GIOVANE DONNA CON SCIMMIETTA. ALLEGOIA DEL DESIDERIO AMOROSO

PARIS BORDONE (1500-1571), COPIA DA Olio su tela 133x97 cm Condizioni supporto: 60% (reintelo, telaio sostituito) Condizioni superficie: 80% (consunzione della pittura, restauri) Nonostante gli autorevoli expertise di Giuseppe Fiocco, la critica attuale non ascrive più l’opera a Paris Bordone, considerandola piuttosto una copia. La Casa d’Aste ha interpellato i principali specialisti di Paris Bordone, che, esaminando l’opera su base fotografica, si sono espressi come segue. Bernard Aikema lo giudica “una copia da Paris Bordone, e non un originale del pittore” (comunicazione del 21 settembre 2017). Piero Boccardo segnala che la “durezza nella stesura pittorica porta a escludere l’autografia, tanto più potendo confrontare la tela con quella del Museo Thyssen di Madrid, di cui costituisce evidentemente una versione semplificata (quasi imbarazzante è il confronto dei fiori nella coppa)” e reputa la tela una copia (comunicazione del 25 settembre 2017). Giordana Mariani Canova sostiene che “l’invenzione del dipinto è certo di Bordon e dipende dal dipinto già in collezione privata a Lugano (cfr. Giordana Mariani Canova, “Paris Bordon”, Venezia 1964, fig. 111)” (comunicazione del 26 settembre 2017). Giorgio Fossaluzza conferma che la tela “debba ritenersi una copia, avendo a riferimento la ben nota versione Thyssen-Bornemisza del soggetto” (comunicazione del 27 settembre 2017). Gianluca Poldi, specialista in particolare delle tecniche e dei materiali impiegati da Bordone, ritiene che “l’opera non abbia quella finezza di stesura propria del pittore, quell’aspetto quasi porcellanato degli incarnati, certi passaggi chiaroscurali e il tocco nelle luci delle stoffe, ad esempio” e richiama anch’egli a confronto l’opera di Paris Bordone conservata nel Museo Nacional Thyssen-Bornemisza (comunicazione del 21 settembre 2017). Matthias Wivel, della National Gallery di Londra, a sua volta sottolinea che l’opera “isn’t an autograph picture by Paris Bordon, but rather a copy as you have it. The rendering of fabrics as well as flesh is rather schematic and the contours of the figure, especially in the head (see the ear), are heavy and mechanical” (comunicazione del 26 settembre 2017). Si ringraziano Bernard Aikema, Piero Boccardo, Giorgio Fossaluzza, Giordana Mariani Canova, Gianluca Poldi e Matthias Wivel per il prezioso supporto dato alla schedatura dell’opera.