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Diploma che attesta la nobiltà del barone Piero Alfieri e della di lui moglie Margherita Branconio i

In Ancient Books, Engravings, Manuscripts and Dra...

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L’Aquila (AQ)
Anonimo Diploma che attesta la nobiltà del barone Piero Alfieri e della di lui moglie Margherita Branconio in pergamena arricchita da disegni delle armi de' Branconio e stemma della Real Casa Imperiale di Spagna, nonchè di bolla in ceralacca. STEMMA DELLA CASA IMPERIALE DI SPAGNA Camerlengo e Magistrato della Fedelissima Città dell’Aquila  TRADUZIONE DEL TESTO Alla Santità dei Sommi Pontefici, Maestà così Cesare, come Reali, Gran Maestri di Religione, Tribunali … et e qualunque altro la presente pervenerà, ed in qualsivoglia modo sarà presentata … faremo ampia ed in debita fede, come il barone Piero Alfieri i uniare et figliuolo del g.mo Barone Filippo Alfieri e della Signora Margherita Branconio, sua Moglie, la quale fu figliola del g.mo Baron Mutio Branconio figliuolo del Barone Giuseppe nato da Geronimo, che fu figliuolo di Fabrizio Branconio Seniore nato da Marino, che nacque da Benedetto, già figliuolo di Stefano, descendente del Gent.mo Paolo Branconio, e come questa famiglia Branconio è delle più nobili e principali della nostra città, avendo sempre i primi gradi et offici, come di Camerlengo Gentiluomo, Sindaco e Simili, non saleh darsi mai se non è veri nobili, che però riavendosi i registri detti delle informazioni e l’altre sculture del nostro Archivio, così rispetto alla discendenza, come del godimento predetto, troviamo che Paolo di Cola di Paolo Branconio fu eletto nella Piazza di Gentilomo nell’anno 1423 a Camerlengo di maggio dell’istesso anno dal quale nacque Cola, e da Cola Stefano, come si legge nel Registro dei Privilegi conservato in nostro Archivio, di Stefano di Cola di Paolo nell’anno 1423, fu eletto dalla nostra città fino agli altri gentiluomini per uno degli Ambasciatori criviati alla Maestà. E’ descritto lo stemma di Famiglia alla Maestà … si …terzo à foglio 88. Dal quale Stefano nacque Benedetto come si vede da uno istrumento rogato Notar Domenico D’Antonio de Somesey ai 13 novembre 1430 e dal testamento di … rogato Notar Giovanni Cascianelli ai dì  25 giugno 1479 e da detto Benedetto nacque Marino Branconio che essendo eletto nella piazza di … nell’anno 1513, e nell’anno 1514 in quello di gentiliano si chiama Marino di Benedetto di Branconio dal quale nacque Fabrizio come si vede nel suo testamento à primi di aprile 1517 rogato notar Valerio di Pizzo, il quale detto Marino di Benedetto fra gli altri suoi figli si istituiva suo erede Fabrizio, il quale Fabrizio fu eletto nella piazza di Gentiluomo nel 1510 e Camerlengo nell’anno 1520, 1533, e 1536 e fu nell’istessa piazza nell’anno 1537, 1538, 1541, 1547, e 1557, del quale Fabrizio fu figliuolo Geronimo. Padre di Baroni Giuseppe Branconio, come del testamento del detto Fabrizio, rogato notar Paolo Carli à 10 maggio 1598 nel quale Giuseppe Branconio come figlio di Geronimo e nipote di Fabrizio fu istituito erede per egalmente con i suoi. Qui fu detto Giuseppe eletto per Camerlengo nell’anno 1581, 1583, 1587, 1589, e 1591. Del quale Barone fu Giuseppe nacque il Baron Mutio Branconio, come si vede dall’istrumento del medesimo rogato Notar Giovanni Battista Bucciarelli a 18 novembre 1591. Nel quale come Gent.mo erede del Barone Mutio eletto nella Piazza di Gentiluomo nell’anno 1598, 1599, 1615, 1621 e 1629, ed in quella di Camerlengo nell’anno 1608, 1609, e 1633, dal quale nacque la detta Signora Margherita, già moglie del Gent.mo Barone Filippo Alfieri, come da istrumenti datali abbiamo riconosciuto, la quale è madre del detto Barone Piero Alfieri. Ha per arma detta famiglia Branconio tre monti con una quercia d’oro in campo turchino, sovrasta per una sbarra, sopra la quale in un campo arancio sono tre palle, due di colore rosso, e la terza che sta superiore di colore turchino, con tre gigli dentro. E per la verità dobbiamo farle la presente, che sarà firmata di nostre mani e sigillata dal nostro maggiore sigillo. Aquila nel Palazzo della nostra solita residenza, lì sei di agosto 1658 firme in calce al documento: Lorenzo Alfieri Gio. Paolo Pascali Pasquale Catonio La Famiglia Branconio di cui si parla nell'attestato di nobiltà è originaria di Collebrincioni, frazione attuale della Città dell'Aquila , a soli 5 km dal centro storico nella Chiesa di San Silvestro del capoluogo abruzzese i Branconio avevano una cappella di famiglia. Ancor oggi vi si può ammirare una copia della Visitazione di Raffaello Sanzio. L'originale, trafugato dagli spagnoli nel 1600 è oggi la Museo del Prado. Fu Giambattista Branconio, richiamato nel diploma ut supra, a commissionarlo a Raffaello quale regalo per suo padre Marino. Alla base del dipinto troviamo infatti l'iscrizione «RAPAHEL URBINAS, F MARINUS BRANCONIUS F,F» che, sciolta e tradotta dal latino, recita «Raffaello urbinate fece, Marino Branconio fece fare». Giambattista Branconio, famoso orafo e Protonotaro Apostolico, una volta stabilitosi a Roma , stringe rapporti con i Della Rovere ed i Medici e contribuisce all'elevazione di Papa Leone X. Grande fu la sua amicizia con Raffaello Sanzio, che porta il pittore, nel dipinto "autoritratto con un amico" a dipingere accanto a lui l'aquilano. Lo stemma del casato richiama la mentovata amicizia con i Della Rovere (i rami) e con i Medici (le tre palle). I tre colli, invece, ricordano i medesimi sui quali sorgeva Brinconio, la frazione che loro possedevano. Nella cappella di famiglia tra il suo busto e quello del nipote Gerolamo (che era Principe dell'Accademia dei Velati) , è raffigurato l'elefante Annone del quale Giambattista era il custode. L'animale era stato donato dal Re Manuele I del Portogallo a Papa Leone, che Giambattista aveva contribuito ad eleggere al Soglio Pontificio. Il Diploma miniato è in cornice cm 65x41; con cornice cm 84,5x50
Anonimo Diploma che attesta la nobiltà del barone Piero Alfieri e della di lui moglie Margherita Branconio in pergamena arricchita da disegni delle armi de' Branconio e stemma della Real Casa Imperiale di Spagna, nonchè di bolla in ceralacca. STEMMA DELLA CASA IMPERIALE DI SPAGNA Camerlengo e Magistrato della Fedelissima Città dell’Aquila  TRADUZIONE DEL TESTO Alla Santità dei Sommi Pontefici, Maestà così Cesare, come Reali, Gran Maestri di Religione, Tribunali … et e qualunque altro la presente pervenerà, ed in qualsivoglia modo sarà presentata … faremo ampia ed in debita fede, come il barone Piero Alfieri i uniare et figliuolo del g.mo Barone Filippo Alfieri e della Signora Margherita Branconio, sua Moglie, la quale fu figliola del g.mo Baron Mutio Branconio figliuolo del Barone Giuseppe nato da Geronimo, che fu figliuolo di Fabrizio Branconio Seniore nato da Marino, che nacque da Benedetto, già figliuolo di Stefano, descendente del Gent.mo Paolo Branconio, e come questa famiglia Branconio è delle più nobili e principali della nostra città, avendo sempre i primi gradi et offici, come di Camerlengo Gentiluomo, Sindaco e Simili, non saleh darsi mai se non è veri nobili, che però riavendosi i registri detti delle informazioni e l’altre sculture del nostro Archivio, così rispetto alla discendenza, come del godimento predetto, troviamo che Paolo di Cola di Paolo Branconio fu eletto nella Piazza di Gentilomo nell’anno 1423 a Camerlengo di maggio dell’istesso anno dal quale nacque Cola, e da Cola Stefano, come si legge nel Registro dei Privilegi conservato in nostro Archivio, di Stefano di Cola di Paolo nell’anno 1423, fu eletto dalla nostra città fino agli altri gentiluomini per uno degli Ambasciatori criviati alla Maestà. E’ descritto lo stemma di Famiglia alla Maestà … si …terzo à foglio 88. Dal quale Stefano nacque Benedetto come si vede da uno istrumento rogato Notar Domenico D’Antonio de Somesey ai 13 novembre 1430 e dal testamento di … rogato Notar Giovanni Cascianelli ai dì  25 giugno 1479 e da detto Benedetto nacque Marino Branconio che essendo eletto nella piazza di … nell’anno 1513, e nell’anno 1514 in quello di gentiliano si chiama Marino di Benedetto di Branconio dal quale nacque Fabrizio come si vede nel suo testamento à primi di aprile 1517 rogato notar Valerio di Pizzo, il quale detto Marino di Benedetto fra gli altri suoi figli si istituiva suo erede Fabrizio, il quale Fabrizio fu eletto nella piazza di Gentiluomo nel 1510 e Camerlengo nell’anno 1520, 1533, e 1536 e fu nell’istessa piazza nell’anno 1537, 1538, 1541, 1547, e 1557, del quale Fabrizio fu figliuolo Geronimo. Padre di Baroni Giuseppe Branconio, come del testamento del detto Fabrizio, rogato notar Paolo Carli à 10 maggio 1598 nel quale Giuseppe Branconio come figlio di Geronimo e nipote di Fabrizio fu istituito erede per egalmente con i suoi. Qui fu detto Giuseppe eletto per Camerlengo nell’anno 1581, 1583, 1587, 1589, e 1591. Del quale Barone fu Giuseppe nacque il Baron Mutio Branconio, come si vede dall’istrumento del medesimo rogato Notar Giovanni Battista Bucciarelli a 18 novembre 1591. Nel quale come Gent.mo erede del Barone Mutio eletto nella Piazza di Gentiluomo nell’anno 1598, 1599, 1615, 1621 e 1629, ed in quella di Camerlengo nell’anno 1608, 1609, e 1633, dal quale nacque la detta Signora Margherita, già moglie del Gent.mo Barone Filippo Alfieri, come da istrumenti datali abbiamo riconosciuto, la quale è madre del detto Barone Piero Alfieri. Ha per arma detta famiglia Branconio tre monti con una quercia d’oro in campo turchino, sovrasta per una sbarra, sopra la quale in un campo arancio sono tre palle, due di colore rosso, e la terza che sta superiore di colore turchino, con tre gigli dentro. E per la verità dobbiamo farle la presente, che sarà firmata di nostre mani e sigillata dal nostro maggiore sigillo. Aquila nel Palazzo della nostra solita residenza, lì sei di agosto 1658 firme in calce al documento: Lorenzo Alfieri Gio. Paolo Pascali Pasquale Catonio La Famiglia Branconio di cui si parla nell'attestato di nobiltà è originaria di Collebrincioni, frazione attuale della Città dell'Aquila , a soli 5 km dal centro storico nella Chiesa di San Silvestro del capoluogo abruzzese i Branconio avevano una cappella di famiglia. Ancor oggi vi si può ammirare una copia della Visitazione di Raffaello Sanzio. L'originale, trafugato dagli spagnoli nel 1600 è oggi la Museo del Prado. Fu Giambattista Branconio, richiamato nel diploma ut supra, a commissionarlo a Raffaello quale regalo per suo padre Marino. Alla base del dipinto troviamo infatti l'iscrizione «RAPAHEL URBINAS, F MARINUS BRANCONIUS F,F» che, sciolta e tradotta dal latino, recita «Raffaello urbinate fece, Marino Branconio fece fare». Giambattista Branconio, famoso orafo e Protonotaro Apostolico, una volta stabilitosi a Roma , stringe rapporti con i Della Rovere ed i Medici e contribuisce all'elevazione di Papa Leone X. Grande fu la sua amicizia con Raffaello Sanzio, che porta il pittore, nel dipinto "autoritratto con un amico" a dipingere accanto a lui l'aquilano. Lo stemma del casato richiama la mentovata amicizia con i Della Rovere (i rami) e con i Medici (le tre palle). I tre colli, invece, ricordano i medesimi sui quali sorgeva Brinconio, la frazione che loro possedevano. Nella cappella di famiglia tra il suo busto e quello del nipote Gerolamo (che era Principe dell'Accademia dei Velati) , è raffigurato l'elefante Annone del quale Giambattista era il custode. L'animale era stato donato dal Re Manuele I del Portogallo a Papa Leone, che Giambattista aveva contribuito ad eleggere al Soglio Pontificio. Il Diploma miniato è in cornice cm 65x41; con cornice cm 84,5x50

Ancient Books, Engravings, Manuscripts and Drawings

Auktionsdatum
Lose: 202
Lose: 350
Ort der Versteigerung
Corso Vittorio Emanuele II, 9
L’Aquila (AQ)
67100
Italy

Shipping indormatino not yet available.

Wichtige Informationen

Aufgeld

€ 0.00 bis € 20000,00               28%
€ 20000,01 bis € 100000,00     25%
ab € 100000,01                         23%

AGB

Vendita

Aquila Casa d’Aste S.r.l.s., con sede legale in L’Aquila, Corso Vittorio Emanuele II n. 9, P. I. 02080730662, agisce quale mandataria in esclusiva per la vendita di lotti di beni, all’asta o a trattativa privata, per conto di ciascun proprietario dei Lotti. La vendita dei Lotti deve considerarsi intervenuta direttamente tra il Venditore e chi, tra i soggetti che abbiano presentato offerte per l’acquisto di uno o più Lotti, abbia presentato la migliore offerta per l’acquisto di ciascuno dei Lotti e sia dichiarato aggiudicatario degli stessi; ne consegue che la Casa d’Aste non assume in proprio alcuna responsabilità verso gli Offerenti e/o l’Acquirente.

 

Variazioni e Prezzo di riserva

La Casa d’Aste si riserva la facoltà annullare o sospendere la vendita in asta in caso di partecipazione di meno di n. 10 (dieci) concorrenti in sala, nonché di ritirare dall’asta uno o più Lotti, a propria assoluta e insindacabile discrezione e senza alcun preavviso; in tal caso i Lotti si intenderanno comunque non aggiudicati dagli Offerenti. Durante l’asta il banditore della Casa d’Aste, a propria assoluta e insindacabile discrezione, potrà decidere il prezzo a base d’asta dei Lotti, variare l’ordine di vendita dei Lotti, abbinare e/o separare i Lotti. La Casa d’Aste potrà non procedere all’aggiudicazione e/o ritirare dall’asta i Lotti per i quali la migliore offerta tra quelle degli Offerenti non abbia raggiunto il prezzo minimo di riserva concordato con il Venditore; in tal caso i Lotti si dovranno intendere comunque non aggiudicati agli Offerenti.

 

Offerte e Prezzo

Ciascuno degli Offerenti, con la formulazione della propria offerta di acquisto dei Lotti, in caso di accettazione e di aggiudicazione, si obbliga ad acquistare i Lotti e a corrispondere alla Casa d’Aste, per ciascuno dei Lotti aggiudicati, l’importo totale complessivamente pari alla somma dell’importo offerto per l’acquisto dei Lotti aggiudicati, oltre i Diritti, oltre le eventuali spese, oltre le ulteriori spese ivi previste e gli eventuali oneri di legge.

 

Aggiudicazione

I Lotti saranno aggiudicati al migliore Offerente. Gli Offerenti dichiarano di aver esaminato e preso piena visione dei Lotti e di accettarne incondizionatamente l’eventuale aggiudicazione, anche a prescindere dalla descrizione dei Lotti sul catalogo dell’asta. Il banditore dichiara i rilanci e aggiudica i Lotti e dichiara l’Acquirente di ciascuno dei Lotti alla conclusione della relativa asta e sulla base delle offerte di acquisto pervenute. Qualora durante lo svolgimento dell’asta sorgesse una qualunque controversia sull’identità o l’individuazione dell’Acquirente, il banditore potrà, a propria assoluta e insindacabile discrezione, rimettere i Lotti all’asta e procedere per una nuova aggiudicazione, oppure riprendere l’incanto dalla precedente offerta.

 

Diritti d’asta

L’Aggiudicatario, per ciascuno dei Lotti aggiudicati, si obbliga a corrispondere alla Casa d’Aste la provvigione per i diritti d’asta da determinarsi come segue:
- da € 0.00 a € 20000,00                  28%
- da € 20000,01 a € 100000,00        25%
- oltre € 100000,01                           23% 

 

Pagamenti

Il Prezzo Totale dovrà essere pagato dall’Acquirente alla Casa d’Aste entro il termine essenziale di n. 20 (venti) giorni successivi all’asta, mediante le seguenti modalità:
(a) in contanti, fino all’importo complessivo di Euro 1.999,99 o quello diverso previsto dalla legge;
(b) mediante carte di credito (circuiti accettati dalla Casa d’Aste), con eventuali relative spese e/o commissioni a carico dell’Acquirente;
(c) su espressa previa accettazione della Casa d’Aste, mediante bonifico oppure assegni circolari e/o bancari non trasferibili, intestati alla stessa.

Solo a seguito dell’integrale pagamento del Prezzo Totale la proprietà e il possesso dei Lotti passeranno in capo all’Acquirente, salvo il caso di contestazioni.

 

Dati

Ai fini della partecipazione all’asta, gli Offerenti devono preventivamente compilare e sottoscrivere una scheda di partecipazione (c.d. scheda offerta), in cui, oltre l’importo offerto per l’acquisto di uno o più Lotti, sono tra l’altro indicati anche i relativi dati personali e le referenze bancarie. Tali dati sono trattati in conformità alla vigente normativa sulla tutela della riservatezza dei dati personali (c.d. Privacy), come da apposita informativa rilasciata dalla Casa d’Aste. La Casa d’Aste si riserva la facoltà di rifiutare le offerte provenienti da soggetti non previamente registrati e/o identificati, o che non abbiano presentato adeguate referenze bancarie. Con la sottoscrizione dello stesso modulo offerta, inoltre, gli Offerenti si obbligano ad accettare integralmente e incondizionatamente le presenti condizioni di vendita.

 

Concorrenza

La Casa d’Aste potrà formulare offerte in proprio e/o accettare mandati per l’acquisto di determinati Lotti da parte di propri clienti; in tal caso, il banditore effettuerà offerte e/o rilanci in asta, sulla base delle istruzioni ricevute. In caso di offerte del medesimo importo, prevarrà l’offerta comunicata dal banditore su quella dell’Offerente in sala, via telefono o internet.

 

Responsabilità

La Casa d’Aste agisce in qualità di mandataria con rappresentanza del Venditore ed è esente da qualsiasi responsabilità in ordine alla provenienza e descrizione dei Lotti nei cataloghi, nelle brochure e in qualsiasi altro materiale illustrativo; tali descrizioni, così come ogni altra indicazione o illustrazione, devono considerarsi puramente indicative e non vincolanti, e non possono generare affidamento di alcun tipo negli Offerenti e nell’Acquirente. Tutte le aste sono precedute dall’esposizione dei Lotti, al fine di permettere un esame attento e approfondito circa l’autenticità, lo stato di conservazione, la provenienza, il tipo e la qualità degli stessi, su cui esclusivamente gli Offerenti e l’Acquirente assumono ogni rischio e responsabilità, anche per gli effetti di cui all’art. 1488, c. 2, c.c.. Dopo l’aggiudicazione né la Casa d’Aste né i Venditori potranno essere ritenuti responsabili per eventuali vizi dei Lotti, relativi tra l’altro allo stato di conservazione, all’errata attribuzione, all’autenticità, alla provenienza, al peso o alla mancanza di qualità dei Lotti. A tal fine gli Offerenti e l’Acquirente rinunciano espressamente alla garanzia di cui all’art. 1490 c.c., liberando la Casa d’Aste da ogni relativa responsabilità; per l’effetto, né la Casa d’Aste né il suo personale potranno rilasciare una qualsiasi valida garanzia in tal senso. In caso di partecipazione all’asta via telefono da parte degli Offerenti, questi ultimi esonerano la Casa d’Aste da ogni responsabilità in caso di eventuali problematiche tecniche o di altro genere che possano non consentire la loro piena partecipazione all’asta (a titolo esemplificativo, in caso di interruzioni della comunicazione, problemi di linea, irreperibilità – per qualunque causa – degli Offerenti) e assumono ogni rischio circa l’eventuale mancata aggiudicazione di uno o più Lotti.

 

Stime

Le stime relative al prezzo base di ciascuno dei Lotti, espresse in Euro, sono indicate sotto la descrizione dei Lotti riportata nel catalogo dell’asta e non includono le commissioni e gli altri oneri dovuti dall’Acquirente in forza delle presenti condizioni di vendita. Tali stime possono essere soggette a revisione in qualsiasi momento, pertanto i Lotti potranno essere offerti ad un prezzo base d’asta diverso da quello indicato nel catalogo. Anche le descrizioni dei Lotti nel catalogo potranno essere soggette a revisioni, che saranno eventualmente comunicate durante l’asta.

 

Ritardi

Nel caso in cui l’Acquirente non provveda al pagamento del Prezzo Totale entro il termine essenziale di n. 20 (venti) giorni dalla aggiudicazione, la Casa d’Aste potrà risolvere l’aggiudicazione e/o la vendita dei corrispondenti Lotti, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1456 c.c.. In tal caso, la Casa d’Aste avrà comunque diritto al pagamento dall’Acquirente, a titolo di penale, dell’importo pari alla somma dei Diritti e del 18% del prezzo di aggiudicazione di ciascuno dei Lotti aggiudicati dall’Acquirente e non pagati, oltre l’eventuale maggior danno, e potrà comunque trattenere gli eventuali acconti versati dall’Acquirente. Fermo quanto sopra, fino alla eventuale risoluzione, oltre il predetto termine i Lotti aggiudicati dall’Acquirente e non ancora ritirati saranno custoditi dalla Casa d’Aste (presso propri magazzini o terzi), a rischio e spese dell’Acquirente, fino a che quest’ultimo non provvederà all’integrale pagamento di quanto dovuto alla Casa d’Aste e al ritiro dei Lotti.

 

Ritiro

Salvo diversi accordi tra le parti, l’Acquirente, dopo che avrà saldato il Prezzo Totale, dovrà ritirare i Lotti aggiudicati a propria cura, rischio e spese, entro lo stesso termine previsto per il pagamento (termine che rimarrà sospeso, nei casi in cui sia applicabile il D.Lgs. n. 42/2004, Codice dei Beni Culturali, per la durata di legge in materia di prelazione). Decorso inutilmente detto termine, la Casa d’Aste sarà esonerata da ogni responsabilità in caso di danni o furti (totali o parziali) dei Lotti, avvenuti successivamente al predetto termine, rinunciando sin d’ora l’Acquirente a qualunque diritto e azione verso la Casa d’Aste; inoltre la Casa d’Aste potrà provvedere, a propria insindacabile scelta e a spese dell’Acquirente, al deposito dei Lotti aggiudicati presso magazzini propri (in tal caso sarà dovuto dall’Acquirente l’ulteriore importo pari a Euro 10,00 a settimana, per ogni Lotto) o di terzi, ovvero alla spedizione all’Acquirente dei Lotti aggiudicati e pagati, ma non ritirati, in ogni caso con addebito diretto all’Acquirente di ogni costo e spesa.

 

Dichiarazione di interesse culturale, prelazione ed esportazione

Gli Acquirenti saranno tra l’altro tenuti, per gli oggetti dei Lotti sottoposti al procedimento di dichiarazione di interesse culturale (c.d. notifica) ex artt. 13 e ss. D.Lgs. n. 42/2004 all’osservanza di tutte le disposizioni di cui al Codice dei Beni Culturali e di ogni altra normativa applicabile anche in materia doganale, valutaria e tributaria. Resta in ogni caso fermo che, in caso di diniego della licenza di esportazione, la vendita resterà valida e vincolante, incluso l’obbligo di pagamento del Prezzo Totale nei termini previsti. È esclusivo onere dell’Acquirente verificare le eventuali restrizioni all’esportazione dei Lotti aggiudicati ovvero le eventuali licenze o attestati previsti dalla legge (emessi o da emettere), con espresso esonero di ogni eventuale obbligo e/o responsabilità in capo alla Casa d’Aste. In caso di esercizio del diritto di prelazione ai sensi degli artt. 60 e ss., D.Lgs. n. 42/2004, oppure di acquisto coattivo ai sensi dell’art. 70 della stessa legge, l’Acquirente non potrà pretendere alcunché, a qualunque titolo, dalla Casa d’Aste e/o dal Venditore, se non la sola restituzione degli importi eventualmente già pagati a causa della aggiudicazione dei Lotti e al momento del pagamento da parte dell’Amministrazione.

 

Contestazioni

In caso di contestazioni da parte dell’Acquirente circa la contraffazione o falsificazione o vizi sostanziali non manifesti dei Lotti aggiudicati (o di parti di questi), ricevute dalla Casa d’Aste entro il termine essenziale di n. 30 (trenta) giorni dalla data di aggiudicazione e ritenute fondate dalla Casa d’Aste, quest’ultima potrà, a propria insindacabile discrezione, annullare la vendita dei Lotti in questione, ovvero rivelare all’Aggiudicatario che lo richieda il nome del Venditore, dandone comunicazione a quest’ultimo. In ogni caso, in presenza di contestazioni da parte dell’Acquirente, la Casa d’Aste comunque informerà il Venditore. L’Acquirente esonera espressamente la Casa d’Aste da qualsiasi responsabilità circa l’autenticità, i vizi e le caratteristiche dei Lotti e rinuncia a formulare qualsiasi pretesa, a qualunque titolo, nei confronti della Casa d’Aste, e indirizzerà ogni richiesta (anche risarcitoria) direttamente ed esclusivamente nei confronti del Venditore. Resta fermo e impregiudicato il diritto di trattenere gli eventuali importi pagati medio tempore dall’Acquirente, a qualunque titolo, prima della contestazione; tali importi potranno eventualmente essere oggetto di domanda risarcitoria dell’Acquirente verso il Venditore.

 

Aste di libri e/o di quadri

In deroga a quanto previsto al precedente articolo:
(a) per quanto riguarda i Lotti contenenti libri e/o altri beni cartacei, sono comunque escluse eventuali contestazioni relative a: danni alla legatura, e/o macchie, e/o fori di tarlo, e/o carte o tavole rifilate e/o ogni altro difetto che non leda la completezza del testo e/o dell’apparato illustrativo; nonché mancanza di indici di tavole, e/o fogli bianchi, e/o inserzioni, e/o supplementi e appendici successivi alla pubblicazione dell’opera; sono inoltre escluse eventuali contestazioni relative a Lotti contenenti libri non descritti in catalogo;
(b) per quanto riguarda i Lotti venduti nelle aste di quadri, dipinti, stampe e simili, è esclusa qualunque contestazione relativa alle cornici.

In questi casi, ogni rischio e pericolo al riguardo è esclusivamente a carico dell’Acquirente.

 

Terzi

Nel caso in cui la Casa d’Aste venga a conoscenza di un’eventuale pretesa o diritto di terzi inerente alla proprietà, possesso o detenzione di uno o più Lotti, la stessa potrà, a propria insindacabile discrezione, ritirare tali Lotti dalla vendita e/o trattenere in custodia tali Lotti, nelle more delle necessarie verifiche e/o della composizione della eventuale controversia nascente.

 

Accettazione e foro

Le presenti condizioni di vendita sono integralmente accettate, senza alcuna riserva, dagli Offerenti, dall’Acquirente e da quanti altri concorrano all’asta. Le presenti condizioni di vendita sono regolate dalla legge italiana.

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