Lot

80

Pietro Ricchi detto il Lucchese (Lucca 1606 - Udine 1675)

In PAINTINGS, DRAWINGS, ICONS, SILVER, FINE ART A...

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Milan, Italy
Pietro Ricchi detto il Lucchese (Lucca 1606 - Udine 1675) Volto di donna all’orientale o Giuditta (?) Olio su tela 63 x 51 cm L’opera trova convincenti conferme attributive se paragonata ai vari volti delle figure femminili del pittore lucchese. Sia per questioni fisionomiche che stilistiche, l’opera potrebbe appartenere al periodo veneto dell’artista, viste anche le stringenti analogie con il dipinto Due giovani al lume di candela, già collezione Altomani (Tavola XCII, scheda 207 in Pietro Ricchi di Paolo Dal Poggeto), e con l'opera Giuditta e Oloferne del Museo del Castello del Buonconsiglio (Tavola LXXXVIII, scheda 201 in Pietro Ricchi di Paolo Dal Poggeto). Secondo i dati forniti da Filippo Baldinucci, Pietro Ricchi iniziò la sua attività nella bottega di un modesto pittore locale. Più tardi passò nella bottega di Ippolito Sani e, tra il 1620 e il 1623, nell’atelier di Domenico Passignano. In seguito fu a Bologna presso Guido Reni, occasione in cui conobbe l’opera di Giovanni Andrea Donducci detto il Mastelletta, da cui apprese l’estro compositivo fantasioso e bizzarro. Trascorse un periodo di tempo in Francia, in particolare in Provenza, Lione e Parigi, per tornare poi in Italia intorno al 1634, dove operò a Milano e Brescia. Proprio in Italia, mettendo a frutto le sue esperienze, sviluppò uno stile patetico con effetti drammatici di chiaroscuro. Nel 1650 lavorò a Venezia, dove ancora oggi si trovano alcune sue opere che denunciano spunti captati dai più estrosi artisti del luogo, come Tintoretto, Francesco Maffei, Pietro Liberi, Nicolas Régnier e Sebastiano Mazzoni. Nel 1663 si trasferì a Vicenza, ove ebbe modo di collaborare con Giulio Carpioni. Dal 1672 si stabilì ad Udine, dove lavorò sino agli ultimi anni della sua vita. Tra i suoi migliori allievi vanno citati Francesco Monti e Federico Cervelli. Pietro Ricchi called the Lucchese (Lucca 1606 - Udine 1675) Face of an oriental woman or Judith (?) Oil on canvas 63 x 51 cm The artwork finds convincing attributive confirmations when compared to the various faces of the female figures by Pietro Ricchi. Both for physiognomic and stylistic reasons, the artwork could belong to the Venetian period of the artist, also given the tighten similarities with the painting Two young people by candlelight, formerly in the Altomani collection (Table XCII, file 207 in Pietro Ricchi by Paolo Dal Poggeto), and with the artwork Judith and Holofernes, kept in the Museum of Buonconsiglio Castle (Table LXXXVIII, file 201 in Pietro Ricchi by Paolo Dal Poggeto).
Pietro Ricchi detto il Lucchese (Lucca 1606 - Udine 1675) Volto di donna all’orientale o Giuditta (?) Olio su tela 63 x 51 cm L’opera trova convincenti conferme attributive se paragonata ai vari volti delle figure femminili del pittore lucchese. Sia per questioni fisionomiche che stilistiche, l’opera potrebbe appartenere al periodo veneto dell’artista, viste anche le stringenti analogie con il dipinto Due giovani al lume di candela, già collezione Altomani (Tavola XCII, scheda 207 in Pietro Ricchi di Paolo Dal Poggeto), e con l'opera Giuditta e Oloferne del Museo del Castello del Buonconsiglio (Tavola LXXXVIII, scheda 201 in Pietro Ricchi di Paolo Dal Poggeto). Secondo i dati forniti da Filippo Baldinucci, Pietro Ricchi iniziò la sua attività nella bottega di un modesto pittore locale. Più tardi passò nella bottega di Ippolito Sani e, tra il 1620 e il 1623, nell’atelier di Domenico Passignano. In seguito fu a Bologna presso Guido Reni, occasione in cui conobbe l’opera di Giovanni Andrea Donducci detto il Mastelletta, da cui apprese l’estro compositivo fantasioso e bizzarro. Trascorse un periodo di tempo in Francia, in particolare in Provenza, Lione e Parigi, per tornare poi in Italia intorno al 1634, dove operò a Milano e Brescia. Proprio in Italia, mettendo a frutto le sue esperienze, sviluppò uno stile patetico con effetti drammatici di chiaroscuro. Nel 1650 lavorò a Venezia, dove ancora oggi si trovano alcune sue opere che denunciano spunti captati dai più estrosi artisti del luogo, come Tintoretto, Francesco Maffei, Pietro Liberi, Nicolas Régnier e Sebastiano Mazzoni. Nel 1663 si trasferì a Vicenza, ove ebbe modo di collaborare con Giulio Carpioni. Dal 1672 si stabilì ad Udine, dove lavorò sino agli ultimi anni della sua vita. Tra i suoi migliori allievi vanno citati Francesco Monti e Federico Cervelli. Pietro Ricchi called the Lucchese (Lucca 1606 - Udine 1675) Face of an oriental woman or Judith (?) Oil on canvas 63 x 51 cm The artwork finds convincing attributive confirmations when compared to the various faces of the female figures by Pietro Ricchi. Both for physiognomic and stylistic reasons, the artwork could belong to the Venetian period of the artist, also given the tighten similarities with the painting Two young people by candlelight, formerly in the Altomani collection (Table XCII, file 207 in Pietro Ricchi by Paolo Dal Poggeto), and with the artwork Judith and Holofernes, kept in the Museum of Buonconsiglio Castle (Table LXXXVIII, file 201 in Pietro Ricchi by Paolo Dal Poggeto).

PAINTINGS, DRAWINGS, ICONS, SILVER, FINE ART AND ORIENTAL ART

Sale Date(s)
Lots: 513
Venue Address
Sede Legale
Via Nino Bixio, 34
Milan
Italy
20129
Italy

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