1014
HENDRIK VOOGD (attr. a)
1/3
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Genova
Description
(Amsterdam, 1768 - Roma, 1839)
Il Mulino (Il Matrimonio di Isacco e Rebecca)
Olio su tela, cm 100X138
Raffigurante un paesaggio arcadico con un fiume, un mulino e figure danzanti, il dipinto si rivela desunto dalla versione realizzata da Claude Lorrain e da lui intitolata Le nozze di Isacco e Rebecca. Di questo soggetto il pittore eseguì due redazioni per Camillo Pamphilj tra il 1646 e il 1647, di cui una non acquisita ora esposta alla National Gallery di Londra, mentre la tela in esame si presume dettata da quella custodita alla Galleria Doria Pamphilij (olio su tela, cm 150,5X198, inv. FC 237). La veduta sia pur ideale, ben evoca la visione del Tevere verso nord e riecheggia il punto di vista che Lorrain impiegò per la tela del 1637 ora al North Carolina Museum of Art a Raleigh (cfr. A. G. De Marchi, Collezione Doria Pamphilj. Catalogo generale, Milano 2016, pp. 251 - 252). Per quanto riguarda l'attribuzione a Voogd che è collezionistica, poggia sul fatto documentato che la tela Pamphilj fu oggetto di studio da parte di molti pittori che visitarono Roma, soprattutto di area nordica ed è fatto documentato che il Voogd eseguì diverse copie da Lorrain. Si deve poi evidenziare che il dipinto nella resa del fogliame e degli animali presenta interessanti similitudini con il suo fare pittorico, anche se è altrettanto importante impostare con la dovuta prudenza una scelta attributiva non facile e chiaramente dimostrabile. Detto ciò, è risaputo che gli artisti olandesi di stanza a Roma erano i vincitori di un premio indetto dall'Accademia Reale di Amsterdam o il supporto della Società Olandese di Scienze di Haarlem e i più terminato il periodo di sussidio rientravano in patria. Quelli che decidevano di proseguire il soggiorno si dedicavano all'insegnamento e alla produzione di copie, oltre a tenere una libera produzione di opere destinate ai collezionisti. Segnaliamo inoltre che l'opera si potrebbe forse riferire a Gmelin, Wilhelm Friedrich (Badenweiler, 1760 - Roma, 1820) o a Johann Georg Gmelin (Germania, 1810 - 1854).
Bibliografia di riferimento:
Reizen Naar Rome. Paesaggisti ed altri artisti olandesi a Roma intorno al 1800, catalogo della mostra a cura di Fransje Kuyvenhoven, Roma 1984, p. 91
Il Mulino (Il Matrimonio di Isacco e Rebecca)
Olio su tela, cm 100X138
Raffigurante un paesaggio arcadico con un fiume, un mulino e figure danzanti, il dipinto si rivela desunto dalla versione realizzata da Claude Lorrain e da lui intitolata Le nozze di Isacco e Rebecca. Di questo soggetto il pittore eseguì due redazioni per Camillo Pamphilj tra il 1646 e il 1647, di cui una non acquisita ora esposta alla National Gallery di Londra, mentre la tela in esame si presume dettata da quella custodita alla Galleria Doria Pamphilij (olio su tela, cm 150,5X198, inv. FC 237). La veduta sia pur ideale, ben evoca la visione del Tevere verso nord e riecheggia il punto di vista che Lorrain impiegò per la tela del 1637 ora al North Carolina Museum of Art a Raleigh (cfr. A. G. De Marchi, Collezione Doria Pamphilj. Catalogo generale, Milano 2016, pp. 251 - 252). Per quanto riguarda l'attribuzione a Voogd che è collezionistica, poggia sul fatto documentato che la tela Pamphilj fu oggetto di studio da parte di molti pittori che visitarono Roma, soprattutto di area nordica ed è fatto documentato che il Voogd eseguì diverse copie da Lorrain. Si deve poi evidenziare che il dipinto nella resa del fogliame e degli animali presenta interessanti similitudini con il suo fare pittorico, anche se è altrettanto importante impostare con la dovuta prudenza una scelta attributiva non facile e chiaramente dimostrabile. Detto ciò, è risaputo che gli artisti olandesi di stanza a Roma erano i vincitori di un premio indetto dall'Accademia Reale di Amsterdam o il supporto della Società Olandese di Scienze di Haarlem e i più terminato il periodo di sussidio rientravano in patria. Quelli che decidevano di proseguire il soggiorno si dedicavano all'insegnamento e alla produzione di copie, oltre a tenere una libera produzione di opere destinate ai collezionisti. Segnaliamo inoltre che l'opera si potrebbe forse riferire a Gmelin, Wilhelm Friedrich (Badenweiler, 1760 - Roma, 1820) o a Johann Georg Gmelin (Germania, 1810 - 1854).
Bibliografia di riferimento:
Reizen Naar Rome. Paesaggisti ed altri artisti olandesi a Roma intorno al 1800, catalogo della mostra a cura di Fransje Kuyvenhoven, Roma 1984, p. 91
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(Amsterdam, 1768 - Roma, 1839)
Il Mulino (Il Matrimonio di Isacco e Rebecca)
Olio su tela, cm 100X138
Raffigurante un paesaggio arcadico con un fiume, un mulino e figure danzanti, il dipinto si rivela desunto dalla versione realizzata da Claude Lorrain e da lui intitolata Le nozze di Isacco e Rebecca. Di questo soggetto il pittore eseguì due redazioni per Camillo Pamphilj tra il 1646 e il 1647, di cui una non acquisita ora esposta alla National Gallery di Londra, mentre la tela in esame si presume dettata da quella custodita alla Galleria Doria Pamphilij (olio su tela, cm 150,5X198, inv. FC 237). La veduta sia pur ideale, ben evoca la visione del Tevere verso nord e riecheggia il punto di vista che Lorrain impiegò per la tela del 1637 ora al North Carolina Museum of Art a Raleigh (cfr. A. G. De Marchi, Collezione Doria Pamphilj. Catalogo generale, Milano 2016, pp. 251 - 252). Per quanto riguarda l'attribuzione a Voogd che è collezionistica, poggia sul fatto documentato che la tela Pamphilj fu oggetto di studio da parte di molti pittori che visitarono Roma, soprattutto di area nordica ed è fatto documentato che il Voogd eseguì diverse copie da Lorrain. Si deve poi evidenziare che il dipinto nella resa del fogliame e degli animali presenta interessanti similitudini con il suo fare pittorico, anche se è altrettanto importante impostare con la dovuta prudenza una scelta attributiva non facile e chiaramente dimostrabile. Detto ciò, è risaputo che gli artisti olandesi di stanza a Roma erano i vincitori di un premio indetto dall'Accademia Reale di Amsterdam o il supporto della Società Olandese di Scienze di Haarlem e i più terminato il periodo di sussidio rientravano in patria. Quelli che decidevano di proseguire il soggiorno si dedicavano all'insegnamento e alla produzione di copie, oltre a tenere una libera produzione di opere destinate ai collezionisti. Segnaliamo inoltre che l'opera si potrebbe forse riferire a Gmelin, Wilhelm Friedrich (Badenweiler, 1760 - Roma, 1820) o a Johann Georg Gmelin (Germania, 1810 - 1854).
Bibliografia di riferimento:
Reizen Naar Rome. Paesaggisti ed altri artisti olandesi a Roma intorno al 1800, catalogo della mostra a cura di Fransje Kuyvenhoven, Roma 1984, p. 91
Il Mulino (Il Matrimonio di Isacco e Rebecca)
Olio su tela, cm 100X138
Raffigurante un paesaggio arcadico con un fiume, un mulino e figure danzanti, il dipinto si rivela desunto dalla versione realizzata da Claude Lorrain e da lui intitolata Le nozze di Isacco e Rebecca. Di questo soggetto il pittore eseguì due redazioni per Camillo Pamphilj tra il 1646 e il 1647, di cui una non acquisita ora esposta alla National Gallery di Londra, mentre la tela in esame si presume dettata da quella custodita alla Galleria Doria Pamphilij (olio su tela, cm 150,5X198, inv. FC 237). La veduta sia pur ideale, ben evoca la visione del Tevere verso nord e riecheggia il punto di vista che Lorrain impiegò per la tela del 1637 ora al North Carolina Museum of Art a Raleigh (cfr. A. G. De Marchi, Collezione Doria Pamphilj. Catalogo generale, Milano 2016, pp. 251 - 252). Per quanto riguarda l'attribuzione a Voogd che è collezionistica, poggia sul fatto documentato che la tela Pamphilj fu oggetto di studio da parte di molti pittori che visitarono Roma, soprattutto di area nordica ed è fatto documentato che il Voogd eseguì diverse copie da Lorrain. Si deve poi evidenziare che il dipinto nella resa del fogliame e degli animali presenta interessanti similitudini con il suo fare pittorico, anche se è altrettanto importante impostare con la dovuta prudenza una scelta attributiva non facile e chiaramente dimostrabile. Detto ciò, è risaputo che gli artisti olandesi di stanza a Roma erano i vincitori di un premio indetto dall'Accademia Reale di Amsterdam o il supporto della Società Olandese di Scienze di Haarlem e i più terminato il periodo di sussidio rientravano in patria. Quelli che decidevano di proseguire il soggiorno si dedicavano all'insegnamento e alla produzione di copie, oltre a tenere una libera produzione di opere destinate ai collezionisti. Segnaliamo inoltre che l'opera si potrebbe forse riferire a Gmelin, Wilhelm Friedrich (Badenweiler, 1760 - Roma, 1820) o a Johann Georg Gmelin (Germania, 1810 - 1854).
Bibliografia di riferimento:
Reizen Naar Rome. Paesaggisti ed altri artisti olandesi a Roma intorno al 1800, catalogo della mostra a cura di Fransje Kuyvenhoven, Roma 1984, p. 91
OLD MASTER AND 19Th CENTURY PAINTINGS
Sale Date(s)
Lots: 901 - 1245
Lots: 1246 - 1397
Venue Address
Palazzo del Melograno
Piazza Campetto 2
Genova
.
Italy
For Wannenes Art Auctions delivery information please telephone + 39 010 2530097 .
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