiis excusum est: opera et expensis Dionisii roce Lodouici hornken & sociorum, 1511. In-folio (mm 309x205). Carte [1], VI-CLXII. Belle xilografie a piena pagina all`inizio dei primi tredici libri dell`opera. Eleganti iniziali ornate xilografiche, a fondo criblé; alcune su 12 linee. Bell`esemplare, alcune carte uniformemente brunite. Fioriture ai margini. Lieve gora e alcuni aloni al margine esterno bianco delle ultime carte. Piccolo strappo al margine inferiore bianco della carta n3. Legatura moderna in mezzo marocchino ad angoli, piatti ricoperti con carta stampata da antifonario. Numerose annotazioni marginali di antica mano, di cui una coeva. Al frontespizio ampia nota bibliografica, vergata da mano settecentesca. Rarissima edizione parigina della Genealogia deorum di Giovanni Boccaccio. Data per la prima volta alle stampe da Vendelino da Spira nel 1472 e dal 1481 proposta unitamente? come nel volume che presentiamo ? al testo del De montibus, silvis, fontibus liber, la diffusione in area francese di questa opera di Boccaccio è testimoniata non solo dall`ampia circolazione manoscritta del testo, ma anche dalla precoce versione ? dovuta con ogni probabilità a Laurent de Premierfait ? che ne apparve a Parigi tra il 1498 e il 1499, al fine di rendere maggiormente accessibile questo ricco repertorio di miti e favole dell`antichità pagana. La Genealogia deorum fu ampiamente usata da Geoffroy Tory nel celebre Champfleury, e attentamente studiata da Pierre de Ronsard, Jean du Bellay e altri esponenti della Pléiade, quale inesauribile fonte di immagini classiche. Il volume impresso nel 1511 dal tipografo e libraio Denis Roce ? qui associato all`olandese Ludwig Hornken, già attivo a Venezia presso Gregorio de Gregori - si distingue per l`eleganza dei caratteri, e dell`apparato illustrativo e decorativo. STC French, 71; Renouard, Inventaire chronologique II, 63, 24.

Lot 139

Bochart Samuel. Opera omnia, hoc est Phaleg, Canaan, et Hierozoicon. Lugduni Batavorum: apud Cornelium Boutesteyn, & Jordanum Luchtmans; Trajecti ad Rhenum: apud Guiliemum vande Water, 1692. In-folio (mm 381x235). Pagine [34] contenenti due frontespizi, antiporta allegorica e ritratto dell`Autore inciso in rame, 36, [24]. Colonne 1-318, pagine [3], 323-332, colonne 345-790, pagine [2], colonne 793-1312, pagine [60]. Con 14 mappe geografiche incise in rame di cui 4 a doppia pagina. Lievi e usuali bruniture più evidenti ad alcuni fascicoli, restauro marginale all`occhietto. Legatura olandese coeva in pergamena su cartone, fregi a secco ai piatti, difetti alla cerniera anteriore. Ex libris `Philip Van Swinden` inciso in rame al contropiatto anteriore, timbri di antica appartenenza all`occhietto. Edizione completa, curata da Johannes Leusden e Pierre de Villemandy, delle opere dell`orientalista protestante Samuel Bochart. L`opera contiene i fondamentali Geographia Sacra seu Phaleg et Canaan e Hierozoicum sive de animalibus Sanctae scripturae. Dedicati l`uno all`analisi dei luoghi e l`altro degli animali come descritti nelle Sacre Scritture.

Lot 16

Martialis Marcus Valerius. Epigrammata (comm. Domitius Calderinus e Georgius Merula). Venezia: [Cristoforo Pensi], 1 agosto 1495. In-folio (mm 305x210). Carte 160. Segnatura: a6, b-d8, e-z6, &6, cum6, rum6. Numerose iniziali xilografiche, su fondo nero. Su nove linee quella in apertura del Liber primus. Al contropiatto anteriore ex libris della famiglia Morosini del Pestrino. Al recto della prima carta stemma araldico di Petrus de Monico disegnato in inchiostro bruno, con data 1495. In calce al colophon, altra nota di possesso, datata `1571 ii augusti`. Ampia gora al margine superiore, macchie di inchiostro su alcune carte. Lieve danno al margine inferiore bianco dei primi fascicoli. Legatura settecentesca in cartonato, dorso rivestito di carta marmorizzata, titoli su tassello cartaceo. Una mano coeva ha vergato al recto della carta di guardia posteriore un indice parziale. Alcune annotazioni marginali. Marziale fece la prima apparizione tipografica intorno al 1470, a Roma. Numerose furono le edizioni successive, e a partire dagli Epigrammata stampati a Venezia da Vindelino da Spira nel 1472, il testo della sua opera poetica fu impresso nella più accurata lezione curata dall`umanista Giorgio Merula. Nel 1480 apparve per la prima volta, a corredo degli epigrammi, il commento di Domizio Calderini, riproposto anche in questa più tarda edizione che vide la luce a Venezia presso Cristoforo Pensi, tipografo originario di Mandello (Como). HC 10824*; GW M21276; HC 10824*; IGI 6231; Goff M-312.

Lot 166

Brown Thomas. Illustrations of the recent Conchology of Great Britain and Ireland. London: Smith, Elder and co., s.d. [1844]. In-folio (mm 310x245). Pagine xiii, [3], 144 con 62 tavole a piena pagina finemente colorate. Tracce di foxing alle ultime due tavole altrimenti ottimo esemplare. Legatura coeva in mezza pelle con punte, piatti marmorizzati, titoli e fregi in oro al dorso, abrasioni alle cerniere. Timbro a secco al frontespizio `Crawford N. Cate`. Seconda edizione, accresciuta, di questo contributo alla conoscenza delle conchiglie delle isole britanniche del naturalista scozzese Thomas Brown, apparso per la prima volta nel 1827. Dopo aver intrapreso la carriera militare Brown preferì seguire i suoi interessi per le scienze naturali divenendo membro di associazioni come la Linnean Society o la Physical Society; dal 1840 fu curatore del Museo di Manchester.

Lot 17

. Scriptores Rei Rusticae. Reggio Emilia: Dionigi Bertocchi, 18 settembre 1496. In-folio (mm 304x203). Carte [271] (di 272, manca la prima carta con intitolazione e epistole dedicatorie). Segnatura: aa6 (-aa1), a6, b?i8, k4, l?y8, z4, &6, cum8, rum8, A?K6, L4, M6. Testo in carattere romano (13:110R; 19:109R; 14:87R) su 41 linee. Al recto dell`ultima carta marca tipografica incisa su legno. Numerose iniziali ornate silografiche, per lo più su fondo nero; alcune iniziali su 8-9 linee; spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Esemplare in discreto stato, allentati i primi due fascicoli e l`ultimo, con distacco delle carte aa6 e M6; parzialmente rimarginate le prime undici carte, al margine esterno bianco. Tracce di sporco e alcuni fori di tarlo alla prima e all`ultima carta. Numerose bruniture, macchie e aloni; al fascicolo & macchia al margine interno, un foro alla carta &3, con perdita di alcune lettere del testo. Piccoli fori di tarlo agli ultimi fascicoli, a ledere occasionalmente qualche lettera. Legatura in pergamena su piatti in cartone, titolo vergato al dorso in inchiostro bruno. Tagli azzurri. Ampie annotazioni marginali alla carta p8, di mano antica. Quarta edizione della celebre silloge dedicata alla res rustica, fonte indispensabile per la conoscenza dell`agricoltura dell`età romana. Apparsa per la prima volta nel 1472 a Venezia presso Nicolaus Jenson, il volume proposto da Dionigi Bertocchi segue ? nella scelta dei testi e dei commentari, dovuti a importanti umanisti quali Pomponio Leto, Filippo Beroaldo, Giorgio Merula e Antonio Urceo Codro ? l`edizione bolognese data alle stampe nel 1494 da Benedetto Faelli. Il volume comprende quindi il De agricoltura di Marco Porzio Catone, le Res rusticae di Marco Terenzio Varrone, i dieci libri del De re rustica di Columella, e infine l`Opus agriculturae di Rutilius Taurus Palladius, il cui testo fu curato dal meno noto Franciscus Colucia, correttore presso l`officina di Jenson. Si tratta del primo libro impresso a Reggio Emilia dal Bertocchi, che tra il 1481 e il 1500 divise la sua attività tra Vicenza, Treviso, Venezia, Bologna, Reggio Emilia e infine Modena. HC 14569*; GW M41055; BMC VII 1090; IGI 8856; Goff S-349.

Lot 170

Brunschwig Hieronymus. New Vollkommen Distillierbüch wolgegründter künstlicher Distillation, sampt Underweisung und Bericht, künstlich Abzuziehen oder Separieren, die fürnembste distillierte Wasser. Frankfurt: Christian Egenolffs Erben, 1597. In-folio (mm 272x180). Carte [6], 213 (di 216, mancano le cc. 49, 50 e 217). Frontespizio in rosso e nero, numerosissime illustrazioni incise in legno nel testo anche a piena pagina, iniziali xilografiche. Frontespizio anticamente restaurato con lacune e perdite di testo, braghette al primo fascicolo, gore, angolo superiore destro delle prime 75 carte con evidenti segni d`uso, qualche strappo o piccole lacune, lavori di tarlo su alcune carte ma solo sporadicamente lesivi del testo. Legatura coeva in pergamena su cartone, laccetti di chiusura in pelle, varie macchie e gore. Esemplare scompleto di questo celebre e raro erbario tedesco, con ampie parti dedicate alla distillazione e alla miscelazione delle erbe: molte delle xilografie sono rivolte ad illustrare la strumentazione e i procedimenti di tali scienze, mentre altre raffigurano le piante e le erbe con grande precisione botanica. L`autore scrisse molti altri libri di argomento medico ma questo fu senza dubbio il più fortunato e ricercato anche per la bellezza delle illustrazioni. Di particolare interesse fra le tematiche trattate, le descrizioni degli oli essenziali, dei modi di estrarli dalle piante e delle loro applicazioni farmacologiche. Nissen, 270; Benzig, 37; Richter, 269; Durling, 764; Wellcome I, 1116.

Lot 174

Buonanni Filippo. Musaeum Kircherianum sive Musaeum a p. Athanasio Kirchero in Collegio Romano Societatis Jesu jam pridem incoeptum, nuper restitutum, auctum, descriptum, & iconibus illustratum. Romae: typis Georgii Plachi caelaturam profitentis, & characterum fusoriam prope S. Marcum, 1709. In-folio (mm 355x235). Pagine [12], ritratto del dedicatario, 39, [1], cc. 40-60 di tav., 61-79 pp., 80-83 cc. di tav., 84-115 pp., 116-127 cc. di tav., 128-146, [1] pp., 147-160 cc. di tav., 161- 183, [1] pp., 184-197 cc. di tav., 198-224, [1] pp., 225-226 cc. di tav., 225-247, [1] pp., 248-252 cc. di tav., 264-283 pp., 284- 300 cc. di tav., 302-312, [1] pp., 313-316 cc. di tav., 316-319 pp., 320-321 cc. di tav., 322-361 pp., 362-391 cc. di tav., 392-411 pp., 412 cc. di tav., 412-522, [1] pp., [48] cc. di tav., [8] pagine di Indice. Bellissimo esemplare. Legatura coeva in pelle su cartone, titoli in oro su tassello al dorso, ricchi fregi in oro ai comparti del dorso a sei nervi, abrasioni e graffi ai piatti. Al frontespizio nota di possesso di Filippo Domenico Beraudo, conte di Pralormo. Prima edizione, rara e molto ricercata, di questo catalogo in cui il gesuita romano Filippo Buonanni inventaria la collezione di antichità e curiosità del Collegio Romano, allestita da Athanasius Kircher a partire dal 1651. Dal 1698 Buonanni ne era divenuto curatore e questo inventario costituisce una delle sue opere più importanti e fortunate. Accanto a osservazioni intorno ai materiali archeologici, etnologici e naturalistici del Museo, l`Autore ripropose parte delle sue Observationes circa viventia quae in rebus non viventibus reperiuntur (1691) e una traduzione latina della Ricreatione dell`occhio e della mente nell`osservation delle chiocciole (1681) (vd. lotti 172-173), scritti che si inseriscono in una polemica di natura scientifica che vide opporsi alle tesi di Buonanni scienziati quali Martin Lister (vd. lotti 370-372), Luigi Ferdinando Marsigli (vd. lotto 392), Marcello Malpighi (vd. lotto 382) e Francesco Redi (vd. lotti 473-475). Nissen, 2198; Cicognara , 3372; Caillet, 5784; Rossetti, 1377.

Lot 175

Buonanni Filippo, Battarra Giovanni Antonio. Rerum naturalium historia nempe quadrupedum insectorum piscium variorumque marinorum corporum fossilium plantarum exoticarum ac praesertim testaceorum existentium in Museo Kircheriano... Pars Prima.. Romae: in typographio Zempelliano, aere Venantii Monaldini bibliopolae, 1773-1782. In-folio (mm 384x255). Pagine XL, 1-228, [4], 231-259, [1] e 51 tavole incise in rame a piena pagina e numerate I-XLVII e I App.-IV App. Alcune carte del fascicolo d posposte. Antiporta allegorica, frontespizio in rosso e nero con vignetta calcografica, numerose testatine e finalini incisi in rame. Lievi macchie a pochissime carte, bellissimo esemplare ad ampi margini. Legatura del periodo in mezza pelle, piatti marmorizzati, titoli in oro e fregi in oro e a secco al dorso a quattro nervi, tagli spruzzati in azzurro, minime abrasioni. Prima parte di questa rarissima riedizione, curata dal naturalista e micologo Giovanni Antonio Battarra, del Musaeum Kircherianum dato alle stampe da Filippo Buonanni nel 1709 (vd. lotto precedente) Battarra riordinò il materiale e arricchì il Musaeum di lunghe note e nuove illustrazioni, con l`obiettivo di farne un testo didattico di storia naturale. Le splendide tavole si devono all`incisore Francesco Nesi. Nissen, 2199.

Lot 187

Carrera Pietro. Delle Memorie Historiche della città di Catania... Volume Primo [-Secondo]. . In Catania: Per Giovanni Rossi, 1639. In-folio (mm 288x195). Pagine 244 (di 558, manca il Libro Quarto). Antiporta incisa in rame con numerose medaglie allegoriche e gli stemmi di Catania sullo sfondo dell`Etna, capilettera e fregi xilografici. Ottimo esemplare. Legatura settecentesca in piena pelle con filetti e fregi floreali angolari in oro ai piatti, dorso a sei nervi con titolo in oro su tassello, tagli spruzzati in rosso. Ex libris dei conti di Macclesfield al contropiatto anteriore, armi della stessa provenienza impresse a secco al margine superiore delle prime carte. Prima edizione del primo volume di quest`opera che - nel presente esemplare - si limita ai libri I e II; il secondo volume fu impresso nel 1642, mentre il terzo - benché annunciato al frontespizio - non venne mai stampato.

Lot 188

Caruso Giovanni Battista. Bibliotheca Historica Regni Siciliae . Panormi: Typis Franc. Cichè, 1723. Due volumi in-folio (mm 337x227). Pagine [8], 110, [2], 542; [4], 543-1193, [25]. Una tavola fuori testo e alberi genealogici ripiegati. Numerosi capilettera animati e finalini incisi in legno. Splendido esemplare. Legatura coeva in pergamena con unghie; tagli azzurri. Nota di possesso datata 1728 alla guardia anteriore di entrambi i volumi `di Giano Soranzo`; al contropiatto anteriore di entrambi i volumi ex libris di Hans Peter Kraus, a quello del primo volume ex libris di Erio Fiore. (2) Prima edizione di quest`opera di grande importanza per la storia della Sicilia nel Medio Evo. Essa raccoglie i testi di antiche cronache, documenti e testimonianze inedite dell`epoca saracena, normanna, sveva, fino al dominio aragonese. ""Opera molto interessante per la storia di Sicilia [...] L`autore con somma cura e discernimento raccoglie, ed arricchisce, l`opera di eccellenti ed erudite prefazioni, l`adorna di giudiziose e dotte note, ed arricchisce la repubblica delle lettere colla pubblicazione di monumenti e documenti inediti. Egli rischiarò e condusse a perfezione le epoche le più importanti della nostra storia"" (Mira I, 186-187). Narbone II, 143-145; Lozzi, 5021 (note); Moncada, 505.

Lot 19

Livius Titus. Historiae Romanae decades. Venezia: Bartolomeo Zani, 20 giugno 1498.. In-folio (mm 285x198). Carte [19] (di 20 manca la prima carta, con intitolazione al recto, e al verso l`epistola dedicatoria di Giovanni Andrea Bussi a Paolo III), 229 (con alcuni errori nella numerazione), [1]. Segnatura: a8 (-a1), b8, c4, d-m8, n-o6, A-I8, K10, aa-hh8 (-hh8). Nel nostro esemplare le carte hh1 e hh8 bianca sono erroneamente legate tra le carte i4 e i5. Testo in carattere romano su 62 linee. Belle iniziali silografiche ornate su fondo nero, alcune su 13 linee; spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Discreto esemplare, distacco del bifolio segnato K5 e K6. Diffuse gore e bruniture. Alcuni piccoli fori di tarlo al margine interno bianco. Ampie lacune nella parte superiore delle ultime due carte, con perdita di alcune righe di testo. Rimarginate le ultime tre carte. Legatura tardo ottocentesca in mezza pergamena ad angoli, piatti ricoperti con carta caillouté. Dorso liscio, decorato con fregi in oro, titolo in caratteri dorati su tassello in pelle. Alcune abrasioni ai piatti e ai labbri. Annotazioni e maniculae di due diverse mani, di cui una cinquecentesca. Al margine inferiore della prima carta, l`antica nota di possesso `Domenicus Barberinus`. Terza edizione curata dall`umanista Marco Antonio Sabellico, e data in precedenza alle stampe nel 1491. Allievo a Roma di Domizio Calderini e Pomponio Leto e dal 1484 residente a Venezia, Sabellico fu autore delle celebri Historiae rerum Venetiarum (1487) nella cui redazione adotta lo schema compositivo liviano, dividendo l`opera in decadi e avviando la narrazione ab Urbe condita. Non stupisce, quindi, che Sabellico abbia scelto di procedere a una nuova edizione delle Historiae Romanae ? opera per la prima volta impressa a Roma nel 1469, per i tipi di Sweynheym e Pannartz, e più volte riproposta da altri tipografi -, e che ritiene essere un insuperato modello storiografico. L`edizione curata da Sabellico ""marks a fresh period of Livian studies"" e ""reflects the wide interest which scholars were now showing in Roman history as well as the dissatisfaction they felt about the state of the printed text"" (Catalogus translationum et commentariorum, II, Washington 1971, p. 336). HC (Add) 10142; GW M 18498; IGI 5781; Goff L-248. Manca alla British Library.

Lot 194

Cato Marcus Porcius. Libri de re rustica, M. Catonis, M. Terentii Varronis, L. Iunii Moderati Columell?, Palladii Rutilii. Paris: v?nundantur Iodoco Badio Ascensio, 1529. In-folio (mm 312x203). Carte [20], 311, [10]. Frontespizio entro elaborata bordura xilografica e con vignetta raffigurante l`atto della stampa al torchio, capilettera e qualche diagramma incisi in legno nel testo. Restauro al margine superiore bianco dei primi tre fascicoli che tocca il testo al solo frontespizio, lavoro di tarlo al margine bianco dal fascicolo p in poi. Alcune note manoscritte al testo. Nota di possesso di Prospero Peragallo, datata Lisbona 1877, al frontespizio. Legatura settecentesca in bazzana, titoli su tassello in marocchino rosso al dorso a cinque nervi, abrasioni. Raccolta dei principali scritti e trattati di agronomia del mondo latino, dedicati alla coltivazione dei campi e in generale alla vita agreste, con numerose e utili informazioni sulla cura dei giardini, sull`allevamento degli animali e su vari aspetti dell`economia rurale. Esemplare appartenuto allo studioso domenicano di origine genovese Prospero Peragallo. (C. Rosa, Prospero Peragallo, un agente culturale fra Italia e Portogallo: una bio-bibliografia, in Amicitiae Mundus, Miscellanea di Studi in memoria di Paola Sgrilli, a cura di G. Sommariva, La Spezia 2006).

Lot 196

Catullo Tommaso Antonio. Saggio di zoologia fossile. Padova: dalla tipografia del Seminario, 1827. In-folio (mm 343x240). Pagine 348 con VIII tavole litografiche a piena pagina fuori testo. Minime arrossature a poche carte ma ottimo esemplare in barbe. Legatura coeva in mezza pelle, piatti marmorizzati, titoli in oro su tassello al dorso. Applicata alla carta di guardia una lettera autografa firmata dall`Autore e datata 26 dicembre 1827. SI AGGIUNGE: Manifesto d`associazione all`opera in brossura editoriale e un estratto dal Giornale sulle Scienze e Lettere delle Provincie Venete, n. 87 contenente un articolo sull`opera. Importante opera sulla geologia e sulla zoologia fossile nelle zone del Veronese, del Feltrino e del Bellunese. La Zoologia fossile si distingue per essere ""la prima opera in cui furono descritte esattamente la successione e la disposizione dei terreni secondari italiani, fino ad allora ignorati"" (DBI., s.v.) e resta rilevante per l`innovativa metodologia, basata sullo studio stratigrafico dei ritrovamenti fossili. Poggendorff, I, 398; Bibliographie géologique et paleontologique de l`Italie, 5194; A. Buzzati, Bibliografia Bellunese, 873. 

Lot 2

Bruni Leonardo. Historiae Florentini populi (trad. Donato Acciaiuoli). Venezia: Jacobus Rubeus, 12 febbraio 1476. In-folio (mm 312x218). Carte [217] (di 218, manca la prima carta bianca). Segnatura: a-k10 (-a1), kk6, l-p10, q12, r-x10. Testo in carattere romano (110R) su 41 linee. Spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Fioriture e alcune macchie, uniformente brunita la carta a2; rifilato il margine esterno bianco della carta p7. Legatura in pergamena antica, titolo calligrafico al dorso liscio. Tagli azzurri. Annotazioni marginali di due diverse antiche mani. Edizione originale della versione italiana di Donato Acciaiuoli del celebre trattato dell`umanista Leonardo Bruni, cancelliere alla corte papale e a Firenze, noto anche come traduttore dal greco di Platone e di Aristotele. La sua opera piu importante è proprio la Historia florentina, la prima storia di Firenze a basarsi su un accurato esame critico delle fonti. Divisa in dodici libri, la redazione fu avviata nel 1414, per concludersi nel 1440, con il Commentario degli avvenimenti del suo tempo (Rerum suo tempore gestarum commentarius). Fine dell`autore è esaltare la libertà di Firenze e affermare il suo ruolo egemonico in Italia, rivolgendo l`attenzione più alla costituzione interna e alle vicende civili, che non alle imprese militari, con una profondità e un senso critico insoliti nelle cronache del tempo. HC 1562*; GW 5612; IGI 2202; BMC V 215; Goff B, 1247; Moreni, II, 162-163.

Lot 202

Chahine Edgar. Impressions d`Italie. 50 Gravures. Paris: Sagot, 1906. In-folio (mm 390x285). Pagine [8] seguite da un frontespizio e 49 tavole incise in rame applicate, tutte numerate e firmate dall`Artista. Firma dell`Artista in calce alla giustificazione della tiratura. Legatura editoriale in cartone rivestito in carta decorata xilografica con applicato frontespizio inciso. Uno dei 50 esemplari su carta `Hollande` di una tiratura complessiva di 75 copie di questo libro d`Artista considerato il capolavoro incisorio di Edgar Chahine. Tabanelli, 180-229; Blaizot-Gautrot, 41-54.

Lot 203

Charleton Walter. Exercitationes de differentiis & nominibus animalium. Quibus accedunt Mantissa anatomica et quaedam De variis fossilium generibus, deque differentiis & nominibus colorum. Oxoniae: e Theatro Sheldoniano, 1677. In-folio (mm 306x198). Pagine [20], 119 (cc. Bb1 e Bb2 invertite), [1], 106, [4], 78, [18] con 2 tavole incise in rame. Numerose altre illustrazioni calcografiche nel testo anche a piena pagina, capilettera xilografici. Bruniture, secondo fascicolo allentato. Legatura coeva in pergamena su cartone, tagli azzurri. Seconda e accresciuta edizione di questo scritto del filosofo e naturalista britannico Walter Charleton, apparso per la prima volta nel 1668 col titolo Onomasticon zoicon, plerorumque animalium differentias & nomina propria pluribus linguis exponens. Diviso in tre parti tratta rispettivamente di uccelli, insetti e mammiferi nella prima, pesci e anfibi nella seconda, fossili nella terza. Charleton fu tra i primi membri della Royal Society (1663); ammesso nel 1676 al Royal College of Physicians ne fu presidente dal 1689 al 1691. ESTC, R11615; Lowndes, 422; Nissen, 872; Wing C, 3672; Wood, 287.

Lot 211

Colonna Fabio . Phytobasanos [graece] cui accessit Vita Fabi et Lynceorum notitia adnotationesque in Phytobasanon Iano Planco Ariminensi auctore. Florentiae: I.P. Aere, & typis Petri Caietani Viviani, 1744. In-folio (mm 282x214). Pagine [2], LII, 134 e XXXVIII carte di tavole numerate incise in rame. Esemplare mancante della carta di Appendice alla vita di Fabio Colonna. Margine inferiore del frontespizio escisso, altrimenti buon esemplare in barbe. Legatura coeva in mezza pergamena con punte. Ex libris staccato al contropiatto anteriore. Edizione con annotazioni del medico Giovanni Bianchi di questo scritto di botanica di Fabio Colonna, naturalista partenopeo che fu tra i primi membri dell`Accademia dei Lincei di Napoli, aperta nel 1612. La prima edizione risale al 1592 ed ha un`interessante vicenda editoriale: l`autore la stampò infatti a proprie spese, non avendo trovato un editore disposto a pubblicarla, andando incontro al dissesto finanziario perché, invece delle consuete e ordinarie incisioni xilografiche, volle preparare egli stesso una serie di finissime incisioni in rame. Colonna, fine osservatore come testimonia anche l`accuratezza delle tavole incise, illustra le piante rinvenute nei dintorni di Napoli, confrontandole con le descrizioni degli antichi. Il ritratto dell`autore censito in SBN, peraltro non conosciuto alle bibliografie, è mancante in moltissime copie possedute dalle Biblioteche, così come la carta R4 contenente l`Appendice alla Vita di Fabio Colonna.

Lot 228

D`Adda Gioachimo. La Metropolitana di Milano e dettagli rimarcabili di questo edificio. Milano: Coi tipi di Felice Rusconi, 1824. In-folio (mm 566x397). Pagine [18]. Con 37 tavole a piena pagina. Minime fioriture ma buon esemplare in barbe. Cartonato editoriale originale stampato, lacune al dorso, strappi. Macchia in inchiostro al piatto anteriore. Unica edizione, non comune, di questo volume dedicato al Duomo di Milano del marchese Gioachimo d`Adda, appassionato collezionista di stampe oltre che pittore di un certo talento e studioso di storia dell`arte. Pregevole l`apparato iconografico di tavole incise in rame - siglate dall`austriaco Ladislaus Rupp e da C. Ekerlin - con visioni ora complessive (prospetto, facciata, pianta) ora particolareggiate (sculture, altari, fonte battesimale, capitelli, basi scolpite dei pilastri, etc) dell`edificio che senza dubbio si può definire il capolavoro architettonico e l`immediato elemento identificativo della città. F. Salveraglio, Il Duomo di Milano. Saggio Bibliografico, 1886, 34; Milano nei suoi libri e nelle sue stampe. Catalogo, 1949, 1027; P. Arrigoni (a cura di), Milano nelle vecchie stampe, 1969, I, 50.

Lot 231

Da Rio Niccolo. Orittologia euganea. Padova: tipografia Cartallier, 1836. In-folio (mm 304x225). Pagine VII, [1], 179, [1]. Con 2 grandissime tavole incise in rame colorate da mano coeva più volte ripiegate fuori testo. Minime arrossature a poche carte ma ottimo esemplare in barbe. Legatura coeva in cartone rivestito di carta marmorizzata. All`interno conservato un fascicolo di quattro carte a stampa contenente la recensione dell`opera. Edizione originale di questa rara ed importante opera geologica contenente un vero e proprio catalogo ragionato delle rocce e dei minerali dei Colli Euganei, con ampi cenni sulle acque termali della regione. Impreziosita dalle due grandi mappe, particolarmente ricercate.

Lot 238

Delessert Benjamin. Recueil de coquilles décrites par Lamarck dans son Histoire naturelle des animaux sans vertebres et non encore figurées . A Paris: chez Fortin, Masson et C., libraires, 1841. In-folio (mm 500x356). Carte [53], con 40 tavole numerate incise in rame e finemente colorate d`epoca. Esemplare in barbe. Abrasioni al frontespizio, bruniture diffuse, strappi restaurati a tre tavole. Legatura moderna in mezza pelle con punte, piatti marmorizzati. Edizione originale di quest`opera di concologia pregevole soprattutto per il corposo sistema iconografico di tavole incise per la maggior parte su disegno del celebre pittore naturalista Jean Gabriel Prêtre. Pubblicata a cura di Jean-Charles Chenu, questa ricca Recueil di varie specie di conchiglie riflette la collezione privata dell`autore, l`uomo d`affari e naturalista francese Jules Paul Benjamin Delessert. Delessert coltivò anche interessi botanici come mostrano i 5 volumi delle Icones selectae plantarum (1820-1846). Dance, 162); B.M.(N.H.), III, 1049; Nissen, 1068.

Lot 24

Parrasio Aulo Giano. In Rolandinum Pistrini vernam illaudatum. [Milano: Johannes Angelus Scinzenzeler, 1500-1505]. In-folio (mm 305x216). Carte [22]. Segnatura: A-B6, C4, D6. Spazi bianchi per capitali, con letterine guida. Fioriture e aloni marginali. Legatura ottocentesca in mezza pergamena con angoli. Rarissima edizione di questa invettiva redatta da Aulo Giano Parrasio sotto lo pseudonimo di Furius Vallus. L`Autore volle infatti difendersi dalle accuse che gli vennero rivolte da Rolandino Panato da Lodi e da Damiano Nauta in un opuscolo privo di note tipografiche, ma generalmente attribuito all`officina di Alessandro Minuziano (R. Panatus, Invectiva in Janum Parrhasium, Milano, s.n.t., ma dopo 1 luglio 1501), e il cui unico esemplare conosciuto è conservato dalla Biblioteca Colombina di Siviglia. La replica del Parrasio è concepita come un dialogo tra Furius (alterego del Parrasio) e Panatus (alterego del Minuziano). L`editore e il Parrasio, dopo un periodo di felice collaborazione, entrarono in un`aspra contesa che culminò in questi due libretti polemici. Il pamphlet, conosciuto in soli sei esemplari al mondo (1 a Londra, 1 a Padova, 1 in Vaticano, 1 a Copenhagen, 2 in America), generalmente è legato col commento del Parrasio sul Ratto di Proserpina di Claudiano, stampato sempre dallo Scinzenzeler nel 1505, motivo per cui si presume sia questa anche la datazione della presente edizione. GW M49408; IGI II, 184; Goff V-87; STC Italian, 186.

Lot 243

Denys le Chartreux. In quatuor Evangelistas Enarrationes. Parisiis. Ex officina Francisci Regnauld sub Elephanto, via ad Divum Iacobum, 1542. In-folio (mm 325x207). Carte [10], CCCLVIII. Marca tipografica incisa in legno al frontespizio, iniziali xilografiche lungo il testo. Gora al margine superiore delle carte. Legatura coeva in pelle, ai piatti cornici a filetto a secco con fregi in oro agli angoli e al centro, piccoli fregi floreali in oro nei comparti al dorso a sei nervi, tagli rossi, resti di laccetti in cotone, abrasioni agli angoli, rotture alle cerniere, mende al dorso. Note di possesso manoscritte al contropiatto ( `C. Desbarres`) e al frontespizio (`B.o M.o De Cheminione`); isolate annotazioni marginali ad inchiostro. Edizione parigina, curata dal teologo tedesco Dirk Loer (o Dietrich Loher), di questo commentario ai quattro vangeli del mistico e teologo certosino Dionysius van Rijkel noto con l`appellativo di ""dottore estatico"". La stampa massiva dei suoi scritti nel quarto decennio del Cinquecento - si contano infatti diverse impressioni dei medesimi testi in pochi anni, non solo a Parigi - va letta in relazione al vasto movimento di Controriforma della Chiesa cattolica.

Lot 247

Dionigi Marianna. Viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal Re Saturno. Roma: 1809. (Al colophon): Impressa in Roma: nella stamperia di Luigi Perego Salvioni, negli anni 1809, 1810, 1811.. In-folio (mm 508x372). Carte 62 [i.e. 64] con 30 tavole incise in rame fuori testo a piena pagina. Arrossature sparse ma buon esemplare. Legatura coeva in mezza pergamena con punte, piatti marmorizzati. Non comune e bella edizione illustrata dalle incisioni di Vincenzo Feoli e Wilhelm Friedrich Gmelin su originali appositamente preparati dalla pittrice Marianna Dionigi. Olschki, Choix, 16827.

Lot 255

Durante Castore. Herbario novo... Con figure, che rappresentano le vive piante . In Venetia: appresso li Sessa, 1602. In-folio (mm 303x200). Pagine [12], 492 [i.e. 480, le pagine 109-118 omesse dalla numerazione], [22]. Frontespizio in rosso e nero con grande marca tipografica xilografica, al verso ritratti dell`Autore e del Cortusius, numerosissime incisioni xilografiche nel testo e alle ultime 10 carte non numerate. Tracce di sporco più evidenti al frontespizio, primo e ultimo fascicolo con rinforzi marginali, piccole macchie a qualche carta. Legatura moderna in pergamena su cartone, titoli in oro su tassello al dorso. Seconda edizione, non comune, dell`Herbario novo di Castore Durante, medico e botanico nato a Gualdo Tadino nel 1529. Pubblicata per la prima volta a Roma nel 1585, si tratta di una collezione di piante medicinali sia dell`Europa che delle Indie Orientali ed Occidentali, di cui vengono descritte - in latino e in volgare - le caratteristiche e le proprietà. Opera di grande successo e diffusione, l`Herbario venne progressivamente integrato e ripubblicato anche dopo la morte dell`autore nel 1590. Graesse, II, 451; Pritzel, 2552.

Lot 257

Eisenberg Friedrich Wilhelm (von). La perfezione e i difetti del cavallo . In Firenze: nella Stamperia imperiale appresso Giuseppe Allegrini, 1753. In-folio (mm 384x270). Pagine [4], CXLIII con 23 tavole incise in rame fuori testo, compresa la spesso mancante tavola di Favori ma senza l`antiporta. Frontespizio in rosso e nero. Minimi segni d`uso ma buon esemplare in barbe. Cartonato d`attesa coevo, dorso succesivamente ricoperto in tela. Bella e importante edizione di questo trattato sulla scelta del cavallo perfetto che passa in rassegna tutti i possibili difetti e le più e meno comuni imperfezioni dei cavalli. Menessier de La Lance, I, 437-438.

Lot 265

Eusebius Caesariensis. Habes candidiss. Lector... in omni divinarum humanarumque rerum cognitione, et in nullo literarum genere non exercitatissimi, opera omnia . (Al colophon): Basileae: excudebat Henricus Petrus, mense Augusto 1542. Quattro parti in due volumi in-folio (mm 295x193). Pagine [36], 214, [2]; 287, [1]; 219 (di 221, manca carta Aa2), [1]; carte [2], 169, [1]. Frontespizio entro bella bordura xilografica raffigurante Pietro e Paolo e i simboli dei quattro Evangelisti, iniziali e testatine incisi in legno. Bruniture diffuse, più evidenti ad alcuni fascicoli. Interventi censori in inchiostro ad alcune pagine, esemplare censurato della carta Aa2 della seconda parte. Legatura settecentesca in pergamena su cartone, titoli in oro su falsi tasselli ai dorsi, mancanza di pergamena al piatto anteriore del primo volume. Nota di possesso `Alexandri de Curti` al frontespizio e altra nota cassata, numerose glosse di lettura al testo, alcune parzialmente rifilate. In fine nota del censore.

Lot 267

Fabretti Raffaele. De aquis et aquaeductibus veteris Romae dissertationes tres.. Romae: Typis Ioannis Baptistae Bussotti, 1680. In-folio (mm 240x165). Pagine 193, [46]. Con 3 tavole ripiegate fuori testo. Frontespizio calcografico, numerose illustrazioni incise in rame nel testo anche a piena pagina. Alcune carte con integrazioni ai margini, gora al margine inferiore delle carte. Legatura coeva restaurata in pelle, impressioni a secco ai piatti, titoli in oro e fregi a secco al dorso a cinque nervi, tagli spruzzati in rosso, usura agli angoli dei piatti e lungo le cerniere, sguardie rimontate con braghette cartacee. Al contropiatto anteriore ex libris `Lord Gray`. Prima edizione di questo studio sugli acquedotti romani ? il primo realizzato in maniera scientifica e sistematica e ancora oggi di una certa rilevanza - condotto dallo storico e archeologo urbinate Raffaele Fabretti, di cui compare al frontespizio l`emblema calcografico col porcospino e il motto in caratteri greci, affiancato nell`angolo inferiore destro dalle armi della famiglia Fabretti. Il volume include tre tavole ripiegate relative al sistema idrico del territorio analizzato ed un vasto apparato di illustrazioni calcografiche di cui una siglata da Francesco Donia, membro della famiglia di incisori ed argentieri attivi a Messina dalla fine del XVI ai primi decenni del XVIII.

Lot 271

Fermo. Statuta Firmanorum. Firmi: apud Sertorium de Montibus impressa, 1589. In-folio (mm 303x201). Pagine [12], 224. Frontespizio stampato in rosso e nero e inquadrato in ricca cornice xilografica, con stemma della città di Fermo, iniziali e testatine xilografiche. Alcune carte uniformemente brunite, diffuse arrossature e segni d`uso, leggere imperfezioni e piccoli strappi ai margini bianchi, mancanza all`angolo esterno superiore della carta G5, a carta H1 un piccolo foro, a ledere alcune lettere del testo. Legatura in pergamena settecentesca, titolo manoscritto al dorso, probabilmente rimontata, alcune macchie ai piatti. Al frontespizio nota di possesso secentesca parzialmente biffata con conseguente corrosione della carta, sporadiche annotazioni marginali di mano antica, qualche sottolineatura. . Rara seconda edizione degli statuti della città di Fermo, approvati nel 1506 e dati alle stampe nel 1507. Questa seconda edizione risulta notevolmente accresciuta grazie all`inserimento di bolle e documenti pontifici emanati negli anni successivi. Fonte di grande importanza non solo per la storia della città marchigiana, ma anche per il diritto commerciale e marittimo delll`intera regione adriatica. Manzoni, Bibliografia statutaria italiana, 174 ? 175.

Lot 277

Fontanini Giusto. Bibliothecae Josephi Renati Imperialis Sanctae Romanae Ecclesiae diaconi cardinalis Sancti Georgii catalogus secundum auctorum cognomina ordine alphabetico dispositus una cum altero catalogo scientiarum & artium. Romae: ex officina typographica Francisci Gonzagae in via Lata, 1711. In-folio (mm 347x230). Pagine [2], V, [1], 1-582, [2], 583-738. Grande vignetta calcografica al frontespizio. Bruniture più evidenti a qualche fascicolo. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli in oro su tassello al dorso, tagli spruzzati. Qualche nota manoscritta coeva in inchiostro, altre note più recenti a matita. Non comune edizione originale di questo erudito catalogo di biblioteca comprendente oltre 25.000 voci. Pollard - Ehrman, 262: ""the Imperiali catalogue of 1711 by Giusto Fontanini includes under each author`s name all his contributions to the periodicals and miscellanies in the library as well as his separately published books. For this reason it was recognised as a useful work of reference on its own"".

Lot 278

Fontei Giovanni Battista. De Prisca Caesiorum Gente? Commentariorum Libri duo cum Iulii Iacobonii Appendice. Bononiae: Apud Ioannem Rossium, 1582. Due parti in un volume in-folio (mm 350x235). Pagine [12], 232, [12]; [28], 312, [4]. Frontespizio entro elaborata bordura calcografica, numerose xilografie nel testo. Ottimo esemplare. Bellissima legatura secentesca in marocchino rosso alle armi della famiglia Du Puget de Montonor, col motto `A sidere robur`, titoli, ricchi fregi e monogramma ripetuto ai comparti, il tutto impresso in oro al dorso. Al contropiatto anteriore applicato ex libris `Chatsworth`. Edizione originale, rara a trovarsi completa delle due parti, di questo importante saggio storico-archeologico sulla famiglia Cesi. ""Ouvrage savant et devenu fort rare. Indèpendamment de recherches curieuses sur la familie Caesia, ce livre renferme beaucoup de choses relatives aux antiquitès romaines, aux inscriptions, á des mots latins peu connus"" (Brunet, II, 1331).

Lot 279

Foresti Giacomo Filippo. Supplementum supplementi chronicarum ab ipso mundi exordio usque ad redemptionis nostrae annum 1510 editum . (Al colophon): Venetiis impressum: opere & impensa Georgii de Rusconibus, 1513. In-folio (mm 308x208). Carte [10], 335. Frontespizio in caratteri gotici in rosso e nero entro bordura xilografica, marca con San Giorgio e il drago a firma di Florio Vavassore, al verso di carta aa10 xilografia a piena pagina entro bordura raffigurante la creazione di Eva. Alla carta seguente bella bordura ornamentale rialzata in colore bruno all`epoca, a carta a4r raffigurazione del mondo secondo il medievale schema a T, a carta a5r xilografia a piena pagina raffigurante la Cacciata dal Paradiso, alla pagina seguente altra xilografia a piena pagina con Caino e Abele; 90 vedute di città incise in legno lungo il testo. Lievi gore alle ultime carte e due piccoli fori alle ultime due carte con parziale perdita di poche lettere ma, nel complesso, buon esemplare. Legatura settecentesca in mezza pelle con punte, piatti marmorizzati, titoli in oro su tassello e ricchi fregi in oro al dorso, tagli rossi, minime abrasioni. Al contropiatto anteriore ex libris `Jean Esteve`. Bella edizione illustrata della celebre opera dell`eremitano bergamasco Giacomo Filippo Foresti. Il Supplementum chronicarum - per la cui compilazione l`autore attinse a un notevole numero di fonti - fu stampato per la prima volta a Venezia nel 1483 presso Bernardino Benali. Ne seguirono diverse edizioni, tra cui quella impressa dal Rusconi nel 1513 si distingue per le pregevoli xilografie, tra cui particolare menzione meritano quelle che illustrano le città di Roma, Firenze e Venezia. Agli originari quindici libri, Foresti aggiunse nell`edizione del 1503 un sedicesimo libro, in cui dà conto dei più recenti accadimenti, come la scoperta dell`America, la cui narrazione è compresa, nell`edizione che presentiamo, tra le carte 328v-329r, nel capitolo De quattuor p[er]maximis insulis in india extra orbem nuper inventis. Choix, 4120; Essling, 73; Sander, 923.

Lot 280

Forster Johann Reinhold. Characteres generum plantarum, quas in itinere ad insulas maris Australis, collegerunt, descripserunt, delinearunt, annis 1772-1775. Londini: prostant apud B. White, T. Cadell, & P. Elmsly, 1776. In-4° (mm 275x220). Pagine x, [2], viii, 150, [4] con 78 tavole incise in rame. Bellissimo esemplare ad ampi margini. Legatura coeva in pelle spugnata, titoli e fregi in oro al dorso, abrasioni. Ex libris di Stefano Palazzi applicato al contropiatto anteriore. Edizione originale, in prima tiratura, di questo fondamentale scritto di botanica in cui Forster - naturalista che accompagnò James Cook nel suo secondo viaggio nel sud Pacifico (1772-1775) sostituendo Sir Joseph Banks - riporta le scoperte e le osservazioni dell`eploratore e cartografo britannico riguardo la flora di paesi come la Nuova Zelanda, la Polinesia e le regioni antartiche, organizzandole in maniera rigorosamente scientifica secondo la classificazione di Linneo. Nell`opera si trovano formulate per la prima volte nuove denominazioni per specie vegetali fino ad allora ignote. Come precisato da Hill (2004, 627) a correzione di quanto sostenuto da Stafleu e Cowan, questa edizione in quarto e non quella in-folio dello stesso anno è la prima tiratura: ne sono conferma le correzioni apportate nei punti listati come errata. Beddie, 1385; Du Rietz, 463; Henrey, II, 167-168 e III, 718; Hill, 627; Holmes, 17; Hunt, 649; Nissen, 644; Pritzel, 2981; Stafleu-Cowan, 1826.

Lot 284

Funk Adolph Friedrich. De salamandrae terrestris vita, evolutione, formatione tractatus. Berolini: sumtibus Dunckeri et Humblotii, 1827. In-folio (mm 415x270). Pagine IX, [4], 60 con 3 tavole ripiegate fuori testo incise in rame e finemente colorate, testo stampato su carta azzurrina. Tracce di foxing sparse. Cartonato editoriale stampato, macchie ai piatti e difetti al dorso. Al frontespizio timbri annullati di difficile lettura. Rara prima edizione di quest`opera del medico tedesco Adolph Friedrich Funk dedicata allo studio anatomico della salamandra. Belle le tavole incise da F. W. Linger jun. su disegno dal vero di C. L. Müller.

Lot 293

Gesner Konrad. Icones animalium quadrupedum viviparorum et oviparorum. Tiguri: excudebat C. Froschouerus, 1560. Tre opere in un volume in-folio (mm 391x235). Pagine 125 (di 127, manca carta K4, corrispondente alle pagine 115-116), [9]. Numerose illustrazioni incise in legno, capilettera xilografici. LEGATO CON: Id. Icones avium omnium. Tiguri: excudebat C. Froschoverus, 1555. In-folio. Pagine 127, [9]. Illustrazioni incise in legno, capilettera xilografici. LEGATO CON: Id. Nomenclator aquatilium animantium. Icones animalium aquatilium in mari & dulcibus aquis degentium plus quam DCC. Tiguri: excudebat C. Froschoverus, 1560. In-folio. Pagine [28], 374, [2]. Illustrazioni incise in legno, capilettera xilografici. Lacune restaurate ai margini bianchi del frontespizio, minime bruniture alle carte, strappo restaurabile alle cc. E2 e E5 della seconda opera. Legatura moderna da amatore in mezza pelle su assi di legno, titoli e fregi a secco al dorso a cinque nervi. Nota di possesso manoscritta sbiadita `Pirotti 1951 ?` al frontespizio della prima opera. Seconda edizione, la prima è del 1553, delle Icones animalium del naturalista svizzero Konrad Gesner, sorta di versione abbreviata dei primi due volumi della sua opera più nota, le Historiae animalium (1551-1587), di cui riprende però per intero il ricco sistema illustrativo di tavole incise, con figure di animali sia reali che fantastici. In prima edizione è la terza parte del volume, il Nomenclator, silloge del volume quarto delle Historiae. Secondo Wood le Icones ""are very much more rare than the complete edition"" e Gesner è stato ""not only the best naturalist among the scholars of his day, but of all men of that century, the pattern man of letters"". Adams G, 543; Nissen, 1551; Wood, 1560.

Lot 296

Ginanni Giuseppe. Opere postume del conte Giuseppe Ginanni ravennate. Tomo primo nel qual si contengono centoquattordici piante che vegetano nel mare. In Venezia: dalle stampe di Giorgio Fossati architetto &c., 1755. In-folio (mm 383x265). Pagine [12], XIX, [1], 63, [3] con LV tavole numerate fuori testo. Frontespizio calcografico in rosso e nero in cornice allegorica, ritratto dell`Autore inciso in rame, illustrazioni, capilettera, testatine e finalini calcografici. Al frontespizio cassata da arguta mano l`indicazione tomo primo con una penna a inchiostro, altrimenti bellissimo e genuino esemplare a pieni margini. Legatura coeva in cartonato d`attesa, titoli manoscritti al dorso. Solo prima parte di questa edizione originale di scritti del naturalista ravennate Giuseppe Ginnani, rimasti inediti alla sua morte avvenuta nel 1753 e raccolti dal nipote Francesco. Ginanni studiò e raccolse piante e animali marini e terrestri non solo dell`area adriatica, ma anche provenienti dal continente africani e dall`India. Esemplare nella rara variante con l`aggiunta in fine al fascicolo H4 della carta contenente l`Errata. Nissen, 711; Pritzel, 3337; Plesch, 238; Gamba, 2266; Ceresoli, 285; Caldesi, 175.

Lot 3

Bonisoli Ognibene. Commentum in Ciceronis Oratorem (preceduto da:) De Laudibus eloquentiae. Vicenza: [Johannes de Reno], 22 dicembre 1476. In-folio (mm 284x197). Carte [176]. Segnatura: a6, b-c10, d-e8, f6, g10, h-i8, k6, l8, m6, n-q8, r6, f6, ff6, s6; s-t8, u10. Testo in carattere romano (97R) su una colonna di 44 linee. Alla c. a2r iniziale miniata con corpo della lettera in blu e oro e decorazioni a grafismi in inchiostro blu, rosso e marrone. Alla c. b1r grande iniziale decorata con corpo della lettera in blu e marrone ornata da grafismi a penna in rosso e, all`interno, dal disegno stilizzato di un volto in inchiostro blu, rosso e marrone scuro. Iniziali dipinte in rosso nel testo; maiuscole toccate in inchiostro rosso in tutto il volume. Esemplare in buono stato di conservazione, la prima carta rinforzata al recto; macchia di inchiostro rosso alla c. s1v. Legatura settecentesca in vitello nocciola; dorso con titolo e decorazioni in oro e, al piede, il nome di uno dei possessori `Brunck`; tagli rossi, sguardie in carta a pettine, segnalibro in seta verde. Nota di possesso manoscritta, probabilmente del XVII secolo al verso della prima carta, `Ex libris C. vercellum`. Antica segnatura manoscritta al recto della seconda carta, `Coll. Dol. 800 Jesu Cat. inscr.`. Proveniente dalla biblioteca del classicista Richard F. Ph. Brunck (1729-1803). Prima rara edizione del commento al De oratore di Cicerone dell`umanista Ognibene Bonisoli da Lonigo, che testimonia l`interesse quattrocentesco per la classicità aurea, all`interno della quale l`Arpinate è considerato tra i sommi maestri di stile ed eloquenza. Discepolo di Vittorino da Feltre, Bonisoli insegnò a Treviso e a Vicenza, e in seguito ottenne la cattedra del suo maestro a Mantova, città dove dimorò dal 1449 al 1453. Rientrato a Vicenza, continuò l`insegnamento del greco e del latino sino alla morte. Alla sua scuola si formarono ? tra gli altri ? Niccolò Leoniceno e il Platina. Esperto di metrica e di prosodia, tradusse e commentò anche Persio, Giovenale, Lucano oltre ad essere uno dei primissimi traduttori delle Favole di Esopo. HC 10030* = HR 10030; GW M27813; BMC VII 1041; IGI 7000; Goff L-171.

Lot 30

. Pel Battesimo di S.A.R. Ludovico principe primogenito di Parma Tenuto al Sacro Fonte da S. M. cristianissima e Dalla Real Principessa delle Asturie Iscrizioni Esotiche Date In Luce Da Giambattista Bodoni Stampatore R. D. In Parma. Copia fatta in Guastalla. (Al frontespizio): Guastalla 1781. Manoscritto cartaceo in-folio (mm 362x237). Carte [25]. Scrittura calligrafica maiuscola e minuscola corsiva che riproduce vari alfabeti: greco, ebraico, copto, siriaco, armeno. Al recto della prima carta grande disegno a penna a piena pagina raffigurante lo stemma del dedicatario entro cornice e, in basso, un paesaggio e la scritta entro cartiglio: `F. Innocenzo Maria Laurenti scrisse e Dedico? L`anno 1781`. Al recto della seconda carta frontespizio a penna ornato da un piccolo disegno floreale. Alla c. 4r vedutina con elementi architettonici disegnata a penna con in basso la sottoscrizione `F. I. Laur. Delin. & sculp.`. Alla c. 25r disegno raffigurante un cippo su cui e? segnata la data `MDCCLXXXI`. Il testo con iscrizioni in vari alfabeti orientali e traduzione latina a fronte e? inquadrato in cornici tracciate a penna. Legatura coeva in carta marmorizzata. Etichetta con segnatura manoscritta della `Collezione Marchese Solari` al contropiatto anteriore. Curioso manoscritto di dedica che riproduce la prima e unica rara edizione dell`omonimo opuscolo impresso a Parma da Giambattista Bodoni nel 1774, in cui vennero pubblicate iscrizioni in vari alfabeti orientali incise da Gian Bernardo de Rossi, il primo esempio europeo di stampa di caratteri esotici fusi a pezzi mobili. Alla prefazione del Bodoni il copista, il frate Innocenzo Maria Laurenti, sostituisce la propria dedica ad una non identificata `Nobilissima Dama` nella quale si trovano alcune interessanti informazioni. L`autore dichiara infatti quanto segue: ""Ecco, che per fuggir l`ozio, al quale inimicizia giurar dovrebbe ogni piu? colta persona... mi venne pensiere, Nobil: Dama di fare per la terza volta copia delle Iscrizioni Esotiche, colle Versioni Latine, gia? dalle reali stampe sortite per il Bodoni fino all`anno 1773 all`occasione del solenne Battesimo del reale nostro Principe ereditario Lodovico... La prima di tali mie copie ebbi l`onore, non mai meritato, di consacrarla a S.A.S., l`Augusta Principessa Teodora Vedova Gonzaga nata Langravia d`Hassia- Darmstadt splendore, e gloria di questa nostra citta?. La seconda mi feci coraggio di farne un benche? tenue, dono all`Eruditissimo Cavagliere Conte Ferdinando Caracci mio Padrone, e di qualche amicizia per la mia persona portato"" (c. [3]r). G. Giani, Catalogo delle autentiche edizioni bodoniane, Milano 1948, p. 16; Brooks 50 (per l`edizione a stampa).

Lot 300

Giovio Paolo. De vita Leonis decimi pont. max. libri quatuor. His ordine temporum accesserunt Hadriani sexti pont. max. et Pompeii Columnae cardinalis vitae . Florentiae: ex officina Laurentii Torrentini, 1549. In-folio (mm 335x222). Pagine [8], 205, [3]. Spazi capitali con letterine guida, capilettera xilografici animati e ornati. LEGATO CON: Id. Elogia Virorum bellica virtute illustrium veris imaginibus supposita quae apud Musaeum spectantur. Florentiae: In Officina Laurentii Torrentini, 1551. Bell`esemplare ad ampi margini, sporadiche arrossature marginali, più evidenti al frontespizio. Legatura settecentesca in pergamena su cartone, titolo in oro su tassello rosso al dorso. Esemplare proveniente dalla collezione di Walter Ashburner, con la sua nota di possesso manoscritta ai frontespizi, datata 1906, e timbro al verso dell`ultima carta, al contropiatto anteriore etichetta della libreria Loescher & Seeber di Firenze. I Opera: La Vita Leonis decimi fu redatta da Paolo Giovio - celebre autore delle Historiae - su invito di Ippolito de` Medici e Clemente VII. Giovio attinse alla sua personale conoscenza di Leone Medici, al quale era stato stabilmente vicino dal 1517, prima come cardinale, poi come papa. L`opera, di notevole rilevanza, si distingue quindi per la vivacità della descrizione della Curia e della città leonina, una narrazione che influenzò profondamente la successiva storiografia intorno a papa Medici. II Opera: Edizione originale, fra le biografie da notare quella di Cristoforo Colombo ""stupendi alterius & nullis ante seculis cogniti terrarum orbis repertor"". Brunet III, 584; Graesse III, 490; Mortimer, Italian 16th Century Books, 213.

Lot 315

Gronovius Laurentius Theodorus. Zoophylacium Gronovianum, exhibens animalia quadrupeda, amphibia, pisces, insecta, vermes, mollusca, testacea, et zoophyta quae in museo suo adservavit. Lugduni Batavorum: apud Theodorum Haak et socium et Samuelem et Johannem Luchtmans, 1763-1781. In-folio (mm 401x245). Pagine [10], 136, [4], 141-236, VI, [4], 241-380, [20], [1] con 21 tavole incise in rame numerate I-VIII, VIIIa, IX-XX, la carta χ1 contenente gli errata dei fascicoli primo e secondo legata in fondo al volume. Capilettera, testatine e finalini xilografici. Bruniture ad alcuni fascicoli, qualche arrossatura. Legatura ottocentesca in mezza pelle, piatti marmorizzati, titoli in oro su doppio tassello e fregi a secco al dorso a sei nervi, tagli rossi. Importante edizione originale di estrema rarità, sole due copie risultano passate in asta negli ultimi 60 anni, di quest`opera del naturalista olandese Laurens Theodorus Gronovius. Tra i suoi studi spiccano quelli di ittiologia, cui offrì importanti contributi soprattutto nel sistema di classificazione delle diverse specie. L`opera Zoophylacium tratta di pesci e altri esseri marini (molluschi, conchiglie, testacei), ma dedica ampio spazio anche ad anfibi, insetti, anellidi e mammiferi. Nissen, 1727.

Lot 318

Gualtieri Niccolò. Index testarum conchyliorum... et methodice distributae exhibentur tabulis CX. Florentiae: ex typographia Caietani Albizzini, 1742. In-folio (mm 472x318). Pagine xxiii (contenenti occhietto, antiporta incisa in rame e ritratto dell`Autore inciso in rame), 126 carte non numerate interfoliate in origine da carte bianche. Le 126 carte non numerate contengono 110 tavole numerate a piena pagina incise in rame, 17 vignette calcografiche e 18 illustrazioni calcografiche raffiguranti coralli. Al frontespizio stampato in rosso e nero altra vignetta calcografica. Splendido esemplare in barbe. Legatura coeva in mezza pergamena, piatti marmorizzati, titoli in oro su doppi tasselli al dorso. Straordinario esemplare in barbe, interfoliato da carte bianche, dell`edizione originale quest`opera considerata fra le più belle pubblicazioni dell`epoca di Storia Naturale. Interamente dedicato alle conchiglie, ai fossili e ai coralli, lo studio di Gualtieri, medico personale di Cosimo III de` Medici, riflette appieno gli interessi collezionistici del Granduca di Toscana: egli possedeva un gabinetto con rarità naturalistiche ricco principalmente in questo settore, includendo oltre 350 specie diverse molte delle quali inviategli dal botanico tedesco Georg Eberhard Rumphius, e parecchi duplicati furono donati a Gualtieri. Raffinato commento visivo alle descrizioni dell`autore sono le tavole incise da Pietro Antonio Pazzi e da Bernardo Sgrilli su disegno di Giuseppe Menabuoni; alla mano di Pazzi si devono anche l`intaglio dell`antiporta allegorica, disegnata da Giovanni Domenico Campiglia, e il ritratto di Gualtieri disegnato da Maria Maddalena Gozzi. Nissen, 1736; Cobres, 110, n. 23.

Lot 32

Martin-Saint-Ange Gaspard Joseph. Circulation du sang consideree chez le foetus de l`homme. 1830 ca.. Manoscritto cartaceo in-folio (mm 425x275). Dodici carte non numerate di cui le ultime 3 riservate alle illustrazioni. Lievissime bruniture e arrossature. Legatura cartonata coeva, titoli manoscritti su tassello cartaceo al piatto anteriore, abrasioni al dorso. Copia manoscritta dell`opera dedicata dal medico nizzardo Gaspard Joseph Martin Saint-Ange alla circolazione del sangue nei feti. Nel 1831 Martin Saint-Ange aveva presentato i primi risultati delle sue ricerche alla Académie des Sciences di Parigi, che ne aveva premiato l`originalità e l`accuratezza descrittiva conferendogli, nel novembre di quell`anno, la medaille per le scienze naturali. Nel 1832 il medico francese aveva quindi dato alle stampe, presso Baillet, la Circulation du sang considerée chez le foetus de l`homme, descritta negli annunci e cataloghi del tempo come un tableau grand inplano o tableau grand in folio gravé, edizione oggi rarissima comprendente ? su un`unica grande tavola - trenta incisioni e due colonne di testo. Pur lodata e diffusa nell`ambiente scientifico ? già nel 1833 ne fu pubblicata una traduzione in lingua inglese - dell`opera apparve nel 1833, sulla Gazette médicale de Paris, una recensione che sottolineava l`eccessiva concisione dell`apparato esplicativo, augurandosi che presto l`autore potesse offrire una versione più estesa delle proprie scoperte. Ciò avvenne nel 1837, con l`edizione pubblicata a Parigi e Amsterdam dagli editori Le Gras e Imbert, in cui la tavola è corredata da una decina di pagine esplicative. Il manoscritto che presentiamo, corrispondente quindi a questa nuova e ampliata edizione, merita la più grande attenzione. I disegni realizzati da Luigi Frati ? e qui con firma autografa - non sono disposti all`interno di un`unica tavola come nell`esemplare a stampa, ma in carte separate. Inoltre, come riscontrato a un primo confronto, la parte introduttiva presenta alcune varianti rispetto al testo dato alle stampe nel 1837. Circostanze che possono indurre a ipotizzare che il nostro manoscritto costituisca una prima stesura destinata alla stampa.

Lot 327

Hippocrates. Opera, quae ad nos extant omnia, per Ianum Cornarium medicum physicum Latina lingua conscripta & recognita. Cum accessione Hippocratis De hominis structura libri, antea non excusi. Basileae: Hieronymus Froben & Nikolaus Episcopius, 1558. In-folio (mm 325x225). Pagine 798 (di 804, mancano le carte a2-a4 contenenti la dedica del Cornarius e la vita di Ippocrate di Soranus), [116]. Piccoli restauri alle prime tre carte altrimenti ottimo e genuino esemplare. Nota di possesso `Lucas Pusinerius Physicus collegiatus` alla carta di guardia, note manoscritte a poche carte. Esemplare censurato della dedica del Cornarius e della vita di Ippocrate del Soranus, nella traduzione dello stesso Cornarius, come molte delle copie italiane. Janus Cornarius, umanista e filologo sassone, fu uno specialista nell`edizione di testi greci e latini di medicina e della sua traduzione di Ippocrate Erasmo ebbe a commentare: ""Adest ingenium, adest eruditio, adest corpus vegetum et animus vividus; denique nihil deest quod ad istam provinciam quamvis difficilem feliciter obeundam requirendum videatur"". Il Liber de structura hominis, a cura di Nicolaus Petreius il cui nome appare nell`intitolazione, è in realtà l`Epistula ad Ptolemaeum regem de hominis fabrica, di incerta attribuzione (cfr. NUC 247, p. 117).

Lot 33

. Civitatis statuta nuperrime castigata et quam accuratissime impressa. (Al colophon): Lucae: J.B. Phaellus impressit, 1539. In-folio (mm 309x204). Carte [6], CCCXXXIX, [1]. Titolo entro cornice xilografica al frontespizio. Marca tipografica a piena pagina incisa in legno al recto dell`ultima carta. Capilettera ornati xilografici su fondo nero. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Legatura secentesca in pergamena su cartone, titolo manoscritto al dorso. Macchie di inchiostro ai piatti, minimo restauro al piede, nota manoscritta al piatto anteriore. Seconda edizione a stampa degli Statuti di Lucca, e prima pubblicazione della nuova compilazione decretata nel 1527 sulla base del testo del 1446; la stesura fu interrotta in seguito ai tumulti verificatisi in città e fu ultimata nel 1538, ma si dovette chiamare ad eseguirne la stampa il bolognese Giovanni Faello, poiché non vi erano tipografie in città. Si tratta dunque del primo libro impresso a Lucca nel Cinquecento, che fa seguito a poche rarissime edizioni degli anni 1480-90 e precede di ben dieci anni l`installazione della prima stamperia fissa lucchese, di Vincenzo Busdrago. Volume di notevole rarità ed importanza storica, legislativa e bibliografica per la città di Lucca. Fumagalli, Lexicon Typ. Italiae, 192-193.

Lot 331

Imperato Ferrante. Historia naturale di Ferrante Imperato Napolitano. Nella quale ordinatamente si tratta della diuersa condition di minere, pietre pretiose, & altre curiosità. Con varie historie di piante, & animali, sin`hora non date in luce. Venetia: presso Combi, & la Noù, 1672. In-folio (mm 362x257). Pagine [8], 696, [8] con una tavola a doppia pagina raffigurante il Museo incisa in rame fuori testo e numerose illustrazioni xilografiche nel testo. Frontespizio in rosso e nero con vignetta allegorica. Gora al margine superiore delle prime e ultime carte, macchia d`inchiostro al frontespizio ma, nel complesso, buon esemplare fresco e ad ampi margini. Legatura coeva in pergamena su cartone, danni alla cerniera superiore. Al frontespizio nota di possesso `Nolojo`? Seconda edizione, accresciuta da Giovanni Maria Ferro nella sezione di botanica, di questo trattato di storia naturale del farmacista napoletano Ferrante Imperato stampato per la prima volta nel 1599 (Napoli, Costantino Vitale). L`opera è una descrizione del Museo delle meraviglie creato da Ferrante Imperato e, divisa in 28 capitoli, copre tutte le aree delle scienze naturali trattando di zoologia, botanica, mineralogia, idraulica, termodinamica, metallurgia, rettili, creature marine, etc. Per l`edizione venne appositamente preparata una nuova, finissima, tavola del Museo dell`Imperato incisa in rame a differenza di quella xilografica della prima edizione. Sulla tavola confrontasi Jammes 1998, 170-171 in cui si proponeva in vendita il legno originale della prima edizione: ""Ces bois s`est probablement fendu ou perdu après ce premier tirage car la seconde édition de l`Historia Naturale, parue en 1672 possède un frontispice gravé sur cuivre"". Nell`opera l`Autore vaglia diverse notizie nel campo delle scienze naturali (paleontologia, vulcanologia, zoologia, fisica) fornitegli da varie fonti, incrociandole con le proprie intuizioni e con i risultati delle sue ricerche, aggiungendovi inoltre digressioni di natura storica e teorica. Il sistema illustrativo di xilografie riprende quello della prima impressione e riproduce i materiali raccolti da Imperato nella sua collezione personale, a Palazzo Gravina a Napoli. Brunet III, 431; Gamba, 1648: ""Ed in vero non manca l`opera di ordine logico ne` costrutti, e di proprietà nei vocaboli""; Hunt, 321; Nissen, 2111; Pritzel, 1872. Secondo la notizia in Thorndike VII, 249, il vero redattore dell`opera fu lo scienziato-filosofo nolano Nicola Antonio Stigliola, contubernale di Giordano Bruno, e autore del celebre trattato Il telescopio ouer Ispecillo celeste del 1627.

Lot 332

Iosephus Flavius. Antiquitatum Iudaicarum libri XX ad vetera exemplaria diligenter recogniti. De bello Iudaico libri VII ex collatione Graecorum codicum castigatores quam unquam ante redditi. Contra Apionem libri II pro corruptiss. antea, iam ex Graeco itidem non solum eme. Basileae: in officina Frobeniana, 1540. In-folio (mm 330x219). Pagine [20], 839, [1]. Marca tipografica xilografica ripetuta in fine, capilettera istoriati xilografici. Bruniture diffuse. Legatura coeva in pergamena su cartone, titoli manoscritti al dorso. Esemplare con il nome di Erasmo cassato al frontespizio e in fine di volume. Alla carta di guardia applicato ex libris Johannis Bianchi con motto ""PER ILLUMINARE"". Seconda e emendata edizione della traduzione latina curata dal filologo Sigmund Gelenius. La prima edizione di questa nuova versione delle opere di Flavio Giuseppe ? che sostituisce quella del monaco Ruffinus di Aquileia, data per la prima volta alle stampe nel 1470 e ancora proposta dallo stesso Froben nel 1524 ? era apparsa presso l`officina frobeniana nel 1534, corredata del testo, curato da Erasmo da Rotterdam, del De imperio rationis sive De Machabeis liber unus. Nel 1544 i due tipografi basileensi stamparono, infine, l`editio princeps in greco di Flavio Giuseppe, a conferma dell`interesse che l`ambiente accademico della città nutriva al tempo per le antichità giudaiche. VD16 J-960; STC German, 463.

Lot 335

Jonston Jan. Historiae naturalis de piscibus et cetis libri V. Cum aeneis figuris. Amstelodami: apud Ioannem Iacobi fil. Schipper, 1657. In-folio (mm 377x226). Pagine [8], 160 con frontespizio calcografico, XLVII tavole numerate incise in rame, capilettera e finalini xilografici. LEGATO CON: Id. Historiae naturalis de exanguibus aquaticis libri IV. Cum figuris aeneis. Amstelodami: sumptibus Johanni Jacobi Schipperi, 1657. In-folio. Pagine 58, [2] con XX tavole calcografiche numerate, capilettera e finalini xilografici. LEGATO CON: Id. Historiae naturalis de insectis libri III, de serpentibus et draconibus libri II, cum aeneis figuris. Amstelodami: sumptibus Johanni Jacobi Schipperi, 1657. Due parti in-folio. Pagine [8], 147, [1] con XXVIII tavole numerate incise in rame, fontespizio calcografico, capilettera xilografici; 27 [i.e. 39], [1] con XII tavole numerate incise in rame, capilettera xilografici. Bellissimo esemplare. Legatura moderna in pergamena, titoli manoscritti al dorso a quattro nervi.  Seconda edizione dei libri II, III, IV e V della Historia naturalis dello scienziato polacco Jan Jonston. L`intera opera  - apparsa originariamente a Francoforte tra il 1650 e il 1653 - si compone di sei sezioni, ognuna delle quali dedicata ad una specifica tipologia animale. Le sezioni qui presentate trattano degli esseri acquatici, degli insetti e dei rettili, compresi i draghi. Imponente l`apparato illustrativo, con le incisioni in rame dovute prevalentemente a Matthäus Merian il Vecchio. Wellcome III, 366; Nissen, 2133-34; Wood, 409.

Lot 336

Jonston Jan. Historiae naturalis de avibus libri VI. Cum aeneis figuris. Amstelodami: apud Ioannem Iacobi fil. Schipper, 1657. In-folio (mm 370x230). Pagine [12], 160 [i.e. 168]. Frontespizio inciso in rame e 61 tavole calcografiche [di 62, manca la numero 20, supplita in fotocopia]. Lievi bruniture e piccole macchie a poche carte. Legatura moderna conservativa in cartone.  Seconda edizione del VI e ultimo libro della Historia naturalis, dedicato agli uccelli e illustrato dalle tavole di Matthäus Merian il Vecchio. Tra le fonti cui Jonston si ispirò ? in un`opera che non trascura, accanto a quelli realmente esistenti, gli animali mitologici e fantastici - vi sono gli studi di Ulisse Aldrovandi. Anker, 235; Graesse III, 477; Nissen, 2131-2135; Wood, 409.

Lot 337

Jonston Jan. Historiae naturalis de quadrupedibus libri, cum aeneis figuris. Amstelodami: apud Ioannem Iacobi fil. Schipper., 1657. In-folio (mm 365x232). Pagine [8], 163 (invertite le cc. D2 e D3), [1] con 75 tavole numerate incise in rame (di 80, mancano le tavole IX, XXII, XXXVIII, LX e LXI supplite in fotocopia). Frontespizio calcografico, capilettera e finalini xilografici. Lievi bruniture, qualche macchia, forellini e lavori di tarlo lungo il margine interno solo sporadicamente e in maniera minima lesivi del testo, strappi ad alcune tavole, talvolta anticamente restaurati e in qualche caso con lacune parziali, esemplare mediocre. Legatura settecentesca in pelle agli acidi, dentelles, titoli in oro su tassello e fregi floreali al dorso a sei nervi, abrasioni agli angoli e alle cerniere, forellini di tarlo e piccole lacune al dorso.  Seconda edizione della prima sezione della Historia naturalis, dedicata ai quadrupedi; tra essi Jonston comprende anche i favolosi unicorni. Tavole incise in rame quasi tutte di mano di Matthäus Merian il Vecchio. Wellcome III, 366; Nissen, 2133-2134; Wood, 409.

Lot 339

Judica Gabriele. Le Antichità di Acre, scoperte, descritte ed illustrate.. Messina: Giuseppe Pappalardo, 1819. In-folio (mm 381x272). Pagine [6], X, 167, [1], V, [3]. Con 34 tavole incise in rame. Frontespizio inciso da Domenico Morgese su disegno di Giuseppe Poletti Siracusano. Ritratto dell`Autore entro ovale inciso su rame. Esemplare in ottimo stato di conservazione, leggeri aloni al frontespizio. Legatura coeva in mezza pelle con angoli, dorso liscio con titolo impresso in oro su tassello in marocchino verde; tagli marmorizzati. Piatti sciupati, con restauri.  Le splendide tavole illustrano medaglie, fregi, metope, statue, bronzi e vasi trovati durante gli scavi che il Barone Judica, Regio Custode delle Autorità del Distretto di Noto, condusse nei pressi dell`attuale Palazzolo Acreide, dove un tempo sorgeva la città di Acre. La datazione del volume pare sia da spostare al 1820, nonostante al titolo sia riportata la data 1819, poiché sia la dedica al Duca di Calabria sia la lettera elogiativa di Francesco di Paola Avolio in fine sono datate 1820. Mira I, 496: ""Raro e stimato""; Brunet III, 593; Moncada, 1158; Narbone I, 90.

Lot 343

Kircher Athanasius. Arca Noe, in tres libros digesta, quorum I. De rebus quae ante diluvium, II. De iis, quae ipso diluvio ejusque duratione, III. De iis, quae post diluvium a Noemo gesta sunt quae omnia... Demonstrantur. Amstelodami: apud Joannem Janssonium à Waesberge, 1675. In-folio (mm 377x238). Pagine [16], 240, [16]. Antiporta allegorica, ritratto del dedicatario Carlo II, 13 tavole ripiegate, 5 tavole a piena pagina e 2 tavole su fascette. Esemplare molto brunito. Legatura coeva in pergamena su cartone, dorso a sei nervi con titoli in oro su tassello, rinforzo in pergamena alla cuffia superiore. Antico timbro `PC` al frontespizio.  Edizione originale di quest`opera del poliedrico gesuita tedesco, ""fascinating and delightful piece of imaginative exegesis, filled with curious speculations"" (Merrill, 26). Celebre il fantastico apparato ilustrativo, elaborato dallo stesso autore,""d`une remarquable beauté d`exécution"" (Caillet) e che include mappe del mondo e dell`Europa, diverse tavole che ricostruiscono l`Arca, con la disposizione degli animali al suo interno, e la Topographia Paradisi Terrestris. Merrill, 26; Caillet; Nissen, 2195.

Lot 344

Kircher Athanasius. Physiologia Kircheriana experimentalis, qua summa argumentorum multitudine et varietate Naturalium rerum scientia per experimenta physica, mathematica, medica, chymica, musica, magnetica, mechanica comprobatur atque stabilitur... Joannes Stephanus Kestler. Amstelodami: ex Officina Janssonio-Waesbergiana, 1680. In-folio (mm 364x235). Pagine [8], 248, [8]. Frontespizio inciso su rame. Capilettera ornati incisi su legno; testatine e finalini xilografici. Dieci illustrazioni incise su rame e numerose su legno nel testo. Minimo restauro al margine esterno bianco del frontespizio. Legatura coeva in pergamena su piatti in cartone con unghie, al piatto anteriore stemma impresso in oro raffigurante due galli, a quello inferiore monogramma `L.D`. Alcune macchie e aloni ai piatti. Al verso della carta di guardia anteriore nota di possesso manoscritta del medico tedesco secentesco David Lichtenban, autore di un importante testo sulla peste.  Prima edizione pubblicata, all`indomani della morte del Kircher, dal fedele allievo Johan Stephan Kestler, che nel volume compendiò una grande quantità di esperimenti condotti dal maestro nei tanti ambiti delle sue ricerche, in particolare sul moto, i metalli, gli insetti, l`ottica, il magnetismo, l`acustica, la musica, l`alchimia, la magia, la pirotecnia e la chimica. Di particolare interesse la relazione del primo esperimento mai condotto sull`ipnosi animale. Merrill, 29; Brunet III, 669; Caillet II, 365.5796; Clendening, 13.26; Krivatsy, 6404; Garrison-Morton, 80.580.

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