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FRANK COBB & CO, SHEFFIELD; an oak cased canteen of twelve setting cutlery, knives and carving tools with ivory handles, also a group of predominantly fiddle pattern spoons and loose flatware. CONDITION REPORT: N.B Due to restrictions on the import/export of ivory, it will not be possible to ship this item overseas.
A Brussels tapestry depicting armourers at a forge, dated 1597, the central figure seated at his workbench, leaning over a helmet which he works on with tools, another workbench in the foreground with a mould stand for a helmet atop it, an apprentice in the background operating a pole handle for bellows for the forge; with later border and backing, 209 x 81cm
A Chinese Export black lacquer chinoiserie decorated sewing box, 19th century, of octagonal form, the hinged cover enclosing a fitted interior lift-out tray with numerous divisions and two lidded compartments and a collection of turned and carved ivory sewing tools including three clamps, needle cases, snowflake silk winders, tatting shuttle, tape measure case, and a small pail, a fitted writing drawer below, gilt metal side handles, 36cm wide, 27cm deep, 14cm high. Illustrated
NO RESERVE Ginnastica. Obermann Rodolfo. Atlante degli attrezzi di ginnastica educativa. Torino: Lit. Fratelli Doyen-Hummel, 1865.Album in-folio (mm 317x484). Frontespizio litografico illustrato e 14 tavole illustranti gli strumenti ginnici, corredate di legende esplicative al loro montaggio e utilizzo. Esemplare a fogli sciolti, piccole mancanze ai margini bianchi di alcune tavole, alcune gore.Album, folio (mm 317x484). Lithographic illustrated title-page, 14 plates depicting gymanstic tools, with captions. Loose leaves, minor losses to the blank margin of a few plates, some waterstains.
NO RESERVE Negri Stefano. Translationes... (Al colophon:) Milano: Giovanni da Castiglione, agosto 1521.Cinque parti in un volume in-4° (mm 192x138). Carte [4], lx, xciii. Caratteri greci e romani. Frontespizio racchiuso entro cornice xilografica ornata, ripetuta tre volte. Capilettera xilografici. Bell'esemplare, piccola mancanza al margine esterno della carta AA4, fioriture e tracce di polvere al frontespizio. Legatura settecentesca in vitello, piatti inquadrati da triplice filetto dorato, agli angoli interni quattro ferri floreali, anch'essi impressi in oro. Dorso a cinque nervi, titolo impresso in oro su tassello in marocchino rosso al secondo scomparto, i rimanenti decorati da ferri dorati. Tagli spruzzati in rosso. Esemplare proveniente dalla collezione del conte di Macclesfield, come testimoniato dall'ex libris al contropiatto anteriore e dal suo timbro a secco al recto della carta AA2. Al frontespizio nota manoscritta '12 febr. 1696'. Sporadici marginalia e sottolineature.Prima edizione di questa collezione di testi dell'erudito Stefano Negri, profondo conoscitore di greco e latino, dedicata (c. A2r) dall'autore ad alcuni tra i più eminenti personaggi dell'epoca, come ad esempio Jean Grolier. Il volume contiene un insieme di traduzioni e alcune operette di carattere erudito, mitologico, filosofico e poetico tra le quali figurano i Commentarioli in aurea carmina Pythagorae, un'epistola indirizzata al medico milanese Giovanni Marliani e cinque Prefationes, tre ad Omero, una a Pindaro e una a Tito Livio. Oltre a questi testi sono presenti anche il De unguentis, il De meretricibus insignis, il De victo Pythagorico, De vino e il De nimia obsoniorum appetentia, queste ultime tre qui in prima edizione e di notevole importanza per la letteratura gastronomica. Stefano Negri, originario di Corte Maggiore nei pressi di Cremona, era noto anche col nome di Stephanos Melas, e occupò dal 1520 la cattedra di greco dello studio di Milano che era stata di Demetrio Calcondila. Durante l'occupazione francese della città si riunì intorno a questo erudito una cerchia di uomini dotti e illustri, della quale facevano parte anche Jean Grolier e il segretario di Francesco I, che compaiono spesso come dedicatari delle sue opere. Il Negri cadde in disgrazia dopo la cacciata dei francesi dalla città lombarda e venne allontanato dall'insegnamento. I suoi lavori consistono principalmente nella traduzione di testi classici o di opere ispirate all'antichità tra le quali si ricorda il Dialogo tra un venditore di libri e uno studente preposto, insieme ad altri scritti del suo maestro Demetrio Calcondila, al celebre lessico greco delle Suidas impresso nel 1499.Argelati, Bibl. Mediol., II, ii, 2137-38; Tiraboschi, Stor. Lett. Ital., VI, ii, 813; VII, iii, 1103-1104; manca in Adams; Sander 4984; B.IN.G. 1363; K. Sp. Staikos, Charta of Greek Printing, Cologne 1998, pp. 238 e 252.Five parts in one volume, 4° (192x138 mm). [4], lx, xciii leaves. Greek and roman type. Title-page within woodcut frames. Woodcut decorated initials. Minor loss to the outer margin of fol. AA4, without any loss. Title-page rather dusted, some foxing. 18th-century calf, covers within tree gilt fillets, gilt floral tools at each corner. Spine with five raised bands, gilt-tooled compartments, title in gilt on red morocco lettering-piece. Edges speckled red. From Macclesfield library, as the ex libris on the front pastedown and stamp in blind on the AA2r attest. The manuscript note '12 febr. 1696' on the title-page. A few marginalia and underlinings.First edition of this collection of works by the humanist Stefano Negri, also known as Stephanos Melas, and dedicated to leading figures of the age, such as Jean Grolier. The publication includes translations, and philosophical, mythological or poetic writings, among others the Commentarioli in aurea carmina Pythagorae, an epistle addressed to the Milanese physician Giovanni Marliani, and five Prefationes, three to Homer, and the other two to Pindar and Titus Livius respectively. Especially noteworthy are the writings appeared here for the first time in print, and entitled De victo Pythagorico, De vino, and De nimia obsoniorum appetentia, notable and influential examples of gastronomic literature.
NO RESERVE Alighieri Dante. La Divina Commedia novamente illustrata da artisti italiani a cura di Vittorio Alinari. Firenze: fratelli Alinari, 1902-1903.In-4° (mm 354x255). Pagine [2], XVI, [2], 140, [2]; [4], 146, [2]; [6], 166, [2]. 381 illustrazioni a colori e in bianco e in nero, di cui 36 tavole fuori testo impresse su cartoncino (11 per l'Inferno, 16 per il Purgatorio, 9 per il Paradiso) e numerose illustrazioni in bianco e nero retinato a piena pagina e nel testo. Esemplare in buono stato di conservazione, una tavola parzialmente staccata. Legatura novecentesca in mezza pelle nocciola realizzata da Barast (etichetta al verso della sguardia anteriore), piatti ricoperti da carta caillouté, dorso liscio decorato da giglio fiorentino dorato e con titolo impresso in oro. Contropiatti e sguardie in carta marmorizzata. Sbucciature e piccole abrasioni ai piatti.Prima edizione di questo capolavoro grafico, frutto del concorso bandito per artisti italiani nel maggio del 1900 da Vittorio Alinari. La commissione preposta al giudizio delle opere in concorso - che prevedeva l'invio di tre disegni a illustrazione di almeno due canti dell'Inferno - assegnò il primo premio ad Alberto Zardo (per le illustrazioni dei canti VIII e IX), il secondo ad Armando Spadino (per le illustrazioni dei canti XII e XXV), e il terzo a Duilio Cambellotti ed Ernesto Bellandi. L'editore fiorentino commissionò nello stesso periodo anche l'illustrazione del Purgatorio e del Paradiso. Mambelli, n. 501; Martini, p. 83; «E nell'idolo suo si tramutava». La Divina Commedia novamente illustrata da artisti italiani. Concorso Alinari 1900- 1902, Bologna, settembre-ottobre 1979, a cura di C. Cresti e F. Solmi, Bologna 1979; Dante fra Simbolismo e Liberty. La Divina Commedia illustrata da artisti italiani. Concorso Alinari 1900-1902, Chiavari, Palazzo Rocca, 19 marzo-25 aprile 1988, a cura di C. Cresti, Firenze 1988; Pagine di Dante, p. 284; Milano, n. 58.Alighieri Dante. La Divina Commedia novamente illustrata da artisti italiani a cura di Vittorio Alinari. Firenze: fratelli Alinari, 1902-1903.4° (354x255 mm). [2], XVI, [2], 140, [2]; [4], 146, [2]; [6], 166, [2] pages. 381 colour or black-and-white illustrations, of which 36 are printed as plates hors texte ( (11 for Inferno, 16 for Purgatorio, 9 for Paradiso). Numerous black-and-white illustrations, full-page as well as in the text. A good copy, a plate partly loose. 20th-century half-leather binding, executed by Barast (ticket on the verso of the front flyleaf), marbled covers. Smooth spine, decorated in gilt with Florentine feur-de-lys shaped tools; title in gilt lettering. Marbled pastedowns and flyleaves. A few scratches and minor wears to covers. The first edition of this artistic masterpiece, which collects the illustrations made mainly on the occasion of the competition to illustrate Dante's poem held in May 1900 by the Fratelli Alinari firm in Florence. The competitors had to send drawings for at least two cantos from the Inferno, and in June 1901 the works were exhibited at La Società di Belle Arti in Florence. The first prize was awarded to Alberto Zardo, the second one to Armando Spadini, while the third priz was divided equally between Duilio Cambellotti and Ernesto Bellandi. In the same period the Alinaris commissioned illustrations for the other two cantiche of the poem.Mambelli, n. 501; Martini, p. 83; «E nell'idolo suo si tramutava». La Divina Commedia novamente illustrata da artisti italiani. Concorso Alinari 1900- 1902, Bologna, settembre-ottobre 1979, a cura di C. Cresti e F. Solmi, Bologna 1979; Dante fra Simbolismo e Liberty. La Divina Commedia illustrata da artisti italiani. Concorso Alinari 1900-1902, Chiavari, Palazzo Rocca, 19 marzo-25 aprile 1988, a cura di C. Cresti, Firenze 1988; Pagine di Dante, p. 284; Milano, n. 58.

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