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French viola by and labelled Ch Simonin, Luthier Toulouse, Eleve de M. Vuillaume no. 67, 1879, also signed on the label, the one piece back of faint medium curl with similar wood to the sides and head, the table of a broad width grain and the varnish of a light reddish colour on a golden ground, 15 3/8", 39.10cm
Doris Clare Zinkeisen (British, 1898-1991) Six costumes designs for Twelfth Night, circa 1942 including Sebastian, Antonio, Feste and Viola each signed in pencil (lower right) pencil and gouache each 39.5cm x 28.2cm (6). Doris Zinkeisen designed the set and costumes for the International Ballet Tour of Twelfth Night in 1942.
1854 - Second issue 2.s blue horizontal pair + 8 s. green yellow horizontal pair + 16 s. grey violet block of four - Signatures Giulio Bolaffi and A.Diena (Yv. n. 3+5+6) (Uni. n. 3+5+6) Nuovo/Nuovo linguellato 1854 - Seconda emissione 2 s. azzurro coppia orizzontale + 8 s. verde giallo coppia orizzontale + 16 s. grigio viola blocco di quattro - Firme Giulio Bolaffi e A.Diena (Yv. n. 3+5+6) (Uni. n. 3+5+6)
A SELECTION OF ALESSI SERVING TRAYS AND OTHERS to include an Alessi 'Voila Viola' stainless steel rectangular tray with green plastic feet designed by Philippe Starck, 45.5cm x 30cm; a tray RS02 GR three plastic resin rectangular stackable tray set in green designed by Richard Slapper in original box measuring 56cm x 26.5cm; Alessi 90039 'Foix' stainless steel round tray with crumpled edge designed by Lluis Clotet in original box 44cm diameter; and three Magis 'Captain Lovetrays' plastic serving trays in green, navy and blue designed by Jerszy Seymour (6)
Gio' Ponti (1891-1979) - Richard Ginori - Pittoria di Doccia, Coppia di potiches in porcellana, una a decorazione intreccio viola-oro. Sotto le basi marchi della manifattura e firma Gio’Ponti. Altezza cm 16,5. 1925 circa, piccole rotture Un esemplare uguale al nostro è conservato a Museo Internazionale della Ceramica di Faenza
Roman & Helly, a gold and enamel Viola with concealed watch, circa 1810 Roman & Helly, a gold and enamel Viola with concealed watch, circa 1810, Constance, now Germany, with later Austrian hallmarks for after 1872, small gilt full plate verge movement with fusee, pierced and engraved balance bridge, silvered regulator dial, winding through white enamel dial, Roman numerals, blued steel hands, hinged into gold and enamel Viola form case, the front with translucent brown enamel decorated mimiking wood, the fret board with black enamel, with four wired strings ending in tuning keys, the back decorated polychrome enamel of courting couple, length overall 80mm.
Parentz Engelbrecht, a gold and enamel Viola with concealed watch, circa 1810 Parentz Engelbrecht, a gold and enamel Viola with concealed watch, circa 1810, Wien Austrian, with later Austrian hallmarks for after 1872, small gilt full plate verge movement with fusee, pierced and engraved balance bridge, silvered regulator dial, winding through white enamel dial, Arabic numerals, blued steel hands, hinged into gold and enamel Viola form case, the front with translucent brown enamel decorated mimiking wood, the fret board with black enamel, with four wired strings ending in tuning keys, the back decorated enamel en grisselle with classical scene, length overall 70mm.
Box Thirteen - Italian wine Negroamaro Passito IGT Salento Conte di Campiano 2013 Sangiovese IGT Rubicone Corterosso Trilogia di Corte Viola 2013 Sangiovese IGT Rubicone Contessa Carola 2013 Antica Masseria Jorche Primitivo di Manduria DOP 2011 Negroamaro Passito IGT Salento Conte di Campiano 2013 Torre del Falco Nero di Troia Puglia IGT 2013 Antica Masseria Jorche Primitivo di Manduria DOP 2011 Five Roses Rosato IGT Salento 2014 I Tre Vescovi Barbera d'Asti Superiore DOCG 2012 Primitivo di Manduria DOC Segreto Rosso 2013 Torre del Falco Nero di Troia Puglia IGT 2013 Sangiovese IGT Rubicone Corterosso Trilogia di Corte Viola 2013
Cornelis de Baellieur (Anversa 1607-1671), Natività olio su rame, cm 35,5x28,5, E’ certamente opera di Cornelis de Baellieur (Anversa, 1607-1671): è infatti accostabile ad altro olio su rame anch’esso rimesso a oro, con la “Madonna in trono tra sette angeli musicanti”,a lui riferita e presentato nel 2011 dall’atelier“Lawrence Steigrad FineArts”(23 East 69th Street - NewYork);come quella newyorkese, anche la nostra dovrebbe datare al quarto decennio del Seicento. Pittore di composizioni religiose, di soggetti storici e allegorici, di scene di genere, di cabinet e di interni animati. Nel 1617, Cornelis de Baellieur inizia il suo apprendistato frequentando ad Anversa l’atelier di Antoon Lisaert.Van der Branden segnala che nove anni dopo figura iscritto nel libro dei maestri della Gilda di San Luca, di cui fu decano tra il 1644 e il 1645. Il noto dipinto raffigurante “Interno di un cabinet di dipinti con amatori d’arte”, firmato e datato 1637 (Parigi, Louvre), conferma come le opere tra il terzo e il quarto decennio siano profondamente influenzate dall’arte di Frans Francken II°, nonostante Cornelis non ne abbia mai frequentato lo studio. Fu pittore di pittore di piccole figure, descritte con maestria analitica e miticolosa, strettamente associato con Frans Francken II° (probabilmente deve aver lavorato nel suo studio). In alcuni suoi dipinti databili al quarto decennio, si servì della collaborazione di Frans Francken III°. Le opere della maturità si orientano verso suggestioni pittoriche che disvelano forti inclinazioni alla lezione di Jordaens. Il figlio, con lo stesso nome, fu anch’egli pittore. L’influenza di Francken è marcatamente evidente in particolare se relazionata nei dipinti,spesso firmati da Baellieur con soggetti religiosi o biblici.A cartina tornasole si confrontino “Cristo e l’adultera” (Dresda, Gemldegalerie e Brunswick, Herzog Anton Ulrich-Museum), “L’idolatria di Salomone” (Innsbruck, Schloss Ambras) e “L’Adorazione dei Magi” (Bruxelles, Muse Royaux des Beaux-Arts). Nondimeno in Baellieur la componente personale si emancipa per la qualità meticolosa con cui pone a compimento le sue figure, autentici cammei di calligrafia miniaturistica. Le sue composizioni appaiono cromaticamente vistose, traguardate su arditi accostamenti tonali di bianco-giallo, viola e rosa, spesso dipinte su rame, un supporto particolarmente idoneo a far risaltare la sua squillante gamma cromatica.
A Viola D'amore, having carved head to the head stock, the peg box housing seven pegs for above strings and seven pegs for played strings, hardwood finger board, spruce soundboard and hardwood body. A label inside reads Gwnaethpwyd gan Leslie Hallet,Trevor Davies, Y Fenni 1955. Having hardwood tailpiece on ebony peg with metal securing pin and two fine turners, 15'' body length; along with another similar Instrument almost certainly built as a copy of the other, 15'' body length x 9 1/4'' across the soundboard
Scrivania con alzata, Toscana, XVIII/XIX secolo cm 117x157x71 Grande scrivania cosiddetta alla mazzarina composta da corpo inferiore con sette cassetti e un’anta, poggiante su otto gambe unite da traverse sagomate e da un’alzata con quattro cassetti e un vano a giorno. Il tutto è lastronato in legno di noce, viola e rosa e intarsiato sul fronte dei cassetti, sui fianchi, sul piano con eleganti e raffinate girali e figurine in avorio. Intarsi a girali e figure in avorio. € 3.000
Importante cassettone a quattro cassetti, Parigi, primo quarto del XVIII secolo cm 81x126x60 D’epoca Luigi XIV presenta due cassetti piccoli affiancati sottopiano e due più grandi al di sotto; tutta la struttura è riccamente lastronata in legni di rosa, viola e noce a motivi geometrici sui fianchi, sul fronte e sul piano superiore. E’ piacevolmente arricchito da maniglie, mascheroni e volute in bronzo dorato. Restauri e mancanze. € 6.000
Comodino da centro, Genova, ultimo quarto del XVIII secolo cm 83x47x33 Elegante comodino da notte lastronato in legno di viola e noce, con quattro gambe piramidali, corpo a due ante ed un cassetto e piano in marmo rosa-pesco, maniglie in ottone sui fianchi. Esemplari simili sono riportati sul testo di Ludovico Caumont Caimi Ebanisteria genovese del Settecento. Difetti e mancanze. € 1.500
Secrétaire a marqueterie floreale Parigi, metà del XVIII secolo cm. 150x96x37 Bellissimo secrétaire in legni di rosa, viola e di frutto vari, composto da un cassetto sottopiano di forma mossa, un’ampia ribalta che scopre un castelletto di piani e cassettini, e due ante nella parte inferiore. Il tutto è completamente intarsiato con delicata marchetteria a tralci di fiori e foglie che si ripete su tutta la struttura lignea, gambe sagomate, piano in marmo. Il mobile è attribuibile all’ebanista Dautriche. Attivo a Parigi a partire dal 1749 fino all’inizio del regno di Luigi XVI Jacques Dautriche (1725 – 1778) era particolarmente apprezzato per le sue marchetterie a soggetto floreale, influenzato da Jean-François Oeben con cui spesso collaborò. Restauri e lievi difetti alla lastronatura. e 4.000
Early 20th century French viola bearing a repairer's label inscribed Repaired and Adjusted by A.G. Henderson, Edinburgh 1917, the two piece back of medium curl with similar wood to the sides and head, the table of a fine width grain and the varnish of a reddish-brown colour on a golden ground, 16 7/8", 40.30cm
Good English viola of the Joseph Hill School circa 1800, unlabelled, the two piece back of faint medium curl with similar wood to the sides, the later head of plainish wood, the table of a fine width grain widening to the flanks and the varnish of a golden-brown colour, 15 7/8", 40.30cm, within a W.E. Hill & Sons light oak case (at fault)
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